L’Eolo (500 posti) è un piccolo cinema di seconda (in seguito terza) visione che opera in via Mac Mahon n. 16 (non lontano dal Cimitero Monumentale)
a partire dala prima metà del 1949. La sala chiude per oltre un anno tra i primi mesi del 1957 e l’autunno 1958, probabilmente per lavori di ammodernamento; a partire dall’autunno 1966, invece, l’Eolo viene “promosso”
ed entra a far parte dei locali di seconda visione. La programmazione della sala mostra una grande attenzione al cinema di qualità; non mancano anche numerosi film d’autore di cineasti quali Fellini, Visconti, Bunuel, Lang,
Bertolucci e Costa Gavras. Tra le pellicole di valore proiettate al Eolo ricordiamo: Il treno ferma a Berlino (J. Tourneur, 1948) nel 1949, In nome di Dio (Ford, 1948) nel 1950, Adamo ed Eva (Mattoli, 1950) e Giungla (Malasomma, 1942) nel 1951, Totò a colori (Steno, 1952), Papà diventa mamma (Fabrizi, 1952), I gioielli di Madame De... (Ophuls, 1953) nel 1954, Vacanze
romane (Wyler, 1954) e Totò e Carolina (Monicelli, 1954) nel 1955, La regina delle Piramidi (Hawks, 1955) nel 1956, Sentieri selvaggi (Ford, 1956) nel 1957, nel 1959: Le vacanze del signor Hulot
(Tati, 1953) e Arsenico e vecchi merletti (Capra, 1942) nel 1959; Estate violenta (Zurlini, 1959), Il marito latino (Negulesco, 1959) nel 1960 nel 1961: M Il mostro di Dusseldorf (Lang, 1931),
Rocco e i suoi fratelli (Visconti, 1960), Odissea nuda (Rossi, 1961), Delitto per delitto (Hitchcock, 1951) e Il passaggio del Reno (Cayatte, 1960) La giumenta verde (Autant-Lara, 1959) e Quelle due (Wyler, 1962) nel 1962,
nel 1963: Il giorno più lungo (Annakin, 1962), I tre della croce del sud (Ford, 1963), Il sorpasso (D. Risi, 1962), nel 1964: Irma la dolce (Wilder, 1963), Cleopatra (Mankiewicz, 1963) e Agente 007 licenza di uccidere (Young, 1962)
nel 1965: Rififi (Dassin, 1955), Sette uomini d’oro (Vicario, 1965), I complessi (D’Amico, Risi, Rossi 1965) e 007 missione Goldfinger (Hamilton, 1964) nel 1967: Le fate (Monicelli, Bolognini, Salce 1966), La Bibbia (Huston, 1966) e Chi
ha paura di Virginia Woolf (Nichols, 1966) Il dottor Zivago (Lean, 1965) e James Bond 007 casinò Royale (Huston, 1966) nel 1968, nel 1969: C’era una volta il West (Leone 1968), Z l’orgia del potere (Costa Gavras, 1967), Diabolicamente
tua (Duvivier, 1968),La prima volta di Jennifer (P. Newman, 1968), Il mucchio selvaggio (Peckinpah, 1969) nel 1970: Il clan dei siciliani (Verneuil, 1969), Fellini Satyricon (Fellini, 1969), La
straordinaria fuga dal campo 7a (Winner, 1968), Amore mio aiutami (Sordi, 1969), Contestazione generale (Zampa, 1970), Così dolce... così perversa (Lenzi, 1969), Senza sapere niente di lei (Comencini, 1969),
Splendori e miserie di madame Royale (Caprioli, 1970), Comma 22 (Nichols, 1971), nel 1971: L’uomo dalle due ombre (Young, 1971), Qualcuno dietro la porta (Gessner, 1971), Comma 22 (Nichols, 1970),
nel 1972: L’adultera (Bergman, 1971), Continuavano a chiamarlo Trinità (Barboni, 1971), E poi lo chiamarono il Magnifico (Barboni, 1972), Bello onesto emigrato Australia... (Zampa, 1971), La
Betia (De Bosio, 1971), Riusciranno i nostri eroi a ritrovare... (Scola, 1969), Camorra (Squitieri, 1972) nel 1973: E’ simpatico ma gli romperei il muso (Sautet, 1972), Un uomo, una donna (Lelouch, 1966), La
cosa buffa (Lado, 1972), Prendi i soldi e scappa (Allen, 1969), Il dittatore dello stato libero di Bananas (Allen, 1970), Riflessi in un occhio d’oro (Huston, 1968), Il fascino discreto della borghesia (Bunuel, 1972), Nell’anno del Signore (Magni, 1969), Psyco (Hitchcock, 1960),
Il dormiglione (Allen, 1973) e Il portiere di notte (Cavani, 1972) nel 1974, nel 1975: Assassinio sull’Orient Express (Lumet, 1973), Agente 007 l’uomo dalla pistola d’oro (Hamilton, 1974), A qualcuno piace caldo (Wilder, 1959; ried.), Mio Dio come sono caduta in basso (Comencini, 1974), Il braccio violento della legge n.2 (Frankenheimer, 1975)
nel 1976: I tre giorni del condor (Pollack, 1975), Lo squalo (Spielberg, 1975), Un gioco estremamente pericoloso (Aldrich, 1975), La valle dell’Eden (Kazan, 1955), Venga a prendere il caffè da noi (Lattuada, 1970), Qualcuno volò sul nido del cuculo (Forman, 1975),
Novecento atto I (Bertolucci, 1976) nel 1977: A Venezia un dicembre rosso shoking (Roeg, 1973), Taxi Driver (Scorsese, 1976), Basta che non si sappia in giro (Comencini, Magni, Loy, 1976),
Casanova (Fellini, 1976), La presidentessa (Salce, 1977) Hi Mom (De Palma, 1969) nel 1978; nel 1979: Il dottor Zivago (Lean, 1965), Giallo napoletano (S. Corbucci, 1979), Il paradiso può attendere (Beatty, 1978)
Nel corso del 1981 l’Eolo aderisce al circuito delle luci rosse divenendo l’Eolo Sexy Center Il cinema chiude nel maggio 1989.. Dal novembre 2004 l’ex cinema diviene la sede del Teatro Outoff
(fondato nel 1976 e, in precedenza, attivo in altre sedi).
Il cinema Eolo intorno al 1980 (archivio Corriere della Sera)
In programmazione Melody in Love (Franck, 1978) foto*
Il cinema Eolo intorno al 1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
In programmazione Super orgasmo no stop
foto*
Il cinema Eolo nel 1986 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
L’ingresso su via Mac Mahon - E’ in corso una festa rionale foto 1- foto 2
Il cinema Eolo nel maggio 1989 (per gentile concessione di Marco Ferrari) foto
Articolo sulla chiusura dei cinema Diana ed Eolo (per gentile concessione di Marco Ferrari) Corriere della Sera – 20 maggio 1989 immagine
Il teatro Outoff nell’aprile 2008 L’ingresso foto 1 – foto 2
L’edificio verso via Cenisio foto
L’edificio verso viale Certosa foto
Vista aerea del teatro nel 2010 foto
Annunci pubblicitari su quotidiani I complessi - 3 dic. 1965 immagine Il settimo flagello (J. Hoffman) – 1969 immagine La straordinaria fuga dal campo 7a - 1969 immagine
Mappa di Milano (via Cenisio)
Posizione del cinema immagine
*l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nell’apr. 2008; ultimo aggiornamento: dic. 2014
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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