Il cinema Capitol (1350 posti) era situato nella piccola via Croce Rossa (al civico n. 2), perpendicolare a via Manzoni e in asse con via Monte Napoleone. Nasce
come parte di un imponente edificio destinato, oltre che allo spazio cinematografico, a negozi, uffici e abitazioni progettato. Lo progetta Enrico Griffini alla fine degli anni trenta e viene realizzato nel 1948-49.
L’elegante sala di prima visione, inaugurata il 16 settembre 1949 con il film La parata delle stelle (Sidney, 1943), prosegue la propria attività per trentacinque anni, ospitando numerosi capolavori del
cinema italiano degli anni cinquanta, sessanta e settanta spesso con prestigiose anteprime alle quali prendevano parte cineasti ed attori. Tra gli eventi più importanti va certamente menzionata la prima visione milanese de
La dolce vita felliniana. In quell’occasione (6 febbraio 1960) il folto pubblico, “preparato” da una lunga campagna di tipo scandalistico (che lasciava presumere un intervento a breve della magistratura con
relativo sequestro della pellicola) inscena una vera e propria ressa alle porte del cinema che termina con la rottura delle vetrate. La pellicola resterà in programmazione per alcuni mesi.
Ancora nel 1960 vanno menzionate le prime visioni nazionali di Rocco e i suoi fratelli (ottobre) e de La ciociara (dicembre; presenti De Sica e la Loren). Negli anni sessanta alcune sale di prima visione
stabilisce un rapporto privilegiato con alcuni cineasti; è, ad esempio, il caso del Mignon (vedi) nei confronti di Antonioni. Il Capitol ospita invece il grande cinema di Federico Fellini: in quel decennio la sala mette in
cartellone tutti i lavori dell’artista, con la sola eccezione del Satyricon (1969). Tra le altre pellicole poste in programmazione al Capitol, segnaliamo Odissea tragica (Zinneman, 1948) nel 1949, Bandiera gialla (Kazan, 1950), Vita da cani (Steno, Monicelli, 1950), L’amante
di una notte (Clement, 1950) nel 1951, nel 1952: Don Camillo (Duvivier, 1952), La regina d’Africa (Huston, 1952), Le belle della notte (Clair, 1952), Vite vendute (Clouzot, 1952) e Sciacalli nell’ombra (Losey, 1950) nel 1953,
nel 1954: Miseria e nobiltà (1954), Operazione mistero (Fuller, 1954), Il seduttore (Rossi, 1954) nel 1955: E’ nata una stella (Cukor, 1954), Senso
(Visconti, 1954), Racconti romani (Franciolini, 1955) nel 1956: Gioventù bruciata (N. Ray, 1955), Ore disperate (Wyler, 1955), L’ultima caccia (R. Brooks, 1956), La fortuna di essere donna (Blasetti, 1956)
Rififi (Dassin, 1955) e Souvenir d’Italie (Pietrangeli, 1956) nel 1957, nel 1958: Un re a New York (Chaplin, 1957), Le spie (Clouzot, 1957), Il ponte sul fiume Kwai (Lean, 1957) nel 1958, Nella città l’inferno (Castellani, 1958) nel 1959, Brevi amori a Palma di Maiorca (Bianchi, 1959), L’ultima spiaggia (Kramer, 1959),
nel 1960: I delfini (Maselli, 1960), La dolce vita (Fellini, 1960), Rocco e i suoi fratelli (Visconti, 1960) e La ciociara (De Sica, 1960) Gli spostati (Huston, 1961), Don Camillo monsignore ma non troppo (Gallone, 1961), I
due volti della vendetta (Brando, 1961), nel 1962: I sequestrati di Altona (De Sica, 1962), Boccaccio ’70 (Fellini, Visconti, De Sica 1962), La cuccagna (Salce, 1962) nel 1963: 81/2
(Fellini, 1963; tiene cartellone per due mesi), L’ape regina (Ferreri, 1963), I mostri (Risi, 1963) nel 1964: Matrimonio all’italiana (De Sica, 1964), Se permettete parliamo di donne (Scola, 1964), Il
magnifico cornuto (Pietrangeli, 1964), Terrore alla 13° ora (F. Coppola, 1963) nel 1965: Questa volta parliamo di uomini (Wertmuller, 1965), Weekend a Zuydcoote (Verneuil, 1964), Giulietta degli spiriti (Fellini, 1965), Made in Italy (Loy, 1965)
nel 1966: Signore e signori (Germi, 1966), Arabesque (Donen, 1966), Il sipario strappato (Hitchcock, 1966) nel 1967: Le streghe (Bolognni, Pasolini, De Sica 1967), Le dolci signore (Zampa, 1967), L’immorale (Germi, 1967), C’era una volta (Rosi, 1967)
nel 1968: Il giorno della civetta (Damiani, 1968), Tre passi nel delirio (Fellini, Malle, Vadim, 1968), Sissignore (Tognazzi, 1968), nel 1969: L’amante (Sautet, 1969), L’alibi (Lucignani, Gassman, Celi 1969),
La caduta degli Dei (Visconti, 1969), La tenda rossa (Kalatozov, 1969) nel 1970: Il tagliagole (Chabrol, 1970), Topaz (Hitchcock, 1969), L’assassino di Rillington Place n. 10 (Fleischer, 1970), Il trapianto (Steno, 1970), Patton generale d’acciaio (Schaffner, 1969), Tristana (Bunuel, 1970), Un’anguilla da 300 milioni (Samperi, 1971), L’amante (Sautet, 1969)
nel 1971: I senza nome (J. P. Melville, 1970), Il gatto a nove code (D. Argento, 1971; in contemporanea con il cinema Arlecchino), L’uccello dalle piume di cristallo (Argento, 1970; ried.)
nel 1972: Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo! (D. Siegel, 1971), Il braccio violento della legge (W. Friedkin, 1971), L’attentato (Boisset, 1972), Provaci ancora, Sam (Ross, 1972), Frenzy (A.
Hitchcock, 1972), Cosa avete fatto a Solange? (Dallamano, 1972), I racconti di Canterbury (Pasolini, 1972), Getaway (S. Peckinpah, 1972), Willard e i topi (Daniel Mann, 1970) nel 1973: Signore e signori (Germi, 1966), Sono stato io (Lattuada, 1973), Psycho (Hitchcock, 1960)
nel 1974: La stangata (Roy Hill, 1973), L’ultima corvé (Ashby, 1973), Zardoz (Boorman, 1973), Gruppo di famiglia in un interno (Visconti, 1974) nel 1975: Shampoo (Ashby, 1975), Quella sporca ultima meta (Aldrich, 1974), Gang (Altman, 1973), Pasqualino Settebellezze (Wertmuller, 1975)
nel 1976: Cadaveri eccellenti (Rosi, 1976), Quel pomeriggio di un giorno da cani (Lumet, 1975), Salon Kitty (Brass, 1976), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971), A qualcuno piace caldo (Wilder, 1959; ried.), Complotto di famiglia (Hitchcock. 1976), L’Agnese va a morire (Montaldo, 1976)
nel 1977: Quinto potere (Lumet, 1977), Un attimo, una vita (Pollack, 1977), Ma come si può uccidere un bambino? (Serrador, 1976), Febbre da cavallo (Steno, 1976) Giulia (Zinnemann, 1977) nel 1978), L’albro degli zoccoli (Olmi, 1978)
nel 1979: Cristo si è fermato a Eboli (Rosi, 1979), Alien (R. Scott, 1979), Infedelmente tua (Lautner, 1979) Brubaker (Rosenberg, 1980) nel 1980, nel 1982: La ragazza di Trieste (Festa Campanile, 1982), E tutti risero (Bogdanovich, 1981)
nel 1983: Britanna Hospital (L. Anderson, 1982), Danton (Wajda, 1982) e Direttore d’orchestra (Wajda, 1980) Coraggio... fatti ammazzare (Eastwood, 1983) e Christine la macchina infernale (Carpenter,
1983) nel 1984. Il Capitol è tra i primi cinema a chiudere i battenti, a causa dell’esplosione televisiva dei primi anni ottanta. La programmazione cessa nell’estate 1984.
Di lì a pochi mesi la via croce Rossa verrà sconvolta dai lavori per la terza linea della metropolitana. Oggi la sala, opportunamente ristrutturata, è divenuta un grande negozio di abbigliamento.
Via Croce Rossa agli inizi del secolo (da Skycrapercity.com, su gentile segnalazione di Marco Ferrari) foto
Edificio del cinema Capitol in costruzione nel 1948 foto
Cinema Capitol intorno al 1950 L’edificio complessivo, visto da via Montenapoleone
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Dettaglio della cartolina foto
Cinema Capitol intorno al 1950 L’edificio complessivo, visto da via Monte di Pietà
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Dettaglio della cartolina foto
Cinema Capitol nel settembre 1951. In programmazione c’è il film Okinawa (L. Milestone, 1951) foto*
Dettaglio della cartolina foto
Ingresso secondario su via Manzoni, angolo via Pisoni, nel nov. 1954 in programmazione c’è Il piccolo fuggitivo (Ashley, 1953)
(da Skycrapercity.com, su gentile segnalazione di Marco Ferrari) foto
Cinema Capitol nel 1955 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
La sala negli anni cinquanta (su gentile segnalazione di Willy Salveghi e Marco Ferrari) foto*
Cinema Capitol nel febbraio 1962 In programmazione c’è il film Boccaccio ‘70 foto
Cinema Capitol nell’ottobre 1962 In programmazione c’è il film La cuccagna foto
Fellini al Capitol - anteprima di 81/2 (feb. 1963) L’ingresso e l’atrio foto 1 - foto 2 - foto 3*
La sala foto 1 - foto 2*
Cinema Capitol nell’ottobre 1969
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Cinema Capitol nel 1976
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Cinema Capitol nell’autunno 1982 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
In programmazione c’è il film inglese Britanna Hospital foto*
Medesimo spazio urbano nell’ottobre 2007 Visione frontale dell’attuale negozio foto
Visione laterale foto
Visione laterale, dando le spalle a via Monte Napoleone. Risalta sulla sinistra l’orribile monumento a Sandro Pertini (Aldo Rossi, 1990) foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Le spie - 17 gen 1958 immagine* Gli spostati – 31 mar. 1961 immagine Boccacco ‘70 – 22 feb. 1962 immagine* Terrore alla 13° ora - 8 ago 1964 immagine Il magnifico cornuto – 3 dic. 1964 immagine Weekend a Zuydcoote – 2 set. 1965 immagine* C’era una volta – 29 nov 1967 immagine La tenda rossa – dic 1969 immagine Il tagliagole – sett. 1970 immagine* L’assassino di Rillington Place n. 10 – 1970 immagine* Il cadavere dagli artigli d’acciaio (Keigel)- 20 ott 1970 immagine I senza nome – 17 dic. 1970 immagine* Il gatto a nove code – 12 febb. 1971 immagine* Un’anguilla da 300 milioni – 7 mag 1971 immagine L’uccello dalle piume di cristallo (ried.) – estate 1971 immagine Io sono Valdez (Sherin) – 26 ago 1971 immagine Roma bene – 20 ott. 1971 immagine* Il braccio violento della legge – 1972 immagine* Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo – 1972 immagine Provaci ancora, Sam – 1972 immagine Willard e i topi – 2 mar 1972 immagine Cosa avete fatto a Solange? – 27 mag. 1972 immagine* L’attentato – sett. 1972 immagine* Frenzy – 26 ott. 1972 immagine* Getaway – 16 dic. 1972 immagine* Gang - 15 dic. 1975 immagine* Pasqualino Settebellezze - 28 dic. 1975 immagine Cadaveri eccellenti - 20 feb. 1976 immagine* Infedelmente tua - 30 ago. 1979 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Alien - 25 ott. 1979 immagine*
Articoli su quotidiani (per gentile concessione di Marco Ferrari)
“Nell’estate assassina moriranno Capitol, Rivoli, Dal Verme, America,
XXII Marzo” di Giorgio Carbone – La Notte, lug. 1984 immagine
“Addio vecchio Capitol” - Il Giorno, 21 apr. 1985 immagine
Biglietto del cinema (anni sessanta) (per gentile conces. di Willy Salveghi) immagine (1977) (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
(1981)
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Mappa di Milano (Duomo - p. Scala - via Manzoni)
La posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
scheda creata nell’apr. 2008; ultimo aggiornamento: giu 2018
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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