testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Il 26 maggio 1970, al civico 14a di via Cagliero, tra le due grandi arterie di via Melchiorre Gioia e viale Zara, inizia l’attività il cinema Golden
: si tratta di una delle ultime sale aperte in città e fa parte di quella decina di locali che esordiscono tra il 1970 e il 1976. Per l’inaugurazione viene scelto L’esecutore (Wanamaker, 1970). La sala
sotterranea è ubicata in un composito edificio commerciale ad un piano, che ospita (tuttora) anche un supermercato Esselunga. L’ingresso era posto di fianco a quello del supermercato (guardando la facciata, sulla destra) e
nelle immediate vicinanze era (ed è) presente un parcheggio riservato agli spettatori del locale. Il cinema – dalla capienza di 800 posti - viene classificato prima tra le seconde visioni e successivamente, nel 1972, tra
i proseguimenti di prima visione. La programmazione è piuttosto varia, con buona presenza di film western e d’azione. Scarsa invece la presenza del cinema d’autore. Tra le pellicole più interessanti proiettate al Golden
ricordiamo: nel 1970: L’altra faccia del pianeta delle scimmie (Post, 1969), La maschera di cera (De Toth, 1953), Dracula il vampiro (Fisher, 1958), I segreti di Filadelfia (Sherman, 1959), Alice
nel paese delle meraviglie (Geronimi, Jackson e Luske, 1951 cartoni animati Disney), Cenerentola (Geronimi, Jackson e Luske, 1950 cartoni animati Disney), Chisum (McLagen, 1970), Corbari (Orsini, 1970), West and Soda (Bozzetto, 1965), Le piacevoli esperienze di una giovane cameriera (Bertrand, 1969), La morte risale a ieri sera (Tessari, 1969), L’uomo venuto dalla pioggia (Clémént, 1969)
nel 1971: Comma 22 (Nichols, 1970), Rio Lobo (Hawks, 1970), Il corsaro nero (Thomas, 1971), Carter (Hodges, 1971), Inginocchiati straniero…i cadaveri non fanno ombra (Fidani, 1970), La
vittima designata (Lucidi, 1971), Il furto è l’anima del commercio (B. Corbucci, 1971), Il sasso in bocca (G. Ferrara, 1970), La notte che Evelyn uscì dalla tomba (Miraglia, 1971), Quando gli uomini
armarono la clava... e con le donne fecero din-don (B. Corbucci, 1971), Cavalieri selvaggi (Frankenheimer, 1970) nel 1972: Viva la muerte… tua! (Tessari, 1971 con Franco Nero), Nicola e Alessandra (Schaffner, 1971), L’etrusco uccide ancora (Crispino, 1972), Milano calibro 9 (Di Leo, 1972), Dio perdona… io no! (Colizzi, 1967), …E continuavano a fregarsi il milione di dollari (Martin, 1971), Alla
ricerca del piacere ovvero Il passo dell'assassino (Amadio, 1971), I familiari delle vittime non saranno avvertiti (De Martino, 1972), King Kong (Schoedsack e Cooper, 1933), Il dottor Zivago (Lean, 1965 con Omar Sharif), La mala ordina (Di Leo, 1972), La ragazza dalla pelle di luna (Scattini, 1972), L'amante dell'orsa maggiore (Orsini, 1972), La vita a volte è molto dura, vero Provvidenza? (Petroni, 1972), Il pirata dell’aria (Guillermin, 1972), La
bella Antonia, prima monaca e poi dimonia (Laurenti, 1972), Sotto a chi tocca (Parolini, 1972), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971), Corvo rosso non avrai il mio scalpo (Pollack, 1972)
nel 1973: Signore e signori (Germi, 1966), Riflessi in un occhio d’oro (Huston, 1967), Finalmente le mille e una notte (Margheriti, 1972), Vogliamo i colonnelli (Monicelli, 1973), Dillinger (Milius, 1973) e Il
richiamo della foresta (Annakin, 1972) nel 1974: La governante (Grimaldi, 1974), E’ una sporca faccenda Tenente Parker (Sturges, 1974), A muso duro (Fleischer, 1974), Dillinger (Milius, 1973), L’ultima corvé (Ashby, 1973), Città amara (Huston, 1972)
nel 1975: Il mistero delle 12 sedie (M.Brooks, 1970), Shampoo (Ashby, 1975), Il prigioniero della seconda strada (Frank, 1975), L’anticristo (De Martino, 1974), Il trafficone (B. Corbucci, 1975), Il
colpo della metropolitana (Sargent, 1975), La pupa del gangster (Capitani, 1975), Travolti da un insolito destino... (Wertmuller, 1974) nel 1976: Oh, mia bella matrigna (Leoni, 1976), Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975), Quel
pomeriggio di un giorno da cani (Lumet, 1975), Salon Kitty (Brass, 1975), Squadra antiscippo (B. Corbucci, 1976), Qualcuno volò sul nido del cuculo (Forman, 1975), L’Italia s’è rotta (Steno, 1976), Pasqualino Settebellezze (Wertmuller, 1975), Novecento atto II (Bertolucci, 1976), L’Agnese
va a morire (Montaldo, 1976), Il pistolero (Siegel, 1976) e Frau Marlene (Enrico, 1975) nel 1977: Cassandra Crossing (G. Pan Cosmatos, 1976), Spogliamoci così senza pudor (Martino, 1976), La
notte dell’aquila (Sturges, 1976), Taxi Driver (Scorsese, 1975), Basta che non si sappia in giro (Comencini, Loy, Magni, 1976), King Kong (Guillermin, 1976) nel 1978: Ecco noi per esempio (S. Corbucci, 1977), Incontri ravvicinati del terzo tipo (Spielberg, 1977), Pantera rosa show (registi vari, 1978), Guerre stellari (Lucas, 1977) e Il dormiglione (Allen, 1973)
nel 1979: Uno sparo nel buio (Edwards, 1964), La carica dei 101 (Disney, 1961), Geppo il folle (Celentano, 1978), Come perdere una moglie e trovare un’amante (Festa Campanile, 1979) nel 1979.
Nell’ottobre 1979,
visto il costante declino degli incassi per le sale non di prima visione, il Golden si trasforma: all’esterno viene installata una luce blu, in alternativa alla luce rossa e il locale viene ridenominato
Golden -The Hottest Hard Core 3X. Nell’estate 1980 la sala resta chiusa per alcuni mesi per restauri, che portano ad una riduzione dell’atrio d’ingresso. Il Golden, insieme a Hermes, Embassy e Roxy, appartiene al
gruppo delle prime quattro sale (arriveranno ad essere ventidue alcuni anni più tardi) che, sulla scia del Majestic - la prima sala a scegliere questo tipo di specializzazione nel 1977 - passano al circuito a luce rossa.
Nella prima metà degli anni ottanta la programmazione del Golden è seguita dalla Elephant Cinematografica – il cui logo è rappresentato da un' elefantina stilizzata che indossa un costumino - che cura anche Roxy e Cielo.
Alla cassa vengono regalati degli adesivi col suddetto logo. L'apertura del cinema è alle ore 10. In questo periodo, Golden e Roxy sono costantemente in contemporanea, con lo stesso film in cartellone, spesso pubblicizzato nei
giorni feriali nella pagina degli spettacoli dei quotidiani milanesi, attraverso fantasiosi flani. Tra i titoli nel periodo a luce rossa, ricordiamo: Clitò- petalo del sesso (Pallardy, 1980) nel 1980, Lo specchio
del piacere (Jess Franco, con Alice Arno) e Le inglesine della porno locanda (Bénazéraf, 1977) nel 1981, Attrazioni di coppie in calore (Desvilles, 1978) nel 1983, La calda matrigna in doppia programmazione con Video Blue nel 1986, Le superscatenate nel 1990, Le
donne di Mandingo (Reinolds, 1991 con Cicciolina e Moana Pozzi), Corpo grosso (Bianchi, 1992). A partire dal 1985, a fronte dell’ormai elevata concorrenza nell’ambito dei cinema a luce rossa e di incassi calanti,
il Golden si orienta verso la doppia e a volte anche tripla programmazione. In aggiunta, in questo nuovo assetto sono presenti frequentemente dei video estremamente hard, collocati sotto la generica denominazione di “video
blue”, con il probabile obiettivo di aggirare i vincoli della censura. Nel 1988 la gestione del Golden è la stessa di un altro locale a luce rossa, l’Aurora: sempre nel tentativo di differenziare l’offerta, un’iniziativa di
marketing del porno porta a modificare il nome delle due sale con l’aggiunta del termine “Pussycat”. Pertanto il locale di via Cagliero ora si chiama Golden Pussycat. Tuttavia con l’inizio degli anni novanta gli incassi
precipitano per le mutate abitudini nel consumo di film hard; nel 1992 il locale appare sui quotidiani come Golden Sexy Erotic
con la generica dicitura "martedì e mercoledì cambia film" mentre la gestione è curata da Luigi De Pedys. Il Golden chiude nell’estate del 1992. I proiettori e l'avvolgifilm elettrico, alla chiusura, vengono
salvati dalla discarica e portati in un magazzino dello Splendor; l'avvolgifilm viene successivamente utilizzato dalla stessa gestione al cinema San Carlo di via Della Rocca. Nel 1993 negli spazi del cinema si stabilisce un
bowling - l’insegna è ancora (nel 2012) parzialmente leggibile - che rimarrà attivo per oltre un decennio.
Al momento non siamo ancora riusciti a trovare una foto d’epoca del cinema Golden in attività.Invitiamo tutti i visitatori del sito, cinefili, storici, milanesi,
navigatori, curiosi ad aiutarci nella ricerca.
Il Bowling di via Cagliero 14a (su gentile segnalazione di Willy Salveghi)
L’ingresso foto
La sala foto 1 - foto 2
Il complesso residenziale di via Cagliero 14 nel marzo 2012 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
Gli edifici verso viale Zara foto
Gli edifici verso via Melchiorre Gioia foto
L’ex cinema Golden nell’aprile 2012
L’ingresso dell’ex Bowling foto
L’ex Bowling verso via Melchiorre Gioia foto
L’ex Bowling verso viale zara foto 1 - foto 2
Il parcheggio e l’ingresso del locale foto
Avvolgi film elettrico del cinema Golden (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Annunci pubblicitari su quotidiani: L’esecutore - serata inaugurale, 26 maggio 1970 immagine* L’altra faccia del pianeta delle scimmie – giugno 1970 immagine L’uomo venuto dalla pioggia – estate 1970 immagine Finalmente le mille e una notte - 3 gen 1973
(per gentile concessione di Stefano Petrella) immagine Città amara – tamb. 1974 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Clitò - petalo del sesso – 13 set. 1980 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Corpo grosso – in contemporanea con Roxy, set. 1992 immagine
Il logo della Elephant Cinematografica (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Mappa di Milano (quartiere Greco)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
Si ringrazia Willy Salveghi per le informazioni e il materiale fornito
scheda creata nell’apr. 2012; ultimo aggiornamento: ago 2018
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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