cinema Perla

il cinema intorno al 1960

testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari

Al civico numero 19 di via Imbriani, in zona Bovisa, nel dicembre 1950 inizia l’attività il cinema Perla. Si tratta di una sala di terza visione, costituita da sola platea e con una capienza di 700 posti, facente parte dell’ondata tardiva di aperture dei primi anni cinquanta, generata dall’ancora crescente consumo cinematografico, che toccherà l’apice nel 1955. La sala utilizza macchine Prevost P30.
La programmazione è particolarmente incentrata su pellicole americane - molto più di altre sale cittadine analoghe, che danno ampio spazio anche alle commedie italiane - uscite diversi mesi prima e che hanno ormai completato la circolazione nelle sale di prima e seconda visione. I film vengono scelti con cura: numerose sono le pellicole di valore che transitano per la sala.
Il quartiere popolare densamente abitato e la fame di film ne fanno una sala molto frequentata: negli anni cinquanta il Perla si rivolge soprattutto al pubblico rionale, con una presenza pressoché nulla di annunci (tamburini o flani) sui quotidiani.
Negli anni sessanta la programmazione del Perla si apre maggiormente alle pellicole europee, principalmente italiane e a francesi, mantenendo ancora una buona qualità media; sul finire del decennio il locale, classificato tra le terze visioni, è sempre un’affollata sala popolare, parte integrante della vita del quartiere: alla sera in sala la vendita dei gelati è affidata ad un signore immigrato dal Sud Italia che, insieme al proprio figliolo, integrano le entrate familiari con questo secondo lavoro.
Nella primavera del 1972 la sala chiude due mesi per restauri, per un parziale rinnovo degli impianti e riapre nel mese di aprile, sempre tra le terze visioni.
Nel 1977, il FAC (Film d'Arte e Cultura), l'associazione culturale facente capo all'AGIS Lombardia, porta avanti un'iniziativa volta a promuovere la programmazione dei film d'autore nelle sale della periferia milanese, con il coinvolgimento dei cittadini stessi nella scelta delle pellicole. La prima iniziativa pilota viene realizzata al Perla: per cinque settimane, ogni mercoledì la sala proietta film d'autore sul tema dell'antifascismo, con un prezzo del biglietto promozionale a 500 lire e la consegna di una scheda critica a ciascuno spettatore, prima dell'inizio della proiezione, per consentirne una migliore comprensione.
L'iniziativa ha un buon successo, al punto che il mese successivo il cinema lancia un nuovo ciclo di proiezioni, questa volta dedicato alla donna. Visto il successo del Perla, nei mesi seguenti altre sale cittadine aderiscono alla proposta del FAC: Piccadilly, Gardenia, Embassy, Mexico, Derby, Boston e Rossini.
Nel 1982, nel tentativo di contenere il dilagare delle luci rosse, il Comune di Milano, insieme a Cinemetropoli, la Provincia, Anica, Agis e Anec lancia un'iniziativa denominata "Circuito Verde", in chiara contrapposizione con il circuito delle luci rosse. Il progetto consiste nel rilanciare sia il cinema per ragazzi, sia il cinema d'essai, coinvolgendo le sale di seconda visione considerate "a rischio". Le sale aderenti al Circuito Verde reintroducono lo spettacolo mattutino della domenica – antica usanza persasi nel tempo -  e una politica dei prezzi contenuta (2000 lire, contro le 4000 di una prima visione e le 3500 di una luce rossa).
Il Circuito Verde viene avviato il 28 settembre 1982: tra le sale aderenti all'iniziativa c'è anche il Perla. Purtroppo il tutto resta operativo solo fino a Natale, per esaurirsi al termine dei tre mesi di test.
Sul finire degli anni settanta, la programmazione si orienta maggiormente verso il cinema d’autore, pur non arrivando ad aderire al circuito d’essai: senza una precisa connotazione e con una programmazione non particolarmente distintiva, l’iniziativa ottiene risultati modesti.
Nel 1986 il cinema Perla, in un estremo tentativo di ripresa, viene promosso tra i proseguimenti di prima visione, con una conseguente disponibilità in cartellone di pellicole più recenti.
Tra le pellicole più interessanti proiettate al Perla, ricordiamo: Accadde a Brooklyn (Whorf, 1947), Winchester ’73 (Mann, 1950) e In nome della Legge (Germi, 1949) nel 1951, Gilda (Vidor, 1945 con Rita Hayworth), Napoli milionaria (De Filippo, 1950) e Il comandante Johnny (Hathaway, 1951 con Gary Cooper) nel 1952, Ivanhoe (Thorpe, 1952) e Vecchia America (Del Ruth, 1951) nel 1953
nel 1954: Tempi nostri (Blasetti, 1953), Le fanciulle delle follie (Leonard, 1941), Come sposare un milionario (Negulesco, 1953 con Lauren Bacall e Marilyn Monroe), Gli uomini che mascalzoni! (Camerini, 1932) e Il cavaliere della valle solitaria (Stevens, 1953 con Alan Ladd)
Ulisse (Camerini, 1954 con Kirk Douglas e Silvana Mangano), Il prigioniero della miniera (Hathaway, 1954 con Gary Cooper) e Senso (Visconti, 1954) nel 1955, La leggenda dell’arciere di fuoco (Tourneur, 1950 con Burt Lancaster) nel 1956, Fermata d’autobus (Logan, 1956 con Marilyn Monroe) nel 1957, Brama di vivere (Minnelli, 1956) e Un re a New York (Chaplin, 1957) nel 1958
nel 1959: La sfida (Rosi, 1958), Sfida infernale (Ford, 1946), L’esperimento del Dottor K (Neumann, 1958 con Vincent Price), Gigi (Minnelli, 1958) e Qualcuno verrà (Minnelli, 1959)
Sayonara (Logan, 1957 con Marlon Brando) nel 1960, Tre uomini in barca (Annakin, 1956), Il dubbio (Anderson, 1961 con Gary Cooper), Vincitori e vinti (Kramer, 1961) e A casa dopo l’uragano (Minnelli, 1960) nel 1962, Colpo grosso al casinò (Verneuil, 1963 con Jean Gabin e Alain Delon) e La ragazza di Bube (Comencini, 1963) nel 1964, Il marmittone (Marshall, 1957) e Gli invasati (Wise, 1963) nel 1965, Il gobbo (Lizzani, 1960) e Gli eroi di Telemark (Mann, 1965) nel 1966, Monica e il desiderio (Bergman, 1952) nel 1967,
nel 1968: Riflessi in un occhio d’oro (Huston, 1967), L’indomabile Angelica (Borderie, 1967), Dove la terra scotta (Mann, 1958 con Gary Cooper) e La calda notte dell’ispettore Tibbs (Jewison, 1967)
nel 1969: Indovina chi viene a cena (Kramer, 1967), I quattro del Texas (Aldrich, 1963), Il Gattopardo (Visconti, 1963) e L’oro di MacKenna (Lee Thompson)
nel 1970: Svegliati e uccidi (Lizzani, 1965), Il serpente di fuoco (Corman, 1967), Butch Cassidy (Roy Hill, 1969), Il grande silenzio (Corbucci, 1967, con Jean-Louis Trintignant e Klaus Kinski), La battaglia di Alamo (Wayne, 1960) e L’uomo venuto dalla pioggia (Clément, 1970)
nel 1971: Alice nel paese delle meraviglie (Geronimi, Luske, e Jackson, 1951 cartoni animati Disney), Il mucchio selvaggio (Peckinpah, 1969), I cannoni di Navarone (Lee Thompson, 1961), Edipo Re (Pasolini, 1967) e L’uomo dal braccio d’oro (Preminger, 1955)
nel 1972: Continuavano a chiamarlo Trinità (E.B. Clucher alias Enzo Barboni, 1971), Il medico della mutua (Zampa, 1968 con Alberto Sordi), La Betìa, ovvero in amore, per ogni gaudenza, ci vuole sofferenza (De Bosio, 1971 con Nino Manfredi), Bianco, Rosso e… (Lattuada), Una squillo per l’ispettore Klute (Papula, 1970), Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1970 con Gian Maria Volonté), Straziami, ma di baci saziami (Risi, 1968) e La polizia ringrazia (Steno, 1972)
nel 1974: Gli uccelli (Hitchcock, 1963), Il dottor Stranamore (Kubrick, 1964) e Sentieri Selvaggi (Ford, 1956)
nel 1976: Agente 007 missione Goldfinger (Hamilton, 1964), Emanuelle Nera (Albert Thomas alias Adalberto Albertini, 1975), Chi ucciderà Charley Warrick? (Siegel, 1973), Il dormiglione (Allen, 1973) e Detective Harper: acqua alla gola (Rosenberg, con Paul Newman)
nel 1977: Banditi a Milano (Lizzani, 1968 con Gian Maria Volonté), King Kong (Guillermin, 1976 con Jessica Lange), Quelle strane occasioni (Loy, Magni e Comencini, 1976) e Il temerario (Roy Hill, 1975 con Robert Redford)
Sella d’argento (Fulci) nel 1978, Il Cacciatore (Cimino, 1978) e Arrivano i Gatti (C.Vanzina, 1979) nel 1980, Fuga di mezzanotte (Parker, 1977) e Uno sparo nel buio (Edwards, 1964) nel 1981, L’ultima follia di Mel Brooks (Brooks, 1976) e Chiamami aquila (Apted, 1981 con John Belushi) nel 1982, Krull (Yates, 1983), L’impero colpisce ancora (Kershner, 1980) e Gorky Park (Apted, 1983) nel 1984, La bella addormentata nel bosco (Geronimi, 1959 cartoni animati Disney) nel 1985, Rambo 2 – la vendetta (Pan Cosmatos, 1985) nel 1986, Aliens – scontro finale (Cameron, 1986) e Le avventure di Peter Pan (Geronimi, Luske e Jackson, 1953 cartoni animati Disney) nel 1987, Robocop (Verhoeven, 1987) nel 1988.
Nel 1988, schiacciato dallo strapotere della concorrenza televisiva, con un mercato cinematografico in cui il passaggio in sala si è fatto sempre più breve, non lasciando più spazio alle seconde visioni, al Perla resta un’ultima chance: il passaggio alla luce rossa. Dopo la pausa estiva, il cinema passa al genere hard. Bianca Gusella, la quale gestisce il Perla come pure il Nuovo Ideal di corso Lodi afferma, in un’intervista del settembre 1989, che per anni ha ripianato i debiti del locale di via Imbriani con gli introiti del Nuovo Ideal a luce rossa e che, a un certo punto, è stata obbligata ad abbandonare la programmazione normale (vedi articolo).
Questa soluzione consente comunque al locale di sopravvivere ancora 13 anni; a partire dalla metà degli anni novanta il declino della sala è però inesorabile. Tra i titoli dell’ultimo periodo a luce rossa: La signora e lo stallone nel 1988 e Moana bella di giorno (Schicchi, 1987) nel 1989.
Ormai poco frequentato anche dagli habitué del porno, il cinema Perla chiude nel 1996.

 

Il cinema Perla intorno al 1960:
(per gentile concessione di Marco Ferrari – si ringrazia il bar Illy di viale Bodio 6
per la disponibilità dell’immagine)
La facciata con pensilina                                                                          foto
Particolare della cartolina                                                                         
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L’ex cinema Perla nel gennaio 2010:
La facciata con pensilina                                                                          foto 1 - foto 2
Lo stabile verso via Ugoni                                                                        
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Lo stabile verso viale Jenner                                                                     
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Vista aerea dell’ex cinema nel 2010                                                     foto

Annunci pubblicitari su quotidiani:
L’ultima follia di Mel Brooks  – tamb. 15 mag. 1982
(per gentile concessione di Marco Ferrari)                                                                                 immagine

Articoli su quotidiani (per gentile concessione di Marco Ferrari)
Le sale rosse contrattano la redenzione di A. Trivulzio – Corsera, set. 1989 immagine

Mappa di Milano (zona Bovisa)  
Posizione del cinema                                                                                
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si ringrazia Willy Salveghi per le notizie fornite