testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari e Daniela Gatti
Intorno al 1910, al civico 21 di viale Vittoria (poi viale Premuda), all’angolo con via
Sottocorno, inizia l’attività il Cinema Teatro Augusteo.
Si tratta di una sala popolare che alterna spettacoli cinematografici – il proiettore è della ditta Ernemann - cabaret e incontri di boxe. Di fronte al locale è presente un negozio di orologeria-oreficeria il cui titolare Mauro Rota, affascinato dagli spettacoli, decide di cambiare attività e di rilevare la gestione del locale.
In pochi anni Rota crea un piccolo impero cinematografico, diventando gestore anche di Nazionale, Gloria, Vittoriale (poi Poliziano), Parco, Patria, Moderno, Loreto, Mondial, Palace, Aurora, Novo Cine, Roma (da Rota Mauro),
Broletto, Porpora, Durini, Umbria e Farini. Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Augusteo di viale Vittoria/Premuda ricordiamo: nel 1920 La sfera della morte (D. Gaido, 1914), La portatrice di pane (E. Vidali, 1916), Mascherata in mare (D. Gaido, 1917), La regina del carbone (G. Righelli, 1919), L’innamorata (G. Righelli, 1920), Uomini gialli (E. Testa, 1920), Il club degl’impiccati (A. Bertone, 1920)
nel 1921 Cabiria (Pastrone, 1914), La sfera della morte (D. Gaido, 1914), Sacrificio sublime (R. Tolentino, 1915); Il mistero della notte del 13 giugno (E. Santos, 1916), Il gioco della fortuna (t.o. The Firefly of the tough Luck, E. Hopper 1917), L’onestà del peccato o La fine di un vile
(A. Genina, 1918); La forza della coscienza (L. Borgnetto, 1918), Il gioiello di Khama (A. Palermi, 1918), La signora rebus o La donna infernale (E. Ridolfi, 1918; con Mercedes Brignone), La signora senza pace (B. Negroni, 1919; con Hesperia), Per una lacrima (E. Vidali, 1919), La casa che brucia (M. Corsi, 1919), Tutto il mondo è teatro (P. Gariazzo, 1919), Il protetto della morte (F. Costamagna, 1919), La
duchessa di Nala (F. Elvezi, 1920), Il gigante, i serpenti e la formica (M. Roncoroni, 1920), Il figlio della strada (A. Panzuti, 1920), Una donna è scomparsa (G. Zaccaria, 1920) nel 1922 Rocambole (G. Zaccaria, 1919), La danza del pugnale (regista ignoto, con L. Quaranta, 1919), Il
faro rosso (C. Zambonelli, 1921) nel 1923 Il rettile della metorpolitana (U. Uccellini, 1921), Bellezza fatale (Ravel, 1922 con Francesca Bertini)
Nel 1925 Rota trasferisce la sede dell’Augusteo: il vecchio locale di viale Vittoria chiude e nel 1926
il nuovo cinema Augusteo inizia l’attività al civico n. 52 di via Paolo Sarpi. Il cinema Augusteo di via Sarpi
è una sala di seconda visione di prestigio, che spesso ha in cartellone “prime visioni assolute rionali”: fa parte di quel consistente gruppo di cinema che si collocano tra le sale di prima visione del centro e le sale rionali periferiche
Sempre in via Paolo Sarpi, sullo stesso lato dell’Augusteo, al civico numero 6 è già operante dagli inizi del secolo il cinema Aurora. L’Augusteo è dotato di platea e galleria, per una capienza complessiva di 1100 posti.
L’ingresso, con porte a vetri che si aprono sulla via Sarpi - cuore del vecchio “Burg de’ Scigülatt” - immette su un atrio con la biglietteria sulla destra e alcuni divani lungo le pareti. Pesanti tende di velluto separano
l’atrio dalla platea, mentre una scala conduce all’accesso alla galleria, situata al primo piano dell’edificio. I posti a sedere sono in legno scuro, con seduta di velluto imbottito. Davanti allo schermo c’è un palco,
chiuso da un sipario di velluto rosso scuro; il cinema mantiene nel tempo l’abitudine di organizzare di tanto in tanto anche eventi di tipo teatrale: ancora a metà degli anni settanta, in occasione del Carnevale, la sala viene
aperta a tutti i bambini del quartiere, con giochi di prestigio introdotti da un presentatore e un concorso che premia le maschere più originali. Dall’analisi dei manifesti tipografici degli anni venti e trenta si evince che
la sala di viale Vittoria viene sempre definita “teatro Augusteo” sebbene l’attrazione principale sia regolarmente costituita da una proiezione cinematografica. Il termine teatro suona più importante e meglio radicato
nella tradizione. La sala di via Sarpi invece viene definita “cinema teatro Augusteo”, evidente riprova del fatto che il film è divenuto – con la seconda metà del decennio – uno spettacolo maggiormente considerato, sebbene
ancora secondario rispetto allo spettacolo teatrale lirico e di prosa (basta consultare un quotidiano dell’epoca e confrontare lo spazio dedicato ai tre generi culturali per rendersene conto). Nei manifesti degli
anni trenta invece l’intestazione diventa “cinema Augusteo teatro”: il passaggio in coda del sostantivo teatro definisce l’ormai acquisita centralità dello spettacolo filmico, grazie soprattutto alla rivoluzione del sonoro.
Al riguardo bisogna ricordare che la sala passa al sonoro già nel gennaio 1931. Per quanto concerne la programmazione dei primi due decenni va rilevato che la sala di viale Vittoria programma quasi esclusivamente film
italiani mentre l’Augusteo di via Sarpi offre quasi sempre film americani o, comunque, stranieri. Negli anni quaranta, tra i tanti attori passati sulle tavole dell’Augusateo ricordiamo anche un giovane Gino Bramieri.
Negli anni cinquanta la programmazione della sala - sempre collocata tra le seconde visioni - spesso propone il doppio spettacolo, abbinando la proiezione di un film alla diretta di una partita di calcio o di un programma
televisivo di grande richiamo. Ad esempio, il 4 novembre 1953 ci sono in cartellone il film El Gringo (Foster, 1951) seguito dalla partita Inter-Milan; il 30 novembre 1955 L’avventuriero di Hong Kong (Dmytryk, 1955) seguito dalla partita Italia-Ungheria; il 26 aprile 1956 I due capitani (Maté, 1955), seguito alle 21:00 da Lascia o Raddoppia.
Dalla seconda metà degli anni cinquanta alla fine degli anni sessanta la gestione dell’Augusteo è la stessa di Carcano e Impero: trattandosi di tre sale distanti tra loro e ben distribuite nella geografia milanese, spesso
hanno in cartellone in contemporanea lo stesso film. Negli anni settanta e ottanta la programmazione è curata da Ernesto Di Sarro. In questo periodo l'Augusteo proietta con macchine Prevost. La qualifica della sala
rimane sempre di seconda visione. All’inizio degli anni settanta, con l’introduzione della categoria “proseguimenti prime visioni”, l’Augusteo è spesso spostato di categoria: dapprima viene classificato tra le seconde visioni,
che ora hanno però una qualifica inferiore al passato; successivamente (dal 1976) passa tra i proseguimenti prime, per poi tornare tra le seconde visioni. La sala ospita anche qualche prima visione di pellicole secondarie: è il
caso di Uno di più all’inferno (Fago, 1968) nel novembre 1968. Nella prima metà degli anni settanta la sala si caratterizza per una speciale attenzione al cinema di qualità, ospitando pellicole di Visconti, Damiani,
Petri, Montaldo, Ferreri, Wertmuller, Nichols ecc. Invece la tipologia di film proiettati all’Augusteo nella seconda metà degli anni settanta e nei primi anni ottanta, pur non tralasciando le pellicole di qualità, lo trasforma
in un cinema per famiglie e per adolescenti, che infatti affollano la sala nei pomeriggi di sabato e domenica. Pellicole Disney come Biancaneve e i sette nani (Hand, 1937), Bambi (Hand, 1942) o Cenerentola (Jackson, Luske e Geronimi, 1950) vengono ripetutamente messe in cartellone.
A tutela della tranquillità del pubblico familiare, la maschera - un signore di una certa età, ma robusto al punto da scoraggiare qualunque velleità di litigio - passava tra le file della platea, e soprattutto della
galleria, armato di torcia per controllare che eventuali effusioni delle coppiette non superassero i limiti del consentito. Il controllo veniva ripetuto più volte durante il film, con grande disappunto dei fidanzatini e per la
gioia dei genitori. Nei giorni feriali vengono anche organizzate rassegne tematiche d’essai: ad esempio, nel settembre 1982, al mercoledì c’è la rassegna “La crisi dell’ideologia nella rappresentazione filmica”.
La gestione, negli anni ’80, è curata da Matilde Patalano (società GEICI). Negli ultimi anni, la galleria, ormai inagibile e con i gradini consumati, viene chiusa.
Tra le pellicole più interessanti proiettate nel locale ricordiamo: nel 1926 Demone scintillante (t.o. Pink Gods, P. Stanlaws 1922), La vampa (t.o. Die Flamme, Lubitsch, 1923 con Pola
Negri) nel 1928 Terremoto (t.o. The Shock, L. Hillyer 1923), Bardelys il magnifico (t.o. Bardelys the Magnificent, K. Vidor 1926), I fanti del mare (t.o. Tell It to the Marines, G. Hill 1926), La canzone della mamma (t.o. Mother Machree, J. Ford 1928)
nel 1930 Gerusalemme liberata (E. Guazzoni, 1918), I 4 diavoli (t.o. 4 Devils, F. Murnau, 1928) nel 1931 I diavoli volanti (t.o. Flight, F. Capre 1929) nel 1932
I vampiri (t.o. Good Intention, W. Howard, 1930), Addio Madrid (t.o. In Gay Madrid, R. Leonard, 1930), La crociera del delitto (t.o. Charlie Chan Carries On, H. Macfadden, 1931), L’orda
conquistatrice (t.o. The Conquering Horde, E. Sloman, 1931), Giovinezza scapigliata (con Douglas Fairbanks jr.) nel 1933 Alto tradimento (t.o. Hochverrat, J. Mayer 1929), La femmina del circo (t.o. Une belle garce,
De Gastyne, 1930), Una notte a Versailles (t.o. Un caprice de la Pompadour, J. Hamman 1930), Passaporto giallo (t.o. The Yellow Ticket, R. Walsh, 1931), Il testimonio muto (t.o. Silent Witness,
L. Hough 1932), Shangai Express (J. von Sternberg, 1932) nel 1936 Il re dell’ombra (t.o. The Sleeping Cardinal, L. Hiscott, 1931) Il signor Max (Camerini, 1937) nel 1938, Biancaneve e i 7 nani (Disney, 1937) e Notte di nozze (K.Vidor, 1935; il biglietto costava 1,10 lire) nel 1939, La donna di platino (Capra, 1931) nel 1940, Oltre l’amore (Gallone, 1940) nel 1941,
nel 1942: Rebecca la prima moglie (A.Hitchcock, 1940; uno dei pochi film americani che circolava negli anni dell’autarchia, Senza volto (Molander, 1938; con Ingrid Bergman) e Brivido (Gentilomo, 1941)
Acque di primavera (Malasomma, 1942) nel 1943; nel 1944: L’uomo dalla croce (Rossellini, 1943), La contessa Castiglione (Calzavara, 1942) e Corto circuito (Gentilomo, 1943)
nel 1945: Un’avventura di Salvator Rosa (Blasetti, 1940), In due si soffre meglio (Malasomma, 1943) e Zazà (Castellani, 1943) Beau geste (Wellmann, 1939)) nel 1947, Notorious (Hichcock, 1946) e Ombre malesi (Wyler, 1940) nel 1948, Fuga in Francia (Soldati, 1948) nel 1949, Cuori senza frontiere (Zampoa, 1950),
nel 1951: La voce nella tempesta (Wyler, 1939), Dumbo (Disney, 1941) e Winchester ‘73 (A. Mann, 1950) Anna (Lattuada, 1951) nel 1952, nel 1953: Il grande gaucho (Tourneur, 1952) e Siamo tutti inquilini (Mattoli 1953), Salomé (Dieterle, 1953 con Rita Hayworth) in contemporanea con l’Alce, il giorno di Natale,
La guerra dei mondi (Haskin, 1953) e La spiaggia (Lattuada, 1954) nel 1954, nel 1955: L’avventuriero di Hong Kong (Dmytryk, 1955), Fronte del porto (Kazan, 1954), Terra lontana (A. Mann, 1954), Accadde al penitenziario (G. Bianchi, 1955)
L’uomo che sapeva troppo (Hitchcock, 1956), La risaia (Matarazzo, 1955) nel 1956, Sfida all’OK Corral (Sturges, 1957), Gangster cerca moglie (Tashlin, 1956) nel 1957 nel 1958: Pal Joey (Sidney, 1957 con Frank Sinatra e Rita Hayworth), La banda degli angeli (Walsh, 1957), Belle ma povere (Risi, 1957), Il commissario Maigret (Delannoy, 1958 con Jean Gabin)
nel 1959: Dove la terra scotta (Mann, 1958 con Gary Cooper), Brevi amori a Palma di Maiorca (Bianchi, 1959) e I magliari (Rosi, 1959) nel 1960: Viaggio al centro della Terra (Levin, 1959), L’ultima spiaggia (Kramer, 1959), Adua e le compagne (Pietrangeli, 1960), Appuntamento a Ischia (Mattoli, 1960),
nel 1961: La ciociara (De Sica, 1960, con Sofia Loren), La legge del Signore (Wyler, 1956 con Gary Cooper) e La battaglia di Alamo (Wayne, 1960) nel 1962: Picnic alla francese (Renoir, 1959) e Leoni al sole (Caprioli, 1961), Sodoma e Gomorra (Aldrich, 1962),
nel 1963: La grande fuga (Sturges, 1963), I cinque volti dell’assassino (Huston, 1963), I due colonnelli (Steno, 1962), Dal sabato al lunedì (Guerrasio, 1963) nel 1964:
Lawrence d’Arabia (Lean, 1962), La guerra dei mondi (Haskin, 1953), Il treno (Frankenheimer, 1964), Tom Jones (Richardson, 1963), Italiani brava gente (De Santis, 1964) nel 1965:
Agente 007 – Licenza di uccidere (Young, 1962), Il cmpagno Don Camillo (Comencini, 1965) e My Fair Lady (Cukor, 1964) nel 1966: Viaggio allucinante (Fleischer,1966), Il volo della Fenice (Aldrich, 1965), Mi vedrai tornare (Fizzarotti, 1966)
nel 1967: L’arcidiavolo (Scola, 1966), Chi ha paura di Virginia Woolf? (Nichols, 1966), Incompreso (Comencini, 1966), L’immorale (Germi, 1967) Ad ogni costo (Montaldo, 1967) nel 1968,
nel 1969: Metti una sera a cena (Patroni Griffi, 1969), Gli intoccabili (Montaldo, 1969), La ragazza con la pistola (Monicelli, 1968), Duello nel Pacifico (Boorman, 1968),
nel 1970: Nell’anno del Signore (Magni, 1969), I Girasoli (De Sica, 1969), Il commissario Pepe (Scola, 1969), La prigioniera (Clouzot, 1968), Il giovane normale (D. Risi, 1969), Il prof. dott. Guido Terzilli... (Salce, 1969), Metello (Bolognini, 1970), La tenda rossa (Kalatozov, 1969), Mio zio Berniamino (Molinaro, 1969), Il trapianto (Steno, 1970), Gott mit uns (Montaldo, 1970), Katmandou (Cayatte, 1970),
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1970), nel 1971: L’armata degli eroi (Melville, 1969), Venga a prendere il caffè da noi (Lattuada, 1970) e Patton,
generale d’acciaio (Schaffner, 1970), Il dio serpente (Vivarelli, 1971), Stanza 17 17, palazzo delle tassse, ufficio imposte (Lupo, 1971), Una lucertola con la pelle di donna (Fulci, 1971), Un’anguilla
da 300 milioni (Samperi, 1971), Confessione di un commissario di polizia a un procuratore della repubblica (Damiani, 1971) nel 1972: Sentieri selvaggi (Ford, 1956), Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo (Siegel, 1971), Sole rosso (Young, 1971), Conoscenza carnale (Nichols, 1971), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971), Il
vero e il falso (E. Visconti, 1972), Fratello sole, sorella luna (Zeffirelli, 1972), Questa specie d’amore (Bevilacqua, 1972), Quiller memorandum (M. Anderson, 1966; ried.), Il sindacalista (Salce, 1972), Beati i ricchi (Samperi, 1972)
nel 1973: Il generale dorme in piedi (F.Massaro, 1972), Signore e signori (Germi, 1966; ried.), Tecnica di un omicidio (Prosperi, 1966) e Vogliamo i colonnelli (Monicelli, 1973)
nel 1974: Io e lui (L.Salce, 1973), La grande abbuffata (Ferreri, 1973), Il sorriso del grande tentatore (Damiani, 1974) e Trash (Morrissey, 1970), Shampoo (Ashby, 1975), Frankenstein junior (M. Brooks, 1973) nel 1975,
nel 1976: Roma a mano armata (Lenzi, 1976), Divina creatura (Patroni griffi, 1975), Il vento e il leone (Milius, 1975 con Sean Connery e Michael Caine), Pasqualino Settebellezze (Wertmuller, 1975), Cadaveri
eccellenti (Rosi, 1976), La valle dell’Eden (Kazan, 1955; ried.), La caduta degli dei (Visconti, 1969; ried.) nel 1977: Mr. Klein (Losey, 1976), Anima persa (Risi, 1976) e Il maratoneta (Schlesinger, 1976),
nel 1978: Io, Beau Geste e la legione straniera (Feldman, 1977), Piccolo grande uomo (A.Penn, 1970), Bianca e Bernie (Reitherman, Lounsbery e Stevens, 1977) e Capricorn one (P.Hyams, 1977),
nel 1980: La collina dei conigli (Rosen, 1978), 10 (Edwards, 1979 con Bo Derek), La cicala (A.Lattuada, 1979), Super rapina a Milano (Celentano, 1964), Ho fatto splash! (Nichetti, 1980),
nel 1981: Il tempo delle mele (Pinoteau, 1980), Taxi Driver (Scorsese, 1976), Prima pagina (Wilder, 1974), I predatori dell’arca perduta (Spielberg, 1981) nel 1982: I sovversivi (P.e V. Taviani, 1967), I giorni del ’36 (Anghelopulos, 1972) e Un mercoledì da leoni (Milius, 1978)
nel 1983: Paradise (Gillard, 1982, con Phoebe Cates), Il tassinaro (Sordi, 1983) e Flashdance (Lyne, 1983) Greystoke: la leggenda di Tarzan (Hudson, 1984) e Sotto il vulcano (Huston, 1984) nel 1984, Amadeus (Forman, 1984) nel 1985..
Nonostante il forte radicamento nella vita di quartiere e le iniziative diversificate portate dalla gestione, la concorrenza di televisione e home video, unitamente alle mutazioni nella composizione sociale della zona
intorno a via Paolo Sarpi, portano alla chiusura della sala. Il cinema Augusteo chiude nel 1986. Nel nuovo millennio – dopo che un progetto per farne una sala bingo è sfumato - lo stabile viene ristrutturato,
diventando un semplice edificio residenziale.
Il cinema Augusteo dell’ex viale Vittoria intorno al 1910 (foto Farabola; su gentile segnalazione di Gaetano Marchisio) foto*
Il cinema Augusteo dell’ex viale Vittoria nel 1920 Interno sala – incontro di boxe foto
Pubblicità e profilo dell’edificio imm 1 – imm. 2
Lo stabile di viale Premuda (dic. 2010) sorto al posto del cineteatro La facciata foto 1 - foto 2
Lo stabile verso piazza Cinque Giornate foto
Lo stabile verso piazza Tricolore foto
Il nuovo edificio di via Paolo Sarpi nel giugno 2008 La facciata foto 1 – foto 2
Lo stabile verso corso Sempione foto
Lo stabile verso via Farini foto
Il progetto di ristrutturazione (da www.milanoimmobili.it , su gentile segnalaz. di Willy Salveghi)
L’ingresso e vista aerea dell’edificio imm. 1 – imm. 2
Manifesti dell’Augusteo di viale Vittoria:(fonte: Cineteca It. www.lombardiabeniculturali.it) 1920 La portatrice di pane; L’innamorata - immagine La sfera della morte - lug immagine La regina del carbone - lug immagine Mascherata in mare - ott immagine Uomini gialli – nov immagine Il club degl’impiccati – nov immagine 1921 Il figlio della strada- mar immagine L’onestà del peccato o La fine di un vile
– mag immagine La signora rebus o La donna infernale
– mag. immagine La duchessa di Nala – lug immagine Il circo del terrore– lug immagine Il mistero della notte del 13 giugno – ago immagine Il gioco della fortuna– set immagine La signora senza pace – set immagine Per una lacrima – nov immagine Una donna è scomparsa – nov immagine Il protetto della morte – nov immagine Il gigante, i serpenti e la formica - dic immagine Tutto il mondo è teatro – dic immagine Il gioiello di Khama – dic immagine La casa che brucia – dic immagine nel 1922 Il faro rosso; La danza del pugnale – mar immagine Rocambole – lug immagine 1923 Il rettile della metropolitana –mar immagine Il più celebre ladro del mondo – mag immagine L’uomo che osò – mag immagine
Manifesti tipografici dell’Augusteo di via Sarpi (fonte: Cineteca It. www.lombardiabeniculturali.it) 1926 Come il turbine - ott immagine La vampa – dic immagine Demone scintillante - dic immagine 1928 Bardelys il magnifico – ago immagine Terremoto – set immagine I fanti del mare – set immagine La canzone della mamma– ott immagine 1930 I 4 diavoli immagine L’ombra della Siberia – mar immagine Rottami – dic immagine 1931 I diavoli volanti - gen immagine 1932 Addio Madrid immagine I vampiri – gen immagine L’orda conquistatrice – feb immagine La crociera del delitto - dic immagine 1933 La grande prova immagine Il falco – mar immagine Una notte a Versailles – apr immagine La femmina del circo – apr immagine Il testimonio muto– apr immagine Alto tradimento; Passaporto giallo – mag immagine 1936
Il re dell’ombra - lug immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani Gangster cerca moglie – tamb. 6 apr. 1957 immagine Sfida all’OK Corral – tamb. 24 dic 1957 immagine Il commissario Maigret - tamb. 24 dic 1958 immagine Dove la terra scotta - tamb. 27 feb 1959 immagine Dal sabato al lunedì - 30 apr 1963 immagine La grande fuga – 1 nov. 1963 immagine I cinque volti dell’assassino - 29 nov. 1963 immagine Italiani brava gente – nov. 1964 immagine Mi vedrai tornare - 1 apr. 1966 immagine Viaggio allucinante - 26 nov 1966 immagine Patton, generale d’acciaio – 1971 immagine Il generale dorme in piedi – ott. 1973 (per gentile concess. di Willy Salveghi) immagine Io e lui – gen 1974 (per gentile concess. di Willy Salveghi) immagine Ho fatto splash! – 24 gen. 1981 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Sotto il vulcano – 1 dic 1984 (per gentile concess. di Willy Salveghi) immagine
Biglietto del cinema Augusteo (per gentile concessione di Marco Ferrari)
(1976)
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Mappa di Milano del 1939 (S. Babila)
Posizione del cinema Augusteo di viale Premuda immagine
Mappa di Milano (corso Sempione)
Posizione del cinema Augusteo di via Sarpi immagine
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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