Il palazzo del conte di Carmagnola risale ai primi anni del XV secolo. Nella prima metà del Novecento l’edificio è ubicato in via Rovello, nelle vicinanze di piazza
Cordusio. Intorno al 1938 esso diviene una sede dell’Organizzazione Nazionale Dopolavoro del regime e agli inizi del 1940 viene aperto, al suo interno, il cinema Broletto.Nella sala si alternano proiezioni
cinematografiche, rappresentazioni teatrali e concerti. Il nome della sala proviene dalla vicina via Broletto (dal latino brolo, cortile, campo recintato o arengario), che identifica, nelle città lombarde, a partire dal XI
secolo, l'area dove si svolgevano le assemblee cittadine e l'amministrazione della giustizia. Questo termine venne poi usato per indicare il palazzo dei consoli, del podestà e genericamente il palazzo municipale. Il cinema
inizia ad aprire già dalla mattina alle ore 10 e la gestione è affidata a Mauro Rota, storico gestore milanese e creatore, nel 1924, del cineteatro Nazionale che controlla anche Dumont, Patria, Moderno -via Filzi, Loreto,
Mondial, Colombo, Vittoria, Poliziano, Parco, Palace, Aurora, Novo Cine, Porpora, Roma, Durini, Umbria, Gloria, Augusteo -v.le Vittoria, Farini, Meravigli, Commenda e Cantù.
Tra i film più significativi ospitati nel locale ricordiamo nel 1940 Frenesia (Bonnard, 1939), Casa lontana (Meyer, 1939), La conquista dell’aria (R. Marcellini, 1940) nel 1941 La zia smemorata (Vajda, 1940) e Scarpe grosse (Falconi, 1940)
nel 1942 L’avventuriera del piano di sopra (Matarazzo, 1941), Bismarck il cancelliere di ferro (Liebeneiner, 1940), Cercasi bionda bella presenza (Renzi, 1942), Voglio vivere così (Mattoli, 1942), Capitan Tempesta (Scarpelli, 1942)
nel 1943 Sangue viennese (Forst, 1942), Lettere d'amore smarrite (Lindtberg, 1942), Miliardi, che follia! (Brignone, 1942), Calafuria (Calzavara, 1943), nel 1944 La conquista dell’aria (R. Marcellini, 1940; già programmato nel 1940), T’amerò sempre (Camerini, 1943), Angeli abbandonati (L. Cserepy, 1943) e Rita da Cascia (A. Leonviola, 1943).
Nel settembre 1944 lo stabile cessa di ospitare attività di intrattenimento in quanto viene requisito dalla malfamata Legione autonoma mobile Ettore Muti (ex segretario del Pnf, ucciso nell’agosto 1943), una
delle molte organizzazioni militari che agirono nel tragico disordine della Rsi. A Milano tale squadra speciale, guidata da Franco Colombo, operava spesso in contrasto con altre, più moderate autorità fascista (i federali Aldo
Resega e, dopo la morte di quest’ultimo, Vincenzo Costa). Pertanto andrebbe corretto il contenuto della targa dell’Anpi (1995) dove si dichiara che l’edificio fu sede di atrocità fin dall’8 settembre 1943, dal momento che
tale stabile fu solamente un cinema fino alla primavera 1944. Nel 1946-47 l’edificio viene riordinato e diviene la sede del Piccolo Teatro. La nuova sala – destinata a divenire uno dei luoghi cardine della cultura milanese –
viene inaugurata il 14 maggio 1947 con l’opera L’albergo dei poveri di M. Gorkij, con la regia di Giorgio Strehler. Una più completa ristrutturazione del locale (ampliamento del palcoscenico e del numero dei posti a
sedere) avviene nel 1952 ad opera degli architetti Rogers e Zanuso. In una delle foto della facciata
(del 2010) si può vedere la differenza tra lo stabile del 1930 (ultima parte in fondo, venendo da via Dante) e l’edificio rimodernato: oltre al variato colore dell’intonaco, nella parte rimodernata si nota la mancanza del secondo piano di finestre.
Saltuariamente il Piccolo Teatro (nel frattempo intitolato al co-fondatore Paolo Grassi) ospita proiezioni cinematografiche, come la retrospettiva dedicata a Carmelo Bene nel luglio 2012.
Lo facciata del complesso edilizio su via Broletto intorno al 1930 foto
L’ex cinema Broletto nelle mani della legione Muti nel 1944-45 foto
Le uscite di sicurezza del cinema e del successivo Piccolo Teatro foto
L’interno della sala, risistemato nel 1947 (per gentile concess. di Willy Salveghi) foto
L’interno del Piccolo Teatro, dopo la ristrutturazione del 1952 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto 1 – foto 2
L’ingresso del Piccolo Teatro nel 1971 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
La pianta del Piccolo Teatro foto
La sede del Piccolo Teatro nel maggio 2010 La facciata foto 1 – foto 2
L’edificio verso il Castello sforzesco foto
L’edificio verso via Dante foto
L’edificio verso p. Cordusio foto
La targa dell’Anpi (1995) foto
L’ingresso interno foto
Il cortile interno in corrispondenza delle vecchie uscite di sicurezza foto
La facciata (sede Consob) su via Broletto nel maggio 2010 L’edificio verso piazza Cordusio foto
L’edificio verso corso Garibaldi foto
Il Piccolo Teatro Paolo Grassi nel luglio 2012(per gentile concess. di Willy Salveghi) La sala allestita con lo schermo di proiezione
foto
Pieghevole rassegna Carmelo Bene (12-15 lug 2012) (per gentile concess. di Willy Salveghi) foto
Vista aerea dell’ex cin. Broletto e dell’ex cin. Meravigli e nel 2010 foto
Mappa di Milano (via Dante)
Posizione del cinema foto
Si ringrazia per la collaborazione Marco Ferrari e Willy Salveghi
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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