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testo scritto in collaborazione con Willy Salveghi
Il teatro Dal Verme, situato in via San Giovanni sul Muro - in prossimità del Castello Sforzesco, del cineteatro Eden e del teatro Olimpia - viene fatto costruire
nelle forme tipiche di una sede operistica dal conte Francesco Dal Verme. Il teatro sorge al posto del Teatro Politeama Ciniselli, un baraccone di legno costruito nel 1864, che prendeva il nome dalla Compagnia Equestre di
Gaetano Ciniselli, dove si svolgevano spettacoli circensi e teatrali alternati con compagnie di prosa e allestimenti di melodrammi. Il conte Francesco Dal Verme, il cui palazzo sorgeva di fronte al teatro, si recò a
protestare in Municipio per il pubblico turbolento che frequentava questo luogo di spettacoli malfamati. La costruzione non poteva venire legalmente abbattuta se non per essere sostituita da un teatro vero e proprio e pertanto
il conte decise di acquistarla (1871) per costruirvi un nuovo teatro. Quest’ultimo viene realizzato dall'architetto Giuseppe Pestagalli, dopo una lunga e difficoltosa trattativa con Ciniselli. La nuova sala (3000 posti)
presenta la classica forma a ferro di cavallo con un ampio palco prevalentemente utilizzato per spettacoli lirici o di circo equestre, una vasta platea e una galleria circolare, completata, nella parte superiore, da un
ambulacro anulare utilizzato come loggione. Il Dal Verme è il primo teatro milanese concepito come funzionale luogo d'incontro e non solo come semplice sala di spettacoli. L’inaugurazione ha luogo il 14 settembre 1872 con
l’opera Gli Ugonotti (1836) di Meyerbeer. Fin dall’inizio la sala diviene, insieme al Teatro alla Scala e al Teatro Lirico, una delle principali sedi della lirica milanese.
Tra le principali opere allestite al Dal Verme in prima mondiale ricordiamo Le Villi (31 maggio 1884), lavoro d’esordio di Giacomo Puccini, Pagliacci (21 maggio 1892), lavoro d’esordio di Ruggero Leoncavallo, I Medici (9 novembre 1893) sempre di Leoncavallo e Conchita (14
ottobre 1911) di Riccardo Zandonai. Negli anni dieci i film vi compaiono solo occasionalmente: ad esempio nel giugno 1914 si replica Cabiria di Giovanni Pastrone (dopo la prima, avvenuta al Lirico nell’aprile
precedente; vedi), film colossale basato su una sceneggiatura cui ha collaborato D’Annunzio e un commento sonoro in parte di Ildebrando Pizzetti. Si tratta, tuttavia, di un evento isolato.
A partire dagli anni venti sul palcoscenico del Dal Verme si alternano lirica, prosa, spettacoli di varietà (non manca neppure il circo) e film. Dai primi anni trenta, invece, la sala viene presa in gestione dalla Società
Suvini-Zerboni e diviene prevalentemente un cinematografo di prima visione dove le pellicole vengono quasi sempre abbinate a spettacoli di rivista. Nei primi anni quaranta la sala viene retrocessa tra le seconde visioni. Il
cinema ospita film di buona qualità, con un occhio attento alla migliore produzione italiana (De Sica, Mattoli, Bragaglia, Scola, Salce, Loy, Leone). Mancano quasi completamente le pellicole di scarsa qualità mentre il cinema
d’autore vi compare di rado e solamente con titoli di sicuro impatto commerciale (Il Gattopardo nel 1963, Fellini-Satyricon nel 1969, Ludwig nel 1973). La gestione è curata dal Gruppo Cinematografico Leoni, che, negli anni '30 segue una trentina di sale in tutta Italia.
Tra i film più significativi ospitati dal locale in questa prima fase ricordiamo Ridolini e la belva nera (L.Semon, 1918) nel 1924, L’uomo tra le fiamme (t.o. Der Mann in Feuer, E. Washneck, 1926) e La brigata del fuoco (t.o. The Fire Brigade, W. Nigh, 1926) nel 1927, La casa materna (t.o. Ich galub nie mehr an eine Frau, M. Reichmann 1930) nel 1930, Il coraggio della paura (Sutherland,
1932) nel 1933, King Kong (Cooper, Schoedsack, 1933) e Rivalità eroica (H. Hawks, 1933) nel 1934, Tutta la città ne parla (Ford, 1935) nel 1935, Giuletta e Romeo (Cukor, 1936) e Scipione l’Africano (Gallone, 1937) nel 1937, I fanciulli del West (Horne, 1937 con Stanlio e Ollio) nel 1938, Batticuore (Camerini, 1939), Adorazione (Litvak, 1938) nel 1940, Non me lo dire! (Mattoli, 1940),
nel 1941 E’ caduta una donna (Guarini, 1941), Intermezzo (Ratodd, 1939; con. Ingrid Bergman), Teresa Venerdì (De Sica, 1941), nel 1942 Un garibaldino in convento (De Sica, 1942), I tre aquilotti (Mattoli), Se io fossi onesto (Bragaglia, 1942)
Il porto delle nebbie (Carné, 1938) e Malombra (Soldati, 1942) nel 1943. I bombardamenti alleati del 14 agosto 1943 danneggiano gravemente il cineteatro Dal Verme costringendolo alla chiusura.
Radicalmente restaurato (si perde l’antica sala a ferro di cavallo di stampo operistico) su disegni degli architetti Mario Cavallè e Vittoriano Viganò (1850 posti) esso riapre nella seconda metà del 1947,
con annessa una birreria-ristorante con ingresso indipendente. Il vasto palcoscenico, in precedenza grande quanto la sala, viene abolito e il suo spazio è incorporato nell’ampia platea in cui i posti a sedere sono organizzati su un piano in discesa il cui dislivello massimo giunge a ben 11 metri.
Vi si tengono, tuttavia, ancora concerti, soprattutto jazzistici. In particolare, nel maggio 1959, vi suona Louis Armstrong. Il cinema ritorna tra le sale di prima visione, mentre già dal 1950 il locale
viene declassato a seconda visione. Inoltre esso viene spesso utilizzato anche per dibattiti politici. Oltre due decenni dopo, intorno al 1974, la sala torna a far parte del ristretto numero delle prime visioni. La
gestione è della ditta Lodigiani, che, negli anni '50, segue anche Missori, Odeon, Apollo, Puccini e Giardini. In seguito subentra la E.C.I. (Esercizio Cinematografico Italiano) di Roma, che segue molte sale milanesi tra cui
Giardini, Odeon, Puccini, Manzoni, Missori, Impero, Cielo e Las Vegas. I film più interessanti ospitati dal cinema nel dopoguerra sono Fantasia (Disney, 1940) nel 1947, Il Passatore (Coletti, 1947), Il grande sonno (Hawks, 1946) e Monsieur Verdoux (Chaplin, 1947) nel 1948, L’ereditiera (Wyler, 1949) nel 1950, Il brigante Musolino (Camerini, 1950) e Dumbo (Disney, 1941) nel 1951, Anna (Lattuada, 1951) nel 1952, Un uomo tranquillo (Ford, 1952), Moulin
Rouge (Huston, 1952) nel 1953, nel 1954 Il grande caldo (Lang, 1953), Questi fantasmi (De Filippo, 1954), La guerra dei mondi (Haskin, 1952) e Anni facili (Zampa, 1953)
nel 1955 La finestra sul cortile (Hitchcock, 1954), Accadde al penitenziario (Bianchi, 1955) e Il medico dei pazzi (Mattoli, 1954; con Totò) nel 1956 La banda degli onesti (Mastrocinque, 1955), Donatella (Monicelli, 1956), Il ferroviere (Germi,
1956), Testimone d’accusa (Wilder, 1957) e Il commissario Maigret (Delannoy, 1957) nel 1958, nel 1959 Il cielo può attendere (Lubitsch, 1943), Dracula il vampiro (Fisher, 1958), A
qualcuno piace caldo (Wilder, 1959), Pietà per la carne (LeRoy, 1958) nel 1960 Audace colpo dei soliti ignoti (Loy, 1959), Il mattatore (Risi, 1960), Tutti a casa (Comencini, 1960), Gli inesorabili (Huston, 1960) e Soldati a cavallo (Ford, 1959),
nel 1961 Exodus (Preminger, 1960), Psyco (Hitchcock, 1960) e Il vigile (Zampa, 1960) nel 1961, nel 1962 Colazione da Tiffany (Edwards, 1961), Operazione terrore (Edwards, 1962), L’uomo
che uccise Liberty Valance (Ford, 1962), Barabba (Fleischer, 1961), Sodoma e Gomorra (Aldrich, 1962) nel 1963 Il Gattopardo (Visconti, 1963; tiene cartellone per oltre un mese), Hatari! (H.Hawks, 1962) e Pinocchio (H.Luske e B.Sharpsteen, 1940)
nel 1964 Ieri, oggi, domani (De Sica, 1963), 7 giorni a maggio (Frankenheimer, 1963), Per un pugno di dollari (Leone, 1964; tiene cartellone per oltre un mese), Il cardinale (Preminger, 1963)
nel 1965 I complessi (Risi, Rossi, D’Amico, 1965), Sette uomini d’oro (Vicario, 1965), Lord Jim (R. Brooks, 1965) nel 1966 Agente 007 Thunderball (Young, 1965), Le piacevoli notti (Crispino, 1966), La
caduta delle aquile (J. Guillermin, 1966) nel 1967 Il buono, il brutto, il cattivo (Leone, 1966), O.K. Connery (De Martino, 1967) e Il dottor Zivago (Lean, 1966; tiene cartellone per oltre un mese)
Straziami ma di baci saziami (Risi, 1968) nel 1969 Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico... (Scola, 1968; tiene cartellone per oltre un mese), Fellini Satyricon (Fellini, 1969; tiene cartellone per oltre tre mesi), Butch Cussidy (G. R. Hill, 1969; tiene cartellone per oltre un mese),
nel 1970 Il presidente del Borgorosso Football Club (D’Amico, 1970), Ultimo domicilio conosciuto (Giovanni, 1969), Rosolino Paternò soldato (Loy, 1970), Dramma della gelosia: tutti i
particolari in cronaca (Scola, 1970), Contestazione generale (Zampa, 1970; tiene cartellone per un mese), Colpo da 500 milioni alla National Bank (Hall, 1970), Con quale amore, con quanto amore (Festa Campanile, 1969), I guerrieri (Hutton, 1970), Il clan dei siciliani (Verneuil, 1969),
nel 1971 L’ultima valle (Clavell, 1970), La supertestimone (Giraldi, 1971), Il provinciale (Salce, 1971), Per grazia ricevuta (Manfredi, 1971; tiene cartellone per un mese), Due sporche carogne (Herman,
1968), Questo pazzo, pazzo, pazzo pazzo mondo (Kramer, 1963; ried.) nel 1972 La Betia (De Bosio, 1971), Agente 007 Una cascata di diamanti (Hamilton, 1971), Chato (Winner, 1972), Lo scopone scientifico (Comencini, 1972), Bianco rosso e... (Lattuada, 1972), Il
caso Carey (Edwards, 1972), Jus primae noctis (Desta Campanile, 1972), E poi lo chiamarono il Magnifico (Barboni, 1972) nel 1973 Che c'entriamo noi con la rivoluzione? (S.Corbucci, 1972), Che? (Polanski, 1972),
Ludwig (Visconti, 1973) nel 1974 Lo scopone scientifico (Comencini, 1972), Il mio nome è Nessuno (Valerii, 1974), Il giustiziere della notte (Winner, 1974) e Pane e cioccolata (Brusati, 1973)
nel 1975 Terremoto (Robson, 1974), C’eravamo tanto amati (Scola, 1974) e L’isola sul tetto del mondo (Stevendon, 1974; tiene cartellone per oltre un mese) nel 1976 Cenerentola (Disney; 1950, ried.; tiene cartellone per oltre due mesi a partire dal dic. 1975), La
pattuglia dei doberman al servizio della legge (F.De Felitta, 1973), Sandokan (Sollima, 1976), 2002: la seconda odissea (Trumbull, 1972) Rollercoaster - Il grande brivido (J.Goldstone, 1977) e La battaglia di Midway (J.Smight,
1976) nel 1977, Sodoma e Gomorra (R.Aldrich, 1962) nel 1978, Grease - Brillantina (R.Kleiser, 1978), Il giorno del cobra (E.G.Castellari, 1980) e Zucchero, miele e peperoncino (S.Martino, 1980) nel
1980 nel 1981 Cornetti alla crema (S. Martino, 1981), Il bambino e il grande cacciatore (Collinson, 1980), I predatori dell'arca perduta (S.Spielberg, 1981), Il postino suona sempre due volte (Rafelson, 1981)
nel 1982 E.T. – L’extraterrestre (S.Spielberg, 1982), Taxi Driver (Scorsese, 1976), Il mondo nuovo (Scola, 1982), Lo squartatore di New York (Fulci, 1982) Avventurieri ai confini del mondo (Hutton, 1982) e Gandhi (Attenborough, 1982) nel 1983
nel 1984 Coraggio, fatti ammazzare (Eastwood, 1983), I sopravvissuti della città morta (Margheriti, 1984) e Christine la macchina infernale (Carpenter, 1983) nel 1984.
Negli ultimi anni di vita il Dal Verme sopravvive ma diviene piuttosto malfamato. Il cinema chiude nel lug.1984. Dopo un lungo periodo di inattività, lo stabile (acquistato dal Comune) viene ristrutturato per divenire
una sala da concerti. I lavori durano dal 1991 al 2001; l’inaugurazione della nuova sede avviene il 5 aprile 2001. Il nuovo, modernissimo Teatro Dal Verme possiede una grande sala di 1420 posti. Saltuariamente ospita
proiezioni cinematografiche; ricordiamo, nel 2011, una serie di filmati inediti della Pixar alla presenza del regista John Lasseter, La corazzata Potëmkin (Ejzenštejn, 1925) e The manxman (Hitchcock, 1929) nel 2013,
Tempi moderni (Chaplin, 1936; replicato nel 2020) e Il gabinetto del Dr.Caligari (Wiene, 1920) nel 2015, Sangue e arena (Niblo, 1922) e Frozen - Il regno di ghiaccio (Buck e Lee, 2013; cartoni animati Disney), nel 2016, La febbre dell'oro (Chaplin, 1925), Luci della città (Chaplin, 1931), Il circo (Chaplin, 1928), Vita da cani (Chaplin,
1918), Charlot soldato (Chaplin, 1918) nel 2020. Tutti con accompagnamento musicale dal vivo. Nell'ottobre 2015 Francis Ford Coppola presenzia al Dal Verme per un convegno a lui dedicato.
Il teatro Dal Verme intorno al 1880
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La sala foto
Il teatro Dal Verme intorno al 1900
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Il teatro Dal Verme intorno al 1910
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Piazza Cairoli intorno al 1910 Il teatro Eden e, a sinistra, il teatro Dal Verme foto
Il film Cabiria al Dal Verme nel giugno 1914 (da skycrapercity.com - su gentile segnalazione di Marco Ferrari) foto*
Il ristorante interno al teatro Dal Verme negli anni venti nel 1949 si trasforma nel ristorante Quattro Mori
(da skycrapercity.com - su gentile segnalazione di Marco Ferrari) foto
Il cineteatro Dal Verme nel 1927 In cartellone il film La brigata del fuoco foto*
Il cineteatro Dal Verme distrutto dai bombardamenti nella notte tra il 14 e il 15 agosto 1943 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Da Mario Cavallé, "Tecnica delle costruzioni di cinema e teatri" (su gentile segnalazione di Willy Salveghi):
Il cinema-teatro Dal Verme in fase di ricostruzione nel 1946-47 foto 1 –foto 2*
L’interno della sala ricostruita nella seconda metà degli anni quaranta:
l'atrio e la cassa foto 1 – foto 2*
la sala foto 1 – foto 2*
Le piante della sala:
Platea e sezione longitudinale imm.1 – imm. 2*
La sala intorno al 1950 (per gentile concessione di Marco Ferrari) foto*
La fontana collocata nel cineteatro Dal Verme (1970 circa) (su gentile segnalazione di Willy Salveghi):
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Il Dal Verme nel giugno 1971 - sciopero degli edili,convegno regionale (dal sito www.lombardiabeniculturali.it - su gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto
Il cineteatro Dal Verme intorno al 1975
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L’insegna foto 1 – foto 2
Il cineteatro Dal Verme durante il restauro negli anni novanta foto
La sala del rinnovato Teatro Dal Verme (2001)
foto (per gentile concessione di Willy Salveghi)
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Il cineteatro Dal Verme intorno al 2002 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
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Il teatro Dal Verme nel maggio 2009 L’edificio e l’ingresso foto 1 – foto 2 – foto3
Il teatro visto da piazza Cairoli foto
Il teatro visto venendo da via Meravigli foto
Vista aerea del teatro Dal Verme e dell’ex cinema Eden nel 2010 foto
Manifesti pubblicitari del Dal Verme (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1927 L’uomo tra le fiamme immagine 1930 La casa materna immagine 1933 Sotto falsa bandiera immagine 1934 Rivalità eroica immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani Spettacolo della compagnia di rivista di Totò - apr. 1950 (per gentile conces.di Willy Salveghi) immagine Il cardinale – 17 apr. 1964 immagine La caduta delle aquile - ott. 1966 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Combattenti della notte (Shavelson) – 26 nov. 1966 immagine O.K. Connery -7 giu 1967 immagine Butch Cussidy – nov.1969 immagine Il presidente del Borgorosso Football Club – dic. 1970 immagine Terremoto – mar 1975 (per gentile conces.di Willy Salveghi) immagine Zucchero, miele e peperoncino – ott 1980 (per gentile conces.di Willy Salveghi) immagine I predatori dell'arca perduta – ott 1981 (per gentile conces. di Marco Ferrari) immagine Cornetti alla crema – 28 nov 1981 immagine Il bacio della pantera – 18 set 1982 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
F. Coppola al Dal Verme nel 2015 (su gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto
Striscione pubblicitario in corso Buenos Aires (per gentile concessione di Willy Salveghi)
5° rassegna del film in lingua originale (1982) foto
Biglietto del cinema (1967; per gentile concessione di Anna Maria Fiocchi) immagine (1982; per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Biglietto d'invito per il film Il cigno nero (D.Aronofsky, 2010) - 14 feb 2011 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Mappa di Milano (via Dante)
Posizione del cinema foto
scheda creata nell’ott. 2009 ; ultimo aggiornamento: feb. 2020
si ringrazia Marco Ferrari per la collaborazione
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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