Nei primi anni del Novecento al rondò (in seguito piazzale) Loreto si trovava, in posizione dominante, l’omonimo albergo. Nei primi anni dieci il locale ospita un
teatro di varietà denominato Giardino Margherita (vedi foto). A partire dal 1912 l’albergo si trasforma nel cinema teatro Loreto.
Il locale è situato al civico 8 di piazzale Loreto, all’angolo nord tra viale Monza e via Padova. L’ingresso è sul piazzale mentre l’edificio della sala si colloca all’imbocco di viale Padova. Si tratta di una sala rionale di terza visione.
Gli spettacoli offerti dalla sala vengono riportati dal “Corriere della Sera” a partire dal 1934. Tra i film programmati ricordiamo: nel 1919: Il re della notte (G. Monaldi, 1919) nel 1920
Messaggero di morte (t.o. The Black Box, O. Turner, 1915), Dalle catene alla morte (M. Buzzi, 1919), Oltre l’oceano (R. Molinari, 1918), La faccia tagliata (t.o. Das Augenschnittene Gesicht,
E. Seitz, 1920) nel 1921 Gli uomini gialli (E. Testa, 1920), Gli sciacalli (t.o. The Auction Block, L. Trimble, 1917), L’ultima fatica di Ercole (E. Graziani-Walter, 1918); Una donna impulsiva(t.o. A Woman of Impulse,
E. José, 1919) nel 1922 Fedora (G. Serena, 1916); La vergine folle (Righelli, 1920), I figli di Sansonia (F. Costamagna, 1920), Automobile errante (A. Consalvi, 1921) nel 1923
La ferita (R. Roberti, 1920) nel 1924 Ciceruacchio (E. Ghione, 1915), Madame Tallien (G. Guarino, 1916), La nave (M. Roncoroni, 1921 con Ida Rubinstein); Pia de’ Tolomei (G. Zannini, 1921), Il demone del circo (t.o. Damon Zircus,
E. Justitz, 1923), Nella terra dell’odio (t.o. Tess of the Storm Country, J. Robertson, 1922) Napoli che canta (Roberti, 1926) e Sulla via dell’abisso (Niblo, 1924) nel 1927 nel 1928 La torre delle menzogne (t.o. The Tower of Lies, V. Sjostrom, 1925)
nel 1930 Il cavaliere nero (t.o. Rose of the Golden West, G. Fitzmaurice, 1927) nel 1933 Cercasi modella (E. Emo, 1932) nel 1934 La croce del sud (C. Badger, 1933), Oceano (t.o. Below the Sea, A. Rogell, 1933), Stella
di Valencia (t.o. Stern von Valencia, A. Zeisler, 1933)
Il Loreto chiude alla fine del 1934 e si trasforma nel cineteatro 900: la nuova sala viene inaugurata il 10 novembre 1935 con il film Tutta la città ne parla (Ford, 1935). Il locale (circa 1000 posti) ospita, fino alla fine degli quaranta, anche spettacoli di rivista. Nella programmazione filmica il cinema tende a proporre due film al giorno. D’estate le proiezioni avvengono all’aperto, quasi certamente nel cortile retrostante la facciata del cinematografo. La scelta dei film privilegia la produzione hollywoodiana, con particolare attenzione ai suoi prodotti meglio confezionati; non mancano, tuttavia, film italiani di buona e perfino di alta qualità.
Tra le pellicole importanti ospitate dalla sala ricordiamo: nel 1935: Angeli senza paradiso (Forst, 1933), Cleopatra (De Mille, 1934), In Aftrica Orientale (doc., San Marzano, 1935)
nel 1936: La reginetta del Sigma Chi (E. Marin, 1933), La vedova allegra (Lubitsch, 1934), Il pirata del fiume (F. Kraemer, 1932), Quel diavolo d’uomo (G. Jacoby, 1935) La tragedia del Bounty (Lloyd, 1935) e Ragazze innamorate (Griffith, 1936) nel 1937,
nel 1938: Tre ragazze in gamba (Koster, 1937), Le nuove avventure di Tarzan (McCaugh, 1935), Primavera (Leonard, 1937), nel 1939: Il prigioniero di Zenda (Cromwell, 1937), Costa dei barbari (Hawks, 1935) e Facce false (S. Wood, 1935)
nel 1940: Uragano (Ford, 1937), Follie di Hollywood (Marshall, 1938) e Sotto le stelle (Baroncelli, 1938) nel 1941: La peccatrice (Palermi, 1940), Capitan Furia (Roach, 1939) e Mamma (Brignone, 1941)
nel 1942: L’uomo invisibile (Whale, 1933), Taras Bulba (Granowsky, 1936), Ladro di donne (Gange, 1938) e Rebecca (Hitchcock, 1940) nel 1943: Bengasi (Genina, 1942), Una notte dopo l’opera (Manzari, 1942)
nel 1944: L’avventura di Annabella (Menardi, 1943), Spie tra le eliche (Ferronetti, 1943), I misteri di Parigi (Gandera, 1935), Haarlem (Gallone, 1943), L’angelo bianco o I figli di nessuno (Antamoro, 1943), Gente dell’aria (Pratelli, 1943)
nel 1945: Ossessione (Visconti, 1943), Il trionfo dell’innocenza (Kemm, 1936), Kermesse eroica (Feyder, 1935) nel 1946: Abbasso la miseria (Righelli, 1945), I lanceri del Bengala (Hathaway, 1935), La
storia di una capinera (Righelli, 1945) e Angoscia (Cukor, 1944) nel 1947 Mio figlio professore (Castellani, 1946), Angoscia (Cukor, 1944) e Sfida infernale (Ford, 1946)
nel 1948: Notorious (Hitchcock, 1946), Nel mare dei Caraibi (Borzage, 1945), La signora dei diamanti (Fitzmaurice, 1940) nel 1949: Il fiume rosso (Hawks, 1948), Fifa e arena (Mattoli, 1948), Totò al giro d’Italia (Mattoli, 1948), Senza pietà (Lattuada, 1948)
nel 1950: Corsari della strada (Dassin, 1949), Sorelle in armi (Sandrich, 1943), La bandiera sventola ancora (Milestone, 1943) nel 1951: La voce nella tempesta (Wyler, 1939), Il conte di Sant’Elmo (Brignone, 1951), Cenerentola (Disney, 1950) e I cavalieri del Nord-Ovest (Ford, 1949)
nel 1952: La tratta delle bianche (Comencini, 1952), King Kong (Schoedsack, 1933), Sansone e Dalila (De Mille, 1949), nel 1953: Europa ’51 (Rossellini, 1952), Rancho Notorious (Lang, 1951), Il grande cielo (Hawks, 1952), La
nave delle donne maledette (Matarazzo, 1953) nel 1954 Gli uomini preferiscono le bionde (Hawks, 1953), Il cavaliere della valle solitaria (Stevens, 1953), Questa è la vita (Fabrizi, Pastina, Zampa, Soldati, 1954)
nel 1955: Pane, amore e gelosia (Comencini, 1954), Casta diva (Gallone, 1954), Totò cerca pace (Mattoli, 1954), Le avventure di Cartouche (Vernuccio, 1954) e Giulietta e Romeo (Castellani, 1954)
nel 1956: Quando la città dorme (Lang, 1956), La pattuglia invisibile (Dmytryk, 1945), L’ispettore generale (Koster, 1949) nel 1957: Il conte Max (Bianchi, 1957), Padri e figli (Monicelli, 1957), Alta società (Walters, 1956)
nel 1958: Totò, Vittorio e la dottoressa (Mastrocinque, 1957), La maschera di Frankenstein (Fisher, 1957) e Il gigante (Stevens, 1956) nel 1958. Intorno al 1955 l’insegna viene trasformata:
al posto della scritta “teatro” si legge ora “900”, con di fianco l’indicazione “cine”. Evidentemente gli spettacoli di rivista sono divenuti marginali. Il cinema 900 chiude nell’aprile 1958 e viene demolito.
Negli anni 1959-62, nel sito occupato dal locale, sorge un imponente edificio per uffici i cui locali al piano terreno (corrrispondenti agli spazi un tempo propri del cinema) vengono occupati da un istituto bancario.
Contemporaneamente il cinema Loreto (vedi), inaugurato nel piazzale omonimo proprio nel 1960, all’interno dello stabile Coin, “sostituisce” il cinema 900.
L’albergo Loreto nei primi anni del Novecento foto
L’albergo Loreto con teatro di varietà intorno al 1910 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
foto
Il Loreto nel 1919
foto In programmazione Il re della notte (G. Monaldi, 1919) (dal sito Fb Milano policroma, su gentile segnalazione di Willy Salveghi e Gabriele Dell’Oglio)
Cineteatro Loreto intorno al 1925
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Cineteatro Loreto intorno al 1930 (dal sito Skycrapercity, su gentile segnalazione di Marco Ferrari e Willy Salveghi)
Piazzale Loreto e il cinema foto 1 – foto 2*
Cinema Loreto intorno al 1930 (su gentile segnalazione di Stefano Petrella)
La gente aspetta il tram davanti al cinema foto*
Manifesti del cinema Loreto: (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920 Dalle catene alla morte - gen immagine Oltre l’oceano - lug immagine Messaggero di morte - ott immagine La faccia tagliata - dic immagine 1921 Gli uomini gialli - gen immagine L’ultima fatica di Ercole; Gli sciacalli - mag immagine Una donna impulsiva - set immagine 1922 I figli di Sansonia - gen immagine Automobile errante - apr immagine Fedora; La vergine folle - ago immagine 1923
La ferita - mag immagine 1924 Pia de’ Tolomei - gen immagine La nave - apr immagine Madame Tallien - ago immagine Ciceruacchio - nov immagine Il demone del circo - dic immagine 1928 La torre delle menzogne- set immagine 1930 Il cavaliere nero- mar immagine 1933 Cercasi modella- feb immagine 1934 Oceano- feb immagine Stella di Valencia immagine
Cinema 900 nel 1946 foto
Cinema 900 intorno al 1950 (per gentile concessione di Stefano Petrella)
Piazzale Loreto e, a sinistra, il cinema foto
Cinema 900 intorno alla metà degli anni cinquanta Piazzale Loreto e, a sinistra, il cinema foto 1 - foto 2 In programmazione c’è il film Cessate il fuoco (Crump, 1954) foto In programmazione c’è il film L’oro di Napoli (De Sica, 1954) foto
Altre immagini dello stesso periodo foto 1 - foto 2- foto 3 - foto 4
Cinema 900 visto da corso Buenos Aires nel 1950 foto*
Dettaglio della cartolina foto*
Cinema 900 visto da corso Buenos Aires nel 1954 foto*
Dettaglio della cartolina foto*
Cinema 900 intorno al 1948 (su gentile segnalazione di Marco Ferrari) E’ in corso una manifestazione politica foto 1 – foto 2
Cinema 900 intorno al 1950 (su gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto 1 – foto 2 - foto 3
Cinema 900 intorno al 1955 (su gentile segnalazione di Marco Ferrari) In programmazione Siluri umani (Leonviola, 1954);
si noti la nuova insegna foto*
Vista aerea di piazzale Loreto intorno al 1950
L’edificio del cinema è visibile a sinistra foto
Manifesti del Cineteatro 900: (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1956 Il pirata del fiume; Quel diavolo d’uomo - ott immagine La reginetta del Sigma Chi immagine
Piazzale Loreto intorno alla metà degli anni sessanta.
Sulla destra il nuovo, imponente edificio che ha preso il posto del casolare che ospitava il Cine 900.
Sulla sinistra si può vedere il cinema Loreto foto 1, foto 2
Piazzale Loreto nel 1971
foto La zona in questione (l’imbocco di viale Monza e di via Padova) risulta oggi (2014) sostanzialmente immutata dopo i radicali cambiamenti dei primi anni sessanta.
Mappa di Milano (zona Stazione Centrale)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nel giu. 2008; ultimo aggiornamento giu. 2020
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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