testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Intorno al 1914 in corso Buenos Aires n.74 inizia l'attività il cinema-teatro Triestino. La
sala fa parte dei cinematografi popolari della città, definiti anche come “poveri”, categoria alla quale, a quel tempo, appartenevano anche sale quali il Garibaldi nell’omonimo corso e il Franco Americano (poi Minerva) in
via Crema. Negli anni dieci questi cinema sono caratterizzati da ingressi praticamente identici e dalla presenza di un imbonitore all’esterno che invita i passanti ad entrare per vedere i film in programmazione. Nel 1931
l’indirizzo del cinema muta da corso Buenos Aires n. 74 a piazza Argentina n. 4 (senza che il locale cambi ubicazione). Dal febbraio 1931 il locale è attrezzato per proiettare film sonori.
Tra i film programmati al cinema Triestino ricordiamo: nel 1920 Alla capitale! (G. Righelli, 1916), La santa (E. Ghione, 1917) nel 1921 Incantesimo (U. Gracci, 1919), Il re delle banane (Polidor, 1920),
nel 1922 La figlia della giungla (The Jungle Child, W. Edwards, 1916), Senza pietà (E. Ghione, 1921) nel 1923 La cintura delle Amazzoni (M. Guaita, 1920), Maciste e la figlia del re dell’argento (oppure Maciste e la figlia del re della Plata; L. Borgnetto, 1922),
nel 1924 L’atleta fantasma (R. Scotti, 1919), Le avventure di Bissù (o Bijou, A. Genina, 1919), Teste alate (U. Gracci, 1919), Sumurum (t.o. idem, E. Lubitsch, 1920), Le mille e una notte (t.o. Les
contes de mille et une nuits, V. Tourjansky, 1921), Il piccolo lord Fauntleroy (t.o. Little Lord Fauntleroy, A. Green, 1921), Le due strade (Toddi alias P. Rivetta, 1922), Nathan il saggio (t.o. Nathan
der Weise, M. Noa, 1922), Theonis, la donna dei faraoni (t.o. Das Weib des Pharao, E. Lubitsch, 1922), Ragazzaccio (t.o. The Ramblin’ Kid, E. Sedgwick 1923), I milioni di Saetta (U. Pittei, 1923), El Dorado (t.o. The Goldfish, J. Storm, 1924)
nel 1925 L’eliotropio (t.o. Heliotrope, G. D. Baker, 1920), L’isola del terrore (t.o. Terror Island, J. Cruze 1920), Il ritorno di Cayenna (t.o. Man to Man, S. Paton, 1922), Miele silvestre (t.o. Wild Honey,
W. Ruggles, 1922), Sansone e Dalila (t.o. Samson und Delila, A. Korda, 1922), L’età d’amare (t.o. Beyond the Rocks, S. Wood 1922), Bavù (t.o. idem, S. Paton, 1923), Largo... alle donne (G.
Brignone, 1924) nel 1926 La donna di Parigi (t.o. A Woman in Paris, Chaplin, 1923), Vedi Napule... e poi mori (E. Perego, 1924) nel 1928 Il giogo (t.o. The Governor’s Lady, H. Millarde, 1923), Il focolare spento (Genina, 1925), Due
eroi della fifa (t.o. The Gay Retreat, B. Stoloff, 1927) nel 1929 La rivolta dei Boxers (t.o. Foreign Devils, W. Van Dyke, 1927); Mister Wu (t.o. Mr. Wu, W. Nigh, 1927)
nel 1930 La scimmia che parla (t.o. The Monkey Talks, R. Walsh, 1927), I due rivali (t.o. The Cock-Eyed World, R. Walsh, 1929), La sorella del peccato (t.o. Sin Sister, C. Klein, 1929)
nel 1931 Tre rose rosse (t.o. The Feather, L. Hiscott, 1929), I diavoli volanti (t.o. War Corrispondent, P. Sloane, 1930) nel 1932 Dirigibile (t.o. Dirigible, F. Capra, 1931), La vecchia signora (A. Palermi, 1932)
nel 1933 Shangai Express (t.o. idem, J. von Sternberg, 1932)
Nel febbraio 1933 il gestore del cinema Triestino decide di cambiar nome al locale e di adottare quello della piazza di recente istituzione; la sala diventa perciò il
cinema Argentina. Il cinema Argentina prosegue una programmazione che abbina film a riviste; quest’ultima è presente fino al 1951 mentre spesso, nel 1956, il locale trasmette in diretta il popolare spettacolo
televisivo Lascia o raddoppia. A partire dagli anni sessanta, nell’atrio del cinema è presente un tabellone sul quale gli spettatori possono scrivere i loro suggerimenti: ciascuno ha la possibilità di indicare i
titoli dei film preferiti che vorrebbe fossero inseriti nella programmazione. E spesso questo accade. Si tratta di una peculiarità unica nel suo genere a Milano, che verrà mantenuta fino al 1986. L’Argentina chiude per
restauri nel giugno 1970 e riapre, rinnovato, nel novembre dello stesso anno. La sala, con una capienza di 1100 posti (poltroncine in plastica bianca con un’imbottitura ricoperta di panno blu sullo schienale e sulla seduta)
adotta un particolare rivestimento per migliorare l’acustica ed eliminare i rumori in distorsione: le pareti vengono rivestite da speciali pannelli bianchi bucherellati, con fori di varia misura. Il locale è dotato di sola
platea; in fondo alla sala, al centro, è presente una fila di sole quattro poltrone, collocata in un vano ricavato nella parete di fondo, quasi a formare un piccolo palco; le poltrone sono lievemente rialzate rispetto a quelle
in platea e vi si accede con un gradino. L’origine di questo curioso spazio è incerta, forse faceva parte dell’originaria struttura della cabina di proiezione; in ogni caso, il “palco” dell’Argentina costituisce uno spazio a sé
stante, staccato dal resto della platea, ideale per coppie di innamorati in cerca di intimità. In cabina di proiezione vengono utilizzate due vecchie macchine Cinemeccanica a carboni: non è infrequente, causa anche
l’utilizzo di vecchie pellicole, l’interruzione della proiezione. Il locale viene promosso tra le seconde visioni solo nel 1972 e diviene una sala di “proseguimento prime” nel novembre 1975.
Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Argentina in questa fase ricordiamo: nel 1933 Per una donna (t.o. I take this woman, M. Gering 1931, con Gary Cooper e Carole Lombard); Amanti senza domani (t.o. One Way Passage, Garnett, 1932), Hallò Parigi... Hallò Berlino (t.o. Allò Berlin? Ici Paris, J. Duvivier, 1932)
nel 1934 Se avessi un milione (t.o. If I Had a Million, Lubitsch, 1931); Mancia competente (t.o. Troubles in Paradise, Lubitsch, 1932); Il cardinale Lambertini (P. Bassi, 1934)
nel 1935 Campo di maggio (G. Forzano, 1935) nel 1936 Al cavallino bianco (t.o. Im weissen Rossl, K. Lamac 1935); Notturno (t.o. Nocturno, Machaty, 1935); Un’avventura messicana (t.o. Woman Trap, H. Young, 1936); L’antenato (G.
Brignone, 1936) nel 1939 Biancaneve e i sette nani (Disney, 1937) nel 1940 Anna e Elisabetta (t. o. Anna und Elisabeth, F. Wisbar, 1933); Abissinia (t.o. Abyssinia, L. Wenschler, 1934), Dora Nelson (Soldati, 1939);
Verso la vita (Renoir, 1936) nel 1944, Winchester ’73 (A. Mann, 1950) nel 1951, Operazione Cicero (Mankiewicz, 1952), Via col vento (Fleming, 1939) nel 1952, nel 1953 Il cielo può attendere (Lubitsch, 1943), Il bruto e la bella (Minnelli, 1952), Alice
nel paese delle meraviglie (Disney, 1951) Le vacanze del signor Hulot (Tati, 1953) e Scarpette rosse (Powell e Pressburger, 1948) nel 1954, Da qui all’eternità (Zinnemann, 1954), Giorno maledetto (Sturges, 1955) e Caccia al ladro (Hitchcock, 1955) nel 1956, Le notti di Cabiria (Fellini, 1957), Amore e chiacchiere (Blasetti, 1957) e Il giro del mondo in 80 giorni (M.Anderson, 1956) nel 1958, I soliti ignoti (Monicelli, 1958) nel 1959, Pietà per i giusti (Wyler, 1951) nel 1960, Kapò (Pontecorvo, 1960), Adua e le compagne (Pietrangeli, 1960), La parola ai giurati (Lumet, 1957) e Il grido (Antonioni, 1957) nel 1961,
La dolce vita (Fellini, 1960) e La congiura degli innocenti (Hitchcock, 1956) nel 1964, L’armata Brancaleone (Monicelli, 1966), Un dollaro d’onore (Hawks, 1959) nel 1966, Gioventù bruciata (Ray, 1955) e Madre Giovanna degli Angeli (Kawalerowicz, 1961) nel 1967, Via dalla pazza folla (Schlesinger, 1967) nel 1968, Lo strangolatore di Boston (Fleischer, 1968) e
C’era una volta il West (Leone, 1968) nel 1969, nel 1970 La piscina (Deray, 1969), Porcile (Pasolini, 1969) e La caduta degli dei (Visconti, 1969), Il laureato (Nichols, 1967),
nel 1971 Zabriskie Point (Antonioni, 1970), Il conformista (Bertolucci, 1970), Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1970), Morte a Venezia
(Visconti, 1971), Colpo grosso al casinò (Verneuil, 1963) nel 1972 Senza movente (Labro, 1971), La classe operaia va in paradiso (Petri, 1971), Non drammatizziamo... è solo questione di corna (Truffaut, 1970), Chi
è Harry Kellerman e perché parla male di me? (Grosbard, 1971) nel 1973 Il caso Mattei (Rosi, 1972), La prima notte di quiete (Zurlini, 1972), La decima vittima (Petri, 1965), Il monaco (Kyrou, 1972), Vogliamo i colonnelli (Monicelli, 1973), Joe Valachi (Young, 1972)
Soldato blu (Nelson, 1970) nel 1974, nel 1975 Lettera aperta ad un giornale della sera (Maselli, 1970), Vedo nudo (Risi, 1969), Sacco e Vanzetti (Montaldo, 1970), Amore e rabbia (Pasolini, Lizzani, Bertolucci, Godard, Bellocchio, 1969)
nel 1976 Allosanfan (Taviani, 1974), Frank Costello, faccia d’angelo (Melville, 1967), Le mele marce (Collinson, 1974), Amici miei (Monicelli, 1975), Mean Streets (Scorsese, 1973)
Nell’autunno 1976 la sala entra a far parte del circuito d'essai cittadino aderendo al FAC (Film, Arte, Cultura - organismo aderente all'Agis) e a partire dallo stesso anno inizia a programmare rassegne monotematiche
ispirate a generi cinematografici. Si tratta di una stimolante iniziativa, unica per Milano, la quale permette il recupero di un numero notevole di pellicole rare e poco viste. Nell’aprile 1977 riscuote un grande successo la
rassegna sul tema horror e gotico, che, per oltre un mese, spazia dai classici interpretati da Boris Karloff, fino alle opere degli anni Settanta. La gestione dell’Argentina decide di specializzare la sala in rassegne
mensili, che vengono familiarmente chiamate “Maratone”: per tutto il mese si programmano pellicole di un dato genere, con in cartellone una pellicola differente al giorno, mentre spesso il sabato o la domenica la programmazione
prevede un film diverso a spettacolo. L'iniziativa ha molto successo al punto che la sala adotta stabilmente questo tipo di programmazione per i successivi otto anni. In aggiunta al tabellone, nell’atrio sono presenti
alcune riproduzioni di mostri e alieni di noti film di fantascienza-orrore. Tra le Maratone più note ricordiamo la rassegna di fantascienza (quattro edizioni: la prima nel 1979, la seconda nel settembre-novembre 1981, con la
durata estesa a tre mesi, la terza dal novembre 1982 al gennaio 1983); quella dei film di Totò (due edizioni: giugno 1980 e luglio 1981); eros d'essai (maggio-giugno 1981); musical (marzo-aprile 1981); il film di guerra (agosto
1981); cinema gotico e d’orrore (cinque edizioni, delle quali la quarta nel novembre 1981 e la quinta nell’ottobre 1983); cinema western (due edizioni, delle quali la seconda nel dicembre 1981); film storico (febbraio 1982); i
miti spezzati (marzo 1982); il cinema statunitense (tre edizioni, delle quali la terza nel gennaio 1982 e la quarta in aprile-maggio 1982). Tra le giornate non-stop più memorabili ricordiamo: 8 giugno 1980
(tutto Totò): Operazione San Gennaro (Risi, 1966); Il coraggio (Paolella, 1955); Noi duri (Mastrocinque, 1959); Lo smemorato di Collegno (Grimaldi, 1962); Totò a Colori (Steno, 1952); Totò e Marcellino (Muso 1958).
2 novembre 1981 (cinema gotico e di orrore): Il Gabinetto del Dottor Caligari (Weine, 1920); Nosferatu (Murnau, 1922); Vampyr (Dreyer, 1931); La casa degli orrori (Kenton, 1944); La maschera di cera ( De Toth, 1953); Dracula
il vampiro (Fisher, 1959) 7 novembre 1981 (cinema gotico e di orrore – Omaggio a Roger Corman): I racconti del terrore (1961); Sepolto vivo (1961); I maghi del terrore (1962); La vergine di cera (1962); La città dei mostri
(1963); La tomba di Ligeia (1964). 12 dicembre 1981 (cinema western): L’avamposto degli uomini perduti (Douglas, 1951); Billy Kid (Vidor, 1930); La storia del generale Custer (Walsh, 1941); Rio Bravo (Ford, 1950); Il massacro di Fort Apache (Ford, 1948); Quel
treno per Yuma (Daves, 1957). 1 febbraio 1982 (film storico – Omaggio a Eisenstein): Alexander Nevskij (1938); Ivan il terribile (1944); La congiura dei boiardi (1944); La corazzata
Potemkin (1925); Sciopero (1924). 1 novembre 1982 (fantascienza) a partire dalle ore 10:30: Il viaggio sulla luna (Melies, 1902); La conquista del Polo (Melies, 1903); Una donna sulla luna (Lang, 1928); “Cinquant’anni di presentazioni”
(montaggio di G. Mongini) una carrellata di oltre un’ora di rari prossimamente di film di fantascienza; La fantascienza siamo noi (Farina, 1975); King Kong (Schoedsack e Cooper, 1933); Metropolis (Lang, 1926); Nel 2000 guerra o pace? (Menzies,
1936); La distruzione del mondo (Feist, 1933); Dottor Cyclops (Schoedsack, 1939) A volte le giornate non-stop si concludono con una spaghettata di mezzanotte offerta dalla gestione della sala: questa
iniziativa, rivolta al pubblico più affezionato, spesso non viene pubblicizzata sui programmi, ma comunicata con un tabellone scritto a mano e appeso nell’atrio del locale. Nei fine settimana, tra un film e l’altro, in sala
è presente l’omino delle bibite e dei gelati; altra peculiarità della sala: anziché avere la classica cassetta con gli spallacci, l’uomo dei gelati gira per la sala tenendo a tracolla un vassoio, largo e piatto. L’Argentina
è nel panorama milanese il prototipo più classico della sala d’essai sul modello francese, che con un’attenta programmazione recupera pellicole poco note, le accosta a grandi classici e consente allo spettatore di ripercorrere
l’evoluzione storica di un genere. Sia per la varietà dell’offerta che richiama diverse tipologie di spettatore, sia per il fatto che - pur essendo un cinema d’essai - continua ad avere alcuni tratti della sala
popolare di quartiere quale è sempre stata, l’Argentina presenta un pubblico piuttosto eterogeneo: accanto al cinefilo incallito o al semplice appassionato del genere, si può trovare il guardone o il molestatore, come anche il
ladro, che ti borseggia mentre assisti alla proiezione oppure ti rapina mentre vai alla toilette (vedasi articolo corriere della sera). Ancora nel 1985, ultimo anno delle Maratone, le rassegne mensili riscuotono un discreto
successo; nell’estate di quell’anno, mentre le sale di prima visione aperte sono deserte e proiettano praticamente a poltrone vuote, l’Argentina registra una media giornaliera tra i 150 e i 200 spettatori il pomeriggio e tra i
300 e i 400 la sera. Tra le pellicole più rilevanti ospitate dall’Argentina d’essai ricordiamo Duel (Spielberg ) nel 1980 nel 1981 Orizzonti di Gloria (Kubrick, 1957), Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953), Corte Marziale (Preminger, 1955), Exodus (Preminger, 1960), Il giorno più lungo (Annakin, Marton, Wicki, 1962), 1941-Allarme a Hollywood (Spielberg, 1979), Il re dell’arena (Mccarey, 1932) e Nata
per Danzare (Delruth, 1934), I racconti immorali (Borowczyk, 1973), Il portiere di notte (Cavani, 1974), Salò (Pasolini, 1976), Quell’oscuro oggetto del desiderio (Bunuel, 1977) e Flesh Gordon (Light, 1972), La cosa da un altro mondo (Nyby, 1951), Il mostro della laguna nera (Arnold, 1951), L’invasione degli ultracorpi (Siegel, 1956), Il giorno dei trifidi (Sekely, 1962), Il
pianeta delle scimmie (Schaffner, 1968), Ombre Rosse (Ford, 1939), Mezzogiorno di fuoco (Zinnemann, 1952), il rarissimo documentario Gli extraterresti torneranno (Reini, 1979), Rollerball (Jewison, 1975), Countdown dimensione zero ( Taylor, 1980), Alien (Scott, 1979),
nel 1982 I ragazzi del coro (Aldrich, 1977), Quel pomeriggio di un giorno da cani (Lumet, 1974) Taxi Driver (Scorsese, 1976), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969), Qualcuno
volò sul nido del cuculo (Forman, 1975), Manhattan (Allen, 1979), Il fantasma del palcoscenico (De Palma, 1974) e 2001 Odissea nello spazio (Kubrick, 1968), A qualcuno piace caldo (Wilder, 1959), L’ammutinamento del Caine (Dmytryk, 1954), Papillon (Schaffner, 1973), Rocky (Avildsen, 1976)
nel 1983 Inferno (Argento, 1979), Suspiria (Argento, 1977), Shining (Kubrick, 1980), Zombi (Romero, 1978), Nosferatu (Herzog, 1978) Je vous salue Marie (Godard, 1984) e Colpo di Spugna (Tavernier, 1981) nel 1985.
Purtroppo nell’autunno 1985 la concorrenza dell'home video spinge la gestione ad abbandonare la felice esperienza delle rassegne e la sala diventa un proseguimento delle prime visioni. Pur privilegiando una
programmazione di qualità – viene definita una collaborazione con l’Anteo e l’Argentina per mettere in cartellone i film di prima visione una volta smontati dal cinema di via Milazzo - la sala perde la sua specifica
identità nel panorama cinematografico cittadino. In questo ultimo periodo la sala ospita ad esempio Another Time, Another Place (M. Radford, 1985) nel 1986, Stepfather, il patrigno (Ruben, 1987), Il colonnello Redl (Szabo, 1985) nel 1989, Milou
a Maggio (Malle, 1989 con Michel Piccoli), nel 1990. La nuova politica culturale non giova agli incassi, via via sempre più magri e l'Argentina cessa l'attività nella seconda metà del 1990.
Corso Buenos Aires intorno al 1920 La futura p. Argentina negli anni del cinema Triestino foto
Il cinema Argentina intorno al 1937 (per gentile concessione di Marco Ferrari) In programmazione c’è Il magnifico bruto (Blystone, 1936) foto 1 – foto 2*
Piazza Argentina intorno al 1955
foto*
Particolare della pensilina del cinema foto
L’ex cinema Argentina nel giugno 2008 La facciata del negozio foto
L’edificio complessivo foto
La facciata nello slargo di p. Argentina foto
La facciata verso piazzale Loreto foto
La facciata verso viale Abruzzi foto
Vista aerea dell’ex cinema intorno al 2015 foto
Manifesti del cinema Triestino:(fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920 Alla capitale! - La santa immagine 1921
Il grande eroe – 19 giu immagine Il duca di Mantova ovvero Rigoletto – 15 lug immagine I corsari dell’oceano – 20-21 ago immagine Nozze funeste – 30-31 ago immagine Incantesimo; Polidor re delle banane –1-2 set immagine
1922 I vampiri della metropoli - 3-4 mag immagine Senza pietà – 19-20 ago immagine Il giro del mondo senza un soldo – 28-30 set immagine La figlia della giungla – 29-30 nov immagine 1923 La donna della prateria; Farfalla; I banditi della stella rossa – 29/31 gen immagine Odio sacro; La cintura delle Amazzoni – 3/7 set immagine Maciste e la figlia del re dell’argento – 17-18 nov immagine
1924 Sulla soglia della morte – 5-6 gen immagine Il figlio del Carnevale – 21 mar immagine Ombra rossa – 12-13 apr immagine Le due strade – 5-6 mag.. immagine Nathan il saggio – 7-8 mag immagine Saltarello e la sua vicina; Saltarello e la casa smontabile – 15 mag immagine Le avventure di Bissù; Teste alate; Nel cuore dell’Africa selvaggia – lug immagine I milioni di Saetta – 6-7-set immagine El Dorado – 24-25 set immagine L’atleta fantasma – 3 ott immagine Il piccolo lord Fauntleroy – 4/8 ott immagine Il diritto di amare – 12-13 nov . immagine Flick e Flock piazzisti – 21 nov immagine Ragazzaccio – 22-23 nov immagine Theonis – 24-25 nov immagine Il vascello tragico – 6-7 dic immagine Le mille e una notte – 15 dic immagine 1925
Largo... alle donne – 5 gen immagine La casa del rimorso – 1 feb immagine Sansone e Dalila (errata l’indicazione di A. Boccolini) – 18-19 feb immagine Bavù – 27 feb. immagine Sumurum – 9-10 mar immagine L’isola del terrore – 17-18 mar immagine L’età d’amare – 30-31 mar immagine Miele silvestre – 3/5 apr immagine Il ritorno di Cayenna – 6-7 mag. immagine L’eliotropio – 11-12 mag immagine 1926 Vedi Napule... e poi mori – 1-2 nov immagine La donna di Parigi – 29-30 dic immagine 1928 Il focolare spento – 1-2 set. immagine Due eroi della fifa – 6/9 set immagine Il giogo – 29-30 ott immagine 1929 Mister Wu – 21-21 mag immagine La rivolta dei Boxers – 20-21 nov immagine 1930 La scimmia che parla – 19/21 mag immagine I due rivali – 5/7 set immagine La sorella del peccato – 8-9 dic immagine 1931 Tre rose rosse – 17/19 feb immagine I diavoli volanti – 24-26 apr. immagine nel 1932
Dirigibile immagine
Congorilla immagine
La vecchia signora – 13 ott immagine nel 1933 Shangai Express – 18 gen immagine
Manifesti del cinema Argentina: (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1933 Per una donna -
13 mar. immagine Amanti senza domani – 3 nov.
immagine Hallò Parigi... Hallò Berlino- immagine nel 1934 Il cardinale Lambertini – 26 apr immagine nel 1936 Al cavallino bianco; Notturno – 1 mag immagine Un’avventura messicana; L’antenato immagine 1940
Anna e Elisabetta; Abissinia -16/18 ott. immagine
Il tabellone per i suggerimenti degli spettatori nel 1970 immagine
Rassegna film Italnoleggio – 15 ott 1975 immagine
Programmi rassegne mensili (per gentile concessione di Marco Ferrari): Mostra permanente del cinema di science fiction fantasy horror – lug 1979
(per gentile concessione di Luca Serbini) imm 1 - imm. 2
Tutto Totò – giugno 1980 imm. 1 – imm. 2
Il festival di Milano (fantascienza) - nov 1980 imm. 1 – imm. 2
Incontro con il cinema musicale - le grandi colonne sonore – marzo 1981 imm. 1 – imm. 2
Rassegna film musicale parte seconda – aprile 1981 immagine
Eros d’essai parte prima, mag. 1981 e parte seconda, giu. 1981 imm 1 – imm 2
Tutto Totò – luglio 1981 imm. 1 – imm. 2
Terzo incontro con il film di guerra – agosto 1981 imm. 1 – imm. 2
Secondo festival internazionale di fantascienza città di Milano – settembre/ottobre 1981 imm. 1 – imm. 2- imm. 3 – imm. 4- imm. 5 – imm. 6 Quarto incontro con il cinema gotico e di orrore – novembre 1981 imm. 1 – imm. 2
Secondo incontro con il cinema western – dicembre 1981 imm. 1 – imm. 2 Terzo incontro con il nuovo cinema statunitense – gennaio 1982 imm. 1 – imm. 2
Prima rassegna del film storico – febbraio 1982 imm. 1 – imm. 2
I Miti Spezzati – marzo 1982 imm. 1 – imm. 2
Quarto incontro con il cinema statunitense – aprile 1982 imm. 1 – imm. 2 Quarto incontro con il nuovo cinema U.S.A. – parte seconda
(l’altra Hollywood) – maggio 1982 imm. 1 – imm. 2
Terzo festival internazionale di fantascienza città di Milano - 1 novembre/31 dicembre 1982:
parte prima (nov 1982) imm. 1 – imm. 2- imm. 3 – imm. 4
parte seconda (dic. 1982) imm. 1 – imm. 2- imm. 3 – imm. 4
parte terza (gen. 1983) imm. 1 – imm. 2
Quinto incontro col cinema d’orrore – ottobre 1983 imm. 1 – imm. 2
Articoli da giornali (per gentile concessione di Marco Ferrari) : Agguato nella toeletta del cinema: in quattro depredano uno spettatore –
Corriere della Sera 3 apr 1981 immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani I complessi - 3 dic. 1965 immagine Je Vous salue Marie (Godard, 1984) - 8 set. 1985
(per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Colpo di Spugna (Tavernier, 1981) – 2 dic. 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Sugar Baby (Adlon, 1985 ) – 1 ott. 1988
(per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine L amico americano (Wenders, 1977) - 2 set 1989
(per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Biglietti del cinema (per gentile concessione di Marco Ferrari) (1979)
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(1980)
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(1981)
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(1982)
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Tessera omaggio cinema Argentina personalizzata 1987-88 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
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Mappa di Milano (via Porpora)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nel giu 2010; ultimo aggiornamento: mar.2017
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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