Il cinema Cenisio, situato nella via omonima al civico n. 40, in prossimità di piazza Diocleziano e dell’imbocco di via Mac Mahon, viene inaugurato intorno al 1918.
Il locale non compare sui quotidiani e utilizza i consueti manifesti tipografici fino al termine degli anni venti. Nei primi anni di attività, di tanto in tanto, la sala affianca il varietà alle regolari
proiezioni; dal 1921 ogni iniziativa teatrale cessa e il nome del locale passa da “cinema-teatro Cenisio” al semplice “cinema Cenisio”. La sala è un cinema popolare che ospita film in terza visione.Tra essi ricordiamo:
nel 1920 Il cadavere accusatore (Guarino, 1917), Gli spazzacamini della Val d’Aosta (Paradisi, 1914), Saffo (A. Molinari, 1918), Fantasma (Buonocore, 1918), Fiamme avvolgenti (E. Bencivenga, 1918), Gli ultimi giorni di Pompei (E. Ridolfi, 1913), La capanna dello zio Tom (t.o. The
Uncle Tom's Cabin, J. Dawley, 1919), Papà mio, mi piaccion tutti (E. Perego 1918), L’enigma del baule rosso (G. Armandis, 1919), Il giardino del mistero (G. Armandis, 1919), L’aquilone (A. Consalvi, 1916)
nel 1921 Il diamante della morte (t.o. Fatal Ring, B. Millhauser, 1917), Il proiettile di rame (t.o. The Brass Bullet, B. Wilson, 1918) nel 1924 La piccola parrocchia (M. Almirante, 1923), La portatrice di pane (E. Vidali, 1916), Le
vittime dell’oro (G. Casaleggio, 1921), La cintura delle Amazzoni (M. Guaita-Ausonia, 1920), Madame DuBarry (E.Lubitsch, 1919), Leda senza cigno (G. Antamoro, 1918), Controspionaggio (F. Guillaume, 1918), Vendetta nel sole (G. Brignone, 1919), La più bella donna del mondo (L.Mele, 1920), Fantasia bianca (A. Masi, 1919), Anime del deserto (t.o. Die Tochter der Mehamed,
A. Halm, 1919) nel 1928 Siberia (t.o. idem, V.Schertzinger, 1926), La piccola Annie (t.o. Little Annie Rooney, W. Beaudine, 1925), La castellana del Libano (t.o. La chatelaine du Liban, M. De Gastyne, 1926; film vietato ai minori di 15 anni, divieto in uso negli anni venti; si veda l’esplicito avviso sul manifesto)
nel 1930 Fedora (Serena, 1916), I figli del divorzio (t.o. Children of Divorce, F. Lloyd, 1926), Russia (M. Bonnard, 1927) Il cinema Cenisio quasi certamente non rinnova la sala e non la attrezza per il sonoro: del locale si perdono le tracce intorno al 1932.
Il cinema intorno al 1925 (per gentile concessione di Mattia Perfetti) foto 1 - foto 2
Medesimo spazio urbano intorno al 1950
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Medesimo spazio urbano nel 2008 (da google.it/maps)
L’edificio che, probabilmente, ospitava il cinema foto
L’edificio verso piazza Diocleziano foto
L’edificio verso piazza Firenze foto
Vista aerea dell’ex cinema intorno al 2010 (da google.it/maps) foto
14 manifesti del cinema Cenisio (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920 Papà mio, mi piaccion tutti - gen immagine La capanna dello zio Tom - gen immagine La danza del velo; Fiamme avvolgenti; Gli ultimi giorni di Pompei
La straniera - ott immagine Il cadavere accusatore, Gli spazzacamini della Val d’Aosta, Saffo, Fantasma - nov immagine L’enigma del baule rosso; Il giardino del mistero; L’aquilone - dic immagine 1921 Il proiettile di rame - apr immagine Il diamante della morte immagine 1924 La piccola parrocchia; La portatrice di pane; Le vittime dell’oro
La cintura delle Amazzoni - mar immagine Madame DuBarry; Leda senza cigno; Controspionaggio; Vendetta nel sole La più bella donna del mondo; Fantasia bianca; Anime del deserto - apr immagine 1928 Siberia - ago immagine La castellana del Libano (viet. min. 15 anni) - set immagine La piccola Annie - ott immagine 1930 Russia - feb immagine Fedora; I figli del divorzio - mar immagine
Mappa di Milano (via Cenisio)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nel lug. 2014; ultimo aggiornamento: giu 2015
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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