testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Al civico 21 di corso Vittorio Emanuele - poco oltre il Trianon (ubicato al civico 15) – nel 1905 inizia l’attività il cinema teatro Excelsior:
si tratta di una delle prime sale cinematografiche nella storia di Milano. Il nome si ispira a quello del celebre balletto di Luigi Manzotti e Romualdo Marenco (Scala, gennaio 1881).
Intorno alla metà degli anni dieci, il locale cambia gestione e chiude per ristrutturazione. La sala viene
ampliata e riprende l’attività nella primavera 1919 con il nome di cinema Silenzioso, così denominato perché - a seguito degli interventi migliorativi effettuati - è il primo cinema milanese ad avere una cabina di
proiezione insonorizzata, così da evitare che gli spettatori siano disturbati dal ronzio del proiettore. Sui manifesti tipografici, fino ai primi mesi del 1922, si trova costantemente scritto “cinema teatro Silenzioso, già
Excelsior”. Per accedere al locale da corso Vittorio Emanuele bisognava percorrere un lungo corridoio pieno di manifesti cinematografici. La gestione del Silenzioso fa capo a Paolo Bosia, esercente anche dei cinema
Commenda, Aquila d’Oro, Garibaldi (*), Monforte, nonché titolare di una società di distribuzione, la Bosia Film. Bosia fu uno dei primi operatori del settore a realizzare un’integrazione verticale del ciclo produttivo di un
film, abbinando distribuzione ed esercizio cinematografico. La programmazione del cinema è specializzata in film western - frequenti le pellicole con Tom Mix - e il pubblico del Silenzioso partecipa vivacemente alle vicende.
Quando, ad esempio, si rompe la pellicola, evento peraltro abbastanza frequente all’epoca, in sala scoppiano grida di furore, come pure quando l'immagine va fuori quadro o addirittura si rovescia. Vicino al pianoforte - le
cui sonorità accompagnano i film - sono collocate le panchine senza schienale, le più economiche, dalle quali a volte cadono per terra gli spettatori più agitati. Ironicamente, il cinema Silenzioso diviene noto in città
proprio per il rumore assordante del suo pubblico. Negli anni venti il Silenzioso inizia le proiezioni al mattino e, tra i ragazzini che saltano la scuola per assistere alla prima proiezione mattutina è spesso presente il
giovane Dino Risi. La pubblicità alla programmazione del Silenzioso avviene principalmente mediante affissione nelle vie del centro di manifesti tipografici, del cosiddetto formato “elefante”, ovvero cm 100 x 70; i manifesti
nei primi anni vengono stampati dalla tipografia Il Manifesto, in via Chiossetto 7; negli anni successivi il cinema si rivolge alla tipografia La Grafica in viale Monza, 5.
Sul finire degli anni venti il locale inizia ad apparire sulle pagine dei quotidiani milanesi. All’inizio degli anni trenta il Silenzioso si attrezza per i film sonori e nel 1932 pubblicizza i film con la dicitura “parlato
in italiano”. Tra le pellicole più interessanti proiettate al cinema Silenzioso ricordiamo: nel 1919 Gioiello sinistro (E. Rodolfi, 1917) nel 1920 L’esplosione del forte B-2 (U. Paradisi, 1914), La cavalcata infernale sulla ruota gigantesca (t.o. Der Todesritt auf delm Riesenrad, F. Freund, 1914), Lo scandalo della principessa Giorgio (P. Gariazzo, 1917), Il marito dell’amica (De Simone, 1919, con Lola Visconti Brignone)
nel 1921 L’inutile delitto (regista sconosciuto, 1913), Le vittime del divorzio (t.o. The Children Pay, L. Ingraham, 1916), Rosa di sangue (t.o. The Rose of Blood, J. Edwards, 1917), Il gran giuoco (t.o. The Great Gamble, J. Golden, 1919), La telefonata del diavolo (G. Rosmino, 1920), Il
mistero dell’uomo che sogna (R. Bacchini, 1920), La prateria della morte (t.o. The Bull’s Eye, J. Horne, 1917; con Eddie Polo), Trecce d’oro (G. Pastrone, 1917), Il duca di Mantova ovvero Rigoletto (t.o. Der Konig amusiert sich, J. Fleck, 1918), Il dossier di sua eccellenza (U. M. Del Colle, 1920)
nel 1922 La banda dei gioielli (t.o. Nick Carter, le roi des détectives - Episode 2: L'affaire des bijoux, V. Jasset, 1908), Crepuscolo di spavento (t.o. Crepuscule d'epouvente, H. Etievant, 1921)
nel 1923 Il monello (t.o. The Kid, C. Chaplin, 1921) nel 1924 I denti della tigre (t.o. The teeth of the Tiger, C. Withey, 1919), Il forzato della gloria (t.o. Sturmflut des lebens, P. Stein, 1921), Sottane corte (t.o. Skirts, H. Del Ruth, 1921), Cacciatori
di teste umane (t.o. Head Hunters in the South Seas, M. Johnson, 1922), L’impronta di Budda (t.o. Wettlauf ums Glück, B. Ziener, 1922), La grande passione (M. Almirante, 1922), Fiamme nella
miniera! (t.o. Schlagende Wetter, K. Grune, 1923) nel 1925 L’incantesimo del piacere (t.o. Fascination, R. Z. Leonard, 1922; con Mae Murray), Il cuore delle belve (t.o. Wildnis, B. Ziener, 1922)
nel 1926 La scommessa del nuovo sceriffo (t.o. When East Comes West, P. Goldstone, 1922) nel 1928 Il fascino del West (t.o. Chip of the "Flying U", L. Reynolds, 1926), Uno contro tutti (t.o. Eine
gegen alle, Malasomma, 1927) nel 1930 La pista insanguinata (M. Curtiz, 1927), L’amore vince l’odio (A. James, 1927) e Giustizia selvaggia (C. Franklin, 1925) nel 1932 La riva dei bruti (Camerini, 1930)
nel 1934 Anno 1914 (H. Szaro, 1932) abbinato al documentario sui funerali in Belgio di re Alberto I e sull’incoronazione di Leopoldo III. Purtroppo l’edificio ospita il cinema Silenzioso viene abbattutto
per far posto ad un nuovo palazzo; di conseguenza il cinema chiude sul finire del 1934.
Sette anni dopo il medesimo sito urbano ospita il prestigioso cinema Astra La vasta sala (circa 1100 posti), situata nella zona centrale di corso Vittorio
Emanuele (sempre al n. 21; in seguito diventerà n. 11), viene inaugurata nel settembre 1941 con il valido film italiano E’ caduta una donna (Guarini, 1941), al quale fa seguito Intermezzo (1939, Ratoff) con Ingrid Bergman e Lesile Howard. Trattandosi di una sala storica – sorta prima dei bombardamenti bellici –
essa (come i vicini Corso e Odeon) occupava l’intero edificio, senza far ricorso a spazi sotterranei. L’Astra è l’unico cinema in città dotato di sotterranei di protezione dai bombardamenti,
probabilmente anche perché inaugurato a guerra in corso ed è uno dei soli otto cinema (un altro era l’Excelsior) in grado di riprendere le proiezioni il 3 settembre 1943, dopo i pesanti bombardamenti di agosto. La sala già
nel dopoguerra istituisce – in grande anticipo sui tempi – il sistema di prenotazione e assegnazione dei posti numerati, come a teatro: la cassa è aperta dalle 10 del mattino e la cassiera mette le crocette nei quadratini
corrispondenti ai posti prenotati. E’ inoltre il primo cinema milanese ad impiegare le ragazze come maschere. All’inizio si chiama semplicemente cinema Astra, mentre a partire dalla seconda metà del 1956 modificherà
l’intestazione in Metro-Astra - durante gli anni in cui viene gestito direttamente dalla Metro-Goldwyn-Mayer - per poi tornare, intorno al 1973, alla denominazione Astra. Negli anni di gestione MGM
il locale è la migliore sala milanese in quanto a qualità della struttura, alla quale si affianca anche un’offerta di film di alto valore spettacolare e, non di rado, anche artistico. La forza economica della major
hollywoodiana di quegli anni, permette al Metro-Astra di avere standard di offerta mai più raggiunti dalle sale cittadine. Talvolta l'apertura è dal mattino. Da segnalare la presenza di un sipario, che viene aperto e chiuso
prima e dopo ogni proiezione. Un ampio personale, tutti dipendenti MGM, composto da direttore, due cassiere, proiezionisti, ben cinque mascherine in sala; queste ultime hanno il compito di accompagnare sempre lo spettatore
alla propria poltrona, anche in caso di sala vuota. Il magnifico atrio con doppia scalinata a ferro di cavallo creato dall’architetto Cavallé possiede una solennità simile a quella presente nell’atrio del Radio City Hall di
New York. L’arredamento è eccellente, come pure la relativa manutenzione: ogni anno si imbianca il locale; la moquette del cinema, con i caratteristici arabeschi, arriva direttamente dal Regno Unito ed è curata da tecnici
inglesi. Durante i mesi più freddi d’inverno e più caldi d’estate, alcuni addetti misurano con cadenza settimanale la temperatura in sala e mandano il resoconto a Londra, alla sede europea della MGM. Lo splendido lampadario
dell’atrio è fatto con vetri di Murano e da Murano arrivano per espresso i pezzi di ricambio; una volta all’anno si procede alla pulizia del lampadario: attraverso la scala condominiale si accede all’interno del lampadario,
dove entra un operaio che, in piedi, procede al lavaggio ad acqua. Lo schermo del cinema Metro-Astra: viene sostituito ogni anno per garantire sempre un’ottima luminanza; velluti rossi lo riquadrano; l’ordine tassativo è: in
sala non si deve mai vedere lo schermo bianco! Quando si proiettano film in formato panoramico, i velluti si alzano verso il soffitto; quando i film sono in cinemascope, i velluti scendono dal soffitto e si aprono ai
lati. Ogni proiezione si apre rigorosamente con il ruggito del Leone MGM. La sala (di proprietà del Sig.Corridoni) è collegata all'Astragames, un'ampia sala giochi ricavata sotto al cinema che funge da "cambia-moneta"
per la cassa dell'Astra e di altri cinema del centro. Tra le gestioni che si sono succedute nel locale, ricordiamo il circuito
Spiaggia (Ambrosiano, Metropol, America, Eden, Piccolo Eden) e la famiglia Bruciamonti, gestori fin dagli anni Trenta che, attraverso tre generazioni, hanno seguito numerose sale di Milano (Alcione, Astoria, Ariosto, Donizetti,
Maestoso, Magenta). Ancora negli anni ottanta il cinema registra sempre una grande affluenza di pubblico; nei giorni festivi spesso il passaggio sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele è bloccato dalla folla che si
accalca contro i grandi portoni di vetro ancora chiusi, prima dell'apertura per il primo spettacolo. In questi frangenti, una volta aperte le porte, il pubblico si riversa nell'anti-atrio dove, sulla sinistra, l'impassibile
cassiera, la signora Vittorina, riesce a mantenere la calma e a gestire gli spettatori che sgomitano, soldi alla mano, per acquistare per primi i biglietti.
Tra le pellicole più interessanti proiettate nel locale di corso Vittorio Emanuele ricordiamo nel 1942: Turbamento (Brignone, 1942), La regina di Navarra (Gallone, 1942), Noi vivi (Alessandrini, 1942), Un garibaldino al convento (De Sica, 1942)
Il nostro prossimo (Rossi, 1943), In due si soffre meglio (Malasomma, 1943) nel 1944: Silenzio, si gira! (Campogalliani, 1943), Enrico IV (Pastina, 1943), Ti conosco mascherina! (De
Filippo, 1943), T’amerò sempre (Camerini, 1943) e La cena delle beffe (Blasetti, 1942) Nonna Felicita (Mattoli, 1938) e Aeroporto (P. Costa, 1944) nel 1945, Giorni perduti (Wilder, 1945) nel 1947, Narciso nero (Powell, Pressburger, 1947) e Arriva John Doe (Capra,
1941 con Gary Cooper), nel 1948, Il cielo può attendere (Lubitsch, 1943) e La città dolente (Bonnard, 1949) nel 1949, nel 1950: Cuori sul mare (G. Bianchi, 1950), Cristo tra i muratori (Dmytryk, 1949), Cuori senza frontiere (Zampa, 1950), Cielo di fuoco (H.King, 1949 con Gregory Peck) nel 1951 Viale del tramonto (Wilder, 1950), Meglio un mercoledì da leoni...(P. Sturgs, 1947), Anna (Lattuada, 1951),
Tre storie proibite (Genina, 1952), Se avessi un milione (Lubitsch e altri, 1932) nel 1952, nel 1953 L’amore in città (autori vari, 1953), Vacanze romane (Wyler, 1953), L’uomo, la bestia, la virtù (Steno, 1953; con Totò e Orson Welles),
nel 1954 Il delitto perfetto (Hitchcock, 1954), Un tram che si chiama desiderio (Kazan, 1950), L’oro di Napoli (De Sica, 1954), Questi fantasmi (De Filippo, 1954), Gli uomini preferiscono le bionde (Hawks, 1953)
nel 1955 Il segno di Venere (Risi, 1955), Buonanotte avvocato (G. Bianchi, 1955), Accadde al penitenziario (G. Bianchi, 1955), La finestra sul cortile (Hitchcock, 1954) Lo svitato (Lizzani, 1956), Un bacio e una pistola (Aldrich, 1955) nel 1956, Il seme della violenza (R. Brooks, 1956) nel 1957, La donna del destino (Minnelli, 1957),
nel 1958 Les girls (Cukor, 1957), La gatta sul tetto che scotta (R. Brooks, 1958), Tè e simpatia (Minnelli, 1956) Intrigo internazionale (Hitchcock, 1959), Peccatori in blue jeans (Carné, 1958) nel 1959,
nel 1960 Una ragazza per l’estate (Molinaro, 1960), La lunga notte del ‘43 (Vancini, 1960), Ben Hur (Wyler, 1960) Il complice segreto (Dearden, 1960) nel 1961 nel 1962
I 4 cavalieri dell’Apocalisse (Minnelli, 1961), L’isola di Arturo (Damiani, 1962), La dolce ala della giovinezza (R. Brooks, 1962), nel 1963 Cocktail per un cadavere ovvero Nodo alla gola (Hitchcock, 1948; ried.), Colpo
grosso al casinò (Verneuil, 1963), Una fidanzata per papà (Minnelli, 1962) e Gli ammutinati del Bounty (Milestone, 1962) nel 1964 Il disprezzo (Godard, 1963), La doppia vita di Dan Craig (Reisz, 1964), Intrigo a Stoccolma (Robson, 1963), La notte dell’iguana (Huston, 1964), L’oltraggio (Ritt, 1964)
Il dottor Zivago (Lean, 1965), Il figlio rapito (Del Amo, 1961) nel 1965, Grand Prix (Frankenheimer, 1966), Via dalla pazza folla (Schlesinger, 1967), Blow Up (Antonioni, 1967), Senza un attimo di tregua (Boorman, 1967) nel 1968 nel 1969: Una su 13 (Gessner, 1969), La cattura (Cavara, 1969), L’uomo venuto dal Kremlino (M.
Anderson, 1968) nel 1970: Zabriskie Point (Antonioni, 1970; tiene cartellone per oltre due mesi), Il rosso segno della follia (Bava, 1970), Quella sporca dozzina (Aldrich, 1967; ried.), Venga a prendere il caffè da noi (Lattuada, 1970; tiene cartellone per oltre tre mesi)
nel 1971: Il piccolo grande uomo (Penn, 1970), L’ultimo omicidio (Nelson, 1965; con Alain Delon, ried.), Shaft il detective (Parks, 1971), Homo eroticus (Vicario, 1971), Catlow (Wanamaker, 1971), L’ultima fuga (Fleischer, 1971), Il mondo di Alex (Mazursky, 1971)
nel 1972: La più bella serata della mia vita (Scola, 1972), Don Camillo e i giovani d’oggi (Camerini, 1972), Torino nera (Lizzani, 1972), Il monaco (Kyrou, 1972), Shaft colpisce ancora (Parks, 1972)
Mordi e fuggi (Risi, 1973), In viaggio con la zia (Cukor, 1972) nel 1973, L‘erotomane (Vicario, 1974), Profondo rosso (Argento, 1975), Stringi i denti e vai (R. Brooks, 1975)
nel 1976: Novecento e Novecento atto 2° (Bertolucci, 1976), Lo zingaro (Giovanni, 1975), Il comune senso del pudore (Sordi, 1976), Il deserto dei Tartari (Zurlini, 1976),
Il Casanova di Federico Fellini (1976), nel 1977: Suspiria (Argento, 1977), La battaglia di Alamo (Wayne, 1960; ried.) Giorno di festa (Tati, 1949; ried.), Al di là del bene e del male (Cavani, 1977)
Incontri ravvicinati del terzo tipo (Spielberg, 1977) nel 1978, I guerrieri della notte (Hill, 1979), L'impero colpisce ancora (Kershner, 1980), Il campo di cipolle (Becker, 1979) e Pane e
cioccolata (Brusati, 1974) nel 1980, nel 1981 La pelle (Cavani, 1981), Toro scatenato (Scorsese, 1980; presente l'ex pugile Jake LaMotta alla prima del film a firmare autografi) e Papillon (Schaffner, 1973),
nel 1982 Nessuno è perfetto (P.F. Campanile, 1981), Tenebre (Argento, 1982), Reds (Beatty, 1981) e Un mercoledì da leoni (Milius, 1978) nel 1983 Creepshow (Romero, 1983), Il tango della gelosia (Steno, 1981) e Gandhi (R. Attenborough, 1982)
nel 1984 Cento giorni a Palermo (G.Ferrara, 1984), A tu per tu (Corbucci, 1984), Strade di fuoco (Hill, 1984) nel 1985 Tutto in una notte (Landis, 1985), Interno berlinese (Cavani, 1985), Silverado
(Kasdan, 1985), Porky's III - La rivincita! (Komack, 1985), 007 - Bersaglio mobile (Glen, 1985) nel 1986 Piramide di paura (Levinson, 1985), Unico indizio la luna piena (Attias, 1985), La bonne (Samperi, 1986), Il caso Moro (Ferrara, 1986)
nel 1987 L’ultimo imperatore (Bertolucci, 1987), Brivido caldo (Kadan, 1981; ried.), La famiglia (Scola, 1987) e Appuntamento al buio (Edwards, 1987) Stepfather - Il patrigno (Ruben, 1987) nel 1988, Mortacci (Citti, 1989), La creatura (Ouellette,
1988) e Ho sposato un'aliena (Benjamin, 1988) nel 1989, Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche (Underwood, 1991), Uno sconosciuto alla porta (Schlesinger, 1990) e Havana (Pollack, 1990)
nel 1991, Nel continente nero (M.Risi, 1992) e Mediterraneo (Salvatores, 1991) nel 1992, America oggi (Altman, 1993), La belle histoire (Lelouch, 1992) nel 1993, Una pura formalità (Tornatore, 1994), Mollo tutto (Sánchez, 1995 presente Renato Pozzetto all'anteprima), Jefferson
in Paris (Ivory, 1995), Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e di politica (Wertmüller, 1996), Spiriti nelle tenebre (Hopkins, 1996), Papà dice messa (Pozzetto, 1996), Ipotesi di
complotto (Donner, 1997), Batman & Robin (Schumacher, 1997), C'è post@ per te (Ephron, 1998; il film si piazza al 7° posto della classifica della stagione '98-'99) nel 1999. Nell’estate 1986 il cinema
Astra rimane chiuso per due mesi e mezzo e riapre il 31 agosto di quell’anno completamente rinnovato come poltrone, impianti e pavimenti. Il locale riduce lievemente la sua capienza, a favore di poltrone ampie e comode.
La gestione ora fa capo alla società Cinema 5 del gruppo Mediaset, che controlla anche Odeon e Metropol. Nonostante sia una delle migliori sale sulla piazza milanese, questo non basta a salvarla dalla concorrenza congiunta
di home video, multiplex e pirateria cinematografica: il cinema Astra chiude nel 1999
e il suo spazio viene occupato prima da un negozio di orologi (che interessa solo l’imponente atrio), poi da un grande magazzino d'abbigliamento con i magazzini e l’entrata del personale al posto della sala giochi sotterranea.
Insegna del cinema Silenzioso intorno al 1930 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Il cinema Silenzioso negli anni venti Affissione per strada di manifesti tipografici del cinema - immagine Manifesto de Il fascino del West (Reynolds, 1926) nel corridoio d'accesso
del cinema nel 1928 immagine
Manifesti tipografici del cinema Silenzioso (fonte: Cineteca Italiana www.lombardiabeniculturali.it) 1920 Lo scandalo della principessa Giorgio – il 29 e 30 giu immagine Il marito dell’amica; L’esplosione del forte B-2; La cavalcata infernale
sulla ruota gigantesca – l’8-10 lug immagine 1921 La prateria della morte (7° episodio) - dal 24 al 26 gen. immagine Le vittime del divorzio - il 8 e 9 feb immagine Il duca di Mantova ovvero Rigoletto – dal 5 al 7 apr. immagine Rosa di sangue– dal 18 al 20 giu. immagine Il dossier di sua eccellenza – dal 20 al 22 ago.
immagine
La serpe umana - il 23 e 24 ago. immagine Lupo e pantera – dal 27 al 29 ago. immagine Il mistero dell’uomo che sogna – il 30 e 31 ago. immagine Il gran giuoco – dal 1 dic immagine L’inutile delitto
- dal 17 al 19 dic. immagine Trecce d’oro – il 20 e 21 dic. immagine La sfida – il 22 e 23 dic. immagine 1922 La banda dei gioielli – il 6 e 7 feb. immagine Crepuscolo di spavento immagine La telefonata del diavolo – il 22 e 23 ago. immagine L’onore dei poveri – il 24 e 25 ago. immagine 1923 Il monello - dal 6 feb immagine 1924 L’impronta di Budda - dal 22 al 24 feb. immagine I denti della tigre –
dal 29 feb. al 3 mar. immagine Fiamme nella miniera! - dal 28 al 31 mar. immagine La grande passione – il 7 e 8 mag. immagine Il forzato della gloria - il 23 e 24 luglio immagine Cacciatori di teste umane immagine Sottane corte immagine 1925 L’incantesimo del piacere - dal 17 feb. immagine Il cuore delle belve – 3 mar.
immagine 1926 La scommessa del nuovo sceriffo - dal 28 al 30 dic immagine 1928 Uno contro tutti immagine
Da Mario Cavallé, "Tecnica delle costruzioni di cinema e teatri": il cinema nel 1941 (su gentile segnalazione di Willy Salveghi e Marco Ferrari):
Il cinema in costruzione foto 1 –foto 2*
La sala d’attesa foto*
L’atrio
foto 1 – foto 2*
La sala foto 1 – foto 2*
La galleria foto * Le piante della sala:
Platea, galleria e sezione longitudinale imm.1 – imm. 2
Radio City Hall, New York L’atrio foto
Il cinema Astra nel 1941 L’atrio foto*
La sala foto*
Cinema Astra nel 1950 Corso vittorio Emanuele di notte – le insegne dei cinema foto
Cinema Astra – l’insegna foto
Il cinema nel 1956 (per gentile concessione di Willy Salveghi) Il film in cartellone è Il sindacato di Chicago (F. Sears, 1955) foto*
Il cinema nell’ottobre 1971 Il film in cartellone è Homo eroticus foto
Insegna del cinema Astra nel 1975
foto 1 – foto 2
Il cinema nel marzo 1978 (per gentile segnalazione di Willy Salveghi) Il film in cartellone è Incontri ravvicinati del terzo tipo foto
Il cinema Astra nel 1981 L’ingresso; in programmazione c’è il film Toro scatenato (Scorsese, 1980) foto 1 – foto 2
Avviso pubblicitario del film nell’atrio foto
Il cinema Astra nel maggio 1986 (per gentile concessione di Marco Ferrari) L’ingresso; in programmazione c’è La bonne (Samperi) foto
Il cinema Astra: la sala nel settembre 1986
(archivio Corriere della Sera) foto
La cassa del cinema nel 1989 (per gentile concessione di Marco Ferrari) L’ingresso; in programmazione c’è Tango e Cash (Koncalovskij) foto
Il cinema Astra nel 1999 (per gentile concessione di Marco Ferrari) L’ingresso; in programmazione c’è L’angolo rosso (Avnet, 1998) foto
Vista aerea dell’ex Corso e dell’ex Astra nel 2010 foto
Cabina di proiezione con tre proiettori Cinemeccanica (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto (per gentile concessione di Andrea Jachia) foto
Medesimo spazio urbano nel febbraio 2008 L’ingresso foto 1 – foto 2 – foto 3 – foto 4
L’edificio verso piazza Duomo. Di fronte c’è l’insegna e la galleria
dell’ex cinema Mediolanum foto 1 – foto 2
Annunci pubblicitari su quotidiani Narciso nero - 1 gen. 1948 immagine* Cuori senza frontiere – 6 ott. 1950 immagine* Cuori sul mare – 11 nov. 1950 immagine Tre storie proibite – 1 nov. 1952 immagine Lo svitato – 1 mar. 1956 immagine Le meravigliose avventure di Pollicino (G. Pal, 1958) –giu. 1959
(per gentile concessione di Stefano Petrella) immagine Una ragazza per l’estate – 31 mar 1960 immagine Ben Hur – 4 nov. 1960 immagine* La doppia vita di Dan Craig - 8 ago. 1964 immagine L’uomo venuto dal Kremlino – 1 mar 1969 immagine La cattura – ott 1969 immagine Una su tredici - 14 nov. 1969 immagine Zabriskie Point - 28 mar. 1970 immagine* Il piccolo grande uomo – 26 marzo 1971 immagine* Homo eroticus – ott. 1971 immagine Catlow – 1971 immagine Shaft il detective – 8 dic 1971 immagine L’ultima fuga – 30 dic 1971 immagine Don Camillo e i giovani d’oggi – 2 apr. 1972 immagine Torino nera – 6 ott 1972 immagine* Il monaco – nov 1972 immagine Shaft colpisce ancora – 15 nov 1972 immagine La più bella serata della mia vita – dic 1972 immagine* Profondo rosso- 7 mar. 1975 immagine* Novecento - 3 set 1976 immagine* Novecento atto 2° - 25 set 1976 immagine* La battaglia di Alamo – 28 giu. 1977 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Giorno di festa – 31 lug. 1977 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Al di là del bene e del male – nov. 1977 immagine Nessuno è perfetto (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Tenebre – 14 nov. 1982 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Creepshow – 20 set 1983 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Tutto in una notte – mag 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Legge Criminale (Campbell) – 26 ago. 1989 (per gentile conc. di Marco Ferrari) immagine
Biglietti del cinema (1966) (per gentile concessione di Anna Maria Fiocchi) immagine (1978) (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
(1982)
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(1992) (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
(1994)
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Targhetta del guardaroba degli anni sessanta (per gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto
Mappa di Milano (nel 1930)
Posizione del cinema Silenzioso immagine
Mappa di Milano (centro)
Posizione del cinema Astra immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
Si ringrazia Willy Salveghi per le informazioni fornite
scheda creata nell’ott. 2008; ultimo aggiornamento: ago 2016
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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