testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
L’8 aprile 1911 all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Agnello (l’indirizzo è corso Vittorio Emanuele n. 3) apre il cinema Palace. Il progetto è dell’architetto Giovanni Giachi (già autore della ristrutturazione del teatro Filodrammatici nel 1885).
Si tratta di una sala di 720 posti, in stile impero, dotata di una lussuosa sala d’aspetto che all’inaugurazione viene promossa come “una nuova gemma milanese”. Annesso alla sala è situato un elegante bar. L’affitto degli
spazi nel 1913 è di ben 100.000 lire l’anno. Lo stabile – che ospita anche l’hotel Ancora -
si trova a pochi passi dal cinema Santa Radegonda (futuro Odeon) e fa parte di un unico blocco di edifici. Il Palace è dunque una prestigiosa sala di prima visione posta a pochi passi dal Duomo, la cui programmazione è riportata dai quotidiani dell’epoca insieme a quella di pochissimi altri cinema (il Santa Radegonda, il Silenzioso, il Volta, l’Italia di piazza Missori, il Centrale di piazza Duomo, il Diana a porta Venezia e il Modernissimo di via Torino).
Il locale è di proprietà del signor Bonetti, un imprenditore milanese che oltre a birrerie e caffè, dal 1908 è proprietario di quattro cinema: Centrale, Brera, Napo Torriani e Garibaldi Nei primi anni dieci la sala opera
in sinergia con il vicino Centrale di piazza Duomo, grazie alla comune proprietà: i biglietti acquistati in una sala danno diritto a sconti nell’altra. Sempre in quest’ottica, nel 1917, Palace e Centrale stampano una serie
di manifesti tipografici congiunti, dove viene presentato il “Programma artistico per la stagione 1917-1918”. I primi posti al Palace costavano la ragguardevole cifra di 5 lire (si pensi che negli anni venti spedire una
lettera costava L 0,50). Spesso il Palace programma alcuni grandi film dopo la prima al teatro Lirico. Negli anni dieci le sale centrali si fanno concorrenza tra loro anche offrendo piccoli omaggi al pubblico, come richiamo
pubblicitario: la direzione del Palace offre alle gentile spettatrici un ventaglio, mentre quella del Santa Radegonda offre una violetta e il cinema Mondial una tazza di birra Milano. Tutte queste iniziative riscuotono un
grande successo presso il pubblico meneghino. Inoltre il Palace abbina al programma principale alcuni filmati d’informazione: nel dicembre 1911, ad esempio, gli spettatori possono vedere Ultime da Tripoli ossia un
cinegiornale dell’epoca che illustra l’andamento della guerra libica. Infine nei fogli pubblicitari si ricorda al pubblico che, a richiesta, verrà inviata a domicilio la programmazione dettagliata del cinema.
Tra le pellicole ospitate dalla sala ricordiamo nel 1911: Fratello e sorella (regista sconosciuto) nel 1912: Atroce dilemma (o Crudele dilemma, regista sconosciuto, Cines 1911)
nel 1915: Il Jockey della morte (A. Lind, 1915) nel 1916: La sirena del mare (t.o. Neptune’s Daughter, H. Brenon, 1914 con la celebre nuotatrice Annette Kellerman) nel 1919: I topi grigi (serie di 8 episodi; E. Ghione, 1918), L’uomo dal domino nero (in 2 episodi; C.
Campogalliani, 1919) nel 1920: Judex (serie in dodici capitoli; L. Feuillade, 1916); Il teschio d’oro (3 episodi; C. Campogalliani, 1920); Grand Prix(L. Mele, 1920); Il castello di bronzo (E. Ghione, 1920)
nel 1922: L’uomo taciturno (t.o. The Silent Man, W. Hart, 1917), Iolanda: la figlia del corsaro nero (2 episodi; V. De Stefano, 1921); L’uomo meccanico (A. Deed, 1921), Theodora (Carlucci, 1922); Le
maschere rosse (V. Denizot, 1922) nel 1923: Un dramma ignorato (E. Ghione, 1917), Vox feminae (t.o. Man-Woman-Marriage, A. Honubar, 1921); Come presi moglie (t.o. The Nut, T. Reed 1921)
nel 1924: L’isola del terrore (t.o. Terror Island, J. Cruze 1920), Nelle foreste africane (t.o. Man vs. Beast, L. Shuman, 1922), La fanciulla dell’uragano (t.o. Hurricane’s Gal, A. Holubar, 1922), Pietro
il Grande (t.o. Peter der Grosse, D. Buchowetzki, 1922), Core furastiero (U. Del Colle, 1924) nel 1925: Accidenti che tranquillità (t.o. Why Worry?, F. Newmeyer, 1923), Preferisco l'ascensore (t.o. Safety Last!, F. Newmeyer, 1923 con H. Lloyd), Core furastiero (U. Del Colle, 1924)
nel 1926: L’amazzone rossa (t.o. The Crimson Runner, T. Forman 1922), L’urlo alla morte (t.o. The Love Master, L. Trimble, 1924), Il deviatore (t.o. The Signal Tower, C. Brown, 1924)
Nel 1927
l’abbattimento dell’intero blocco di edifici posti tra via Agnello e via S. Radegonda, premessa necessaria per la costruzione della massiccio stabile che ospiterà il cinema Odeon (attivo dal novembre 1929; vedi), determina
la fine del centralissimo cinema Palace. I gestori tuttavia riaprono pochi mesi dopo un altro cinema Palace (vedi scheda a parte) in via Filzi 5, nelle vicinanze della Stazione Centrale, in quegli anni ancora situata
nella attuale piazza Repubblica.
Il cinema Palace intorno al 1915 foto 1 - foto 2*
Il cinema Palace nel 1925 in programmazione ci sono Accidenti che tranquillità e Core furastiero foto*
Medesimo spazio urbano nel luglio 2011 (stabile del cinema Odeon)
L’edificio sull’angolo di via Agnello foto 1 - foto 2 L’edificio verso p. San Babila foto
L’edificio verso il Duomo foto
Medesimo spazio urbano nel luglio 2011 (per gentile concessione di Willy Salveghi)
L’edificio su corso Vittorio Emanuele foto
Annunci pubblicitari (per gentile concessione di Willy Salveghi) Fratello e sorella dic 1911 immagine* Atroce dilemma nov 1912 immagine*
Cartolina pubblicitaria - Il jockey della morte (Lind, 1915) (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Manifesti pubblicitari del cinema Palace (fonte: Cineteca Italiana – www.lombardiabeniculturali.it) 1920: Judex (quarto e sesto episodio) imm. 1 – imm. 2 Grand Prix immagine Il teschio d’oro immagine Il castello di bronzo immagine 1922: Iolanda: la figlia del corsaro nero immagine Theodora (in contemporanea con il vicino Santa Radegonda) immagine L’uomo taciturno immagine L’uomo meccanico immagine Le maschere rosse - nov immagine 1923: Vox feminae immagine Come presi moglie immagine Un dramma ignorato immagine 1924: Nelle foreste africane immagine Pietro il Grande immagine L’isola del terrore immagine La fanciulla dell’uragano immagine 1925: Preferisco l'ascensore immagine* 1926: L’amazzone rossa immagine L’urlo alla morte immagine Il deviatore immagine
Mappa di Milano (1930)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto o materiale di particolare interesse
si ringrazia Willy Salveghi per le informazioni fornite
scheda creata nel lug. 2011; ultimo aggiornamento: agosto 2013
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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