testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Il secondo Mediolanum (dopo quello di corso Vittorio Emanuele
15) nasce all’interno della radicale ristrutturazione edilizia che sfocia, intorno al 1970-71, nella costruzione del vasto edificio a portici, uffici e negozi progettato da BBPR che domina la zona centrale del corso, in
posizione adiacente alla Galleria. Inizialmente pensato come sala congressi, il nuovo Mediolanum - su progetto dell’architetto Belgioioso - apre nell’ottobre 1971. L’ingresso con la cassa si trova a livello
strada: nel piccolo atrio è presente un grande specchio a muro che fa sembrare lo spazio molto più grande di quanto non sia. La sala è strutturata su tre livelli sotterranei: al primo la galleria, al secondo i bagni, e le
uscite di sicurezza che davano nel parcheggio, al terzo la platea. E’ uno dei primi cinema a dotarsi di ascensore, con la presenza di ben due ascensori interni. Una volta passata la cassa, si percorre un corridoio che porta
ad un piccolo disimpegno: sulla sinistra c’è l’accesso alle scale per scendere in sala, mentre sulla destra ci sono le porte dei due ascensori. La sala ha una capienza di 588 posti, suddivisi tra una piccola galleria e
un’ampia platea ed è dotata di uno schermo 10 x 5,5 metri. Per l’inaugurazione si proietta il film francese Monsieur Hulot nel caos del traffico (Tati, 1971). Nel 1972 il cinema introduce il divieto di fumare in
sala, ben tre anni in anticipo rispetto alla promulgazione della relativa legge. La gestione fino agli anni novanta è della società E.C.I. dell’ingegner Macellari, per poi passare negli ultimi anni d’attività all’Arco Film.
Negli anni novanta la sala si dota di impianto sonoro Dolby Digital e DTS e di macchine Prevost semiautomatiche. In questi anni si ipotizza anche di arricchire il cinema con un bar, da collocarsi al secondo piano
sotterraneo, ma il progetto non si realizza. La sala alterna film d’autore di una certa rilevanza con pellicole di qualità media e medio-bassa. In particolare il Mediolanum stabilisce una relazione privilegiata con il cinema
di Kubrick di cui ospita in prima visione due capolavori (Arancia meccanica e Barry Lyndon) e numerose riedizioni di film precedenti al 1970. Risaltano anche le presenze di Wenders, Eastwood, Pollack, Kieslovski,
Kurosawa, Avati, Coppola, De Palma, e Lynch. Tra le pellicole più importanti, ospitate al Mediolanum, risaltano La morte cammina con i tacchi alti (Ercoli, 1971), Il violinista sul tetto (Jewison, 1971) n
el 1972: Arancia meccanica (S. Kubrick, 1971; vi tiene cartellone per oltre tre mesi nell’autunno 1972), Che (Polanski, 1972), Agente 007 missione Goldfinger (Hamilton, 1964; ried.)
nel 1973: Il ladro di Parigi (Malle, 1967; ried.), Il dottor Stranamore (Kubrick, 1963; ried.), Ipcress (Furie, 1965; ried.), Queimada (Pontecorvo, 1970; ried.) El Topo (Jodorovski, 1970) nel 1974, La smagliatura (Fleishmann, 1974) nel 1975, Kitty Tippel (P.
Verhoeven, 1975), nel 1976: 2001–Odissea nello spazio (S. Kubrick 1974; ried.), La bestia (Borowczyck, 1975; vi tiene cartellone per oltre 4 mesi), Arancia meccanica (Kubrick, 1971; ried.) e
Barry Lyndon (Kubrick, 1975; tiene cartellone per 2 mesi), Al piacere di rivederla (Leto, 1976) nel 1977: Picnic a Hanging Rock (Weir, 1975), Dersu Uzala (Kurosawa, 1975; tiene cartellone per 3 mesi), Una giornata particolare (Scola, 1977), Quell’oscuro oggetto del desiderio (Bunuel, 1977),
Dodes’ka-den (Kurosawa, 1970) nel 1978, Verso il Sud (Nicholson, 1979), Chiaro di donna (Costa Gavras, 1979), Qua la mano (Festa Campanile, 1980), Io e Caterina (Sordi, 1980) nel 1981
nel 1982: Il Marchese del Grillo (Monicelli, 1982), Arturo (S. Gordon, 1982), Amici miei Atto II° (Monicelli, 1982) nel 1983: Lo stato delle cose (Wenders, 1982), Suspiria (Argento, 1977; riediz.), Zeder (Avati, 1983),
Io, Caligola (Brass, 1984) in cartellone subito dopo il dissequestro, Orwell 1984 (Radford, 1984), nel 1985: Omicidio a luci rosse (De Palma, 1984), Cotton Club (Coppola, 1984), Passaggio in India (Lynch, 1985),
Velluto blu (Lynch, 1986), nel 1987: Max mon amour (Oshima, 1986), Manhunter (M. Mann, 1986), Oci ciornie (Mikhalkov, 1987), The Big Easy (McBride, 1986) nel 1988, Mignon è partita (Archibugi, 1988), Inseparabili (Cronenberg, 1989), Non desiderare la donna d’altri (Kieslovski, 1988) nel 1989, Thelma
& Louise (R. Scott, 1991), Il socio (Pollack, 1993), Gli Spietati (Eastwood, 1993), Quattro matrimoni e un funerale (Newell, 1994), Braveheart (Gibson, 1995), Un eroe borghese (Placido, 1995), Léon (Besson 1995), con il quale replica il primato di tre mesi consecutivi di tenitura.
Nel 1996 ha in cartellone Scomodi omicidi (L. Tamahori) in un’inedita contemporanea col vicino-rivale cinema Corallo. Benché fosse una sala di prima visione in pieno centro, il
Mediolanum aveva una peculiarità: durante le proiezioni pomeridiane, era spesso frequentata da guardoni o disturbatori vari, tipicamente uomini soli in cerca di compagnia. Il locale chiude e viene smantellato
nell’estate del 2005, nonostante fosse stato previsto un restauro e anche ipotizzata la trasformazione in multisala. I suoi spazi sotterranei sono stati in parte occupati dalla vicina palestra Skorpion.
Corso Vittorio Emanuele nei primi anni sessanta Immagini riprese da piazza San Babila
si notano le insegne dei cinema Ambasciatori, Corso e Astra foto 1 – foto 2 Dettaglio della zona dove sorgerà il moderno complesso di BBPR
contenente il cinema Mediolanum foto 1 – foto 2
L’edificio degli architetti BBPR nel 1972
foto
Cinema Mediolanum nel 1971 In programmazione c’è Monsieur Hulot nel caos del traffico foto
Cinema Mediolanum nel 1974 (per gentile concessione di Stefano Petrella)
La sala foto*
Cinema Mediolanum nel 1975 Immagine complessiva foto - foto 2*
Ingresso foto*
Cinema Mediolanum nel marzo 1978 (per gentile segnalazione di Willy Salveghi) In programmazione c’è Dodes’ka-den foto 1 - foto 2
Cinema Mediolanum nel 1982 Ingresso foto
Cinema Mediolanum nel 2003 Ingresso (da www.flickr.com; su segnalazione di Willy Salveghi) foto* Cassa (da www.flickr.com; su segnalazione di Willy Salveghi) foto*
Cinema Mediolanum nel 2004 Insegna (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto 1 – foto 2
Lampadario nell’atrio (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
Piantina illustrativa della struttura del cinema (ricostruzione a cura di Marco Ferrari – marzo 2010) immagine*
Medesimo edificio nel gennaio 2008 Visione frontale foto 1 – foto 2 – foto 3
Verso Piazza Beccaria foto 1 – foto 2 Verso corso Vittorio Emanuele foto
L’insegna su corso Vittorio Emanuele foto
L’edificio complessivo degli architetti BBPR foto
Annunci pubblicitari su quotidiani La morte cammina con i tacchi alti – ott. 1971 immagine* Cime tempestose (Fuest) – 1971 immagine Arancia meccanica – 7 set. 1972 immagine* Che? – dic. 1972 immagine* El topo – 18 apr. 1974 immagine* La smagliatura – 18 ott. 1975 immagine* Kitty Tippel - 9 apr. 1976 immagine Barry Lyndon – 17 set 1976/nov. 1976 imm 1* - imm 2 Dersu Uzala – feb. 1977 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Picnic a Hanging Rock – 17 mar 1977/ apr 1977 imm.1* - imm 2 Verso il Sud - apr. 1979 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Arturo - apr. 1982 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Amici miei Atto II° – gen. 1983 (per g. concess. di Marco Ferrari) immagine Lo stato delle cose – giu. 1983 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Suspiria – giu. 1983 (per gentile concess. di Marco Ferrari) immagine Zeder – set. 1983 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Io, Caligola (dissequestrato) – set. 1984 (per g. concess. di Marco Ferrari) immagine Orwell 1984 – nov. 1984 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Cotton Club – gen.1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Omicidio a luci rosse – apr.1985 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine Non desiderare la donna d’altri - ott.1989 (per g. concess. di Marco Ferrari) immagine
Biglietto del cinema (1979; per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Biglietto omaggio (1994; per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Mappa di Milano (centro)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
testo scritto nel set. 2009; ultimo agiornamento: ago 2013
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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