Il cinema Roma, situato nel Palazzo Gola, in via Torino n 47 (all’angolo con via Piatti), si trova sullo
stesso lato (venendo da piazza Duomo) del Ritz, del Vip e del Rubino, in posizione equidistante tra i primi due (entrambi ubicati al n. 21) e il terzo (situato in prossimità del Carrobbio). Il cinema (1200 posti), il cui
nome fa riferimento, più che alla capitale italiana, alle iniziali del gestore della sala Rota Mauro, apre nel 1934 con il film Melodramma (Simonelli, 1934) ed è adeguato al sonoro con installazioni Zeiss Ikon. La proprietà dello stabile è del Cavalier Ercole Gola e il progetto è di Mario Cavallè.
Un primo cinema Roma (in seguito diventerà Italia e Maestoso) era attivo negli anni venti in corso Lodi 34. Il pieghevole dell'inaugurazione (vedi foto) mette in evidenza "l'impero" di Mauro Rota, che, nel 1934,
oltre al Roma, comprende i cinema Gloria, Nazionale, Vittoriale, Parco, Mondial, Palace, Augusteo, Aurora e Novo Cine. Il locale appare regolarmente sui quotidiani e la pubblicità avviene con manifesti tipografici affissi nella
città. Si tratta di una sala di terza visione fino al 1950, in seguito promossa nel circuito di seconda visione fino al maggio 1974. Il Roma viene gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati dell’estate 1943
e rimane inattivo per un lungo periodo; riaprirà solo nel giugno 1946. Dal 1953 la gestione del Roma viene rilevata da un gruppo comprendente il prof. Piero Agostoni, il dott. Mario Cantaluppi, il dott.Edmondo
Asperges ed il Dott. Mario De Martinis, che seguono anche: corso, Ariston, Pacini, Plinius, Dea, Adriano, Araldo, Alpi, Arcobaleno e Splendor. La programmazione è di buon livello: moltissime sono le pellicole di qualità
(firmate Germi, Wilder, Mankiewicz, Huston, Hitchcock, Monicelli, Salce... ) che passano per il locale; invece il film d’autore è presente in modo saltuario (tra gli altri Rashômon, Monica e il desiderio e La caduta degli dei).
Occasionalmente il locale ospita prime visioni di film secondari: è il caso di E vennero in quattro per uccidere Sartana (D. Fidani) che esordisce nel dicembre 1969 in quattro cinema di seconda visione (Alexander, Arcobaleno, Donizetti e Roma), Adios Cjamango (Zabalza, 1970) nel dicembre 1970, Non c’è scampo per chi tradisce (Zacarias, 1967; in contemporanea con il cinema Arcobaleno) nel maggio 1971 e Quello sporco disertore (Klimovski, 1971; in contemporanea con il cinema Arcobaleno) nel aprile 1972.
Tra le pellicole rilevanti, programmate dal cinema Roma, ricordiamo L’uomo di Aran (R. Flaherty, 1934) e La serenata di Schubert (Tinling, 1934) nel 1935, Accadde una notte (Capra, 1934) nel 1936, La fuga di Tarzan (Thorpe, 1936) nel 1937
nel 1938: L’intrusa (Decoin, 1937), Un dramma sull’oceano (M. Saint Clair, 1936), Susanna (Hawks, 1938), Sotto la maschera (Werker, 1937) e Charlie Chan alle Olimpiadi (Humberstone, 1937)
nel 1939: Mille lire al mese (Neufeld, 1938), La dama bianca (Mattoli, 1938), Pronto per due (Santell, 1937 con Barbara Stanwyck), Giuseppe Verdi (Blasetti, 1938), La vedova (Alessandrini, 1939) e Aldebaran (Blasetti, 1936)
nel 1940: Frenesia (Bonnard, 1939), Casa lontana (Meyer, 1939, con B. Gigli), La conquista dell’aria (R. Marcellini, 1940), Notte fatale (Tourneur, 1938) e Carmen fra i rossi (Neville, 1939)
Scarpe grosse (Falconi, 1940) e Vigilia d’amore (Stahl, 1939) nel 1941, nel 1942: Capitan Tempesta (D'Errico, 1942), Bismarck, il cancelliere di ferro (Liebeneiner, 1940), L'amante
segreta (Gallone, 1941 con Alida Valli), L’avventuriera del piano di sopra (Matarazzo, 1941) e Voglio vivere così (Mattoli, 1942) Sangue viennese (Forst, 1942) e Miliardi, che follia (Brignone, 1942) nel 1943, Spirito allegro (Lean, 1945) nel 1946
nel 1947: Il cavaliere del sogno (Mastrocinque, 1946), Tombolo paradiso nero (Ferroni, 1947), Il 13 non risponde (Hathaway, 1946) e Passione selvaggia (Korda, 1947 con Gregory Peck) Lo strano amore di Martha Ivers (Milestone, 1946) e La stirpe del drago (Bucquet
e Conway, 1944) nel 1948 nel 1949: Ti ritroverò (Gentilomo, 1949), In nome della legge (Germi, 1949), Riso amaro (De Santis, 1949), nel 1950: I tre moschettieri (Sidney, 1948), L’inafferrabile 12 (Mattoli), Fuggiamo insieme (Mc Carey, 1942) e Adamo ed Eva (Mattoli, 1949)
nel 1951: Giungla d’asfalto (Huston, 1950), Okinawa (Milestone, 1950) e Cenerentola (Geronimi, Luske e Jackson, 1950 cartoni Disney) nel 1952: Rashômon (Kurosawa, 1950), Totò e i re di Roma (Steno, 1952), La presidentessa (Germi, 1952) e Anna prendi il fucile (Sidney, 1950)
Gli occhi che non sorrisero (Wyler, 1952) e Furia umana (Walsh, 1949) nel 1953, nel 1954: Le avventure di Peter Pan (Disney, 1953), Il seduttore (Rossi, 1954), Carosello napoletano (Giannini, 1954), Una di quelle (Fabrizi, 1953) e Strano fascino (Haas, 1952)
Il selvaggio (Benedek, 1954) e Attila (Francisci, 1954) nel 1955, nel 1956: Tempi moderni (Chaplin, 1936), Suor Letizia (Camerini, 1956) e Tempo d’estate (Lean, 1955) Il monello (Chaplin, 1921) e Arianna (Wilder, 1957) nel 1957,
nel 1959: Operazione Cicero (Mankiewicz, 1952), Qualcuno verrà (Minnelli, 1958), La notte brava (Bolognini, 1959) e Gli zitelloni (G. Bianchi, 1958), La grande guerra (Monicelli, 1959)
Operazione sottoveste (Edwards, 1959) e A casa dopo l’uragano (Minnelli, 1959) nel 1960, Monica e il desiderio (Bergman, 1952), I cannoni di Navarone (Lee Thompson, 1961) e Il federale (Salce, 1961) nel 1961,
nel 1962: Una vita difficile (Risi, 1961), Mafioso (Lattuada, 1962) e Quelle due (Wyler, 1961) Il processo (Welles, 1962) e Va e uccidi (Frankenheimer, 1962) nel 1963, A 007 dalla Russia con amore (Young, 1963) nel 1964, Marnie (Hitchcock, 1964),
nel 1965: Angelica (Borderie, 1964), Topkapi (Litvak, 1964), Casanova ’70 (Monicelli, 1965) e La battaglia di Rio Della Plata (Powell e Pressburger, 1956) Svegliati e uccidi (Lizzani, 1966), Sangue blu (Hamer, 1949) e Il mistero del tempio indiano (Camerini, 1963) nel 1966
nel 1967: Intrigo internazionale (Hitchcock, 1959), Il tigre (Risi, 1967) e Clint il solitario (Balcazar Granda, 1967) Poor Cow (Loach, 1967) nel 1968, I magliari (Rosi, 1959), Bye, bye, Barbara (Deville, 1969) e Nel
labirinto del sesso (Brescia, 1969) nel 1969, nel 1970: Un uomo chiamato cavallo (Silverstein, 1970), Paranoia (Lenzi, 1970), Il divorzio (Guerrieri, 1970), Città violenta (Sollima, 1970), Un uomo da marciapiede (Schlesinger, 1969) e Alice
nel paese delle meraviglie (Disney, 1951) nel 1971: Lo chiamavano Trinità (Barboni, 1971), La caduta degli dei (Visconti, 1969) e La resa dei conti (Sollima, 1967)
nel 1972: Fango, sudore e polvere da sparo (Richards, 1972), Joe Kidd (Sturges, 1972), Il genio della rapina (R. Brooks, 1971), Senza movente (Labro, 1971), Le avventure di Peter Pan (Disney, 1953), Gli aristogatti (Disney, 1971) e Quattro tocchi di campana (L.Johnson, 1971)
nel 1973: Tom Jones (Richardson, 1963), Ciao Pussycat (C. Donner, 1965), Agente 007 si vive solo due volte (Gilbert, 1967), La piscina (Deray, 1969), Trappola per un lupo (Chabrol, 1972), Mordi e fuggi (Risi, 1973), Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso... (Allen, 1972), Non
tirate il diavolo per la coda (De Broca, 1969) nel 1974: James Tont operazione U.N.O. (B. Corbucci, 1965), Sesso matto (Risi, 1973) e Il fiore dai petali d'acciaio (Piccioli, 1973)
Dopo un’ampia ristrutturazione il locale riapre nella settembre 1974, con il nome di Rouge et Noir. Come decine di altre sale milanesi (vedi Abel/Hermes, Savona/Mexico, Volta/Boston ecc.), il locale di via Torino
abbandona un nome troppo generico per assumerne uno dotato di maggiore carisma. La cabina di proiezione è situata in un'ampia stanza ed è dotata di macchine Prevost metallizzate, le stesse in uso, ad esempio, anche al
Majestic; a seguito della chiusura, i suddetti proiettori vengono collocati al cinema Gonzaga. La sala
aderisce al numero, ormai assai ampio, di cinema di prima visione, ma resiste solo pochi anni. Tra le pellicole rilevanti, programmate dalla sala, ricordiamo E vivono tutti felici e contenti (Uys, 1974) nel 1974
nel 1975: La pantera rosa colpisce ancora (Edwards, 1975), Divina creatura (Patroni Griffi, 1975) e Yuppi du (Celentano, 1975) nel 1976: Brutti, sporchi e cattivi (Scola, 1976), Todo modo (Petri, 1976), L’ultima donna (Ferreri, 1976), Milano violenta (Caiano, 1976), La padrona è servita (Lanfranchi, 1976), Il
mio uomo è un selvaggio (Rappeneau, 1975), Gli amici di Nick Hezard (Di Leo, 1976), C’era una volta il West (Leone, 1968), La casa dalle finestre che ridono (Avati, 1976) e Un sorriso,
uno schiaffo, un bacio in bocca (Morra, 1975) nel 1977: Picnic a Hanging Rock (Weir, 1975), New York, New York (Scorsese, 1977) e L'Italia in pigiama (Guerrasio, 1977)
nel 1978: La fine del mondo nel nostro solito letto (Wertmuller, 1977), Ciao maschio (Ferreri, 1978 con Marcello Mastroianni), L'australiano (Skolimowski, 1978) e Mazinga contro gli Ufo Robot (Akehi
e Kasai, 1978, cartoni animati) Grease (Kleiser, 1978) nel 1979. Già nell’estate 1979 il locale chiude e si trasforma in un negozio di abbigliamento.
Il cinema Roma nel 1943 (foto di Franco Rizzi; su gentile segnalazione di Willy Salveghi) foto 1 - foto 2
Il cinema Roma intorno al 1950 In alto si nota la A dell’insegna; l’ingresso è sotto la pensilina foto
Via Torino a metà degli anni cinquanta La chiesa di S. Giorgio e l’edificio del cinema a destra foto
L’edificio del cinema all’incrocio con via Piatti foto
Via Torino a metà degli anni sessanta Vista complessiva verso il Carrobbio foto
Edificio del cinema Roma con insegna foto
Via Torino a metà degli anni settanta La chiesa di S. Giorgio e l’edificio del cinema a destra foto 1, foto 2
L’edificio del cinema all’incrocio con via Piatti foto1, foto 2
Il Rouge et Noir nel novembre 1976 (Corriere della Sera) foto*
La sala del Rouge et Noir nell’autunno 1974 (per gentile concessione di Stefano Petrella) foto*
Medesimo spazio urbano nel marzo 2008 Visione frontale del negozio (ora in ristrutturazione) foto 1
Negozio verso piazza Duomo foto 1 – foto 2
Negozio verso il Carrobbio foto
Manifesti tipografici del cinema Roma 1934 Melodramma (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani (cinema Roma) Passione selvaggia - 1947 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine L’inafferrabile 12– 17 set. 1950 immagine Monica e il desiderio – nov. 1961 immagine Il processo - 29 nov. 1963 immagine Angelica - mar. 1965 immagine Clint il solitario - 9 giu 1966 immagine E vennero in quattro per uccidere Sartana – 13 dic. 1969 immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani (cinema Rouge et Noir) La padrona è servita – 13 mar. 1976 immagine Milano violenta - 9 apr. 1976 immagine Il mio uomo è un selvaggio – apr. 1976 immagine Brutti, sporchi e cattivi – nov. 1976 immagine L’ultima donna - nov. 1976 immagine
Pieghevole inaugurazione Cinema Roma, 1934 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Biglietti del cinema Roma (anni '60) (per gentile concessione di Giuseppe Tonna) immagine
(anni '60) (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Mappa di Milano (sud ovest)
Posizione del cinema immagine
scheda creata nel giu. 2008; ultimao aggiornamento: lug.2016
Si ringrazia Willy Salveghi per le notizie fornite
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
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