Prima della radicale ristrutturazione della piazza Missori (avvenuta nel dopoguerra), a sinistra della chiesa di San Giovanni in Conca (di rito valdese, poi demolita),
si trovava il cinema Italia (anch’esso demolito), una delle principali sale milanesi della prima metà del Novecento. Il locale, ubicato al civico 33 di via Carlo Alberto (in seguito via Mazzini), viene inaugurato
nel settembre 1914. Oltre ai film ospita spettacoli di rivista. Tra le pellicole più rilevanti programmate dal cinema ricordiamo
nel 1920 Un cuore nelle montagne (t.o. Heart o’ the Hills, J. de Grasse, 1919), La cantoniera n. 13 (L. Maggi, 1919) nel 1920, Cenerentola (U. Falena, 1920) nel 1921 La cantoniera n. 13 (L. Maggi, 1919), La maschera e il destino (F. Elvezi, 1920), Il
monastero di Sandomir (V. Sjostrom, 1920), La piccola amica (A. Oxilia, 1921), Notte senza domani (G. Bistolfi, 1921), Povero Piero (U. Mozzato, 1921) nel 1922 La lanterna di Diogene (L. Maggi, 1922), La trappola (E. Perego, 1922), Nerone (t.o. Nero;
J. Edwards, 1922), Il fallo dell’istitutrice (alias Un debito d’amore, G. Serena, 1922) nel 1923 Le tre Marie di Don Giovanni di Marana (t.o. Die Drei Marien der Herr von Marana,
R.Schuenzel, 1922) e Germaine (Camerini, 1922) nel 1924 Il barcaiolo di Amalfi (T. Ruggeri, 1924) nel 1925 Tre donne (t.o. Three Women, E. Lubitsch, 1924)
nel 1929 Il Krassin e il salvataggio della spedizione Nobile (G. Vasiliev, 1928) nel 1930 Che scandalo quella donnina! (t.o. Skandal in Baden Baden, E. Waschneck 29), Il
favorito di Schoenbrunn (t.o. Der Gustling von Schoenbrunn, E. Waschneck 29) e in seguito Il velo dipinto (R. Boleslawski, 1934; con Greta Garbo) nel 1935, Aldebaran (Alessandrini, 1935) nel 1936 e Il fu Mattia Pascal (Chenal, 1937).
In un’epoca in cui la radio muoveva i primi passi (nella seconda metà degli anni venti) e la televisione era assente, i documentari proiettati fuori programma costituivano una fonte preziosa di notizie e soprattutto di
immagini. Così poteva perfino accadere che un documentario fosse così importante da venire pubblicizzato con appositi manifesti. E’ il caso delle immagini che mostrano l’incoronazione di Pio XI (12 febbraio 1922) le quali,
richiestissime, fanno il giro d’Italia e pertanto - come rende noto il manifesto (vedi sotto) - possono rimanere nella sala solo per pochi giorni. Nel 1939 il cinema Italia chiude
e l’anno seguente una sala omonima viene aperta in corso Lodi 39 (vedi). Nel 1975 questo “secondo” cinema Italia si trasforma nel cinema Maestoso.
Il cinema Italia in Piazza Missori il 2 maggio 1916,
giorno dell’inaugurazione del monumento equestre a Giuseppe Missori foto
L’ingresso foto
Il cinema Italia negli anni venti (su segnalazione di Marco Ferrari)
La piazza verso corso Italia foto*
La piazza verso via Carlo Alberto (poi via Mazzini) foto 1 - foto 2*
Il cinema Italia negli anni trenta
foto 1 - foto 2*
Il cinema Italia intorno al 1930 (per gentile concessione di Stefano Petrella) foto*
Piazza Missori nel dicembre 2010 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
22 manifesti del cinema Italia: (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920 La cantoniera n. 13 - gen immagine Un cuore nelle montagne immagine Cenerentola immagine 1921 Il monastero di Sandomir. immagine La cantoniera n. 13 - gen immagine La maschera e il destino- apr immagine Notte senza domani immagine Povero Piero immagine 1922 La lanterna di Diogene immagine La piccola amica immagine Nerone immagine Il fallo dell’istitutrice o Un debito d’amore immagine La trappola – set. immagine L’incoronazione di Pio XI (fuori programma) immagine periodo 1920-22 L’attentato a Napoleone immagine Jack sotto il peso della colpa immagine 1923 Germaine immagine Le tre Marie di Don Giovanni di Marana immagine 1924 Il barcaiolo di Amalfi immagine 1925 Tre donne immagine 1930 Il favorito di Schoenbrunn immagine Che scandalo quella donnina immagine
Libretto pubblicitario del 1929 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
Il Krassin e il salvataggio della spedizione Nobile (12 pagine) immagine*
Tessera omaggio del 1933 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine*
Mappa di Milano nel 1939 Posizione del cinema immagine
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