cinema Dea - cineteatro Ciak

il cinema nel 1968

Il cinema Dea inizia la propria attività il 31 dic.1948: il primo film proiettato è Per chi suona la campana (Wood, 1943). Si tratta di un’ampia sala (1450 posti) di terza visione situata in via Sangallo 33 (in zona Città Studi) nella quale, come d’uso, si proiettano film del passato, alcuni modesti, altri dignitosi e infine qualche film d’autore.
Dal 1953 la gestione del Dea viene rilevata da un gruppo comprendente il prof. Piero Agostoni, il dott. Mario Cantaluppi, il dott.Edmondo Asperges ed il Dott. Mario De Martinis, insieme a quelle di Corso, Ariston, Pacini, Plinius, Adriano, Araldo, Alpi, Arcobaleno, Splendor e Roma. Quest'ultimo gruppo viene in seguito rilevato prima da Ernesto Di Sarro, poi dall'Aristea che segue parecchie altre sale milanesi: Plinius, Ariston, Corallo, Rivoli, Zenit, Adriano, Splendor e Lux, mentre la programmazione è curata sempre da Ernesto Di Sarro, facendo un salto di qualità. Qualche sporadico tamburino inizia a fare la sua comparsa nelle pagine degli spettacoli. Una locandina con la programmazione viene esposta regolarmente alla mensa dell'Università degli Studi in via Golgi.
A partire dal 1970 la scelta dei film diviene decisamente più accurata ed attenta al cinema di qualità.
Tra le pellicole ospitate dal locale segnaliamo La vita è meravigliosa (Capra, 1946) e Germania anno zero (Rossellini, 1947) nel 1949, I sabotatori (Hitchcock, 1942) nel 1950,
nel 1951:
Sono innocente (Lang, 1937), Il bacio della pantera (Siodmak, 1942) e Venere e il professore (Hawks, 1948)
nel 1952:
Pranzo alle otto (Cukor, 1933), Totò sceicco (Mattoli, 1950) e Amor non ho... però... però... (Bianchi, 1951) 
Un uomo tranquillo (Ford, 1952) e Angoscia (Cukor, 1944) nel 1953
nel 1954:
Là dove scende il fiume (A. Mann, 1951), Napoletani a Milano (De Filippo, 1953), e Giochi proibiti (Clement, 1951)
Da qui all’eternità (Zinnemann, 1954) e Terza liceo (Emmer, 1953) nel 1955, Divisione Folgore (Coletti, 1954) nel 1956, Carmen Jones (Preminger, 1954) e Accadde al penitenziario (Bianchi, 1955) nel 1957; Il cigno (Vidor, 1956) nel 1958, Domenica è sempre domenica (Mastrocinque, 1958) nel 1959, La tigre di Eschnapur (Lang, 1958) e Totò, Peppino e le fanatiche (Mattoli, 1958) nel 1960,
nel 1961:
Walter e i suoi cugini (Girolami, 1961), Quando volano le cicogne (Kalatozov, 1957), Vacanze d’inverno (Mastrocinque, 1959), Da qui all’eternità (Zinnemann, 1953), La notte brava (Bolognini, 1959)
Torna a settembre (Mulligan, 1961) e Totò, Peppino e la dolce vita (S. Corbucci, 1961) nel 1962, Obiettivo... ragazze (Mattoli, 1963) nel 1963
nel 1964:
Suspence (Clayton, 1961), Smog (F. Rossi, 1962) e Vanina Vanini (Rossellini, 1961)
Destino sull’asfalto (Hathaway, 1955) nel 1965, Un dollaro d’onore (Hawks, 1959) e Weekend a Zuydcoote (Verneuil, 1964) nel 1966, Spara forte, più forte non capisco (De Filippo, 1966) e Non per soldi ma per denaro (Wilder, 1966) nel 1967, I 4 del Texas (Aldrich, 1963) nel 1968, Diabolik (Bava, 1968) e Straziami ma di baci saziami (Risi, 1968) nel 1969,
nel 1970:
Topaz (Hitchcock, 1969), Sweet Charity (Fosse, 1968), Yellow Submarine (Dunning, 1968), Il prof. dott. Guido Terzilli... (Salce, 1969) e Billy the Kid (Penn, 1958; ried.)
nel 1971:
Marnie (Hitchcock, 1964), Soldato blu (Nelson, 1970), Tora tora tora (Fleischer, 1970), Lo strano vizio della signora Wardh (Martino, 1971), I cuori infranti (Caprioli, Puccini, 1963)
nel 1972:
Giù la testa (Leone, 1971), Il conformista (Bertolucci, 1970), Il silenzio si paga con la vita (Wyler, 1970), Cavalieri selvaggi (Frankenheimer, 1971), La mortadella (Monicelli, 1971), Agente 007 Misione Goldfinger (Hamilton, 1964; ried.); I guerrieri (Hutton, 1970), Una città chiamata Bastarda (Parrish, 1971), Il medico dei pazzi (Mattoli, 1954; con Totò - ried.) e La classe operaia va in Paradiso (Petri, 1971)
nel 1973:
Unico indizio: una sciarpa gialla (Clement, 1972), Uno sparo nel buio (Edwards, 1964; ried.), Joe Kidd (Sturges, 1972), Fango, sudore e polvere da sparo (Richards, 1972), La corsa della lepre attraverso i campi (Clement, 1972), Per qualche dollaro in più (Leone, 1965; ried.), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971), Doppia immagine nello spazio (Parrish, 1969), Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (Zampa, 1971), Contestazione generale (Zampa, 1970), Joe Kidd (Sturges, 1972)
nel 1974:
Una squillo per l’ispettore Klute (Pakula, 1970), Dove osano le aquile (Hutton, 1968), Il conformista (Bertolucci, 1970; già programmato nel 1972), e Nick mano fredda (Rosenberg, 1967)
Il gatto e il topo (petrie, 1974) e L’uomo che uccideva a sangue freddo (Jessua, 1974) nel 1975.
Il locale chiude nell’ottobre 1975.

Il Dea si trasforma nel cineteatro Ciak, locale che viene inaugurato il 14 ott. 1976 con la proiezione de L’innocente (Visconti, 1976)..
Nella ristrutturazione la curiosa e piacevole parte superiore dell’edificio, di forma tondeggiante, si trasforma in un opprimente parallelepipedo nero.
La nuova sala alterna cinema di qualità, manifestazioni cinefile, eclatanti festival Jazz che vedono la partecipazione dei maggiori nomi della scena mondiale (vi hanno suonato, tra gli altri, Gerry Mulligan nel 1977, Sun Ra, Sam Rivers e Chick Corea nel 1980, Cecil Taylor nel 1983, Wayne Shorter, Dizzy Gillespie e Dave Brubeck nel 1988, il Modern Jazz Quartet e McCoy Tyner nel 1989), teatro di prosa e cabaret (tra gli attori ospiti ricordiamo Aldo Fabrizi, Walter Chiari, Enzo Jannacci, Dario Fo e Diego Abatantuono).La cabina è dotata di macchine Cinemeccanica automatiche.
Tra gli eventi più significativi ricordiamo il ciclo dedicato ai fratelli Marx nel 1982 (tutte le pellicole del periodo 1929-50, per la prima volta in originale, in collaborazione con l’Obraz), la rassegna del cinema pornografico “d’autore” nel 1982 (con la prima italiana di The Devil in Miss Jones, G. Damiano, 1972) con traffico impazzito, caos e code interminabili (ricca, per l’occasione, la partecipazione femminile) e la proiezione di Cinque serate (Mikhalkov, 1978) nel 1985, alla presenza del regista russo il quale, dopo la proiezione, si era piacevolmente intrattenuto col pubblico.
Tra i singoli film invece
nel 1976:
Novecento atto I (Bertolucci, 1976), I senza nome (Melville, 1970), La casa dalle finestre che ridono (Avati, 1976), Cinque pezzi facili (Rafelson, 1970), Da qui all’eternità (Zinnemann, 1954)
nel 1977:
Il maratoneta (Schlesinger, 1976), Casanova (Fellini, 1976), e L’inquilino del terzo piano (Polanski, 1976)
nel 1978:
Giulia (Zinnemann, 1976), Da qui all’eternità (Zinnemann, 1973), La tierra prometida (Littin 1971), 2001: odissea nello spazio (Kubrick, 1968) e Serpico (Lumet, 1973) nel 1978,
nel 1979:
Ecce bombo (Moretti, 1978), Quel pomeriggio di un giorno da cani (Lumet, 1975), Un matrimonio (Altman, 1978) e Irma la dolce (Wilder, 1963)
Brubaker (Rosenberg, 1980) e Mon oncle d’Amerique (Resnais, 1980) nel 1981,
nel 1982:
Un lupo mannaro americano a Londra (Landis, 1980), L’altro ieri (Bacso, 1981), Bizalom (Szabò, 1979), Manila (L. Brocka, 1976), La vendetta del gangster (Fuller, 1960)
I ragazzi irresistibili (Ross, 1975) e Una poltrona per due (Landis, 1983) nel 1984,
nel 1985:
Zelig
(Allen, 1983), Un anno vissuto pericolosamente (Weir, 1983), Cinque serate (Mikhalkov, 1978) e Amico tra i nemici, nemico tra gli amici (Mikhalkov, 1974)
Il ciclo completo dei western di Sergio Leone nel 1986, La vedova nera (Rafelson, 1986) e Witness, il testimone (Weir, 1984) nel 1987 e le prime milanesi di Mon oncle d’Amerique (Resnais, 1980), L’impero della passione (Oshima, 1978) nel 1982 e Pentimento (Abuladze, 1984) nel 1987.
Con il 1988 si può considerare conclusa l’attività cinematografica del Ciak che continua a operare come teatro e come sede dispettacoli di varia natura.
Tra le poche pellicole ospitate in quest'ultima fase ricordiamo: Donne sull'orlo di una crisi di nervi (Almodovar, 1988) nel 1991, una rassegna su Robert Bresson con i film Il diario di un curato di campagna (1951), La conversa di Belfort (1943), Così bella, così dolce (1969), Au hasard Balthazar (1966), Mouchette (1967) e Un condannato a morte è fuggito (1956) nel giugno 1995, e Babylon - La paura è la migliore amica dell'uomo (Chiesa, 1994) nel 1996.
Dal 2007 il teatro Ciak chiude (si prevede la conversione in uno stabile residenziale) mentre la stagione teatrale, mantenendo il tipico logo della sala di via Sangallo, si trasferisce in via Procaccini n.4, presso lo spazio aperto de La fabbrica del vapore.
Nel 2011 un nuovo stabile residenziale (vedi foto) prende il posto del cinema .

 

Il cinema Dea nel 1968.
Facciata                                                                                               foto*

Il cineteatro Ciak nel 1976
La facciata e l’insegna                                                                          foto 1foto 2*

La sala durante un concerto nella prima metà degli anni ottanta      foto

Il cineteatro Ciak intorno al 1990
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                       foto

Il teatro Ciak negli anni duemila
La sala                                                                                                  foto 1 foto 2

Il Ciak nel febbraio 2008
L’edificio verso via Beato Angelico                                                        foto 1foto 2
L’edificio verso via Moretto da Brescia                                                 
foto
L’ingresso e il “parallelepipedo nero”                                                    
foto 1 foto 2foto 3

Nuovo edificio residenziale nell'ottobre 2011 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
L’edificio verso via Beato Angelico                                                        foto
L’edificio verso via Moretto da Brescia                                                 
foto

Annunci pubblicitari su quotidiani
L’innocente  – inaugurazione, 14 ott. 1976                                                immagine*
Flano pubblicitario del cineteatro Ciak - apr. 1983
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                         immagine

Zuppa d’anatra – marzo 1982, festival Marx Brothers
Copertina e programma                                                                        imm.1 - imm. 2

Personale del regista Nikita Mikhalkov – nov. 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
Annuncio pubblicitario e tessera                                               imm. 1 imm 2imm. 3

Biglietti del cinema Dea (per gentile concessione di Willy Salveghi)
                     (1970ca)                                                                          immagine

Cartolina pubblicitaria del cineteatro Ciak (1991)
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                                                                            immagine

Mappa di Milano(c. XXII marzo)
Posizione del cinema                                                                            
immagine

* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse

si ringrazia Willy Salveghi per le informazioni fornite

scheda creata nell’apr. 2008; ultimo aggiornamento: mar.. 2016

 

 

Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito
(spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte

Ei