Il cinema Delle Stelle (1150 posti), situato in via Lambro n. 14, non lontano da Porta Venezia, inizia la propria attivitàil 6 gennaio del 1949
. Per l’inaugurazione viene scelto il film Senza ritorno (Allen, 1948) in prima visione per Milano. Si tratta di un locale di terza visione. Tra le pellicole rilevanti proiettate al Delle Stelle segnaliamo
nel 1949: Scarpette rosse (Powell, Presburger, 1948), La figlia del vento (Wyler, 1938) e L’amante immaginaria (Cayatte, 1942) nel 1950: Primavera (Alexandrov, 1947), Gli ultimi giorni di Pompei (L’Herbier, 1950) e Smith il taciturno (Fenton, 1948)
nel 1951: Le sei mogli di Barbablù (Bragaglia, 1950), Il re dei re (De Mille, 1927) e Milano miliardaria (Marchesi, Metz, 1951) nel 1952: Il caso Paradine (Hitchcock, 1947), Furore (Ford, 1940) e Operazione Cicero (Mankiewicz,
1952) nel 1953: La giostra umana (Hawks, King, 1952), Menzogna (Del Colle, 1952 ) e Seduzione mortale (Preminger, 1952) nel 1954: La storia di Glenn Miller (A. Mann, 1954), Tempeste sul Congo (Hathaway, 1953) e L’ammutinamento del Caine (Dmytryk, 1954)
nel 1955: Il segno di Venere (Risi, 1955), L’uomo senza paura (Vidor, 1955) e Scuola elementare (Lattuada, 1955) nel 1956: Caccia al ladro (Hitchcock, 1955), Le diciottenni (Mattoli, 1955) e Giorno maledetto (Sturges, 1955)
nel 1957: Le notti di Cabiria (Fellini, 1957), Guerra e pace (Vidor, 1955) e Oklahoma! (Zinnemann, 1955) nel 1958: Nata di marzo (Pietrangeli, 1957), Mariti in città (Comencini, 1957), Il
giro del mondo in 80 giorni (M. Anderson, 1956) nel 1959: I soliti ignoti (Monicelli, 1958), Poveri milionari (Risi, 1959) e Mogli pericolose (Comencini, 1958) nel 1960: Adua e le compagne (Pietrangeli, 1960), I giganti del mare (M. Anderson, 1959), Kapò (Pontecorvo, 1960)
nel 1961: L’appartamento (Wilder, 1960), Buonanotte avvocato (Bianchi, 1955) e Rocco e i suoi fratelli (Visconti (1960) nel 1962: Il mistero del falco (Huston, 1941), La bellezza d’Ippolita (Zagni, 1962), Totò
e Peppino divisi a Berlino (Bianchi, 1962) e La donna è donna (Godard, 1961) nel 1963: Il sorpasso (Risi, 1962), Visone sulla pelle (Delbert Mann, 1962) e Il falso traditore (Seaton,
1962) nel 1964: La dolce vita (Fellini, 1960; ried.), La legge del Signore (Wyler, 1956; ried.) e Cleopatra (Mankiewicz, 1963) nel 1965: Per un pugno di dollari (Leone, 1964), I complessi (Risi, 1965) e Thrilling (Lizzani, Scola, 1965)
nel 1966: L’armata Brancaleone (Monicelli, 1966), Ipcress (Furie, 1965) e Superseven chiama Cairo (Lenzi, 1965) nel 1967: Il sipario strappato (Hitchcock, 1966), Chi ha paura di Virginia Woolf (Nichols, 1966), Le
vacanze del signor Hulot (Tatì, 1953) e Splendore nell’erba (Kazan, 1961), nel 1968: Corri uomo corri (Sollima, 1968), Guerra e pace: Natascia (Bondarciuk, 1965) e Fino a
farti male (Simon, 1968) nel 1969: I due crociati (Orlandini, 1968), I due volti della vendetta (Brando, 1961), Metti una sera a cena (Patroni Griffi, 1969) e Base artica zebra (Sturges, 1968),
nel 1970: La caduta degli dei (Visconti, 1969), La tenda rossa (Kalatozov, 1969), L’uomo venuto dalla pioggia (Clement, 1970), Una su 13 (Gessner, 1969), Le pillole d’Ercole (Salce, 191; ried.), Colpo rovente (Zuffi, 1970), Nell’anno del Signore (Magni, 1969), To’ è morta la nonna (Monicelli, 1969), I girasoli (De Sica, 1970), Gott mit uns (Montaldo, 1970)
nel 1971: Il giardino dei Finzi-Contini (De Sica, 1970), Il prete sposato (Vicario, 1970), Una ragazza piuttosto complicata (Damiani, 1969) nel 1972: La classe operaia va in Paradiso (Petri, 1971), I diavoli (Russell, 1971), La polizia ringrazia (S. Vanzina, 1972), Gli scassinatori (Verneuil, 1971), Il merlo maschio (Festa Campanile, 1971), Il
medico dei pazzi (Mattoli, 1954; ried.), L’iguana dalla lingua di fuoco (Freda, 1971), Bianco, rosso e... (Lattuada, 1972), Alta infedeltà (Petri, Monicelli 1964), Il caso Carey (Edwards, 1972)
nel 1973: Jus primae noctis (Festa Campanile, 1972), Alfredo Alfredo (Germi, 1972), Joe Valachi (Young, 1973), Terrore cieco (Fleischer, 1972), La dolce ala della giovinezza (R. Brooks, 1962), Prendi
i soldi e scappa (Allen, 1969) nel 1974: Tutto per uno botte per tutti (B. Corbucci, 1973), La macchina dell’amore (Haley, 1971) Il Delle Stelle chiude il 31 marzo 1974; l
’ultimo film programmato è Un tocco di classe (Frank, 1973). .
Dopo lavori di ristrutturazione la sala riapre nel settembre 1974 come cinema Majestic
(circa 900 posti) e si colloca tra i locali milanesi di prima visione. Il locale è stato radicalmente rinnovato (le poltrone, più spaziose, sono ora di un colore blu elettrico); il film scelto per l’inaugurazione è Il
giorno del toro (Reeve, 1974) Tra le pellicole rilevanti proiettate nella sala di via Lambro ricordiamo: nel 1974: Incontro d’amore (Liberatore, 1970) e Chi te l’ha fatto fare (Yates, 1974)
nel 1975: Una ragione per vivere e una per morire (Valerii, 1972), L’assassino è costretto a uccidere ancora (Cozzi, 1974), Non toccare la donna bianca (Ferreri, 1975), Fratello mare (Quilici, 1975) e Il colpo della metropolitana (Sargent, 1974)
nel 1976: Taxi Driver (Scorsese, 1976), Immagine allo specchio (Bergman, 1975), Buffalo Bill e gli indiani (Altman, 1976) e Salò o Le centoventi giornate di Sodoma (Pasolini, 1975)
nel 1977: Quella strana ragazza che abita in fondo al viale (Gessner, 1976), Basta che non si sappia in giro (Loy, Magni 1976), Salò o Le centoventi giornate di Sodoma (Pasolini, 1975)
Di lì a poco - precisamente il 15 novembre 1977 – la sala sceglie la via del cinema erotico (e in seguito, a partire dal 1980, del cinema hardcore) diventando il Majestic Sexi Movie,
il primo locale a luci rosse di Milano. Locale-simbolo della svolta cinematografica verso la libertà più totale - presto seguito da una folta pattuglia di sale di seconda, terza e perfino di prima visione (vedi l’Alcione) -
la parabola del Delle Stelle-Majestic testimonia la nuova egemonia della cultura dell’edonismo che si afferma alla fine degli anni settanta, concessa (d’ora in poi, in modo assai pragmatico, la censura fingerà di non sapere
cosa si proietta in quelle sale) e voluta dal potere politico (si noti un potere politico a maggioranza cattolico) per depotenziare i tragici eccessi (tra stragi, attentati, sequestri ed esecuzioni sommarie) del decennio cha va
terminando. Mentre il terrorismo è al proprio apice, insanguinando la penisola, il dilagante cinema a luci rosse – unitamente alla nascente mania delle discoteche e al sorgere delle televisioni private – prepara l’approdo ai
differenti anni ottanta, tranquillamente consumisti e poco interessati alle cose politiche. La lotta per un erotismo più libero – cavallo di battaglia delle sinistre per numerosi decenni –
approda ironicamente a un esito inatteso ovvero a una libera e fiorentissima industria del porno, in mano a forze certamente non socialcomuniste la cui funzione, in ambito politico, è di stabilizzazione conservatrice. Tale esito verrà sempre inutilmente stigmatizzato dalla classe intellettuale (ordinatamente schierata a sinistra): una volta dissolto il cosiddetto comune senso del pudore, ognuno è in realtà libero di proporre film di argomento erotico nello stile che ritiene più opportuno. In un’ottica ancora tutta da esaminare e approfondire, va quindi rilevato che le aspre lotte per la libertà di espressione cinematografica degli anni sessanta e settanta preparano in sostanza l’avvento del mastodontico fenomeno dell’industria pornografica.
Il Majestic Sexi Movie rimane in attività fino al 30 agosto 1992, quando l’ormai vasto mercato di film erotici in vhs rende inutili queste grandi sale a luci rosse. Nella seconda metà degli anni novanta l’edificio
viene abbattuto per far posto a un nuovo ed elegante edificio residenziale.
Il cinema Delle Stelle intorno al 1955 Piazza 8 novembre e via Lambro foto
L’edificio del cinema foto
Il cinema Delle Stelle nel 1963 (foto di Gianni Maiotti - per gentile concessione di Pinomaiuli) foto*
La sala del Majestic nel 1974 (su gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto*
Il Majestic nel 1977 (per gentile segnalazione di Maurizio Colombini)
In programmazione il film Flesh Gordon (Benveniste, 1974) foto*
Il Majestic nel marzo 1980 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
In programmazione il film Le confessioni di una porno hostess foto*
Medesimo spazio urbano nell’aprile 2008 Il nuovo edificio verso piazza 8 novembre foto 1 - foto 2
Il nuovo edificio verso piazza Oberdan foto
Il nuovo edificio visto da piazza 8 novembre foto
Annunci pubblicitari su quotidiani I complessi - 3 dic. 1965 immagine L’assassino è costretto a uccidere ancora - gen. 1975
(su gentile segnalazione di Willy Salveghi) immagine Non toccare la donna bianca - 12 mar. 1975 immagine Gola profonda (Deep Throat II; Sarno, 1974) - 6 dic. 1975 immagine Salò o Le centoventi giornate di Sodoma - 10 gen. 1976 immagine Taxi Driver – nov. 1976 immagine Le ragazze dal ginecologo (Hofbauer, 1970) – 30 nov 1977 immagine Alice nel paese delle pornomeraviglie - 31 ago. 1978 immagine
L’apertura del Majestic nel set. 1974 (Corriere della sera, 19 set. 1974)
(su gentile segnalazione di Willy Salveghi) immagine
Il Segnatempo del cinema Delle Stelle negli anni cinquanta (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Segnalatore di Imminente del Majestic nel 1979 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Biglietti del cinema Delle Stelle (per
gentile concessione di Willy Salveghi)
anni sessanta immagine
anni settanta immagine
Mappa di Milano (corso Buenos Aires)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nel set. 2008; ultimo aggiornamento: set. 2020
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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