testo scritto in collaborazione con Willy Salveghi
Il cinema Dante, situato a metà di via Camperio (un tempo via San Vincenzino) al civico 7, si colloca entro le mura della ex chiesa carolingia di un convento gestito –
alcuni secoli fa - dalle monache Benedettine di San Vincenzo. Tale edificio stazionava sul lato destro della via (scendendo da Largo Cairoli) proprio dove questa (sostanzialmente parallela a via Dante) incrociava l’allora assai
ridotta via Giulini. Di quest’ultima, in pratica, il cinema finiva con l’essere lo scenografico fondale. Soppressa nel 1700, l'antica chiesetta di San Vincenzino è stata in seguito adibita agli usi più disparati diventando
infine un cinema. La sala, fin dall’inizio una modesta terza visione, è attiva intorno al 1925. Il nome -
scelto per indicarne più facilmente l'ubicazione- è preso dalla vicina via Dante. La programmazione privilegia commedie e film western e d'avventura secondari italiani e americani e la sala appare fin dall'inizio sulle pagine dei quotidiani, pur non utilizzando nè flani, nè manifesti tipografici. La clientela è spesso rumorosa e litigiosa e il locale, pur avendo una collocazione centrale, finisce con l' accollarsi una pessima fama. La gestione è affidata a Mauro Rota, storico gestore milanese e creatore del cineteatro Nazionale (1924) che controlla anche Dumont, Patria, Moderno -Via F-Filzi-, Loreto, Mondial, Colombo, Vittoria, Broletto, Poliziano, Parco, Palace, Aurora, Nuovo Cine, Porpora, Roma, Durini, Umbria, Gloria, Augusteo -V.le Vittoria-, Farini, Meravigli, Commenda e Cantù.
Nel 1943-44 la sala non viene danneggiata dai bombardamenti ed è tra le poche ad iniziare gli spettacoli alle dieci del mattino. Tra le pellicole rilevanti, poste in programmazione, segnaliamo: nel 1925: Cavalcata ardente (Gallone, 1925)
nel 1927: Aquila nera (C. Brown, 1925; con R. Valentino) nel 1928: Reginella (Queenie, H. Mitchell,, 1921), Il marito che incontrò se stesso (F. Basch, 1926) nel 1930, Gli amanti del deserto (W. Lang, 1928) nel 1931, Gli assi della tremarella (Craft, 1930) nel 1934, Rapitemi! (Perret, 1932) nel 1935, La
contessina si diverte (Billon e Lamac, 1933) nel 1936, L'eredità dello zio buonanima (Palermi, 1935) nel 1937, Orgoglio (Elter, 1938), Angelo (Lubitsch, 1937) nel 1938, nel 1939: La città dalle mille luci (Lachman, 1937), Cento uomini e una ragazza (Koster, 1937), Il
fantino della Louisiana (Pichel, 1936), Il disco 413 (Pottier, 1936), L'uomo che amo (Borzage, 1937), Mischa il fachiro (Reisner, 1937) e Il trionfo dell'innocenza (Bouquet e Kemm, 1936),
nel 1940: Una notte d'oblio (Whale, 1935), Eroe per forza (Sedgwick, 1938) e Riformatorio (Collins, 1938), La stella di Rio (Anton, 1940) e La peccatrice (Palermi, 1940) nel 1941,
nel 1942: Beatrice Cenci (Brignone, 1941), Primo amore (Gallone, 1941) e Il guanto verde (Pfeiffer, 1940) nel 1942, nel 1943: Calafuria (Calzavara, 1943), Il mistero dell'arsenale (Dickinson, 1939) e Margherita fra i tre (Perilli, 1942),
T’amerò sempre (Camerini, 1943) nel 1944, Batticuore (Camerini, 1939) e Addio amore! (Franciolini, 1943) nel 1945, Come Robinson Crusoè (Ludwig, 1940) nel 1946, Angoscia (Cukor, 1944) e Sono un disertore (Litvak, 1942; con Tyrone Power) nel 1947, Quarantamila cavalieri (Chauvel, 1941) e Persecuzione (Huntington, 1947) nel 1948, Gli ammutinati del Bounty (Lloyd, 1935) e Senza amore (Bucquet, 1945) nel 1949,
nel 1951: L'adorabile intrusa (Bacon, 1949), I fratelli di Jess il bandito (Marin, 1949), La saga dei Forsyte (Bennett, 1949) e Le due suore (Koster, 1949), nel 1952: La banda dei tre stati (Stone, 1950), Anema e core (Mattoli, 1951), L'ultima minaccia (R.Brooks;
con Humphrey Bogart), La fiammata (Blasetti; con Amedeo Nazzari), Ciclone (Lamont, 1948), nel 1953: Operazione Cicero (Mankiewicz, 1952), Luci della ribalta (Chaplin, 1952), Il grande gaucho (Tourneur, 1952), L'isola del tesoro (Haskin, 1950), Lo sprecone (Weis, 1952), Spartaco (Freda,
1953) e La nave delle donne maledette (Matarazzo, 1953), nel 1954: La sposa sognata (Sheldon, 1953), Il piccolo fuggitivo (Ashley, Engel e Orkin, 1953) Fermi tutti arrivo io! (Grieco, 1953), Mani in alto! (Nazarro, 1953), Un'americana nella casbah (Cromwell,
1938), La romana (Zampa, 1954) e Il mio uomo (Wellman, 1952), nel 1955: Prigioniero dell'harem (Annakin, 1954), L'assedio delle 7 frecce (Sturges, 1953), Il mostro della via Morgue (Del Ruth, 1954), La ragazza di campagna (Seaton, 1954), Giulietta e Romeo (Castellani, 1954), Sabrina (Wilder, 1954) e La valle dell’Eden (Kazan, 1955),
nel 1956: I senza legge (Juran, 1953), Il figlio conteso (Crichton, 1954), Il re ed io (W.Lang), L'ultima volta che vidi Parigi (Brooks, 1954), Prima linea (Aldrich, 1956), Il cavaliere senza volto (Heisler,
1956; versione cinematografica della serie televisiva americana The Lone Ranger) e il documentario La grande prateria (Algar, 1954), nel 1957: La donna venduta (N. Ray, 1956), L'uomo del West (Wyler, 1940; con Gary Cooper), Canyon River (H.Jones, 1956), Forza bruta (Dassin, 1947; con Burt Lancaster), Il gigante (Stevens, 1956) e Un
re a New York (Chaplin, 1957). nel 1958: Marisa la civetta (Bolognini, 1957), Colline nude (Shaftel, 1956) e Tempi brutti per i sergenti (Leroy, 1958) nel 1959: Io e il colonnello (Glenville, 1958), Racconti d'estate (Franciolini, 1958; con Alberto Sordi), É
sbarcato un marinaio (Taurog, 1958), Mia nonna poliziotto (Steno, 1958), La rivolta dei gladiatori (Cottafavi, 1958), Agguato ai Caraibi (Siegel, 1958), La tigre di Eschnapur (F. Lang, 1959) e Costa Azzurra (Sala, 1959),
nel 1960: La furia dei Baskerville (Fisher, 1959), Kasim, furia dell'India (Gillim, 1959), Soldati a cavallo (J.Ford, 1959; con John Wayne), Fra due trincee (Dreyfuss, 1959), e Gli occhi del testimone (Guggenheim e Stix, 1959).
nel 1961: Tipi da spiaggia (Mattoli, 1959), Asfalto che scotta (Sautet, 1960) Il cinema Dante chiude nel gennaio 1961. Dopo la sua chiusura, l’edificio viene demolito, consentendo così
l’attuale prolungamento di via Giulini, mentre l’antica facciata viene ricostruita sul lato sinistro (venendo da via Dante) della nuova via Giulini (vedi foto).
Il cinema Dante negli anni cinquanta La facciata foto*
L’incrocio tra via Camperio e via Giulini nel maggio 2008 L’incrocio, un tempo chiuso dal cinema Dante; sul lato sinistro
di via Giulini è visibile la facciata ricostruita foto
L’incrocio verso via Meravigli foto
L’incrocio verso largo Cairoli foto
Via Giulini da via Dante, verso l’incrocio foto
La facciata ricostruita in via Giulini foto 1 - foto 2
Manifesti del cinema Dante (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1928ca Reginella; Il ladroncello di Bagdad immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani: Luci della ribalta – 14 dic. 1953 - tamb. immagine
Mappa di Milano (Duomo - p. Scala - via Manzoni)
La posizione del cinema immagine
*l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nel set. 2008; ultimo aggiornamento: giu. 2016
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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