testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Il cinema Cavour (circa 800 posti), situato nella piazza omonima, inizia la propria attività nell’aprile 1962.
Collocato appena fuori dal centro storico (delimitato dalle antiche mura e dalla cerchia un tempo percorsa dal naviglio) si caratterizza come elegante sala (sotterranea) di prima visione. L’ingresso è ubicato
all’interno della galleria del palazzo antistante la piazza; varcato l’ingresso, ci si trova davanti a un ampio corridoio con una colonna portante in mezzo e la cassa sulla destra, aperta e con un grande specchio collocato sul
muro alle spalle dei due cassieri. In fondo, un divano consente un’agevole sosta agli spettatori in attesa di altri accompagnatori. Alla fine dell’atrio, sulla destra si apre un’ampia scalinata, divisa in due da un corrimano
centrale, utile per regolare il flusso di spettatori in entrata e in uscita dalla sala. Dopo una prima rampa di scale, si svolta a destra e una seconda rampa più lunga porta al piano sotterraneo che consiste in un esteso
corridoio. Sulla destra le toilettes e in sequenza le due grandi porte di accesso in sala, nascoste da una tenda blu scuro; in fondo, il bancone del bar e sulla destra alcuni divani per sostare prima dell’accesso in sala e
conversare magari gustando una bevanda o uno snack. Il bar aveva la caratteristica di fare degli ottimi toast, cosa insolita per un cinema. La sala, costituita da sola platea, è dotata di un ampio schermo che consente una
visione ottimale da qualsiasi posizione. La programmazione è estremamente attenta al cinema di qualità e saltuariamente lascia spazio al film d’autore.
Tra le pellicole più interessanti proiettate nella sala di piazza Cavour ricordiamo Il promontorio della paura (Thompson, 1961) e Totò di notte n. 1 (Amendola, 1962) nel 1962, Questa è la mia vita (Godard, 1962) nel 1963,
nel 1964 Il dottor Stranamore (Kubrick, 1963), Se permettete parliamo di donne (Scola, 1964), L’oltraggio (Ritt, 1964) nel 1965 Io la conoscevo bene (Pietrangeli, 1965), Una voglia da morire (Tessari, 1965), Le belle famiglie (Gregoretti, 1964), Uno sparo nel buio (B. Edwards, 1964), La bugiarda (Comencini, 1965),
nel 1966 Una questione d’onore (Zampa, 1966), A ciascuno il suo (Petri, 1967), La calda notte dell’ispettore Tibbs (Jewison, 1967) nel 1968, La pecora nera (Salce, 1968),
nel 1969 Fraulein Doktor (Lattuada, 1968), Tepepa (Petroni, 1969), Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano (Comencini, 1969), Giovinezza, giovinezza (Rossi, 1969),
pellicola che provoca, nell’atrio del locale, proteste e tafferugli ad opera di estremisti di destra (11 set. 1969). nel 1970 Gli orrori del liceo femminile (Serrador, 1969), Topaz (Hitchcock, 1969), La
morte risale a ieri sera (Tessari, da Scerbanenco; 1970), L’altra faccia del pianeta delle scimmie (Post, 1970), Colpo da 500 milioni alla National Bank (Hall, 1970), Operazione Crepes Suzette (Edwards, 1970), Grande caldo per il racket della droga (Clouse, 1970), L’uomo venuto dalla pioggia (Clement, 1969)
nel 1971 L’adultera (Bergman, 1971), 4 mosche di velluto grigio (Argento, 1971), Voyou la canaglia (Lelouch, 1970), Love Story (A. Hiller, 1970; tiene cartellone per sei mesi), L’uomo di Saint Michel (Deray, 1971), L’amante dell’Orsa Maggiore (Orsini, 1971)
nel 1972 L’udienza (M. Ferreri, 1972), Sbatti il mostro in prima pagina (Bellocchio, 1972), Milano calibro 9 (Di Leo, 1972), Per amore ho catturato una spia russa (D. Clement, 1972), Camorra (Squitieri, 1972), Il maestro e Margherita (Petrovic, 1972), Non si sevizia un paperino (Fulci, 1972), Professione assassino (Winner, 1972)
nel 1973 Le monache di Sant’Arcangelo (Paolella, 1973), Film d’amore e d’anarchia (Wertmuller, 1973), Un battito d’ali dopo la strage (Granier-Deferre, 1972) e Mattatoio 5 (G.R. Hill, 1971)
nel 1974 Zardoz (Boorman, 1973), Tutto a posto e niente in ordine (Wertmuller, 1974), Lo schiaffo (C. Pinoteau, 1974), Grazie zia (Samperi, 1968; ried.) nel 1975 Shampoo (Ashby, 1975), Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975), Travolti da un insolito destino... (Wertmuller, 1974),
nel 1976 Qualcuno volò sul nido del cuculo (Forman, 1975; tiene cartellone per oltre sei mesi), Il maratoneta (Schlesinger, 1976; tiene cartellone per tre mesi tra il dic. 1976 e il mar. 1977),
nel 1977 Rocky (Avildsein, 1976), Io ho paura (Damiani, 1977), Carrie lo sguardo di Satana (De Palma, 1976; tiene cartellone per due mesi) Fuga di mezzanotte (Parker, 1978) e La sparatoria (Hellman, 1966) nel 1978
nel 1979 Chiedo asilo (Ferreri, 1979), Il Signore degli Anelli (Bakshi, 1979), Animal House (Landis, 1978), I guerrieri della notte (Hill, 1979), Manhattan (Allen, 1979)
nel 1980 Il tamburo di latta (Schlondorff, 1979), Il padrino Parte II (Coppola, 1974; ried.), Il segno degli Hannah (Demme, 1979), Ombre (G. Cavedon, 1980), American Gigolò (Schrader, 1979)
Il postino suona sempre due volte (Rafelson, 1981; in contemporanea col Pasquirolo) e Il fascino del delitto (Corneau, 1979) nel 1981, nel 1982 Anni di piombo (Von Trotta, 1981), Inferno (Argento, 1980), Gli occhi la bocca (Bellocchio, 1982)
nel 1983 Fanny e Alexander (Bergman, 1983), E la nave va (Fellini, 1983), Amici miei Atto II (Monicelli, 1982) nel 1984 Il console onorario (Mackenzie, 1983), Metropolis (Lang, 1927; versione musicata da G. Moroder, 1984), La donna che visse due volte (Hitchcock, 1978; ried.)
nel 1985 In compagnia dei lupi (Jordan, 1985), Lightship. La nave faro (Skolimowski, 1985), Il mistero del cadavere scomparso (Reiner, 1985), Speriamo che sia femmina (Monicelli, 1986), Velluto blu (Lynch,
1986; alla anteprima è presente Isabella Rossellini), Camera con vista (Ivory, 1986) nel 1987, nel 1988 Anni ’40 (Boorman, 1988), Attrazione fatale (Lyne, 1987), Strana la vita (G. Bertolucci, 1988), Prima di mezzanotte (Brest, 1988), L’estate impura (Granier-Deferre, 1987)
Rain Man (Levinson, 1988) nel 1989 nel 1990 Crimini e misfatti (Allen, 1989) e Black Rain, (R. Scott, 1989), Un’estranea tra noi (Lumet, 1992), Per legittima accusa (Lumet, 1993), Viaggio in Inghilterra (Attenborough, 1994), Morti di salute (Parker, 1994) nel 1995, Il dottor T e le donne (Altman, 2000)
Il Cavour chiude nella prima metà del 2007.
Piazza Cavour intorno al 1910 (per gentile concessione di Marco Ferrari) foto
Edificio del cinema Cavour nei primi anni sessanta La sala non è ancora entrata in funzione – Manca l’insegna foto 1 - foto 2*
Dettaglio della cartolina foto 1 - foto 2*
Cinema Cavour intorno alla metà degli anni sessanta foto*
L’ingresso del cinema nel 1969 (su gentile segnalazione di Andrea Martinenghi)
Dal film L’amica (Lattuada, 1969) - In programmazione c’è L’ultimo mercenario (D. Muller, 1968) foto 1 - foto 2
Immagine notturna della facciata: In programmazione c’è La morte risale a ieri sera (Tessari, 1970) foto*
Cinema Cavour intorno alla metà degli anni settanta In programmazione c’è il film francese Lo schiaffo (C. Pinoteau, 1974) foto*
Dettaglio della cartolina foto
Cinema Cavour intorno al 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) foto
Cinema Cavour nel 2006 Ingresso (dal sito www.flickr.com, su segnalazione di Marco Ferrari) foto*
Medesimo spazio urbano nell’ottobre 2007 Visione frontale con il manifesto dell’ultimo film programmato foto 1 - foto 2
Visione laterale, verso piazza Repubblica foto
Visione laterale, verso via Manzoni foto
Galleria e ingresso foto 1 - foto 2
Medesimo spazio urbano nel 2008 Visione frontale, senza manifesto in cartellone
(dal sito www.flickr.com, su segnalazione di Marco Ferrari) foto
Medesimo spazio urbano nel maggio 2010 Lo stabile con la nuova insegna foto
Il nuovo ingresso nella galleria foto
Medesimo spazio urbano nel maggio 2010 (per gentile concessione di Willy Salveghi) Il nuovo ingresso nella galleria foto
Il nuovo ingresso su via Fatebenefratelli foto
La nuova sistemazione della sala (lo schermo è rimasto al suo posto; le pareti, con i vani per le uscite, non sono state modificate) foto 1 – foto 2 – foto 3
Piantina illustrativa della struttura del cinema (ricostruzione a cura di Marco Ferrari
– marzo 2010) immagine*
Annunci pubblicitari su quotidiani Il dottor Stranamore - 2 apr. 1962 immagine* Una voglia da morire – 20 mag. 1965 (su gentile segnalazione. di Stefano Petrella) immagine La pecora nera – 1 nov. 1968 immagine L’altra faccia del pianeta delle scimmie nel mag. 1970 immagine* Grande caldo per il racket della droga – 28 ago. 1970 immagine Colpo da 500 milioni alla National Bank - 9 set. 1970 imm 1 - imm 2* La morte risale a ieri sera - 10 ott. 1970 imm 1 - imm 2* Gli orrori del liceo femminile - 14 nov. 1970 imm 1 - imm 2* Operazione Crepes Suzette – 19 dic 1970 immagine Voyou la canaglia -15 gen. 1971 immagine* Love Story - 8 apr. 1971 immagine* L’uomo di Saint Michel - 21 ott. 1971 immagine L’amante dell’Orsa Maggiore - 27 nov. 1971 immagine* L’adultera - 7 dic. 1971 imm 1 - imm 2* 4 mosche di velluto grigio - 24 dic.1971 immagine* Milano calibro 9 – 11 mar 1972 immagine L’udienza - 31 mar. 1972 immagine* Per amore ho catturato una spia russa – 20 apr 1972 immagine Camorra – 25 ago 1972 immagine Il maestro e Margherita - 14 set. 1972 immagine Non si sevizia un paperino - set. 1972 immagine* Sbatti il mostro in prima pagina - ott. 1972 immagine* Professione assassino – dic 1972 immagine* Le monache di Sant’Arcangelo - gen. 1973 immagine Un battito d’ali dopo la strage - 24 mag. 1973 immagine Zardoz – 18 apr 1974 immagine Attenti al buffone - 28 dic. 1975 immagine Il Signore degli Anelli – 8 dic. 1979 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Metropolis – 28 set. 1984 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Il mistero del cadavere scomparso – 22 apr. 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Viaggio in Inghilterra – 10 nov. 1994 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Biglietto del cinema (1967; per gentile concessione di Anna Maria Fiocchi) immagine (1983)
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Mappa di Milano (centro nord)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nel mag. 2008; ultimo aggiornamento: lug. 2018
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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