testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari e Willy Salveghi
In via Durazzo 5, non lontano da via Rombon, (zona Feltre, dietro la Stazione di Lambrate), il 24 maggio 1975 inizia l’attività il cinema Garden.
Per l’inaugurazione viene scelto Gruppo di famiglia in un interno (Visconti, 1974).Si tratta di una sala periferica sotterranea, collocata in un edificio condominiale, con un ingresso sotto un porticato. L'ingresso principale invece si trova su un piccolo spiazzo: due porte a vetri danno su un minuscolo atrio con al centro la cassa, sulla destra una scala discendente porta ad un piano interrato dove si trova la sala con 650 posti, dotata di sola platea. Il nome Garden ("giardino"), piuttosto comune e abusato da cinema di tutto il mondo, è probabilmente ispirato dai vicini giardinetti che si estendono per tutta la lunga via Maniago fino a Piazza Udine.
E’ uno dei cinema più giovani di Milano e rappresenta - insieme all’Adria Rugabella che apre nell’aprile 1976 - la terzultima apertura di una monosala (l’ultima fu il President agli inizi del 1977) fatta in città.
Il Garden si colloca inizialmente tra i proseguimenti di prima visione, per poi passare alle seconde visioni (riclassificate come “cinema di zona”) nel 1977. Nonostante la posizione decisamente decentrata, la sala riesce ad
ottenere una buona programmazione; a tal proposito, da segnalare, nel novembre 1975, che il film in cartellone Frankenstein junior passerà soltanto a gennaio al ben più centrale cinema XXII Marzo. Dopo soli tre anni
il cinema chiude per un breve periodo, probabilmente per lavori di ristrutturazione e messa a norma. Il Garden è l'ultima sala aperta dalla società Cineconsult del sig. Ortalli (Alhambra, Zodiaco, Ambra, Astor, Cavour,
Corallo di Sesto e altri) e in questa nuova veste viene inaugurata nel 1979 con il film Gruppo di famiglia in un interno (L.Visconti, 1974). La cabina è dotata di proiettori Fedi manuali, macchine provenienti dal
cinema Cavour, che le aveva sostituite. La programmazione della sala, collocabile tra la
seconda e la terza visione, pur offrendo spesso film di qualità, evidentemente non porta a grandi incassi in un momento di piena crisi. Di conseguenza, la gestione cambia ancora. Per un breve periodo vengono programmati film musicali seguendo l’esempio del Giada, e nella sala di via Durazzo arrivano pellicole come Pink Floyd The Wall (A.Parker,
1982) o Tommy (K.Russell, 1975). Tra i film proiettati al Garden ricordiamo: nel 1975: La gatta sul tetto che scotta (Brooks, 1958), Profumo di donna (Risi, 1974), Yuppi du (Celentano,
1975), Frankenstein junior (M.Brooks, 1974), C’eravamo tanto amati (Scola, 1974), L’insegnante (Cicero, 1975) e Perchè un assassinio (Pakula, 1974) nel 1976: Il poliziotto della brigata criminale (Verneuil, 1975), La pantera rosa colpisce ancora (Edwards,
1975, con Peter Sellers), Profondo rosso (Argento, 1975), L'isola sul tetto del mondo (Stevenson, 1974), Il vento e il leone (Milius, 1975), Marlowe il poliziotto privato (Richards, 1975), La terra dimenticata dal tempo (Connor, 1975), Safari Express (D.Tessari, 1976), Terremoto (Robson,
1974), La mantide omicida (Juran, 1957), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971) e Tutti possono arricchire... tranne i poveri (M.Severino, 1976) nel 1977: Il marito in collegio (M.Lucidi, 1977), Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto (V.Gassman,
1972) e Deviation (Larraz, 1975) nel 1978: MacArthur il generale ribelle (J.Sargent, 1977, con Gregory Peck), Il prestanome (M.Ritt, 1976), Goodbye & amen (D.Damiani, 1977), American graffiti (Lucas, 1973) e La
bella addormentata nel bosco (W.Disney, 1959). nel 1979: Serpico (Lumet, 1973), MASH /(Altman, 1970), Visite a domicilio (Zieff, 1978), Grease (Kleiser, 1979) Nel luglio 1979 i
l Garden chiude e, dopo un ulteriore probabile cambio di gestione, tenta di rilanciarsi nel segmento d’essai: il 5 marzo 1981 viene inaugurato il Garden Hollywood Movie Dreams, sala specializzata in grandi
pellicole hollywoodiane di tutti i tempi; nella serata inaugurale viene proiettato Via col vento (Fleming, 1939). I risultati purtroppo sono molto modesti, complici l’ubicazione molto decentrata della sala e la crescente concorrenza televisiva.
Tra le pellicole ospitate in questo periodo ricordiamo: Cleopatra (Mankiewicz, 1963), Il mucchio selvaggio (Peckinpah, 1969) Già nel settembre1981
l’esperienza cinefila di taglio hollywoodiano termina e nel successivo ottobre il Garden viene rilevato dall’Arcigay, insieme ad Ambra, Sempione, Zodiaco: si specializza in film di genere gay e cambia nome in
Garden Gay Movie Club: prezzo del biglietto 3000 lire + 2000 lire per tessera annuale di associazione, obbligatoria. Il film d’esordio è Pink Narcissus (J. Bidgood, 1971). In un primo tempo la gestione punta ad una
programmazione di pellicole su tematiche gay in generale, poi col tempo scivola verso il film hardcore e tale rimane fino alla fine.. Nel 2005 il Garden chiude per ristrutturazione e riapre, rinnovato nel 2007 a cura della
società Starcine International che ha sede allo stesso indirizzo. La programmazione è sempre a luce rossa e il cinema si chiama Garden Hard Movie, aperto tutto l’anno, tutti i giorni dalle 14:00 alle 24:00. Nella
sala sotterranea viene aperta anche una saletta dietro allo schermo che trasmette su monitor video gay, oltre ad una sala fumatori. Tra i film proiettati al Garden Gay Movie Club ricordiamo: Sebastiane (D. Jarman e
P. Humfress, 1976) e Dimenticare Venezia (F.Brusati, 1979) nel 1981. Infine, tra i titoli nel periodo a luce rossa, ricordiamo: Tutte le perversioni di Lolita e Le depravate soldatesse del primo plotone nel 1997, Spaghetti sex connection, The sex game, Le
signore del quarto piano e Amori sotto coperta nel 2011. Il cinema è attivo fino al settembre 2013 quando
la sala viene posta sotto sequestro (insieme ai cinema Ambra e Sempione) dalla magistratura: l’accusa è favoreggiamento della prostituzione.
Il Cinema Garden nell'ottobre 2009 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
L'ingresso foto
L’insegna foto
Il Cinema Garden di notte nel dicembre 2009 (per gentile concessione di Marco Ferrari)
foto
Il Cinema Garden nel marzo/agosto 2011 (per gentile concessione di Willy Salveghi) L'ingresso foto
Il condominio e l'ingresso su Via Durazzo foto
La galleria laterale con il portamanifesti in disuso foto
L'entrata laterale nella galleria foto
L'insegna su Via Rombon foto
L'insegna su Via Maniago foto
L'edificio verso Via Feltre foto
L'edificio verso Via Rombon foto
Il Cinema Garden intorno al 2011 (per gentile concessione di Alan Urso)
L'ingresso foto
La sala foto 1 - foto 2
Annunci pubblicitari su internet Riapertura cinema Garden e Ambra – nov. 2007 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Flano pubblicitario Garden Hard Movie - 2007 (su gentile segnalazione di Marco Ferrari e Willy Salveghi) immagine
Biglietti del cinema (2011; per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Mappa di Milano (Lambrate)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nell’ago 2011; ultimo aggiornamento: mag.2021
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