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Intorno al 1925 in viale Ludovica (in seguito rinominato Bligny, parte del tracciato viario posto lungo le mura spagnole), non lontano da Porta Romana, sorge
il cinema teatro Principe (circa 1000 posti) dove si alternano film, rivista e anche incontri di pugilato. Gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati del 14 febbraio 1943
la sala sospende le proiezioni e riprende l’attività solo nel novembre 1954. Nella seconda metà degli anni cinquanta la sala offre spesso due film al prezzo di uno.
Tra le pellicole di rilievo poste in programmazione ricordiamo: Io... e la vacca (B. Keaton, 1925) nel 1927, Sotto lo sguardo di Allah (Olcott, 1926) nel 1928, nel 1936: Il velo dipinto (Boleslavski, 1934), Le vie della fortuna (Wyler, 1935), Minaccia (Murphy, 1934) e Amiamoci (D. Burton, 1934)
nel 1938: Falsari alla sbarra (Kenton, 1936), Furia (Lang, 1936), Uragano (Ford, 1937), Il segreto delle piramidi (L. King, 1935), Nata per danzare (Del Ruth, 1936) I battellieri del Volga (Strijewski, 1936) nel 1939,
nel 1940: Batticuore (Camerini, 1939), Assenza ingiustificata (Neufeld 1939) e La voce del diavolo (C. Reed, 1936) nel 1941: Abbandono (Mattoli, 1940), Manon Lescaut (Gallone, 1940), Piccolo alpino (Biancoli, 1940)
nel 1942: Piccolo mondo antico (Soldati, 1941), Giuliano De Medici (Vajda, 1941) e L’uomo del romanzo (Bonnard, 1940) Il prncipe coraggioso (Hathaway, 1954) nel 1954; Berretti rossi (Young, 1954) e Due
donne e un purosangue (Hathaway, 1944) nel 1955, Don Camillo e l’onorevole Peppone (Gallone, 1955) e Duello di spie (Sturges, 1955) nel 1956, nel 1957: Il calice d’argento (Saville, 1954), Donatella (Monicelli, 1956), Orizzonte perduto (Capra, 1937) e Gioventù bruciata (Ray, 1954)
nel 1958: Il dottor Jekylll e mister Hyde (Fleming, 1941), Serenata amara (Mercanti, 1952) e Il ferroviere (Germi, 1956) nel 1959: Là dove scende il fiume (Mann, 1951), Anatomia di un delitto (Hopper, 1954), Il grande paese (Wyler, 1958) e Il giro del mondo in 80 giorni (Anderson, 1956),
La banda degli angeli (Walsh, 1957) nel 1960, nel 1961: La grande guerra (Monicelli, 1959), Fango sulle stelle (Kazan, 1960), La ragazza del palio (Zampa, 1957) e Viaggio al centro della terra (Levin, 1959)
nel 1962: Il figlio di Giuda (R. Brooks, 1960), I magnifici sette (Sturges, 1970) e Gioventù nuda (Carnè, 1960) nel 1962, nel 1963: La ciociara (De Sica, 1960), Sacro e profano (Sturges, 1959) e Stasera ho vinto anch’io (Wise, 1949)
nel 1964: Dalla terrazza (Robson, 1960), Ieri opggi domani (De Sica, 1963), e West Side Story (Wise, 1961) nel 1965: Cleopatra (Mankiewicz, 1963), Il mostro di Magendorf (Vajda, 1958), I
cinque volti dell’assassino (Huston, 1963) e Divorzio alla siciliana (Di Gianni, 1963) Per un pugno di dollari (Leone, 1964) e Questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo (Kramer, 1963) nel 1966, La taglia (Bourguignon, 1965) nel 1967.
Come sede di incontri di boxe compare nel celebre Rocco e i suoi fratelli, film girato quasi interamente a Milano da Luchino Visconti nel 1960. La sala chiude nella primavera del 1967.
Dopo lavori di radicale ristrutturazione il cinema Principe scompare e al suo posto, nel gennaio 1968, viene inaugurato il cinema La Fenice (800 posti).
La sala si caratterizza come locale di seconda visione, dedito a recuperare titoli spesso di buon valore artistico: la programmazione si avvicina infatti a quella di un cinema d’essai. In particolare si nota la notevole
presenza dei film di Totò che, in certi periodi (ad esempio nel 1972), diviene largamente predominante. Tra i film programamti si segnalano: nel 1968: Poor Cow (Loach, 1967), Tutto per tutto (Lenzi, 1968), Sinfonia di guerra (Nelson, 1967)
nel 1969: Viridiana (Bunuel, 1961), La via lattea (Bunuel, 1969), La dolce vita (Fellini, 1960), La notte dell’agguato (Mulligan, 1968), Boccaccio ’70 (Fellini, Visconti, De Sica, 1962) e
8 e mezzo (Fellini, 1963) nel 1970: Il grido (Antonioni, 1957), Blow Up (Antonioni, 1966), Una sera.. un treno (Delvaux, 1968), L’arte di arrangiarsi (Zampa, 1954; ried.), Senso (Visconti, 1954), Svegliati e uccidi (Lizzan, 1966), Il
bell’Antonio (Bolognini, 1960; ried.), Un cappello pieno di pioggia (Zinnemann, 1957; ried.), Delitto per delitto (Hitchcock, 1952), Cronache di poveri amanti (Lizzani, 1954), La collezionista (Rohmer, 1967), Sciarada (Donen, 1963), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969), La
gatta sul tetto che scotta (Brooks, 1958; ried.), Gli uccelli (Hitchcock, 1962), Topaz (Hitchcock, 1969), Un maledetto imbroglio (Germi, 1959), Easy Rider (Hopper, 1969), Così bella così perversa (Lenzi, 1969)
nel 1971: Quando le donne avevano la coda (Festa Campanile, 1970), Nell’anno del Signore (Magni, 1969), Thrilling (Lizzani, Scola, 1965), L’uomo dal braccio d’oro (Preminger, 1955), Yellow Submarine (Beatles, 1968), Arrangiatevi (Bolognini, 1959), Mondo cane (Jacopetti, 1962), Un
turco napoletano (Mattoli, 1952), Il pellegrino (Chaplin, 1922), nel 1972: Il medico dei pazzi (Mattoli, 1954); Totò, Peppino e la malafemmina, (Mastrocinque, 1956), I due colonnelli (Steno, 1962), San Giovanni decollato (Palermi, 1941); L’imperatore di Capri,
(Comencini, 1949); 47 morto che parla (Bragaglia, 1950), I due marescialli (S. Corbucci, 1961), Totò terzo uomo (Mattoli, 1950), Guardie e ladri (Steno e Monicelli, 1951), Il coraggio (Paolella,
1955) nel 1973: Totò a Parigi (Mastrocinque, 1958), Quante volte quella notte (Bava, 1971), Totò cerca pace (Mattoli, 1954), Totò, Vittorio e la dottoressa (Mastrocinque, 1957), Riflessi in uno speccho scuro (Lumet, 1972), Ipcress (Furie, 1965; ried),
nel 1974: Sessomatto (Risi, 1973), Preparati la bara (Baldi, 1968; ried.), Pane e cioccolata (Brusati, 1973) nel 1975: La bellissima estate (Martino, 1974), L’esorcista (Friedkin, 1973), C’eravamo tanto amati (Scola, 1974), Macchie solari (Crispino, 1975), Frank Costello faccia d’angelo (Melville, 1967), Morte
sospetta di una minorenne (Martino, 1975) nel 1976: Un genio due compari e un pollo (Damiani, 1975), La moglie vergine (Girolami, 1975), Totò al giro d’Italia (Mattoli, 1948), Ultimo domicilio conosciuto (Giovanni, 1970), Il gatto a nove code (Argento, 1971), Quattro mosche di velluto grigio (Argento, 1971), Il giustiziere della notte (Winner, 1974), L’eroe della strada (W. Hill, 1975), Il secondo tragico Fantozzi (Salce, 1976), Indovina chi viene a cena? (Jewison, 1967), Intrigo internazionale (Hitchcock, 1959; ried.), Vincitori e vinti (Kramer, 1961)
nel 1977: Un gioco estremamente pericoloso (Aldrich, 1975), Amarcord (Fellini, 1973), I compari (Altman, 1971), Complotto di famiglia (Hitchcock, 1976), La pantera rosa (Edwards, 1963), Il
dottor Stranamore (Kubrick, 1963), Amore e guerra (Allen, 1975), L’inquilino del terzo piano (Polanski, 1976), I guerrieri (Hutton, 1970), Irma la dolce (Wilder, 1963), La montagna sacra (Jodorowski,
1973), Gioventù bruciata (Ray, 1954; ried.) nel 1978: Bello, onesto emigrato Australia... (Zampa, 1971), Gli uccelli (Hitchcock, 1963), In nome del Papa Re (Magni, 1977), L’ape regina (Ferreri, 1963),
nel 1979: Adulterio all’italiana (Festa Campanile, 1966), La mazzetta (S. Corbucci, 1978), Il vizietto (Molinaro, 1978), Valentino (Russell, 1978) Una strana coppia di suoceri (Hiller, 1979) nel 1980, Quel pomeriggio di un giorno da cani (Lumet, 1975) e Fuga di mezzanotte (Parker, 1978) nel 1981,
nel 1982: La tragedia di un uomo ridicolo (Bertolucci, 1981), Il postino suona sempre due volte (Rafelson, 1981), Guerre stellari (Lucas, 1977) Dal 1983
il locale aderisce al circuito delle sale a luci rosse. Il cinema La Fenice chiude nel 1996 e “si trasforma” in una banca.
Cinema Teatro Principe intorno al 1930
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Cinema Teatro Principe in Rocco e i suoi fratelli (1960) foto
Cinema La Fenice nel 1968
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Medesimo spazio urbano nel febbraio 2008 L’edificio complessivo foto 1 – foto 2
Visione frontale foto
L’edificio verso Porta Ticinese foto
L’edificio verso Porta Romana foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Otto e mezzo – nov. 1969 immagine Quante volte quella notte – 5 mag. 1973(su gentile segnalaz. di Stefano Petrella) immagine Una viziosa con tanta voglia in corpo (Gottlieb, 1974; film
tedesco – i nomi italiani sulla locandina sono di fantasia) – apr. 1976 immagine
Vista aerea dell’ex cinema nel 2018 immagine
Mappa di Milano (corso Lodi)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nel nov. 2008; ultimo aggiornamento: ago 2018
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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