cinema Arlecchino

il cinema  nel 1975;
in cartellone  Il braccio violento
 della legge n. 2

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari e Willy Salveghi

Il cinema Arlecchino, situato in via San Pietro all’Orto n. 8  (breve strada di collegamento tra corso Matteotti e corso Vittorio Emanuele), fa parte di quel nutrito gruppo di centralissimi cinematografi sotterranei di prima visione che aprono nell’immediato dopoguerra.
In particolare il cinema Arlecchino viene inaugurato nell’ottobre 1948: nella serata inaugurale si proietta Follie di New York (Cummings, 1942; con Rita Hayworth).
Il nome lo riprende dalla scultura (opera di Lucio Fontana) della maschera del celebre personaggio della commedia dell’arte che si trova nel soffitto dell’ingresso.
Di Fontana è anche il festone sottostante lo schermo della sala, largo circa 12 metri. L’Arlecchino (circa 400 posti) è uno dei più piccoli cinema della zona di corso Vittorio Emanuele e si è sempre caratterizzato per un’attenta scelta qualitativa dei film posti in programmazione, spesso privilegiando il cinema d’autore europeo; da notare, che , nel corso del 1967 l'Arlecchino appare talvolta nell'elenco dei cinema di prima visione con la dicitura "Arlecchino d'essai" per sottolineare la scelta dei film di qualità, pur non avendo aderito a questo circuito.
Tra gli eventi più rilevanti nella lunga attività del locale va ricordata la tenitura record (oltre sette mesi) di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri) tra il febbraio e il settembre 1970 (dopo essere stato smontato dall’Ambasciatori). Inoltre va rilevato che la sala ospita numerosi film di Woody Allen nel periodo 1973 - 89 ovvero Prendi i soldi e scappa, Il dittatore dello stato libero di Bananas, Manhattan, Stardust Memories, Broadway Danny Rose, La rosa purpurea del Cairo, Radio Days, Un’altra donna;infine nel 2011 ospita Midnight in Paris.
Martedì 9 maggio 1978, i cinema milanesi, compreso l'Arlecchino, sospendono le proiezioni in segno di lutto per l'assassinio dell'onorevole Aldo Moro; quel giorno il film in programmazione c’è Flesh (Morrissey, 1968).
Nel settembre 1978, a Roma il prezzo del biglietto delle prime visioni passa da 2.500 a 3.000 lire;  gli esercenti milanesi, per fronteggiare la crisi, decidono di mantenerlo invariato almeno fino a fine anno. Eccezion fatta per Arlecchino e President (*) – il cui esercente è David Quilleri – che introducono una nuova politica dei prezzi: le proiezioni festive e serali passano a 3.000 lire,  mentre nelle fasce pomeridiane dei giorni feriali il prezzo del biglietto scende a 2.000 lire. L’obiettivo è quello di incentivare le presenze nelle fasce orarie di minore frequenza. L’iniziativa va avanti fino al 1980, ma il successo è piuttosto contenuto.
L’eleganza del locale, l’ubicazione centrale e la qualità della programmazione, fanno dell’Arlecchino un cinema piuttosto frequentato, dotato di un ampio pubblico fidelizzato.
Nella stagione cinematografica 1986-1987 (dal 1 sett ’86 al 31 maggio ‘87), il cinema Arlecchino si piazza al 14° posto nella classifica degli incassi lordi sulla piazza di Milano con un importo pari a 956.820.000 lire, davanti a sale centrali più grandi quali Cavour (*) e Durini (*); l’incidenza dei giorni feriali sull’incasso è del 46,76%; solo il cinema President riesce a fare di più (51,31%) tra i primi 45 cinema di Milano.
Nell'estate 1979 il cinema è soggetto a ristrutturazione e riapre nell'agosto dello stesso anno con il film Jonas che avrà 20 anni nel 2000 (Tanner, 1976).
Peculiarità della sala sono le poltrone multicolori che richiamano proprio la maschera di Arlecchino. Negli anni ottanta nel salottino al piano inferiore compare la vetrina di un negozio di valigie. L'Arlecchino è dotato di proiettori Prevost manuali argentati, cui seguiranno macchine semiautomatiche ed infine un impianto con i piatti con una sola macchina.
Il cinema Arlecchino sospende la programmazione nel giugno 2009, apparentemente per necessità di adeguamento della sala alla normativa vigente: si dice che un’ispezione dei vigili del fuoco abbia decretato l’inagibilità della sala (il problema risiederebbe nella non idoneità della scala di accesso alla cabina di proiezione).
Poiché nel luglio 2009 il President cessa l’attività, al momento l’Arlecchino risulta l’ultima monosala nel centro storico attiva a Milano - le altre rimaste sono Ariosto (*), Gnomo (*), Mexico (*), Palestrina (*).
Tuttavia il locale rimane chiuso per oltre un anno senza che alcun intervento venga effettuato e si parla di possibile chiusura definitiva. Invece nell’estate 2010 vengono avviati i lavori di ristrutturazione e la sala (ridotta a 301 posti) riapre il 22 ottobre 2010: in cartellone, in prima visione il film Uomini di Dio (Xavier Beauvois, 2010), vincitore del gran premio della giuria al festival di Cannes 2010.
Dal piccolo atrio si accede con una scala al piano inferiore, dove ci si trova in un ampio foyer di marmo nero, caratteristica che ritroviamo in quasi tutti i locali nati in quel periodo. Le pareti, in origine policrome in richiamo al nome del locale, sono state successivamente rivestite in quanto i motivi decorativi si erano deteriorati. La sala è dotata di aria condizionata, biglietteria automatica e posti numerati con possibilità di scelta. La cabina funziona con proiettori Prevost P55 con obiettivi Optic a 7 lenti ad alta definizione d'immagine, lampade Osram orizzontali 1600 watt, sonoro Dolby Stereo, Dolby Digital e DTS e schermo Cinemeccanica 12x
Con la nuova riapertura è definitivamente chiuso il piccolo bar che si trovava appena scesi le scale sulla sinistra, prima delle toilette; già da alcuni anni non era operativo, ma ora il relativo spazio è stato coperto da una vetrata colorata attaccata alla parete.
La gestione è sempre curata dal gruppo Cin.Cin S.p.A. di David Quilleri facente parte di CCQM - Circuito Cinema Qualità Milano (www.ccqm.it) che segue anche Colosseo (*) ed Eliseo (*) a Milano, oltre a Moretto, Sociale, Multisala Oz e Multisala Wiz a Brescia e Multisala Portanova a Crema.
Tra le pellicole più importanti proiettate nella sala ricordiamo:
nel 1949
Il cielo può attendere (Lubitsch, 1943), Il Sig.Belvedere va in collegio (Nugent, 1949; in contemporanea col cinema Astra, con spettacoli continuati dalle 14,30 e ingresso gratuito nei giorni feriali per i bambini accompagnati), Ragazze che sognano (Mamoulian, 1942)
nel 1950
Un matrimonio ideale (L.Allen, 1947; con Loretta Young), Taxi di notte (Gallone, 1950)
nel 1951
Il ragazzo dai capelli verdi (Losey, 1948), La rosa di Bagdad (Domenighini, 1949; uno dei primi film d'animazione europei e il primo film italiano in Technicolor -titolo conteso da I fratelli Dinamite di Nino Pagot, uscito lo stesso anno), I parenti terribili (Cocteau, 1948; in vers. orig. francese sott.italiano), Sangue blu (Hamer, 1949),
nel 1952
Rashōmon
(Kurosawa, 1950), Giochi proibiti (Clement, 1952),
nel 1953
Il più grande spettacolo del mondo (De Mille, 1952), Carnaval (Verneuil, 1953)
nel 1954
Cronache di poveri amanti (Lizzani, 1954), Fronte del porto (Kazan, 1954), Destini di donne (Jaque, Delannoy e Pagliero, 1954)
nel 1956
Il colosso d’argilla (Robson, 1956), Racconti romani (Franciolini, 1955)
nel 1957
Bambi (Algar e Armstrong, 1942; cartoni Disney)
nel 1959
Un cappello pieno di pioggia (Zinnemann, 1957), Mio zio (Tati, 1958) e Il volto (Bergman, 1958)
nel 1960
Aleksandr Nevski (Ejsenstein e Vasilyev, 1938), Amanti nelle tenebre (De La Patellière, 1959), Il posto delle fragole (Bergman, 1957), Un alibi (troppo) perfetto (noto anche come Un alibi, Day, 1960) e il documentario Il giaguaro della giungla (Algar, 1959)
nel 1961
La fontana della vergine (Bergman, 1960), L’anno scorso a Marienbad (Resnais, 1961), Silvestro contro Gonzales (registi vari, 1961; cartoni animati Warner Bros)
nel 1962
Porci, geishe e marinai (Imamura, 1961), Mr Hobbs va in vacanza (Koster, 1962; con James Stewart), Solo sotto le stelle (Miller, 1962), Silvestro e Gonzales vincitori e vinti (registi vari, 1962; selezione di cartoni Warner), Porgy and Bess (Preminger, 1959)
nel 1963
La steppa (Lattuada, 1961), Le quattro verità (Blasetti e Bromberger, 1962)
nel 1964
La calda vita (Vancini, 1964), Il cielo chiude un occhio (noto anche come Dinamite e simpatia, Mocky, 1963), I malamondo (Cavara, 1964), Crisantemi per un delitto (Clément, 1964), Le calde amanti di Kyoto (Watanabe, 1964), Una vita alla rovescia (Jessua, 1964)
nel 1965
Il momento della verità (Rosi, 1965), Matrimonio alla francese (La Patellière, 1965; con Jean Gabin), Le avventure di Peter Pan (Geronimi,Luske e Jackson, 1953, riediz.; cartoni animati Disney),
nel 1966
Morgan, matto da legare (K. Reisz, 1966), Sette pistole per i Mac Gregor (Giraldi, 1966), L'incredibile avventura (Markle, 1963), Sugar colt (Giraldi, 1967), Notti nude (Fecchi, 1963),
nel 1967
Funerale a Berlino (Hamilton, 1966), La notte dei generali (Litvak, 1967), Privilege (Watkins, 1967), Marat/Sade (P.Brook, 1967)
nel 1968
Un uomo chiamato Flintstone (Hanna & Barbera, 1968; cartoni animati), Il giorno della civetta (Damiani, 1968), La ragazza con la pistola (Monicelli, 1968), Bora Bora (Liberatore, 1968)
nel 1969
Dillinger è morto (Ferreri, 1969), Il prof. Dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (Salce, 1969; con Alberto Sordi), Il nonno surgelato (Molinaro, 1969; con Louis De Funès), Sesso sotto la pelle (Abramson, 1967)
nel 1970
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1970; tiene cartellone per sette mesi), Soldato blu (Nelson, 1970), M.A.S.H. (Altman, 1970)
nel 1971
La classe operaia va in Paradiso (Petri, 1971), Confessione di un commissario di polizia a un procuratore della repubblica (Damiani, 1971), Il gatto a nove code (Argento, 1971), Il ribelle di Algeri (Cavalier, 1964), Addio fratello crudele (Patroni Griffi, 1971), Nella stretta morsa del ragno (A.Margheriti, 1971)
nel 1972
Fratello sole, sorella luna (Zeffirelli, 1972), Luci della città (Chaplin, 1931), Tempi moderni (Chaplin, 1936), Il diavolo nel cervello (Sollima, 1972), Brivido nella notte (Eastwood, 1971), Decameron francese (Franco, 1970), Il padrino (Coppola, 1972), Le chat - l'implacabile uomo di Saint Germain (Granier-Deferre, 1971; con Jean Gabin)
nel 1973
Prendi i soldi e scappa (Allen, 1969), Il dittatore dello stato libero di Bananas (Allen, 1970), L’erede (Labro, 1973), Il serpente (Verneuil, 1973), Bella di giorno (Bunuel, 1967; ried.)
nel 1974
Come eravamo (Pollack, 1973), Esecutore oltre la legge (Lautner, 1974), S*P*Y*S (Kershner, 1974)
nel 1975
Il braccio violento della legge N.2 (Frankenheimer, 1975), Emanuelle nera (Albertini, 1975), La nottata (Cervi, 1974)
nel 1976
I racconti immorali di Borowczyk (Borowczyk, 1974), Il gattopardo (Visconti, 1963 - ried.), Cinque pezzi facili (Rafelson, 1970), Novecento (B.Bertolucci, 1976), Una sera c'incontrammo (Schivazappa, 1975), Amici miei (Monicelli, 1975)
nel 1977
Come eravamo (Pollack, 1973), Una giornata particolare (Scola, 1977)
nel 1978
Incontri ravvicinati del terzo tipo (Spielberg, 1977), Due vite una svolta (Ross, 1977), Cabaret (Fosse, 1972), Sinfonia d'autunno (Bergman, 1978), Ridendo e scherzando (Sindoni, 1978), Flesh (Morrissey, 1968) e il documentario Le notti porno nel mondo N.2 (Mattei, 1978)
nel 1979
Manhattan (Allen, 1979), Prova d’orchestra (Fellini, 1978), La merlettaia (Goretta, 1976), La sera della prima (Cassavetes, 1977)
nel 1980
Arancia meccanica (Kubrick, 1972 – ried.), Piccolo grande uomo (Penn, 1970; ried.), E io mi gioco la bambina (Bernstein, 1980), Il vizietto (Molinaro, 1978), Frenzy (Hitchcock, 1972; ried.)
nel 1981
Da un paese lontano (Zanussi, 1981; in contemporanea col President), La donna del tenente francese (K. Reisz, 1981; in contemporanea col President), Stardust memories (Allen, 1980)
nel 1982
Identificazione di una donna (Antonioni, 1982; presente il regista che, una mattina, ha voluto visionare privatamente il film per controllare l'esatta scelta del mascherino di proiezione), Possession (Zulawski, 1981),
nel 1983
Re per una notte (Scorsese, 1983), Lucida follia (Von Trotta, 1983), Agente 007: mai dire mai (Kershner, 1983; con Sean Connery)
nel 1984
Una domenica in campagna (Tavernier, 1984), Broadway Danny Rose (Allen, 1984), La congiura degli innocenti (Hitchcock, 1955; ried.), La finestra sul cortile (Hitchcock, 1954; ried.), Lucida follia (Von Trotta, 1983), Benvenuta (Delvaux, 1983; con Vittorio Gassman)
nel 1985
Cotton Club (Coppola, 1984), La rosa purpurea del cairo (Allen, 1985), Ginger e Fred (Fellini, 1985), Maccheroni (Scola, 1985), Cercasi Susan disperatamente (Seidelman, 1985)
Il bacio della donna ragno (Babenco, 1985) e Diavolo in corpo (Bellocchio, 1986) nel 1986,
nel 1987
Full Metal Jacket (Kubrick, 1987; in versione originale sottotitolata), Intervista (Fellini, 1987), Radio Days (Allen, 1987), Arrivederci ragazzi (Malle, 1987), Lunga vita alla signora (Olmi, 1987), Sogno americano (Magnoli, 1986)
nel 1988
Donne sull’orlo di una crisi di nervi (Amodòvar, 1988), Kamikazen ultima notte a Milano (Salvatores, 1987)
nel 1989
È stata via (P.Hall, 1989), Betrayed-Tradita (Costa-Gavras, 1988), Un’altra donna (Allen, 1988)
nel 1990
Quei bravi ragazzi (Scorsese, 1990), Scandalo Blaze (Shelton, 1989), Troppo bella per te! (Blier, 1989)
nel 1991
Fino alla fine del mondo (Wenders, 1991), Scappatella con il morto (C. Reiner, 1990), Mediterraneo (Salvatores, 1991), Jungle fever (S. Lee, 1991), Tre scapoli e una bimba (Ardolino, 1990)
nel 1992
Un cuore in inverno (Sautet, 1992), La città della gioia (Joffé, 1992), Ju dou (Zhang Yimou, 1991), Un medico, un uomo (Haines, 1991)
Film blu (Kieslowski, 1993; panoramica di Venezia), Un ragazzo, tre ragazze (Rohmer, 1995), French kiss (Kasdan, 1995), Un amore tutto suo (Turteltaub, 1995)
nel 1996
L'ussaro sul tetto (Rappeneau, 1995), Ritratto di signora (Campion, 1996), Ragione e sentimento (A. Lee, 1995)
Alla ricerca di Jimmy (Kass, 1994) nel 1997, Ragazze (Leigh, 1997), Il caso Winslow (Mamet, 1999), Z la formica (Darnell e Johnson, 1998; cartoni animati), Essere John Malkovich (Jonze, 1999) nel 1999, Sai che c'è di nuovo? (Schlesinger, 2000), Together (Moodysson, 2000), Ritorno a casa (De Oliveira, 2001), Monsoon wedding (Nair, 2001), Sotto la sabbia (Ozon, 2000) nel 2001, Buongiorno notte (Bellocchio, 2003; panoramica di Venezia), La finestra di fronte (Ozpetek, 2003), Vodka lemon (Saleem, 2003), I diari della motocicletta (Salles, 2004), Una canzone per Bobby Long (Gabel, 2004), 20 centimetri (Salazar, 2005), Me and you and everyone we know (July, 2005), L'amore non basta mai (Blom, 2004) nel 2005, Shortbus - Dove tutto è permesso (Mitchell, 2006), A est di Bucarest (Porumboiu, 2006), Thank you for smoking (Reitman, 2005) nel 2006
nel 2007
Il grande capo (Von Trier, 2006), Quattro minuti (Kraus, 2006), XXY – Uomini, donne o tutti e due? (Puenzo, 2007), Inland empire (Lynch, 2006) e il documentario Frank Gehry-Creatore di sogni (Pollack, 2005)
nel 2008
Home-Casa dolce casa (Meier, 2008), Caramel (Labaki, 2007), Eldorado Road (Lanners, 2008)
L'onda (Gansel, 2008) nel 2009, Settimo cielo (Dresen, 2008; ultimo film proiettato nel giugno 2009 prima della chiusura).
Tra i film proiettati nell'ultima fase, ricordiamo:
nel 2011
La donna che canta (Villeneuve, 2010), Emotivi anonimi (Améris, 2010), Almanya - La mia famiglia va in Germania (Samdereli, 2011), This is England (Meadows, 2006), Into paradiso (Randi, 2010), Il ragazzo con la bicicletta (J.P. e L. Dardenne, 2011; panoramica di Cannes), Jane Eyre (Fukunaga, 2011), Hereafter (Eastwood, 2010), La fine è il mio inizio (Baier, 2010), Notizie dagli scavi (Greco, 2010), Ruggine (Gaglianone, 2011), Le donne del 6º piano (Le Guay, 2010), Faust (Sokurov, 2011), Niente da dichiarare? (Boon, 2010), Offside (Panahi, 2006), Una separazione (Farhadi, 2011), Il cigno nero (Aronofsky, 2011)
nel 2012
Midnight in Paris (Allen, 2011), La talpa (Alfredson, 2011), Marigold Hotel (Madden, 2011), Hunger (Mc Queen, 2008), Il pescatore di sogni (Hallström, 2011), Paradiso amaro (Payne, 2011), Quasi amici (Nakache e Toledano, 2011), C'era una volta in Anatolia (Ceylan, 2011), Reality (Garrone, 2012), W.E.-Edward e Wallis (Madonna, 2011) e il documentario Cesare deve morire (P.e V.Taviani, 2012).

 

 

Il cinema Arlecchino nel 1948
Interno sala (per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                    foto*

Cinema Arlecchino negli anni cinquanta
L’insegna su corso Vittorio Emanuele                                                                   foto

Il cinema Arlecchino nel dicembre 1972
in programmazione c’è Il padrino                                                                     foto*

Il cinema Arlecchino nel 1975
in programmazione c’è Il braccio violento della legge n. 2 (J. Frankenheimer)     foto*

L’Arlecchino chiuso per lutto per l'assassinio di Aldo Moro (9 mag. 1978)
in programmazione c’è Flesh (per gentile concessione di Willy Salveghi)                           foto*

Il cinema Arlecchino nel 2003
L’ingresso                                                                                                           foto
Il fregio di Fontana (per gentile concessione di Marco Ferrari)                                          foto

Il cinema Arlecchino nel 2006-07(dal sito www.fanaticaboutcinema.com su segnalaz. di Marco Ferrari)
La cassa                                                                                                             foto
L’atrio e le scale per la discesa verso la sala                                                       
foto
Il salotto al piano inferiore e le scale di ingresso alla sala                                      
foto 1 - foto 2

Il cinema Arlecchino nel gennaio 2008
Ingresso                                                                                       foto 1foto 2foto 3
Verso corso Matteotti                                                                 
foto 1foto 2 foto 3
Verso corso Vittorio Emanuele                                                                             
foto

Il cinema Arlecchino chiuso nel novembre 2009
Ingresso (per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                           foto

I lavori di ristrutturazione nel cinema Arlecchino - agosto 2010
Ingresso (per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                 foto 1foto 2
Il portalocandine con l'Arlecchino di Fontana
(per gentile conces. di Willy Salveghi)            foto
La scritta sopra l'ingresso; l'insegna a bandiera
(per gentile conces. di Willy Salveghi) foto 1foto 2

Il cinema Arlecchino nell’ottobre 2010 (per gentile concessione di Marco Ferrari)  
Interno sala                                                                                             
foto 1foto 2
Scale e losanghe a pastello sul pavimento                                                   
foto 1 - foto 2

Il cinema Arlecchino nel 2011 sala (per gentile concessione di Marco Ferrari)                            
Vetrofanie di dive nell’ammezzato                                                                       
foto
Vetrata colorata a copertura dell’ex-bar                                                              
foto

Articoli da giornali (per gentile concessione di Marco Ferrari) :
L’Arlecchino di Fontana ritorna in prima visione” di Chiara Gatti -
Repubblica 3 feb 2010                                                                                         
immagine
"Riapre l'Arlecchino" - Box Office N.21,15 ott. 2010
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                                      immagine
“Nuovo Cinema Arlecchino” di Filippo Mazzarella –
Corriere della Sera 21 ott. 2010                                                                            
immagine
“Di solo shopping si muore” di Maurizio Porro –
Corriere della Sera 21 ott. 2010                                                                            
immagine

Annunci pubblicitari su quotidiani
Follie di New York - ott. 1948 - inaugurazione (per gentile conces. di Willy Salveghi)       immagine*
Taxi di notte – 15 nov. 1950                                                                             
immagine
Il ragazzo dai capelli verdi – 4 gen. 1951                                                         
immagine
Fronte del porto – 25 nov 1954                                                                        
immagine
Amanti nelle tenebre - ago 1960
(per gentile conces. di Willy Salveghi)                         immagine
Porgy and Bess 30 mar 1962                                                                         
immagine
I Malamondo – 30 apr 1964                                                                               
immagine
Crisantemi per un delitto – 6 nov. 1964                                                           
immagine
Una vita alla rovescia - 18 nov. 1964                                                              
immagine
Morgan matto da legare - 21 ott. 1966
(per gentile concessione di Willy Salveghi)         immagine
Bora Bora – nov. 1968                                                                                    
immagine
Il nonno surgelato - 5 nov. 1969 (
per gentile concessione di Willy Salveghi)                   immagine
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto - feb.1970
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                                      immagine
Soldato blu – 1970                                                                                             immagine
La classe operaia va in Paradiso - 1971                                                          
immagine
Brivido nella notte – 8 apr. 1972                                                                       
immagine
Il padrino – dic. 1972                                                                                       
immagine
Il serpente - 18 mag. 1973                                                                                
immagine
Come eravamo - 7 apr. 1974
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                            immagine
Le lunghe notti della Gestapo (De Agostini) – 16 apr. 1977                               
immagine
Incontri ravvicinati del terzo tipo - 3 sett. 1978
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                                                            immagine
La sera della prima -22 mar 1979                                                                       immagine*
La merlettaia - 5 ott 1979                                                                                  
immagine*
Possession - 18 apr. 1982
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                               immagine
Lucida follia – 2 febbraio 1984                                                                         
immagine
Cotton Club – gen.1985
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                 immagine
La rosa purpurea del cairo
giu. 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari)              immagine
Intervista – 2 ott. 1987                                                                                       
immagine
Full Metal Jacket – 10 ott. 1987                                                                        
immagine
Donne sull’orlo di una crisi di nervi – 2 nov 1988                                            
immagine
Betrayed –26 gen 1989
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                             immagine
Tre scapoli e una bimba - 17 gen. 1991
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                                     immagine
Uomini di Dio – 22 ott 2010 (giorno di riapertura della sala)
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                                       immagine 
Il cigno nero - 19 feb. 2011
(per gentile concess. di Willy Salveghi)                              immagine
Cesare deve morire - 2 mar. 2012 
(per gentile concessione di Willy Salveghi)               immagine

Targa del cinema Arlecchino - anni '60 (per gentile concessione di Marco Ferrari)       immagine

Programmi rassegne (per gentile concessione di Marco Ferrari):
Le Vie del Cinema, Il Decalogo di K.Kieslowski – 16-25 settembre 1989             
immagine

Biglietti del cinema (per gentile concessione di Willy Salveghi)
        
anni sessanta                                                                                         immagine*

Biglietti del cinema (per gentile concessione di Marco Ferrari)
        
1978                                                                                                     immagine
         1979                                                                                                       
immagine
         1981                                                                                                         
immagine
         1982                                                                                                      
immagine
         1983                                                                                                       
immagine
         1985                                                                                                       
immagine
         1987                                                                                                      
immagine
         1996                                                                                                      
immagine
           1997                                                                                                     
immagine
         2002                                                                                                     
immagine
         2011                                                                                                      
immagine

Mappa di Milano (centro)
Posizione del cinema                                                                                          
immagine

* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse

        scheda creata nell’apr. 2008 ; ultimo aggiornamento apr. 2014

 

 

Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito
(spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte