testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Nel 1908, in via Paolo Sarpi 6 è già operativo il cinema teatro Aurora, il cui titolare è il signor Romolo
Galimberti. Si tratta di una primaria sala rionale da 1050 posti, dotata di platea e galleria; una volta varcata la porta d’ingresso, si accede ad un piccolo atrio dove si trova la cassa, per poi accedere alla sala
dall’alto soffitto, costituita da un’ampia platea e una piccola galleria. Sul finire dell’estate del 1921 la sala viene rinnovata per andare incontro alle crescenti aspettative del pubblico, che non si accontenta più di un
semplice locale nel quale vengono proiettate delle immagini: in autunno i manifesti tipografici del locale recitano lo slogan “locale restaurato”. Negli anni venti, la sala è gestita dalla SASP – Società Anonima Stefano
Pittaluga: l’apertura è tutti i giorni alle ore 14 e la programmazione viene pubblicizzata attraverso l’affissione dei manifesti tipografici nella zona. In questi anni spesso l’Aurora mette in cartellone pellicole appena uscite
dal circuito delle sale del centro storico che vengono promosse come “prima visione rionale”. Negli stessi manifesti, si precisa anche la sala del centro dove il film aveva precedentemente riscosso un grande successo di
pubblico: ad esempio, nel 1933 il manifesto di Tre uomini in frack (Bonnard, 1932) riporta la dicitura “Il film che ha ottenuto il più grande successo al Cinema Odeon di Milano”. Il locale dispone di una sala
d’aspetto all’aperto: si tratta di un cortile interno ubicato sulla destra dell’edificio che ospita la sala, al quale si accede una volta superato l’ingresso con la cassa; nella sala d’aspetto dove gli spettatori possono
attendere la fine dello spettacolo precedente e spesso nelle serate primaverili o estive una piccola orchestra – la stessa che accompagna la proiezione dei film muti - esegue un concerto dal vivo. Le pellicole in cartellone
spaziano dal genere epico al melodramma. Agli inizi degli anni trenta, con l’avvento del sonoro, il cinema viene ristrutturato (scompare la sala d’aspetto), adeguata alle nuove tecnologie (si proiettano film sonori
dalla seconda metà del 1931) e a partire dal 1932 la programmazione è presente nelle pagine degli spettacoli dei quotidiani milanesi. Il locale è classificato tra le seconde visioni e l’apertura è alle ore 15 (negli anni
quaranta verrà riportata alle 14), aumenta la presenza di film in cartellone anche se è ancora presente la doppia programmazione, con film seguito da spettacolo teatrale. Dai manifesti tipografici emerge (come di consueto)
la definizione paritetica di “cinema teatro Aurora” negli anni venti, mentre tra la fine del decennio e gli anni trenta, dopo che il termine teatro è stato piazzato in coda (“cinema Aurora teatro”), esso scompare del tutto per
lasciare la semplice dizione di “cinema Aurora”. Lentamente lo spettacolo cinematografico acquisyta maggiore popolarità e viene distingendosi dalla messa in scena teatrale con cui tende ancora a confondersi nel discorso
pubblicitario degli anni venti. Tra le pellicole più interessanti proiettate all’Aurora ricordiamo: nel 1920: Zigomar contro Nick Carter (t.o. Zigomar contre Nick Carter, V. Jasset, 1912), Hilka (C. Campogalliani, 1916); La staffilata (U. De Simone, 1917); Fernanda (G. Serena, 1917), La
casa dell’odio (t.o. The House of Hate, G. Seitz 1918 con Pearl White); Controspionaggio (F. Guillaume, 1918), Il salto della morte (Costamagna, 1919), Notturni (U. Pittei, 1919), La bella e
la bestia (U. Fracchia, 1919) nel 1921: Il corvo dell’accampamento (t.o. El cuervo del campamento, F. Gelabert 1914); Scintilla (E. Ridolfi, 1915); La valle della paura (t.or. The Valley of Fear, A. Butler 1916); La perla del cinema (G. De Liguoro, 1916; con Francesca Bertini); Le vittime del divorzio (t.o. The Children Pay,
L.Ingraham, 1916 con Lilliam Gish); Ironie della vita (M. Roncoroni, 1917); Sansone contro i filistei (D. Gaido, 1918); Lacrime di popolo (M. Roncoroni, 1918; con Alfredo Boccolini in arte Galaor); Sansone e la ladra di atleti (A. Mustacchi, 1919); Il protetto della morte (Costamagna, 1919 con Luciano Albertini), Dramma del mulino (U. Gracci, 1919); Un notturno di Chopin (G. Vidali, 1919), La danza del pugnale (1919 con Lidia Quaranta), Un notturno di Chopin (G. Vidali, 1919); I due zoccoletti (E. Roma, 1919), Il mistero della casa n. 30 (C. De Rossi, 1920), Grand
Prix (L. Mele, 1920), Il re della forza (U. Del Colle, 1920 con il campione di lotta Giovanni Raicevich), Buffalo Bill (2° e 3° episodio, E. Walter, 1920); Il re delle banane (Polidor, 1920)
nel 1922: La spirale della morte (F. Costamagna, 1917; con Luciano Albertini, 1917); Il mostro di Frankenstein (E. Testa, 1920 con Luciano Albertini); Romanzo di una giovane povera (G. Vidali, 1920); Romanzo di un giovane povero (Palermi, 1922); Il cieco (E. Bencivenga, 1919); Principessa
Zoe (regista sconosciuto, 1919; con E. Sangro) nel 1923: Il siluramento dell’Oceania (Genina, 1917 con Alfredo Boccolini in arte Galaor); Il richiamo (Righelli, 1919 con Maria Jacobini); Il romanzo dell’infaticabile cavaliere (t.o. Rough-Riding
Romance, A. Rosson 1919); Fatale bellezza (G. Ravel, 1922 con Francesca Bertini) nel 1924: Il diritto e il dovere (t.o. The Christian Thompson, 1914 con Earle Williams); Oltre la vita,
oltre la morte (E. Pasquali, 1916), Una sventatella (Zambuto, 1918 con Pina Menichelli); Attila flagello di Dio (di e con Febo Mari, 1918); I promessi sposi (Rodolfi, 1913); Le due orfanelle (E. Bencivenga, 1918), La cinghia della morte (B. Del Torchio, 1919); L’altro pericolo (B. Negroni, 1920 con Hesperia); Sumurum (Lubitsch, 1920 con Pola Negri); La nave (M. Roncoroni, 1921 con Ida Rubinstein); Dolor di bambino (t.o. My Boy, Heerman e Austin, 1921 con Jackie Coogan); La statua di carne (M. Almirante, 1921); I due foscari (Almirante, 1922, con Amleto Novelli);
Sansone e Dalila (t.o. Samson und Delila, A. Korda, 1922), Theodora (Carlucci, 1922); Vittima (J. Creusy, 1922); Di notte all’aria aperta (C. De Riso, 1922), Ridolini alla segheria (t.o The Sawmill,
L. Semon 1922) nel 1925: Piccola Fonte (R. Roberti, 1917; da un lavoro teatrale di Roberto Bracco, con Francesca Bertini); Malìa (A. De Antoni, 1917; con Francesca Bertini); La pattuglia di mezzanotte (t.o. The
Midnight Patrol, I. Willat 1918); L’isola del terrore (t.o. Terror Island, J. Cruze, 1920, con Harry Houdini), Le mille e una notte (t.o. Les contes de mille et une nuits, V. Tourjansky 1921), Sotto
due bandiere (t.o. Under Two Flags, T. Browning, 1922 con Priscilla Dean); Maria Antonietta (t.o. Marie-Antoinette - Das leben einer Königin, R. Meinert, 1922, con Diane Karenne); Dante nella vita e
nei tempi suoi (D. Gaido, 1922), Salvezza (t.o. Arme Sunderin, P. Gariazzo, 1924 con Diane Karenne); Va là che vai bene; Due compagni spensierati (con Pick alias Lige Conley e Puck alias Spencer Bell).
nel 1927: Gli esiliati (noto anche come Gli esiliati del Volga; Righelli, 1927) nel 1928: La piccola cioccolataia (t.o. La petite chocolatiere, R. Hervil, 1927); New York (t.io. idem, L. Reed, 1927); Uno scapolo a Parigi (t.o. A Gentleman of Paris,
H. d’Arras, 1927, con Adolphe Menjou) nel 1929: Il filo di Arianna (t.o. Manhattan, Cocktail, Arzner, 1928) nel 1930: Slim Carceriere (t.o. Brotherly Love, C. Reisner 1928), La donna e l’amore (t.o. The
Divine Sinner, S. Pembroke, 1928 con Vera Reynolds); Mari scarlatti (Compson e J. Dillon, 1928, con Richard Barthelmess) abbinato spettacolo di varietà; nel 1931: Schiava Regina (t.o. Die Sklavenkönigin, M. Curtiz, 1924, con M. Corda); Verso la Siberia (t.o. Na Sybir, H. Szaro, 1930), La Sivigliana (t.o. Call of the Flash,
C. Brabin, 1930 con Ramon Novarro); La scala (Righelli, 1931 con Maria Jacobini) nel 1932: Mondo Cane (Chaplin, 1931), I demoni dell’aria (t.o. Hell Divers, G.W. Hill, 1931 con Clark Gable e Wallace Beery); Gli uomini, che mascalzoni ! (Camerini, 1932 con V. De Sica)
nel 1933: Venere Bionda (t.o. Blonde Venus, J. von Sternberg, 1932 con Marlene Dietrich);; Tre uomini in frack (Bonnard, 1932 con il tenore Tito Schipa) nel 1934: Lisetta (C. Boese, 1933 con V. De Sica e E. Merlini); Un cattivo soggetto (Bragaglia, 1933 con Vittorio De Sica); Acqua cheta (Zambuto, 1933); Ninì Falpalà (Palermi, 1933); Camicia nera (Forzano, 1933); Gli arditi del mare (J. Conway, 1933); Angeli senza Paradiso (t.o. Leise
flehen meine Lieder, Forst 1933); Segreti (t.o. Secrets, F. Borzage, 1933 con Mary Pickford, Leslie Howard) nel 1935: Chiaro di luna (Walt Disney e Frank Lloyd, 1934) seguito da cartone animato con Topolino
Intorno alla metà degli anni trenta, la gestione passa a Mauro Rota, che segue anche l’Augusteo - inaugurato nel 1926 al civico 52 della stessa via - oltre a Nazionale, Gloria, Vittoriale (poi Poliziano), Parco, Patria,
Moderno, Loreto, Mondial, Palace, Novo Cine e RoMa (da Rota Mauro), Broletto, Porpora, Durini, Umbria e Farini. Nel 1932-35 la programmazione dell’Aurora prevede un film abbinato a cartoni animati Walt Disney con Topolino.
Nel dopoguerra, l’Aurora è classificato tra le seconde visioni e la programmazione si incentra prevalentemente su film d’avventura. Sul finire degli anni quaranta e nel decennio successivo, l’Aurora – come molti altri
locali milanesi, compreso il vicino Augusteo - spesso propone il doppio spettacolo, abbinando la proiezione di un film alla diretta di una partita di calcio o di un programma televisivo di grande richiamo. Ad esempio, il 31
marzo 1949 è in cartellone il film Sogni Proibiti (Mcleod, 1947 con Danny Kaye) seguito dalla partita di calcio Italia-Spagna. Gli anni cinquanta si caratterizzano per una programmazione di pellicole
drammatico-sentimentali, con spesso in cartellone film interpretati da Alida Valli; sul finire del decennio la sala è classificata tra le terze visioni (mentre il vicino Augusteo si attesta tra le seconde visioni) e tale
resterà fino al 1966, quando passa tra le seconde visioni. Negli anni sessanta la programmazione alterna pellicole di terz’ordine a opere di buon livello, prevalentemente gialli. Con il passaggio a seconda visione, l’Aurora
migliora sensibilmente la visibilità sui quotidiani: per la prima volta il nome del cinema appare sui flani e non più solamente sui tamburini. Tuttavia la qualità della programmazione resta immutata. Nei primi anni settanta
il locale passa tra i proseguimenti prime visioni e anche la programmazione migliora, dando spazio anche al cinema d’impegno. Durante i fine settimana l’Aurora, riprendendo un’abitudine di quarant’anni prima, spesso ha in
cartellone cartoni animati Disney per richiamare un pubblico di ragazzi e famiglie. Tra le pellicole più rilevanti programamte tra la metà degli anni trenta e il 1980 ricordiamo Aria del Continente (Righelli, 1935) nel 1936, I nostri parenti/Allegri gemelli (Lachman,
1936 con Stan Laurel e Oliver Hardy) nel 1937, I fucilieri della marina sbarcano (Bretherton, 1936) e I filibustieri (De Mille, 1938) seguito da cartone animato con Topolino nel 1938, Modella di lusso (Cummings, 1937) nel 1939, I prigionieri del sogno (Duvivier, 1938) seguito da cartone animato a colori con Topolino, Fanfulla da Lodi (Duse e Antamoro, 1940 con Osvaldo Valenti), Le
avventure di Tom Sawyer (t.o. The Adventures of Tom Sawyer, N. Taurog, 1938) e Il peccato di Rogelia Sanchez (Borghesio, 1939) nel 1940, L’amore si fa così (Bragaglia, 1939) sempre nel 1940, Ohm
Kruger l'eroe dei Boeri (Steinhoff, 1941), La fuggitiva (Ballerini, 1941) nel 1942, Turbine (Mastrocinque, 1941) e La vergine del lago (Kalmar, 1940) nel 1943, L’accusata (Hansen, 1943 con
Rossano Brazzi) nel 1944, La donna dai due volti (Liebeneiner, 1941) e La danza del fuoco (Simonelli, 1942) e La maschera di ferro (Whale, 1939) nel 1945, Il figlio di Furia (Cromwell, 1942 con Tyrone Power) nel 1946, L’inarrivabile felicità (Lanfield, 1941) e Avventura (Fleming, 1945) nel 1947, Nel
mare dei Carabi (Borzage, 1945) e La stirpe del Drago (Conway, 1944 con Katherine Hepburn) nel 1948, Sogni Proibiti (Mcleod, 1947 con Danny Kaye) nel 1949, 47 morto che parla (Bragaglia, 1950 con Totò) nel 1951, La rivolta (R. Brooks, 1950), La primula rossa (Young, 1934 con Lesile Howard) e Fantasia (Disney, 1940) nel 1952, Inferno bianco (Marton, 1952), Il
mondo le condanna (Franciolini, 1952; con Amedeo Nazzari e Alida Valli) e Gli amanti di Toledo (Decoin, 1952 con Alida Valli, dal racconto "Le coffre et le revenant" di Stendhal) nel 1953, Le vacanze di
Monsieur Hulot (Tati, 1953) e Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953) nel 1954, Papà Gambalunga (Negulesco, 1955 con Fred Astaire) nel 1955, Racconti romani (Franciolini, 1955 con Totò e Vittorio De Sica) nel 1956, Bulli e pupe (Mankiewicz, 1955 con Marlon Brando e Frank Sinatra) nel 1957, Indiscreto (Donen, 1958 con Ingrid Bergman e Cary Grant), Mogli pericolose (Comencini, 1958), La
donna che visse due volte (Hitchcock, 1958) nel 1959, Intrigo Internazionale (Hitchcock, 1959), Hellzapopping (Potter, 1941) nel 1961, Vincitori e vinti (Kramer, 1961) e Moulin Rouge (Huston, 1952) nel 1962, La Pantera Rosa (Edwards, 1964), Marnie (Hitchcock, 1964), Il
colonnello Von Ryan (Robson, 1965), La caccia (Penn, 1966 con Marlon Brando), Le colt cantarono la morte e fu tempo di massacro (Fulci, 1966), Beau Geste (Wellman, 1939 con Gary Cooper) nel 1966, Poor Cow (Loach, 1967) nel 1968, La notte dell’agguato (Mulligan, 1969), Femina ridens (Schivazappa, 1969) e Vedo nudo (D. Risi, 1969),
nel 1970: Un uomo chiamato cavallo (Silverstein), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969), Gli avvoltoi hanno fame (Siegel, 1969 con Clint Eastwood), My Fair Lady (Cuckor, 1964 con Audrey Hepburn) e Topolino Story (cartoni animati Disney, 1970)
nel 1971: Lo chiamavano Trinità.. (E.B. Clucher/Enzo Barboni, 1970), La mummia (Fisher, 1959) e Sacco e Vanzetti (Montaldo, 1971 con Gian Maria Volonté) nel 1972: Gli aristogatti (Reitherman, 1970), Il caso Mattei (Rosi, 1972 con Gian Maria Volonté), L'assassinio di Trotsky (Losey. 1972) e Il genio della rapina (Brooks, 1972)
Sessomatto (Risi, 1973) e Pane e Cioccolata (Brusati, 1973) nel 1974, Due uomini e una dote (Nichols, 1975), Anatra all’arancia (Salce, 1975 con Monica Vitti e Ugo Tognazzi), Il vento e il
leone (Milius, 1975) e Qualcuno volò sul nido del cuculo (Forman, 1975 con Jack Nicholson) nel 1976, Cassandra Crossing (Pan Cosmatos, 1976) e Maitresse (Schroeder, 1976 con Gerard Depardieu) nel 1977, La croce di ferro (Peckinpah, 1977), Ecco noi per esempio (Corbucci, 1977) nel 1978.
Nel 1980, visto il costante declino degli incassi per le sale non di prima visione, l’Aurora si trasforma; dopo la chiusura estiva, il cinema riapre come Aurora Only Adults Movie, inequivocabile nome per sala a luce
rossa. Siamo negli anni del boom milanese del cinema porno, iniziato nel 1977 con il Majestic ed esploso nel biennio successivo. La proprietaria, Maddalena De Florio, in un’intervista al quotidiano Repubblica (27-3-1981)
afferma: “Proiettiamo film hard-core e più sono hard, più fanno cassetta”. Nel 1985 la sala, mantenendo lo stesso tipo di programmazione, modifica ancora il nome in Aurora Pussycat; siamo ancora in anni di
discreti incassi: l’orario delle proiezioni viene esteso con apertura anticipata alle ore 10:30 e doppia, a volte tripla, programmazione giornaliera. Tra i titoli nel periodo a luce rossa, come
Aurora Only Adults Movie: Il piacere fino al delirio (Korber) nel 1981, Lingua calda nel 1982; come Aurora Pussycat: Polisex nero club + Videosexyrama nel 1986, Privat pissing anal + Lingua profonda + Videosexyrama nel 1987, Il
vizio preferito di mia moglie (Grand, 1988 con Lilli Carati) nel 1989. Sul finire degli anni ottanta, il massiccio avvento dell’home-video anche in questo settore, ne sposta il consumo a livello domestico, con un
conseguente progressivo calo degli introiti. Inoltre la mutata composizione sociale della zona intorno a via Paolo Sarpi, con l’incremento della popolazione cinese, non aiuta certo la sopravvivenza del cinema. Si giunge così
alla chiusura definitiva nel 2003. Nel 2007, nello stabile che ospitava il cinema viene ricavato uno spazio multifunzionale per mostre, spettacoli ed eventi vari. Il progetto dell’architetto Ciro Mariani ha
previsto il recupero strutturale ed edilizio in maniera non invasiva, procedendo alla ristrutturazione funzionale e fisica dello stabile. La platea è stata ristrutturata mantenendo le principali caratteristiche spaziali e
costruttive, con l’individuazione di aree ad uso specifico, quali zone per eventi di cultura, moda e musica (palco di 70 mq.), cabine regia, cucina, backstage. In galleria è stato realizzato un open space per ospitare mostre ed
eventi culturali, comprensivo di angolo con bar.
Il cinema Aurora nel marzo 1978 (su gentile segnalazione di Marco Ferrari)
L’ingresso su via Paolo Sarpi; in cartellone il film Ecco noi per esempio foto 1 - foto 2
L’ex cinema Aurora nel giugno 2008
L’ingresso e lo stabile complessivo foto 1 – foto 2
Lo stabile verso piazza Baiamonti foto
Lo stabile verso corso Sempione foto
Vista aerea dell’ex cinema Aurora nel 2010 foto
L’ex cinema Aurora: il progetto Spazio Sarpi – di Ciro Mariani 2008 (dal sito www.europaconcorsi.com su segnalazione di Marco Ferrari): L’ingresso su via Paolo Sarpi con l’insegna a bandiera del cinema immagine
Il nuovo spazio ricavato dalla sala; imm. 1 - imm. 2
si distingue ancora la balconata imm. 3 - imm. 4
Manifesti pubblicitari del cinema Aurora (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920 Controspionaggio - il 10 e 11 giu. immagine La casa dell’odio - il 19 e 20 giu. immagine La staffilata; Hilka - 9-10 ago immagine Fedora; Zigomar contro Nick Carter – il 9 e 10 nov. immagine Il re della boxe – il 20 e 21 nov. imnagine Il salto della morte – il 7 e 8 dic. immagine Notturni; La bella e la bestia – il 22 e 23 dic. immagine
1921 Il mistero della casa n. 30 – il 16 e 17 gen. immagine La danza del pugnale – dal 5 al 7 feb. immagine Dramma del mulino - il 12 e 13 feb. immagine I due zoccoletti; La valle della paura –apr. immagine Grand Prix - il 14-16 mag. immagine Buffalo Bill - il 7 e 8 giu. immagine Il corvo dell’accampamento; Ironie della vita – il 4 e 5 ago. immagine Le vittime del divorzio - il 27 e 28 ago. immagine Baronessa nera; Scintilla – il 30 e 31 ago. immagine Un notturno di Chopin - il 3 e 4 set. immagine Il protetto della morte – l’8 ott. immagine Il garage di via Londra – dal 10 al 12 set. immagine Lacrime di popolo; Il re delle banane - il 20 e 21 dic. immagine
Sansone e la ladra di atleti - il 24 e 25 dic. immagine La perla del cinema – il 27 dic. immagine 1922 Il cieco; Principessa Zoe – il 7 e 8 feb. immagine Romanzo di una giovane povera – 4 e 5 mag. immagine La spirale della morte – il 5 e 6 ago. immagine Il mostro di Frankenstein - il 19 e 20 ago. immagine 1923 Il richiamo – dal 26 al 28 mag. immagine Il romanzo dell’infaticabile cavaliere- il 29 e 30 mag. immagine Fatale Bellezza – il 16 e 17 giu. immagine Il siluramento dell’Oceania – il 17 e 18 lug. immagine 1924 Attila flagello di Dio - il 19 e 20 gen. immagine I promessi sposi; Le due orfanelle - il 21 e 22 gen. immagine I due foscari - dal 23 al 25 feb. immagine L’altro pericolo; Ridolini alla segheria – il 4 e 5 mar immagine Vittima, Di notte all’aria aperta – dal 24 al 27 mar. immagine
Una sventatella;La statua di carne – il 15 e 16 apr. immagine
La nave – dal 10 al 12 mag. immagine Il diritto e il dovere - dal 14 al 16 giu immagine La cinghia della morte – 17 e 18 giu. immagine Oltre la vita, oltre la morte – dal 26 al 28 lug. immagine Il segreto della segretaria – dal 8 al 10 nov. immagine Sansone e Dalila – dal 20 al 22 dic. immagine 1925
Le mille e una notte – dal 10 al 12 gen. immagine Maria Antonietta - dal 17 al 19 gen. immagine Va là che vai bene; Due compagni spensierati - il 12 e 13 feb. immagine Malìa; Fernanda – il 17 e 18 feb. immagine Piccola Fonte – dal 21 al 23 feb. immagine Sotto due bandiere – dal 24 al 27 feb. immagine L’isola del terrore - il 16 e 17 apr immagine Salvezza – il 17 e 18 mag. immagine La pattuglia di mezzanotte – il 4 e 5 dic. immagine 1928 New York – il 29 e 30 ott. immagine La piccola cioccolataia – il 31 ott. e 1 nov. immagine Uno scapolo a Parigi – dal 2 al 4 nov. immagine 1929 Il filo di Arianna immagine 1930 Slim carceriere - dal 20 al 22 mag. immagine I mari scarlatti – immagine La donna e l’amore - il 26 e 27 mag. immagine 1931 Verso la Siberia immagine La Sivigliana immagine La scala immagine Schiava Regina – il 10 dic. immagine 1932 I demoni dell’aria immagine Gli uomini, che mascalzoni ! immagine 1933 Venere Bionda immagine Tre uomini in frack immagine 1934 Lisetta immagine Gli arditi del mare immagine Acqua cheta immagine Ninì Falpalà immagine Camicia nera immagine Segreti immagine Angeli senza Paradiso immagine 1940 Le avventure di Tom Sawyer – 29 mar. immagine L’amore si fa così – dal 27 al 29 giu. immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani Gli amanti di Toledo – tamb. 4 nov. 1953 immagine Racconti romani – tamb. 30 mar. 1956 immagine Bulli e pupe - in contemporanea con il cinema Vox – tamb. 6 apr. 1957 immagine Indiscreto – tamb. 24 dic. 1958 immagine La donna che visse due volte – tamb. 27 feb. 1959 immagine Beau Geste – tamb. 30 ott. 1966 (per gentile concesione di Willy Salveghi) immagine Le colt cantarono la morte e fu tempo di massacro – 21 ott. 1966 (per gentile concesione di Willy Salveghi) immagine La caccia – 3 nov. 1966 \ immagine Sessomatto – tamb. 1974 (per gentile concesione di Willy Salveghi) immagine La fabbrica delle mogli – in contemporanea con Magenta e Massimo, 1976 immagine
Mappa di Milano (via Paolo Sarpi)
Posizione del cinema immagine
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