testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Al civico numero 5 di via Caposile, all’inizio del 1952 il cinema Alce intraprende la propria attività. Si tratta di una nuova sala di seconda
visione, dalla capienza di 1100 posti, facente parte dell’ondata di aperture dei primi anni Cinquanta, spinte dall’ancora crescente consumo cinematografico, che toccherà il proprio apice nel 1955. L’Alce dista circa 200
metri dal vicino cinema Abadan (inaugurato nel 1955) e insieme costituiscono una piccola via del cinema di periferia, che gravita intorno al bacino di piazzale Ferdinando Martini. Il cinema negli anni cinquanta e nei primi
anni sessanta si caratterizza per una programmazione di seconda visione di qualità che tiene conto delle esigenze commerciali. A volte viene proposto il doppio spettacolo, abbinando la proiezione di un film alla diretta di una
partita di calcio. Ad esempio, il 26 aprile 1956 in cartellone il film Amami o lasciami (Vidor, 1955) seguito alle 21:00 da Lascia o Raddoppia. Nella seconda metà degli anni sessanta, l’Alce passa tra le terze
visioni, probabilmente a causa della posizione decentrata e dell’assenza di investimenti da parte della gestione nel rinnovare impianti e macchinari. Nel 1974 la sala ritorna ad essere classificata tra le seconde visioni
(mentre il vicino Abadan continua a rimanere classificato tra le terze), per arrivare addirittura tra i proseguimenti prime visioni nel 1976; tuttavia, a partire dal 1978, il cinema inizia un progressivo quanto inarrestabile
declino. L’Alce torna ad essere classificato tra i cinema di zona, con una programmazione da terza visione. Interessante notare che al declino di quella dell’Alce corrisponde un significativo miglioramento della programmazione
dell’Abadan, che lo sostituisce nel ruolo di sala di quartiere di qualità. Nel periodo 1968-76 si nota un notevole miglioramento della qualità filmica, in linea con il maggiore interesse che tutte le sale cittadine mostrano
per il cnema di impegno civile. Vi compaiono pellicole di Petri, Rosi, Fellini, Damiani, Bergman, Kazan e perfino Tatì. Dal 1978 in avanti l’Alce programma film minori di scarso richiamo, spesso vietati ai minori di 18
anni;: in realtà la sala si è ormai trasformata in luogo di incontri e di prostituzione maschile. A partire dal 1980, prima sporadicamente e poi sempre più frequentemente, vengono programmati film porno, anche se la sala non
viene mai classificata tra le luci rosse. In particolare, nel biennio 1986-87 il locale cerca di risalire la china e compaiono più frequentemente film non vietati; ma è una parentesi. Nell’utimo biennio (1988-89) si torna alla
programmazione a luci rosse. Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Alce ricordiamo: Il caso Paradine (Hitchcock, 1947), Kim (Saville, 1950) e Fanfan la tulipe (Christian-Jaque, 1951) nel 1952,
nel 1953: Tamburi Lontani (Walsh, 1951 con Gary Cooper), Luci della ribalta (Chaplin, 1952), Salomé (Dieterle, 1953 con Rita Hayworth) in contemporanea con l’Augusteo, il giorno di Natale n
el 1954:, Anni facili (Zampa, 1953), Gli uomini che mascalzoni (Camerini, 1932), La storia di Glenn Miller (Mann, 1954) e Il grande caldo (Lang, 1953) Fronte del porto (Kazan, 1954) e Sabrina (Wylder, 1954) nel 1955,
nel 1956: Amami o lasciami (Vidor, 1955), Sentieri selvaggi (Ford, 1956), Incantesimo (Sidney, 1956), Moby Dick (Huston, 1956), Poveri ma belli (Risi, 1956), Luci della ribalta (Chaplin, 1952) e Alta società (Walters, 1956) nel 1957, Il gigante (Stevens, 1956 con James Dean) e Le notti di Cabiria (Fellini, 1957) nel 1958, I magliari (Rosi, 1959), Cordura (Rossen, 1959 con Gary Cooper) e Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953) nel 1960, Facciamo
l’amore (Cukor, 1960 con Marilyn Monroe) e Sangue e Arena (Mamoulian, 1941 con Tyrone Power e Rita Hayworth) nel 1961, I due volti della vendetta (Brando, 1961), Accattone (Pasolini, 1961), El
Cid (Mann, 1961) e Il re dei re (Ray, 1961) nel 1962, Mondo Cane (Cavara, Prosperi e Jacopetti, 1962), Totò diabolicus (Steno, 1962) nel 1963, nel 1964 Lawrence d’Arabia (Lean, 1962), Intrigo a Stoccolma (Robson, 1963) e Cleopatra (Mankiewicz, 1963 con Elizabeth Taylor e Richard Burton)
Sedotti e bidonati (Bianchi 1964) e Agente 007 missione Goldfinger (Hamilton, 1964) nel 1965 nel 1966: Il tormento e l’estasi (Reed, 1965), La caduta delle aquile (Guillermin, 1966) e My Fair Lady (Cukor, 1964)
Un mondo nuovo (De Sica, 1966) e Vera Cruz (Aldrich, 1954) nel 1967, Due per la strada (Donen, 1967) e Gangster’s story (Penn, 1967) nel 1968, nel 1969 Il laureato (Nichols, 1967), Metti una sera a cena (Patroni Griffi, 1969), Dove
osano le aquile (Hutton, 1968), Per favore non mordermi sul collo (Polanski, 1967) e 2001: Odissea nello spazio (Kubrick, 1968) nel 1970: Se… (Anderson, 1968), Addio Jeff (Herman, 1969), Base artica Zebra (Sturges, 1969), Il detective (Guerrieri, 1969), I nostri mariti (Risi, D’Amico, Zampa 1966), Puro
siccome un angelo papà mi fece monaco di... Monza (G. Grimaldi, 1969), Il divorzio (Guerrieri, 1970), Dove vai tutta nuda? (Festa Campanile, 1969), Chiamata per il morto (Lumet, 1966) nel 1971
Addio Mr. Chips (Ross, 1969), Partner (Bertolucci, 1967), Scacco alla Regina (Festa Campanile, 1969), La califfa (Bevilicqua, 1971), Scipione detto anche l’Africano (Magni, 1970) e Fellini
Satyricon (Fellini, 1969) nel 1972: Vedo Nudo (Risi, 1969), Il merlo maschio (Festa Campanile, 1971), L’amica (Lattuada, 1969), Grande caldo per il racket della droga (Clouse, 1970), La classe operaia va in Paradiso (Petri, 1971 con Gian Maria Volonté), Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (Siegel, 1971), La
figlia di Ryan (Lean, 1970), Monsieur Hulot nel caos del traffico (Tati, 1971), Il sindacalista (Salce, 1972), L’adultera (Bergman, 1971), L’istruttoria è chiusa: dimentichi! (Damiani, 1971), Addio
fratello crudele (Patroni Griffi, 1971) e Via col vento (Fleming, 1939) nel 1973: Un tranquillo weekend di paura (Boorman, 1972), La ragazza con la pistola (Monicelli, 1968), Getaway (Peckinpah, 1972), Il grande dittatore (Chaplin, 1940), I
corpi presentano tracce di violenza carnale (Martino, 1972), L’amerikano (Costa Gavras, 1973), Racconti proibiti di niente vestiti (Rondi, 1972) L’assassino è al telefono (De Martino, 1972) nel 1974,
nel 1975: Mark il poliziotto (Massi, 1975), Yuppi Du (Celentano, 1975) e Sfida senza paura (Newman, 1971) nel 1976: Di che segno sei? (Corbucci, 1975), Il padrino parte seconda
(Coppola, 1974), Le mele marce (Collinson, 1975), Il commissario Pepe (Scola, 1969), Assassinio sull’Eiger (Eastwood, 1975), Bisturi: la mafia bianca (Zampa, 1973), L’evaso (Granier-Deferre, 1971), Gioventù bruciata (N. Ray, 1955), La valle dell’Eden (Kazan, 1955) e Frà Diavolo (Roach, 1933 con Stan Laurel e Oliver Hardy), Todo Modo (Petri, 1976 con Gian Maria Volonté)
nel 1977: Che fortuna avere una cugina nel Bronx (Hussein, 1970 con Gene Wilder), Napoli violenta (Lenzi, 1976), 4 mosche di velluto grigio (Argento, 1971) e Barry Lyndon
(Kubrick, 1975) La scala della follia (Sharp, 1973) nel 1978, Un mercoledì da leoni (Milius, 1978) e Squadra antimafia (B. Corbucci, 1978) nel 1979, Roma: l’altra faccia della violenza (M.
Girolami, 1976) nel 1980, Il ladro di Parigi (Male, 1967) nel 1986, Anonima anticrimine (Rowley, 1976) e La resa dei conti (Sollima, 1967) nel 1987 Tra i titoli erotici dell’ultimo periodo: Pornofrenesie di una vergine nel 1980, Gocce d’amore nel 1981, Porno pensieri nel 1982, La viziosa nel 1983 e La modella (Auriel, 1974)) nel 1987, La
furia dei sensi nel 1988 e Gli amori impuri di Melody nel 1989. Il cinema Alce chiude nell’estate del 1989, nove anni dopo la chiusura del vicino Abadan.
Dopo avere ospitato una scuola per parrucchieri, l’edificio viene abbattutto nel 2014.
Il cinema Alce nel 1980 (dal video Bartali di E.Jannacci; su gentile segnalazione di Marco Mauri) in programmazione c’è Roma: l’altra faccia della violenza (M. Girolami, 1976)
La facciata imm 1 - imm 2 - imm 3
Lo stabile su via Busoni immagine
Il cinema Alce nell’aprile 2008 La facciata foto 1 – foto 2
Lo stabile verso via Molise foto
Lo stabile verso viale Umbria foto
Il lato su via Busoni foto 1 - foto 2
Il cinema Alce nel 2007/2009 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
La facciata – lug. 2007 foto 1 – foto 2
Il lato su via Busoni – gen 2008, set 2009 foto 1 – foto 2
Il cinema Alce in demolizione nel giugno 2014 (per gentile concessione di Alan Urso)
La sala sventrata e la scala che portava in galleria foto 1 - foto 2 - foto 3
Vista aerea dell’ex cinema Alce e dell’ex Abadan nel 2010 foto
Annunci pubblicitari su quotidiani La conquistatrice (Gordon, 1951) – tamb. 25 apr. 1952 immagine Fanfan la tulipe – tamb. 1 nov. 1952 immagine Luci della ribalta – tamb. 4 nov. 1953 immagine Salomé – tamb. 25 dic. 1953 immagine
Biglietto del cinema Alce anni sessanta (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
anni sessanta
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anni settanta (per gentile concessione di Giuseppe Tonna) immagine
Mappa di Milano (corso 22 marzo)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nel dic. 2010; ultimo aggiornamento lug. 2014
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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