cinema Meravigli

manifesto del 1933;
il film è Beau Hunks, 1931, con Stanlio e Ollio

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Nel 1933, al civico 3 di via Meravigli, vicino a piazza Cordusio, è già operativo un cinema di prima visione, denominato Galleria Meravigli, come l’omonima galleria adiacente. Il nome deriva da quello di un'antica famiglia milanese (Meravigli o Mirabilii o Maraviglia) che abitava qui nel Medioevo.
La sala, costituita dalla sola platea per una capienza complessiva di 500 posti, è situata in corrispondenza del lato sinistro dell’arco di accesso alla Galleria Meravigli. Si accede alla cassa attraverso un  piccolo ingresso fronte strada, mentre le uscite di sicurezza si affacciano sulla galleria.
La gestione del cinema è affidata a Mauro Rota, storico gestore milanese e creatore del cineteatro Nazionale (1924; *) che controlla anche Dumont (*), Patria(*), Moderno (via F. Filzi *), Loreto (*), Mondial (*), Colombo (*), Vittoria(*), Broletto (*), Poliziano (*), Parco, Palace (*), Aurora (*), Nuovo Cine, Porpora (*), Roma (*), Durini (*), Umbria(*), Farini (*), Gloria
(*), Augusteo -v.le Vittoria- (*), Farini (*), Meravigli (*), Dante (*), Commenda e Cantù.
Dal 1935 il cinema si chiama solo Meravigli: l’inizio delle proiezioni è alle ore 14 e in cartellone vi sono spesso riprese di prima visione - anche se si tratta di titoli non prestigiosi come quelli delle sale più importanti dell’epoca, quali Odeon, Corso, San Carlo, Colosseo, Dal Verme, Impero, Excelsior, Pace, Supercinema, Italia - abbinati alla proiezione di cartoni animati.
Il biglietto costa 2 o 3 lire a seconda della posizione in platea. Nei primi anni del dopoguerra, la programmazione del Meravigli si alterna tra quella di primaria sala di seconda visione e quella di prima visione vera e propria: anche la sua posizione varia di conseguenza. A volte la sala è collocata nel ristretto elenco delle sale di prima visione, altre nel lungo elenco delle altre sale.
Sul finire del 1947, il Meravigli estende l’orario di esercizio: la prima proiezione è alle 10 del mattino; questa abitudine viene ripetuta più volte nel corso del tempo, fino anche all’ultimo periodo a luce rossa.
A partire dalla fine degli anni quaranta la scelta delle pellicole si incentra su commedie drammatiche, sia americane sia italiane; nel 1951 la programmazione è spesso la stessa del cinema Gloria, in quanto facente sempre capo al circuito di Mauro Rota; entrambe le sale hanno in cartellone lo stesso film, nonostante siano abbastanza vicine.
In ogni caso, la visibilità delle due sale sulle pagine dei quotidiani è differente: a fronte di una frequente presenza di tamburini pubblicitari del Gloria, quelli del Meravigli sono piuttosto rari.
E questo nonostante le due sale programmino la stessa pellicola. La ragione della diversità di trattamento risiede nel diverso assetto proprietario: il Gloria fa parte del gruppo di sale di cui Rota detiene anche la proprietà immobiliare, mentre il Meravigli rientra tra quelle di cui detiene la sola gestione.
Anche negli anni cinquanta questa diversità permane: il Meravigli ha spesso in cartellone la stessa pellicola del vicino Roma (poi Rouge et Noir), sempre appartenente al circuito Rota, ma non appare mai nei relativi annunci pubblicitari.
Negli anni sessanta, all’apparire della classificazione sulle pagine dei quotidiani in prime, seconde e terze visioni, la sala di via Meravigli viene classificata tra le seconde visioni. Raramente ospita pellicole secondarie in prima visione: ad esempio nel dicembre 1975 è il caso di Nuda per Satana (Batzella, 1974).
A partire dal 1963, il Meravigli inizia ad avere in cartellone anche pellicole appartenenti al genere sexy documentario, seguite nei primi anni settanta da commedie dello stesso genere, programmazione antesignana del successivo periodo a luce rossa, che in un certo senso caratterizza i gusti di una parte del pubblico che abitualmente frequenta la sala.
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Meravigli ricordiamo:
Soldati di ventura (J. Corner, t.o. Beau Hunks, 1931 con Stan Laurel e Oliver Hardy) e  La signora della notte (t.o. The Night Club Lady, Cummings, 1932) nel 1933, L’affare si complica (leRoy, 1933 con James Cagney), Vendetta Gialla (Brown, 1932) e Il cantico dei cantici (Mamoulian, 1933 con Marlene Dietrich) nel 1934, Sempre nel mio cuore (Mayo, 1933 con Barbara Stanwyck) nel 1935, L’aria del Continente (Righelli, 1935) nel 1936, La fuga di Tarzan (Thorpe, 1936, con Johnny Weissmuller) nel 1937, Sotto la maschera (Werkel, 1937) e Susanna! (Hawks, 1938 con Katherine Hepburn e Cary Grant) nel 1938, La gabbia della morte (Christian-Jaque, 1935) nel 1939, Riformatorio (Collins, 1938), L’isola dei coralli (Gleize, 1938 con Jean Gabin) e Finisce sempre così (Susini, 1939 con Vittorio De Sica) nel 1940, Notte di dicembre (Bernhardt, 1939 con Pierre Brasseur) nel 1941, I commedianti (Pabst, 1941) nel 1942, Colpi di timone (Righelli, 1942 con Gilberto Govi) e Anuschka (Kautner, 1942) nel 1943, La venere cieca (A. Gance, 1941 con Viviane Romance) nel 1944, Occhi neri (Tourjansky, 1935), Amazzone contesa (Rabenalt, 1943) e Gioventù in catene (Henrikson, 1942) nel 1945, La casa del maltese (CHhenal, 1938) nel 1946, Bernadette (King, 1943 con Jennifer Jones) e Quella di cui si mormora (Bernhardt, 1946 con Barbara Stanwyck) nel 1947, Venere Peccatrice (Ulmer, 1946 con Hedy Lamarr) e Il postino suona sempre due volte (Garnett, 1946) nel 1948, Sogni Proibiti (McLeod, 1947 con Danny Kaye) e Al di là dell’orizzonte (Santell, 1942) nel 1949, Ballata berlinese (Stemmle, 1948) e La corda di sabbia (Mieterle, 1949 con Burt Lancaster) nel 1950, Alina (Pàstina, 1950 con Amedeo Nazzari e Gina Lollobrigida), Il re dei re (De Mille, 1928), Il padrone delle ferriere (Rivers, 1933) e Il padre della sposa (Minnelli, 1950) nel 1951, Anna (Lattuada, 1951 con Silvana Mangano e Vittorio Gassman) e Rommel la volpe del deserto (Hathaway, 1951) nel 1952, La lupa (Lattuada, 1953) e La vergine sotto il tetto (Preminger) nel 1953, Il prigioniero di Zenda (Thorpe, 1952), Pane, amore e fantasia (Comencini, 1953 con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida) e Il grande caldo (Lang, 1953 con Glenn Ford) nel 1954,
nel 1955: Il selvaggio (Benedek, 1954 con Marlon Brando), Scuola elementare (Lattuada, 1954), Deserto che vive (Algar, 1953), Sette spose per sette fratelli (Donen, 1954) e La valle dell’Eden (Kazan, 1955 con James Dean)
Non siamo angeli (Curtiz, 1955 con Humphrey Bogart) e La lunga linea grigia (Ford, 1955) e Tempi moderni (Chaplin, 1936) nel 1956, Trapezio (Reed, 1956 con Burt  Lancaster, Tony Curtis e Gina Lollobrigida), Come le foglie al vento (Sirk, 1956 con Lauren Bacall) e Arianna (Wilder, 1957 con Audrey Hepburn e Gary Cooper) nel 1957, Il gigante (Stevens, 1956 con James Dean e Elizabeth Taylor) e Totò a Parigi (Mastrocinque) nel 1958, L’albero della vita (Dmytrik, 1957 con Montgomery Clift  e Elizabeth Taylor), Lo sperone insanguinato (Parrish, 1958), L’adultero (Lee Thompson, 1957), Un dollaro d’onore (Hawks, 1959 con John Wayne e Dean Martin) e Il generale della Rovere (Rossellini, 1959 con Vittorio De Sica) nel 1959, A qualcuno piace caldo (Wilder, 1959 con Marilyn Monroe) nel 1960, Il vigile (Zampa, 1960 con Alberto Sordi e Vittorio De Sica), Cavalcarono insieme (Ford, 1961) e Sabotaggio (Hitchcock, 1936) nel 1961, Vincitori e vinti (Kramer, 1961), Una storia milanese (Eriprando Visconti, 1962 con Romolo Valli) e Operazione terrore (Edwards, 1962) nel 1962, Il visone sulla pelle (Mann, 1962 con Cary Grant e Doris Day), La donna nel mondo (Cavara, Prosperi e Jacopetti, 1962) e Sexy proibitissimo (Martinelli, 1963)  nel 1963, La strana voglia di una vedova (Poitrenaud, 1954), Capitan Newman (Miller, 1963) e Scusa me lo presti tuo marito? (Swift, 1964 con Jack Lemmon) nel 1964, …E venne il giorno della vendetta (Zinnemann, 1963), La voglia matta (Salce, 1962 con Ugo Tognazzi) e I complessi (Risi, Rossi, D'Amico, 1965 con Nino Manfredi, Alberto Sordi, Romolo Valli e Ugo Tognazzi) nel 1965, I quattro figli di Katie Elder (Hathaway, 1965) nel 1966, Scusi, lei è favorevole o contrario? (Sordi, 1966) e El Dorado (Hawks, 1967 con John Wayne) nel 1967, I due pompieri (B. Corbucci, 1968) e Lucrezia (Civirani, 1968) nel 1968
nel 1969:
Un tranquillo posto di campagna (Petri, 1968), Il grande inquisitore (Reeves, 1968 con Vincent Price), La ragazza con la pistola (Monicelli, 1968 con Monica Vitti) e Quarta parete (Bolzoni, 1968)
nel 1970:
Il detective (Guerrieri, 1969, con Franco Nero e Florinda Bolkan), La donna scarlatta (Valère 1968, con Monica Vitti), Alla bella Serafina piaceva far l’amore sera e mattina (Kaplan, 1969), Per te nuda mi vendo l’anima (Hendel, 1968), Crimen (Camerini, 1961 con Vittorio Gassman e Nino Manfredi), Gott Mit Uns (Montaldo, 1970 con Franco Nero e Bud Spencer/Carlo Pederzoli) e Les Femmes (Aurel, 1969 con Brigitte Bardot)
nel 1971:
Quando il sole scotta (Lautner, 1971 Rita Hayworth,), Venga a prendere il caffè da noi (Lattuada, 1970 con Ugo Tograzzi), Le novizie (Casaril, 1970 con Brigitte Bardot, Annie Girardot,), Una lucertola con la pelle di donna (Fulci, 1971),  L’uccello dalle piume di cristallo (Argento, 1970) e Il gatto a nove code (Argento, 1971)
nel 1972:
Terrore cieco (Fleischer, 1971), La ragazza condannata al piacere (Wickman, 1970), Questa specie di amore (Bevilacqua, 1972 con Ugo Tognazzi), Dio me l’ha data e guai a chi la tocca (Thiele, 1968) e Decameroticus (Ferretti, 1972)
nel 1973:
Improvvisamente un uomo nella notte (Winner, 1971), I corpi presentano tracce di violenza carnale (S. Martino, 1973), Trappola per un lupo (Chabrol, 1973)
nel 1974:
La proprietà non è più un furto (Petri, 1973), Questa libertà di avere... le ali bagnate (Santini, 1970), La seduzione (Di Leo, 1973) e Le pillole del farmacista (Antel, 1972), Ultimo tango a Parigi (Bertolucci, 1972) nel 1975, Emanuele e Francoise (Le sorelline) (Massacesi, 1975), Voglie pazze, desideri, notti di piacere (Nesbitt, 1975), Il vizio di famiglia (Laurenti, 1975) e Peccati sul letto di famiglia (Gerard, 1975) nel 1976
nel 1977:
Operazione Fantasex – ma il tuo funziona o no? (Thomas, 1974), Il giorno dei trifidi (Sekely, 1962), I santissimi (Blier, 1974 con Gerard Depardieu, Jeanne Moreau e Isabelle Huppert) e Fratello Sole, Sorella Luna (Zeffirelli, 1972)
Tre tigri contro tre tigri (Sergio Corbucci e Steno, 1977) nel 1978.
Nonostante l’ubicazione centralissima, il Meravigli si trova in una via di scarso passaggio pedonale, in un quartiere che, a partire dagli anni settanta, ha assistito ad una progressiva riduzione degli abitanti, con una netta prevalenza di uffici. Questo elemento di debolezza espone la sala alla forte concorrenza televisiva, non rendendo più remunerativa la programmazione normale.
Dal 1975 in avanti, la programmazione del locale si focalizza sul genere erotico soft, con in cartellone anche prime visioni di pellicole di quel genere. Come si evince dalla programmazione, il Meravigli fin dal 1970 offre spesso titoli il cui unico interesse è di carattere erotico: oltre ai film citati nell’elenco, nel periodo 1970-72 ricordiamo: L’amore questo sconosciuto, Tarzana sesso selvaggio, Les femmes, Il paradiso dei nudisti, Le svedesi si confessano e..., Lollipop, I segreti delle amanti svedesi, Jungla erotica, Mademoiselle De Sade e i suoi vizi, Il sesso a domicilio, Le pecorelle del reverendo, I traumatizzati del sesso, Bella di giorno, moglie di notte, Decameron francese e Verena la contessa nuda.
La svolta hard di fine decennio è dunque ampiamente anticipata dalla presenza di questo tipo di pellicole dalla titolazione inequivoca e (qualche volta) spiritosa. Peraltro va rilevato che, in questa fase, il Meravigli è uno dei pochissimi cinema di seconda visione situato in centro e, tra questi, l’unico a proporre, con una certa continuità, film erotici. La politica commerciale della sala dunque colma un “vuoto” e come tale è premiata da un pubblico che, sempre numeroso, affolla il piccolo locale.
Nel corso del 1977, quando ormai alcune sale milanesi – quali Diamante, Majestic e Nuovo Ideal – si sono specializzate nel genere porno e di lì a poco avrebbero costituito le fondamenta del circuito cittadino a luce rossa, il Meravigli ha tuttavia un inaspettato e momentaneo ritorno al cinema d’autore (Blier, Zeffirelli) e in cartellone appaiono persino vecchi film di fantascienza (Il giorno dei trifidi).
Nell’estate 1978 la gestione cambia e avviene la svolta: il locale si trasforma nel Meravigli-Erotic Movie Center e aderisce al circuito hardcore. La sala espone una luce rossa intermittente sopra l’ingresso e anticipa l’inizio delle proiezioni al mattino, con primo spettacolo alle ore 10:30 (ulteriore riprova del successo commerciale di questo tipo di programmazione, sostanzialmente unica nel centro cittadino).
Il locale si classifica da subito tra quelli con le programmazioni più spinte – insieme a Golden, Hermes (*), Majestic (*) e Roxy (*)– dove spesso si proiettano pellicole “rielaborate”: la versione sottoposta  al visto di censura viene rimontata con l’inserimento di spezzoni hard. Tra i titoli del periodo hardcore ricordiamo: Penetration (B. Launois, 1972) e Sicarius - La febbre del sesso (J. Franco, 1977) nel 1978, Disposta al piacere (J. Clarke, 1978) nel 1979, Oroscopiamoci (Parasakis, 1979) nel 1980, Perché uccidere Lorraine? (noto anche come Sexy Perversion; J. Scandelari, 1979) nel 1981.
Nonostante l’iniziale successo di cui si è detto, la crescente offerta di cinema hard in città e l’ubicazione centrale, decisamente sfavorevole quanto a costi di gestione, rendono la continuazione dell’attività non più profittevole. E’ inotlre aasai probabile che un simile spazio abbia trovato maggiore valorizzazione commerciale passando ad altre attività, più consone alla zona urbana.
Il Meravigli è tra le prime sale a luci rosse a chiudere: il locale cessa l’attività nell’estate del 1982.
Al civico 3 di via Meravigli attualmente (2011) si trova la Galleria Meravigli, spazio polifunzionale per eventi.

 

Al momento non siamo ancora riusciti a trovare una foto d’epoca del cinema Meravigli in attività.

 Invitiamo tutti i visitatori del sito, cinefili, storici, milanesi, navigatori, curiosi ad aiutarci nella ricerca.

 

Ex cinema Meravigli nel maggio 2008 
La facciata                                                                                                    foto 1foto 2
L’edificio verso corso Magenta                                                                      
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L’edificio verso piazza Cordusio                                                                      
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Vista aerea dell’ex cin. Meravigli e dell’ex cin. Broletto nel 2010            foto

Manifesti tipografici del cinema (fonte: Cineteca Italiana www.lombardiabeniculturali.it)
1933
Soldati di ventura                                                                                        
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La signora della notte                                                                                  
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Annunci pubblicitari su quotidiani
Anna – tamb. 3 apr. 1952                                                                                 immagine
Una storia milanese - tamb. 23 nov. 1962,
in contemporanea con il cinema Gloria       immagine
Il visone sulla pelle – tamb. 29 mar. 1963,
in contemporanea con il cinema Gloria       immagine
I due pompieri –  22 nov. 1968                                                                      immagine
Quarta parete  - 20 nov. 1969                                                                      
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I corpi presentano tracce di violenza carnale 12 apr 1973                       
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La ragazza di Pigalle - tamb.1974
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                immagine
Penetration – 20 ott. 1978
(per gentile concessione di Willy Salveghi)                         immagine
Sicarius - La febbre del sesso - 1978
(per gentile concessione di Stefano Petrella)          immagine
Disposta al piacere - ott 1979
(per gentile concessione di Stefano Petrella)                        immagine

Biglietto del cinema
                 anni settanta
(per gentile concessione di Giuseppe Tonna)                         immagine

Mappa di Milano (via Meravigli)
Posizione del cinema                                                                                     
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si ringrazia Willy Salveghi per le informazioni fornite

(*): vedasi relativa scheda

* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse

 

 

si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte