Il cinema Capitol, uno dei più grandi di Monza, si trova dentro un imponente edificio residenziale costruito nella seconda metà degli anni cinquanta e ubicato in via
Pennati n. 10 (ma si è chiamata via Scotto fino al termine degli anni settanta), a pochi passi dal Municipio e da piazza Trento e Trieste. La costruzione del nuovo, moderno edificio era parte di un progetto di “bonifica” del
quartiere il quale godeva di cattiva fama a causa della presenza di una casa di tolleranza. La legge Merlin - approvata nel febbraio 1958 ed entrata in vigore nel settembre successivo - chiudeva definitivamente
duemilacinquecento case chiuse in Italia. Anche dalle parti di via Scotto, dunque, si poteva ora aprire un’elegante sala cinematografica che avrebbe, in qualche modo, contribuito a riqualificare l’intera zona residenziale.
Il Capitol, locale che offre film in prima visione cittadina, è operativo a partire dagli ultimi giorni del marzo 1959 (nella stessa settimana chiude il cinema Nuovo di cui il Capitol ricicla la licenza; vedi); l’inaugurazione
avviene il giorno 28 marzo 1959 con il film La Maja desnuda (H. Koster, 1958), una coproduzione MGM - Titanus. Nel 1981 il cinema viene ristrutturato una prima volta. Negli anni duemila si adegua alla nuova
realtà trasformandosi nella Multisala Capitol: dal 2003 sono in funzione due sale che corrispondono (più o meno) alla vecchia distinzione di platea e galleria.
Tra le pellicole più rilevanti, ospitate al Capitol, ricordiamo Intrigo internazionale (Hitchcock, 1959), Deserto rosso (Antonioni, 1964), La battaglia di Algeri (Pontecorvo, 1966), Cul de sac (Polanski, 1966) e Il pianeta delle scimmie (Schaffner, 1968) nel 1968,
Il mucchio selvaggio (Peckinpah, 1969), Il conformista (Bertolucci, 1970), Morte a Venezia (Visconti, 1971), Il tagliagole (Chabrol, 1971), Nel nome del padre (Bellocchio, 1971), Messaggero d’amore (Losey, 1971), Domenica, maledetta domenica (Schlesinger, 1971) e Quattro
mosche di velluto grigio (Argento, 1971) nel 1972, Cane di paglia (Peckinpah, 1972), Un tranquillo weekend di paura (Boorman, 1972), Il Padrino – Parte seconda (Coppola, 1974), Il fiore delle Mille e
una notte (Pasolini, 1974), Yakuza (Pollack, 1975), Shampoo (Ashby, 1975), Lo squalo (Spielberg, 1975) e Amore e guerra (Allen, 1975) nel 1976, Tutti gli uomini del presidente (Pakula, 1976),
Novecento Atto I° (B. Bertolucci, 1976), Un matrimonio (Altman, 1978) nel 1979, I cancelli del cielo (Cimino, 1980) nel 1981, Identificazione di una donna (Antonioni, 1982), 48 ore (Hill, 1982) nel 1983, Il declino dell’impero americano (Arcand, 1986) nel 1987, Angel Heart (Parker, 1987) nel 1988 e Il tè nel deserto (B. Bertolucci, 1990) nel 1991.
Panorama di Monza nel 1960 In alto al centro il nuovo edificio di colore bianco del Capitol foto
Dettaglio della cartolina foto
Via Pennati nel 1965 Manifesto pubblicitario (Su e giù, M. Guerrini) e cinema nel fondale foto 1 - foto 2*
Il cinema Capitol nel 1988 In programmazione c’è il film americano Milagro (R. Redford, 1987) foto
La sala foto*
Capitol Multisala nel 2003 Ingresso foto 1 – foto 2
La sala grande foto 1 – foto 2
La sala piccola foto 1 – foto 2
Capitol Multisala nel gennaio 2008 L’edificio verso piazza Carducci foto
L’edificio verso il parco foto
L’edificio visto da via Mauri foto
L’ingresso foto 1 – foto 2
Vista aerea del cinema Capitol e del cinema Astoria nel 2010 foto
Biglietti del cinema 1986 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Il Cittadino. 2 aprile 1959 Articolo relativo all’inaugurazione del cinema Capitol testo
Mappa di Monza (centro)
Posizione del cinema immagine
*l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
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