cinema Vigentino - cinema Derby

un manifesto del cinema Vigentino del 1929
il film in programmazione è Aurora (Murnau, 1927)

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Intorno al 1925 al civico 170 di via Giuseppe Ripamonti inizia l’attività il cinema Vigentino. Si tratta di uno dei cinema più periferici del capoluogo lombardo, posto all’estremità esterna della città similmente a sale quali il cinema Precotto, il cinema Imperia (Niguarda), il Nuovo cinema Risorgimento (Bovisa), il cinema Meda (Ticinese) e il cinema Lodi (Corvetto).
Nei primi anni la sala è connotata come rionale e la programmazione, rivolta agli abitanti del quartiere, viene pubblicizzata attraverso l’affissione dei manifesti tipografici nella zona
Tra le pellicole ospitate al Vigentino in questa fase ricordiamo:
nel 1926:
Monsieur Beaucaire (t.o. id, S. Olcott, 1924)
nel 1929:
Aurora (t.o. Sunrise A Song of Two Humans, W. Murnau, 1927)
Negli anni trenta non si hanno più notizie della sala che potrebbe essere stata chiusa (e probabilmente demolita) per evitare le spese necessarie al rinnovamento connesso all’obbligatorio passaggio al sonoro. Nell’autunno 1955 il Vigentino ricompare sui quotidiani milanesi, ma quasi certamente si tratta di un locale nuovo. Il cinema, situato sostanzialmente nel retro dell’edificio attuale (dove attualmente c’è un giardino condominiale), si conferma una sala di terza visione, con una capienza di 1250 posti, la quale punta a raccogliere l’utenza della popolosa e popolare zona Ripamonti non particolarmente provvista di cinema, eccezion fatta per Principe-La Fenice (*), Minerva (*) e Ideal (*), comunque ubicati ai margini del quartiere, prima dell’inizio della lunga via.
Tra i film di questa seconda fase ricordiamo:
Sceriffo senza pistola (Curtiz, 1953) nel 1955,
nel 1956:
La lunga linea grigia (Ford, 1954), Rullo di tamburi (Delmer Daves, 1954) e Totò, Peppino e la malafemmina (Mastrocinque, 1956)
nel 1957:
Trapezio (Reed, 1956), La città nuda (Dassin, 1948) e Corte marziale (Preminger, 1955)
Belle ma povere (Risi, 1957) nel 1958, La principessa Sissi (Marischka, 1955) e Scorciatoia per l’inferno (Cagney, 1957) nel 1959, L’uomo del risciò (Inagaki, 1958) nel 1960, I dialoghi delle Carmelitane (Agostini, 1960) e Scaramouche (Sidney, 1952) nel 1961, Il colonnello Hollister (Heisler, 1950) nel 1962,
nel 1963:
La donna del ritratto (Lang, 1944), Mogambo (Ford, 1953) e Totò diabolicus (Steno 1962)
nel 1964:
La figlia di Frankenstein (Cuhna, 1958), Il fantasma dell’opera (Fisher, 1962) e La pantera rosa (Edwards, 1963)
nel 1965:
Una domenica d’estate (Petroni, 1962), La banda Casaroli (Vancini, 1962), Pinocchio (Disney, 1941)
L’uomo dagli occhi a raggi x (Corman, 1963) e La collina del disonore (Lumet, 1965) nel 1966, Svegliati e uccidi (Lizzani, 1966) nel 1967, La Bibbia (Huston, 1967) nel marzo 1968.

Nell’estate 1968 il locale cambia intestazione, tralascia il prosaico Vigentino per divenire il cinema Derby. Il nome richiama l’omonimo e storico locale di cabaret situato in via Monte Rosa, che all’epoca riscuoteva un grande successo presso il pubblico milanese. In questi anni numerosi cinema di seconda-terza visione abbandonano titolazioni legate alla collocazione urbana per denominazioni che rimandano a realtà anglosassoni, assai di moda negli anni dei Beatles, di Bob Dylan e di Easy Rider. Nello stesso periodo il Meda diventa il Las Vegas, il Volta si trasforma nel Boston, l’Umbria nel cinema America, il Lux nel Mercury e il Rosa nel cinema Oscar.
La programmazione del Derby è di carattere popolare, in sintonia con il bacino di riferimento, e caratterizzata dalla pressoché totale assenza di annunci (tamburini o flani) sui quotidiani: sono in cartellone commedie italiane - frequenti i film interpretati da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia - e film d’avventura, spesso di serie B. Il cinema d’autore è pressoché assente; tuttavia nel biennio 1972-73 si nota la presenza di numerosi film di qualità.
Negli anni settanta il cinema spesso propone film a carattere erotico o commedie sexy all’italiana, il che farebbe pensare ad un possibile successivo orientamento della programmazione verso pellicole erotiche e poi porno. Tuttavia questo non avviene.
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Derby ricordiamo:
nel 1968:
I cannoni di Navarone (Lee Thompson, 1961con Gregory Peck, Anthony Quinn e David Niven), Il profeta (Risi, 1968 con Vittorio Gassman), …E per tetto un cielo di stelle (Petroni, 1968 con Giuliano Gemma)
nel 1969:
La pecora nera (Salce, 1968, con Vittorio Gassman), I protagonisti (Fondato, 1968), I nipoti di Zorro (Ciorciolini, 1968 con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), Il fantasma del pirata Barbanera (Stevenson, 1967 con Peter Ustinov), Il pianeta delle scimmie (Schaffner, 1968 con Charlton Heston), Sei pallottole per sei carogne (Webb, 1967 con Vincent Price), Il cervello da un miliardo di dollari (Green, 1963), Bandolero (McLaglen, 1968 con James Stewart), Il libro della giungla (Reitherman, 1967 cartoni animati Disney), Non alzare il ponte, abbassa il fiume (Paris, 1968 con Jerry Lewis), La maledizione dei Frankenstein (Fisher, 1969), Probabilità zero (Lucidi, 1969)
nel 1970:
I dolci peccati di Venere (Thiele, 1966), Ehi amico…c’è Sabata, hai chiuso (Parolini, 1969), Il prof. Dott. Guido tersilli primario della clinica Villa Celesta convenzionata con la mutua (Salce, 1969), I seicento di Balaklava (Richardson, 1968), Il lungo coltello di Londra (Moxey, 1967), 20.000 dollari sporchi di sangue ovvero Kidnapping, paga o uccidiamo tuo figlio (Cardone, 1969), La battaglia del deserto (M. Loy, 1969), Gli intoccabili (Montaldo, 1969 con John Cassavetes), Violenza al sole ovvero Un' estate in quattro (F. Vancini, 1969), Un uomo chiamato cavallo (Silverstein, 1970 con Richard Harris), Viva, viva Villa ! (Kulik, 1968), Barbarella (Vadim, 1968 con Jane Fonda), Don Franco e Don Ciccio nell’anno della contestazione (Girolami, 1970 con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia), La prigioniera (Clouzot, 1968)
nel 1971:
Uccidete Rommel (Brescia, 1969), Colpo grosso alla napoletana (Annakin, 1967), Cinque disperati duri a morire (Fleming, 1969), Le tue mani sul mio corpo (Rondi, 1970), Mio zio Beniamino (Molinaro, 1969), Nel labirinto del sesso (Brescia, 1969), Vortice di sabbia (Chaffey, 1968), I segreti di Filadelfia (Sherman, 1959), L’amante di Gramigna (Lizzani, 1968), Colpo grosso (Milestone, 1960), Chisum (McLaglen, 1970 con John Wayne), Prima dell’uragano (Walsh, 1955)
nel 1972:
Piccolo grande uomo (Penn, 1970), La prima notte del dottor Danieli, industriale col complesso....del giocattolo (Grimaldi, 1970), Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo (Kramer, 1963), Il tagliagole (Chabrol, 1969), Billy Jack (Laughlin, 1971), Il furto è l’anima del commercio (B. Corbucci, 1971), La vita privata di Sherlock Holmes (Wilder, 1970), Ora zero: operazione Oro (Périer, 1971), La pelle di Satana (Haggard, 1970), Dingus, quello sporco individuo (Kennedy, 1970), Le piccanti confessioni di una giovane studentessa (p. Chevalier, 1968), Lawrence d’Arabia (Lean, 1962), I diavoli del mare (Wendkos, 1969), Don Camillo e i giovani d’oggi (Camerini, 1972), I Diavoli (Russell, 1970), Crisantemi per un delitto (Camerini, 1964), Il vichingo venuto dal sud ovvero Il magnifico mandrillo (S. Vanzina, 1971)
nel 1973:
Il dittatore dello Stato libero di Bananas (Allen, 1971), M.A.S.H. (Altman, 1970), Addio Zio Tom (Jacopetti, 1971), Quell’estate del ’42 (Mulligan, 1971), L’avventura è l’avventura (Lelouch, 1971), Shaft il detective (Parks, 1971), Il vero e il falso (E. Visconti, 1972)
nel 1974:
Quelli della banda Beretta (Molinaro, 1973), Ultimo tango a Zagarol (Cicero, 1973 con Franco Franchi), Tarzan il magnifico (Day, 1960), Barbablù (Sacripanti e Dmytryk, 1973), Wanted (Ferroni, 1967)
nel 1975:
Spazio 1999 (Katzin, 1974), Le farò da padre (Lattuada, 1974), Horror Express (E. Martin, 1973), Yuppi Du (Celentano, 1975)
nel 1976:
Sole rosso (Young, 1972), Ultimo domicilio conosciuto (Giovanni, 1969), Non guardare in cantina (Brownrigg, 1973), La cognatina (Bergonzelli, 1975), La poliziotta fa carriera (Tarantini, 1976), La mogliettina (Garcia, 1974), Le avventure di Robinson Crusoe (Cardona jr, 1973), La profanazione (Longo, 1974)
nel 1977:
Quattro mosche di velluto grigio
(Argento, 1971), Il caldo e il nudo (G.Maria, 1973), Uomini duri (Tessari, 1974)
nel 1978:
I giustizieri del west (di e con Kirk Douglas, 1975)
Sul finire degli anni settanta, inizia la decimazione delle sale periferiche, assediate dalla concorrenza televisiva: il Derby, troppo grande per sopravvivere ancora con la sola utenza di quartiere e con una programmazione non più adeguata alle mutate abitudini del pubblico, cessa l’attività nell’estate del 1978.
Attualmente gli spazi dell’ingresso e dell’atrio dell’ex-cinema sono occupati da un colorificio mentre la sala è stata abbattuta e al suo posto c’è un giardinetto condominiale.

 

Al momento non siamo ancora riusciti a trovare una foto d’epoca del cinema Derby in attività.Invitiamo tutti i visitatori del sito, cinefili, storici, milanesi, navigatori, curiosi ad aiutarci nella ricerca.

 

Manifesti tipografici del cinema Vigentino (fonte: Cineteca Italiana www.lombardiabeniculturali.it)
1926:
Monsieur Beaucaire – nov                                                                  
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1929:
Aurora – apr                                                                                     
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L’ex cinema Derby nel settembre 2008:
La facciata e l’ex ingresso                                                                    foto 1 - foto 2
Lo stabile verso il centro                                                                      
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Lo stabile verso la periferia                                                                   
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Mappa di Milano (via Ripamonti)
Posizione del cinema                                                                           
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(*): vedasi relativa scheda

* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse

Si ringrazia Willy Salveghi per le precisazioni fornite

 

 

Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito
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