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Nel quartiere di Porta Romana, nel settembre 1944, in via Pier Lombardo 14, all’incrocio con via Vasari, viene inaugurato il cinema Ars
(800 posti). Si tratta probabilmente dell’unica sala milanese aperta negli anni del conflitto mondiale. Il locale abbina film e spettacoli, spesso ospitando anche concerti di musica classica (nel primo periodo di arrività c’era un appuntamento fisso con la musica da camera il martedì pomeriggio). In tal senso appare motivata la scelta dell’impegnativo nome latino.
Il cinema si colloca tra le sale di terza visione e negli anni cinquanta e sessanta offre due film al prezzo di uno. Come capita spesso in questi casi, le pellicole proposte sono spesso di modesto valore.
La gestione è
curata dalla E.C.I. (Esercizio Cinematografico Italiano) di Roma, che segue molte sale milanesi tra cui: Giardini, Odeon, Puccini, Missori, Manzoni, Dal Verme, Impero, Cielo e Las Vegas.
Tra i film più significativi ospitati nel locale ricordiamo
C’è un fantasma nel castello (Simonelli, 1942) e Se io fossi onesto (Bragaglia, 1942) nel 1945, Sperduti nell’harem (Reisner, 1944; con Gianni e Pinotto) nel 1947
nel 1948
Lo sparviero del mare (Curtiz, 1940), Missione segreta (Le Roy, 1944 con Spencer Tracy), Il diavolo bianco (Malasomma, 1947)
nel 1949
I pompieri di Viggiù (Mattoli, 1949), Dumbo (Armstrong e Ferguson, 1941 cartoni animati Disney)
nel 1950
Napoli milionaria (De Filippo, 1950), Cielo sulla palude (Genina, 1949), Furia dei tropici (De Toth, 1949), Cielo di fuoco (King, 1949 con Gregory Peck), Lettera da una sconosciuta (Ophüls,
1948), La rosa di Bagdad (Domenighini, 1949; cartoni animati), Odissea tragica (Zinnemann, 1948), Fuoco a Oriente (Milestone, 1943), Gilda (Vidor, 1946), Il bacio della pantera (Tourneur, 1942)
nel 1951
La penna rossa (Preminger, 1951), Mercanti di uomini (Mann, 1949), Cenerentola (Geronimi e Jackson, 1950 cartoni animati Disney), Notorious (Hitchcock, 1946), Rio Bravo (Ford, 1950), I
tre caballeros (Ferguson e Geronimi, 1944 cartoni animati Disney), L'amante indiana (Daves, 1950 con James Stewart), Uomo bianco tu vivrai! (Mankiewicz, 1950), La bolgia dei vivi (Seiler, 1939 con
Humphrey Bogart), La jena (Wise, 1945) abbinato alla partita di calcio Italia-Jugoslavia, Totò sceicco (Mattoli, 1950)
nel 1952
Il caso Paradine (Hitchcock, 1947), Fanfan La Tulipe (Christian-Jaque, 1951), Il
brigante di tacca del Lupo (Germi, 1952), Il sogno di Zorro (Soldati, 1952)
nel 1954
I miserabili (Freda, 1949), Gli occhi che non sorrisero (Wyler, 1952), Arrivano i nostri (Mattoli, 1951), Anna Lucasta (Rapper, 1949) e Bellezze in bicicletta (Campogalliani, 1951)
Mogambo (Ford, 1955), Il sole splende alto (Ford, 1953) e Le diciottenni (Mattoli, 1955) nel 1956, Donatella (Monicelli, 1956) e L’uomo che sapeva troppo (Hitchcock, 1956) nel 1957, Brigadoon (Minnelli, 1954) nel 1958,
nel 1959:
Il corsaro dell’isola verde (Siodmak, 1952), Il grande campione (Robson, 1949), Belle ma povere (Risi, 1957), Racconti d’estate (Franciolini, 1958) e Notre Dame de Paris (Delannoy, 1956)
Bonjour tristesse (Preminger, 1958) e Carmela è una bambola (Puccini, 1958) nel 1960, Montone a cinque zampe (Verneuil, 1954) nel 1961, Don Camillo monsignore ma non troppo (Gallone, 1961) nel 1962, Anni ruggenti (Zampa, 1962) e Le spose di Dracula (Fisher, 1960) nel 1963,
nel 1964:
L’appartamento (Wilder, 1960) I quattro monaci (Bragaglia, 1962), Il magnifico disertore (noto
anche col titolo Atto d'amore, Litvak, 1953) e L’uomo che uccise Liberty Valance (Fird, 1963)
nel 1965
Maschere e pugnali (Lang, 1946; ried.), Una moglie americana (Polidoro, 1965) e Il duca nero (Mercanti, 1962)
Le folli notti del dottor Jerryl (Lewis, 1963) nell’aprile 1966.
Nel corso dell’estate 1966 la gestione apporta alcune modifiche al locale che si trasforma nel cinema Continental (740 posti). Il cambio di nome avviene
in parallelo a quello di numerosi cinema milanesi: si abbandonano sostantivi generici (molto spesso ripetizioni dell’indirizzo come Meda, Abruzzi o Umbria) o arcaici (è il caso dell’Ars, un termine latino poco adatto ai “tempi
nuovi”) per termini più “internazionali”, con una particolare predilezione per l’universo americano (New York, Oscar, Boston... ). Il locale, inizialmente promosso tra le sale di seconda visione, torna tra le terze visioni già
nell’autunno 1967. Col nuovo nome durerà assai poco.
Tra i principali film ospitati in questa fase ricordiamo La caduta delle aquile (Guillermin, 1966) e Le piacevoli notti (Crispino, 1966) nel novembre 1966
nel 1967
I professionisti (Aldrich, 1966), La resa dei conti (Sollima, 1967), Un uomo, una donna (Lelouch, 1966) e Il sorpasso (Risi, 1962),
nel 1968
A 007 si vive solo due volte (Gilbert, 1967), Gli occhi della notte (Young, 1967) e La
truffa che piaceva a Scotland Yard (Smight, 1966)
nel 1969
C’era una volta (Rosi, 1967), Arabella (Bolognini, 1967), Banditi a Milano (Lizzani, 1968), Barbarella (Vadim, 1968), 7 volte 7 (Lupo, 1968), Killer, adios (Zeglio, 1968), Un
lungo giorno per morire (Collinson, 1968), La strana coppia (Saks, 1968), Il mio amico il diavolo (Donen, 1967)
nel 1970:
I bastardi (Tessari, 1968), Ad ogni costo (Montaldo, 1967), Millie (G. R. Hill, 1967), Il
serpente di fuoco (Corman, 1967), Un mondo nuovo (De Sica, 1966)
nel 1971:
Hallucination (Losey, 1961), L’alibi (Celi, Gassman, Lucignani, 1969), Le foto proibite di una signora perbene (Ercoli, 1969), Il monaco di Monza (S. Corbucci, 1962; con Totò), Un
bellissimo novembre (Bolognini, 1969), I lunghi giorni delle aquile (Hamilton, 1969)
nel 1972:
Il grande caldo (Lang, 1953), Uomini e cobra (Mankiewicz, 1970), Punto zero (Sarafian, 1971), La
piscina (Deray, 1969), Il merlo maschio (Festa Campanile, 1971), Il clan degli uomini violenti (Granier-Deferre, 1970)
Nel novembre 1972
il cinema interrompe la propria attività, chiude per restauri e diviene il Salone Pier Lombardo di Franco Parenti e Andrée Ruth Shammah, un teatro che nel giro di poche stagioni si colloca tra le più prestigiose sedi della cultura milanese. Ospiterà anche concerti, opere liriche e, saltuariamente, interessanti rassegne cinematografiche (vedi sotto).
Nel 1989, alla morte del fondatore, il locale cambia nome e diventa il Teatro Parenti.
Il cinema Continental nel 1967
La sala (per gentile concessione di Stefano Petrella) foto*
Continental/Pier Lombardo intorno al 1970
La sala (foto di Anna Ascione) foto
Inaugurazione del Teatro Pier Lombardo - 2 gen. 1973
L’insegna e l’ingresso foto 1 - foto 2
Teatro Pier Lombardo intorno al 1975
L’ingresso foto
Il Teatro Pier Lombardo nel 1974(per gentile concessione di Willy Salveghi)
La sala foto
Il Teatro Parenti nell’aprile 2008
La facciata, l’ingresso e l’atrio foto 1 – foto 2 - foto 3
L’edificio verso viale Umbria foto
L’edificio verso viale Monte Nero foto
Vista aerea del’ex cinema nel 2010 foto
Annunci pubblicitari su quotidiani dell’Ars
Concerti di musica classica – 23 feb. 1945 immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani del Continental
I nostri mariti - 30 ott. 1966 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
El Cjorro (Fregonese, 1966) - 30 ott. 1966
(per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Le piacevoli notti – 26 nov. 1966 immagine
Rassegne cinematografiche al Teatro Pier Lombardo negli anni settanta
(per gentile concessione di Willy Salveghi)
Film operistici (set 1974), Jean Cocteau (apr. 1976), Gangster& Detectives immagine
Italia in bianco e nero (apr. 1974), Fratelli Marx/ Moravia al cinema (apr. 1977) immagine
Columbia festival, 2° festival del musical americano, Festival del film
del terrore (giu 1973) immagine
Biglietti del cinema Continental
1970(per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Mappa di Milano
Posizione del cinema immagine
si ringrazia Willy Salveghi per le notizie fornite
* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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