testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Dall'estate 1953 in uno spiazzo cui si accede dal civico 27 di via Inganni (oggi vi si trova una pompa di benzina Shell), viene allestita
l'arena estiva Araldo (il termine, oggi quasi in disuso, richiama la funzione di messaggero e appare quanto mai appropriato per una sala cinematografica), che rimane in funzione per alcuni anni.
Tra i film proiettati ricordiamo La figlia del mendicante (Campogalliani, 1950) nel 1953 e Riscatto (Girolami, 1953) nel 1954.
Nella seconda metà del 1958, al civico 208 di via Lorenteggio, in un nuovo edificio (l'area occupata è
sostanzialmente la stessa dell’omonima arena estiva) inizia l’attività il cinema Araldo vero e proprio. La sala apre il 20 giugno 1958 con il film All’inferno e ritorno (Hibbs, 1955). Si tratta di una sala di
terza visione - dotata di platea e galleria per una capienza complessiva di 800 posti - ubicata lungo una grande via di comunicazione nella zona sud-ovest della città, che si inserisce in un bacino popoloso e popolare,
caratterizzato da un tasso di concentrazione di sale cinematografiche ancora relativamente contenuto, specie se confrontato con altre zone cittadine, come ad esempio viale Monza - viale Padova o Corso Lodi-Porta Romana. Il
locale, insieme al Marte, fa parte delle ultime aperture dell’ondata tardiva di sale rionali alimentata dal picco delle frequenze cinematografiche raggiunto in Italia nel 1955. Si tratta di cinema periferici di terza
visione, ubicati oltre la circonvallazione esterna, con una programmazione popolare, caratterizzata da film d’avventura di serie B oppure da pellicole già ampiamente sfruttate sia dalle sale del centro, sia dalle cosiddette
sale di “seconda fascia”. L'Araldo è caratterizzato da un atrio piuttosto ampio, con la cassa ubicata sulla destra, mentre ai lati dell’atrio sono presenti le scale che portano alla piccola galleria. Sempre nell'atrio è presente un tabellone retroilluminato per la programmazione settimanale; a spettacolo iniziato, una
maschera con divisa scura munita di torcia accompagna gli spettatori in sala. La sala è dotata di sedie di legno, con buona distanza tra una fila e l’altra, contrariamente alla maggior parte delle sale periferiche dell’epoca.
La programmazione del cinema si rivolge soprattutto al pubblico del quartiere, con scarsa se non nulla presenza di annunci (tamburini o flani) sui quotidiani. E’ probabile che la gestione del cinema sia di tipo familiare,
slegata dai mini-circuiti milanesi costituiti da più sale aventi in comune lo stesso gestore oppure la stessa società che ne cura la programmazione. All’Araldo si propongono non meno di tre pellicole la settimana e la scelta
è quasi sempre oculata: accanto a film popolari (avventurosi, comici spesso con Franco e Ciccio e commedie italiane) sfilano pellicole di qualità, spesso addirittura d’autore. In questa sala il pubblico della zona può
recuperare numerosi film di valore (da Pasolini, a Chabrol, da Leone a Damiani, da Pollack a Corman) soprattutto nel decennio 1965-75. Nella seconda metà degli anni settanta la crisi si fa ormai sentire pesantemente sulle
sale periferiche le quali a volte, pur di incrementare i magri incassi, sono disposte a chiudere un occhio sull’età anagrafica di giovani spettatori a fronte di film in programmazione vietati ai minori. L’Araldo invece si
distingue per la severità della sua cassiera, che chiede sempre i documenti in caso di dubbio; si ricorda a titolo di esempio, un episodio dell’aprile 1977: è in cartellone Profondo Rosso (Argento, 1975), pellicola vietata ai minori di 14 anni, e la cassiera nega l’accesso a due ragazzi che avrebbero compiuto entrambi il 14° anno di età nelle due settimane successive.
Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Araldo ricordiamo: nel 1958:
Mogambo (Ford, 1953), Agguato a Tangeri (Freda, 1957), Nata di marzo (Pietrangeli, 1958), Donne dadi e denaro (Rowland, 1956); nel 1959: Missili umani (Gilling, 1957), Il prigioniero del re (Rivalta, 1954), Destino sull’asfalto (Hathaway, 1955), Dramma sul Tevere (Boccia, 1952), Il re ed io (W. Lang, 1956)
nel 1960: La donna dai tre volti (N. Johnson 1957), La legge è legge (Christian-Jaque, 1958), Il barbaro e la geisha (Hustron, 1958), La notte brava (Bolognini, 1959) nel 1961:
24 ore a Scotland Yard (Ford, 1958), Il nostro agente all’Avana (Reed, 1960), Quando volano le cicogne (Kalatozov, 1957), ...e il cielo rispose (De Heredia, 1955), Niagara (Hathaway, 1953)
nel 1962: Il padrone del mondo (Witney, 1961), Torna a settembre (Mulligan, 1961), Operazione sottoveste (Edwards, 1959), Marte distruggerà la Terra (Melchior, 1959), Sansone (Parolini, 1961), Il
mondo nella mia tasca (Rakoff, 1961), nel 1963: Scandali al mare (Girolami, 1961), Psycho (Hitchcock, 1960), Rodaggio matrimoniale (G. R. Hill, 1962), Tom e Jerry nemici per la pelle (registi vari, 1961; cartoni MGM), Uno sguardo dal ponte (Lumet, 1962)
nel 1964: L’occhio caldo del cielo (Aldrich, 1960; con Rock Hudson e Kirk Douglas), Universo di notte (Jacovoni, 1962), Il piede più lungo (Tashlin, 1963), Maciste contro lo sceicco (Paolella, 1962), Le
vie segrete (Karlson, 1961), Cavalca vaquero! (Farrow, 1953), Il dominatore (Green, 1963) nel 1965 La morte sale in ascensore (Bluwal, 1962), Cento ragazze e un marinaio (Taurog,
1962; con Elvis Presley), La grande attrazione (Petrie, 1962), I dieci gladiatori (Parolini, 1963), Da 077: criminali a Hong Kong (Ashley e Stegani, 1964), Maciste, gladiatore di Sparta (Caiano, 1964), Il
piacere della disonestà (Sellers, 1961) nel 1966 Non son degno di te (Fizzarotti, 1965; con Gianni Morandi), La più grande storia mai raccontata (Stevens, 1965), Sette pistole per i Mac Gregor (Giraldi, 1966),Missili in giardino (MC
Carey, 1958; con Paul Newman), Gli eroi di Telemark (Mann, 1965), 002 operazione luna (Fulci, 1965) e Viva Maria (Malle, 1965)
nel 1967: Arabesque (Donen, 1963), A noi piace Flint (Douglas, 1967), Per favore chiudete le persiane (Granger e Lautner, 1965) Password: uccidete agente Gordon (Grieco, 1966) nel 1968: La corsa del secolo (Joffé, 1968), Per 100.000 dollari ti ammazzo (Fago, 1967), Il
giorno della civetta (Damiani, 1968), La feldmarescialla (Steno, 1967), I barbieri di Sicilia (Ciorciolini, 1967) nel 1969: I 4 del Texas (Aldrich, 1963), Corri uomo corri (Sollima, 1968), Joe Bass l’implacabile (Pollack, 1968), Teorema (Pasolini, 1968),
Il buono, il brutto, il cattivo (Leone, 1966), Gli intoccabili (Montaldo, 1969), Il ragazzo che sorride (Grimaldi, 1969), La morte non ha sesso (Dallamano, 1968) nel 1970: Thrilling (Lizzani, Polidoro e Scola, 1965), Faccia a faccia (Sollima, 1967), I quattro dell’Ave Maria (Colizzi, 1968), La collina degli stivali (Colizzi, 1970), Stuntman (M. Baldi, 1969), Inchiesta
pericolosa (Douglas, 1968), Lo strangolatore di Boston (Fleischer, 1968), Gli avvoltoi hanno fame (Siegel, 1969), Metti una sera a cena (Patroni Griffi, 1969), I professionisti (R. Brooks, 1966), Jerryssimo! (Marshall, 1969), I sette gladiatori (Lazaga, 1962), Django il bastardo (Garrone, 1969)
nel 1971: Gioco di massacro (Jessuà, 1967), La donna scarlatta (Valère, 1969), Il debito coniugale (F. Prosperi, 1969), La donna a una dimensione (Baratti, 1970), Colpo di grazia (E. Davis, 1969), La
valle dell'eco tonante (Boccia, 1964), I bucanieri (Quinn, 1958; con Yul Brynner), I quattro pistoleri di Santa Trinità (Cristallini), Il figlio di Alì Babà (Neumann, 1952; con Tony Curtis), Vita
segreta di una diciottenne (Brazzi, 1969), Sette colt per sette carogne (Chardon, 1968), Il furto è l'anima del commercio!? (Corbucci, 1971) nel 1972: Scusi lei è favorevole o contrario? (Sordi, 1966), Agente 007 una cascata di diamanti
(Hamilton, 1972), Il furto è l’anima del commercio (B. Corbucci, 1971), Per grazia ricevuta (Manfredi, 1971), Confessione di un commissario di polizia a un procuratore della repubblica (Damiani, 1971), Ucciderò un uomo (Chabrol, 1969) Gli orrori del liceo femminile (Serrador, 1970), Io non vedo, tu
non parli, lui non sente (Camerini, 1971), Con quale amore, con quanto amore (Festa Campanile, 1971), ...continuavano a chiamarlo Trinità (Barboni, 1971; con Bud Spencer e Terence Hill), Fuori il malloppo (Herman, 1971), Er Più (S. Corbucci, 1971), Da parte degli amici, firmato mafia (Boisset, 1971), Don Camillo e i giovani d’oggi (Camerini, 1972), Quel maledetto ispettore Novak (Wanamaker, 1969), Anno 2118: progetto X (Castle, 1968), Il giardino dei Finzi Contini (De
Sica, 1970), Siamo tutti matti? (Thiele, 1968) nel 1973: Le inibizioni del dott. Gaudenzi...(G. Grimaldi, 1971), L’uccello migratore (Steno, 1972), Il generale dorme in piedi (Massaro, 1972), Quien Sabe? (Damiani, 1966), Chato (Winner, 1971), La
morte dall'occhio di cristallo (Haller, 1965; con Boris Karloff), La vendetta dei moschettieri (Borderie, 1961) nel 1974 La fabbrica dell’orrore (Hooker, 1972) Tre gocce di sangue per una rosa (Mulot, 1970), I
tre moschettieri (Lester, 1973), Ku Fang il ciclone di Hong Kong (Fung-chi, 1972), Lo chiamavano Trinità... (Barboni, 1970) nel 1975: Il terrore viene dalla pioggia (Francis, 1972; con Christopher Lee e Peter Cushing), Il pozzo e il pendolo (Corman, 1961), Assassinio sull’Orient Express (Lumet, 1974), Tarzan
nelle montagne della Luna (H.Jones, 1974),), Che matti...ragazzi! (Hofbauer e Orozco, 1974), Tre ramazze in fuori gioco (Clair, 1974), Porgi l'altra guancia (Rossi, 1974), La polizia accusa: il
servizio segreto uccide (Martino, 1975), Perchè i gatti (Rademakers, 1973) nel 1976: Amore amaro (Vancini, 1974), Scorpio (Winner, 1973), Le avventure di Enea (Rossi, 1973), Calore (Morrissey, 1971), L’insegnante (Cicero, 1975), Una bellissima estate (S. Martino, 1974), L’ultimo
treno della notte (Lado, 1975), La prova d'amore (Longo, 1974), Juggernaut (Lester, 1974), Bellissima superdotata cercasi... per pose particolari (Ballmann, 1969), Godzilla contro i robot (Fukuda, 1974), La polizia è al servizio del cittadino? (Guerrieri, 1973)
nel 1977: Profondo Rosso (Argento, 1975), Totò, Vittorio e la dottoressa (Mastrocinque, 1957), Da dove vieni? (noto anche come Non si deve profanare il sonno dei morti, Grau, 1974), L'invasione
dei ragni giganti (Rebane, 1975), Maciste nell'inferno di Gengis Khan (Paolella, 1964), La collina degli stivali (Colizzi, 1969; già proiettato nel 1970) nel 1978: L’amica (Lattuada, 1969)
Nell'ultimo periodo i prezzi d'ingresso sono 850 e 700 lire; l’ubicazione periferica condanna
anzitempo l’Araldo, che cessa l’attività nella seonda metà di aprile del 1978. L’ultimo film programmato è Il presagio (Donner, 1976). Viene comunque mantenuta la struttura della sala, riconvertita ad altri
usi: nella prima metà del 1983, negli spazi dell’’ex-cinema è presente il dancing Araldo, che alterna liscio, disco, concerti di musica leggera italiana o orchestre romagnole, in seguito trasformato nel Bandiera Azzurra,
lussuosa e spaziosa balera. Attualmente (2012) è presente una sala da bingo, denominata Azzurro Bingo.
Il cinema Araldo intorno al 1972 (su gentile segnalazione di Maurizio Colombini) In programmazione Il clan dei Barker (Corman, 1969) foto
L’ex cinema Araldo nel maggio 2012 La facciata foto
L’ex cinema verso la perifera ovest foto
L’ex cinema verso il centro foto
Il fianco destro dello stabile su via Inganni foto
Il fianco sinistro dello stabile visto dal parcheggio di via Lorenteggio foto
Vista aerea dell’ex cinema nel 2010 foto
Mappa di Milano (Lorenteggio)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nel mag. 2012; ultimo aggiornamento: set. 2020
Si ringraziano Willy Salveghi, Raffaele Fioretto e Giancarlo Manzelli per i ricordi e le informazioni fornite
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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