Alla fine degli anni venti la lunga arteria che congiunge Porta Romana a piazzale Corvetto prende il nome di corso 28 Ottobre (il nome celebra la data della Marcia su
Roma). In prossimità di piazzale Corvetto intorno al 1932 (ossia nel decennale della Marcia) apre il cinema XXVIII Ottobre. Il locale – estremamente periferico - è tra gli ultimi ad approdare sulle pagine
dei quotidiani: lo ritroviamo sul Corriere della Sera solo a partire dal 1942. La sala viene seriamente danneggiata dai bombardamenti alleati dell’8 agosto 1943. Tra le pellicole ospitate al XXVIII Ottobre ricordiamo
nel 1933: Volga... Volga (V. Tourjansky, 1928), Manolescu (V. Tourjansky, 1929), Disinganno o Il bacillo dell’amore (R. Land, 1929), Muraglie (J. Parrott 1931; con Stanlio e Ollio); La peccatrice (R. Neill, 1932), Cercasi modella (E. Emo, 1932), Una notte con te (F. Biancini 1932); La
Madonna di Caravaggio (G. Pettine, 1932), Camicia nera (G. Forzano, 1933), film celebrativo del regime programmato nei giorni dell’undicesimo anniversario della Marcia su Roma (28 ottobre) da un locale che ricorda, nel nome, proprio quell’evento.
nel 1934: La frenesia del cinema (t.o. Movie Crazy, H. Lloyd, 1932), La mummia (K. Freund, 1932), I tre moschettieri (H. Diamant-Berger, 1932), Un cattivo soggetto (C. Gragaglia, 1933), La
suora bianca (t.o. The White Sister, V. Fleming 1933) nel 1935: Oceano (A. Rogell, 1933), Accadde una notte (F. Capra, 1934); L’invincibile dello Utah (t.o. The Man from Utah, R. Bradbury 1934), Casta diva (C. Gallone, 1935); L’eredità dello zio buonanima (A. Palermi, 1935; con Angelo Musco)
nel 1936: Paraninfo (A. Palermi, 1934), Volga in fiamme (V. Tourjansky, 1934), Un’avventura in Polonia (G.Fröhlich, 1934), Bombay Express (E. Marin, 1934), Lorenzino De Medici (G. Brignone 1935), Una notte a New York (J. Conway, 1935) e Tentazione bionda (V. Fleming, 1935)
nel 1942: Il cavaliere senza nome (F. Cerio, 1941) e Sonagliera della morte (J. Kemm, 1931)
Dopo l’8 settembre 1943 si preferisce cancellare i riferimenti troppo diretti al regime: pertanto nel dicembre 1943 la sala
cambia intestazione e diventa il cinema Trinacria. Tra i film programmati al Trinacria ricordiamo: nel 1944: L’angelo del male (Renoir, 1938), Un colpo di pistola (Castellani, 1942), Il nostro prossimo (G. Gherardi, 1943) e Giorno di nozze (Matarazzo, 1942)
Ridi pagliacco (C. Mastrocinque, 1941) e Cercasi bionda bella presenza (P. Renzi, 1942) nel 1945, Luna nuova (R. Leonard, 1940) nel 1946, Il fantasma dell’opera (A. Lubin, 1943) e Il
manoscritto scomparso (E. Marin, 1939) nel 1947, Gioia di vivere (Nigh, 1945) e La morte è discesa a Hiroshima (Taurog, 1947) nel 1948, Duello al sole (Vidor, 1946) e Senza pietà (Lattuada, 1948) nel 1949,
nel 1950: Il richiamo della foresta (Wellman, 1935), Il figlio di d’Artagnan (Freda, 1950) e I cadetti di Guascogna (Mattoli, 1950) La cittadella (Vidor, 1938) e Il prigioniero di Amsterdam (Hitchcock, 1940) nella prima metà del 1951
Nella seconda metà del 1951 l’ennesimo cambiamento di nome: il Trinacria diventa il cinema Zeus
(850 posti). Esso mantiene la consueta caratteristica di locale di terza visione mentre l’indirizzo si precisa in corso Lodi n. 124. Tra le pellicole interessanti, proiettate nel locale, ricordiamo Arrivano i nostri (Mattoli, 1951) nel 1951, Don Camillo (Duvivier, 1952), Totò e i re di Roma (Monicelli, 1952) e Mezzogiorno di fuoco (Zinnemann, 1952) nel 1953, Il ritorno di Don Camillo (Duvivier, 1953) nel 1954, Vacanze romane (Wyler, 1954), Da qui all’eternità (Zinneman, 1954) e Pane, amore e gelosia (Comencini, 1954) nel 1955,
Sentieri selvaggi (Ford, 1956), Don Camillo e l’onorevole Peppone (Gallone, 1955) e Mogambo (Ford, 1954) nel 1956, Mademoiselle Pigalle (Boisrond, 1955) nel 1957 Lo Zeus
chiude già nell’aprile 1957. Il vecchio blocco di edifici (vedi cartolina cinema Trinacria) viene abbattuto e al suo posto sorge un moderno condominio.
Quattro anni dopo, il 31 dicembre 1960, viene inaugurato il cinema Roxy
(800 posti), la sala che prende il posto dello Zeus in corso Lodi n. 128 (il numero civico è leggermente mutato). Per la prima serata viene scelto Chi si ferma è perduto (S. Corbucci, 1960; con Totò). Negli anni settanta la sala viene promossa dapprima tra le seconde visione, poi (dall’autunno 1974) addirittura tra i cinema di “proseguimenti prima visione”.
Tra le pellicole di valore proiettate nel locale ricordiamo nel 1961: L’appartamento (Wilder, 1960), Buonanotte avvocato (Bianchi, 1955) e La fontana della vergine (Bergman, 1960) I cannoni di Navarone (Thompson, 1961) nel 1962, Una storia milanese (E. Visconti, 1962),
nel 1963: Il sorpasso (D. Risi, 1962), La nave matta di Mr. Roberts (Ford, 1955), Le mani sulla città (Rosi, 1963), nel 1964: La vendetta della signora (Wicki, 1964), Gli indifferenti (Maselli, 1964) e I 4 nel 1964 (Aldrich, 1963)
Agente Lemmy Caution missione Alphaville (Godard, 1965), La guerra segreta (Lizzani, 1965) nel 1966, Uccellacci e uccellini (Pasolini, 1966), nel 1967: Una donna sposata (Godard, 1964), La contessa di Hong Kong (Chaplin, 1966) e La
truffa che piaceva a Scotland Yard (Smight, 1966) Quando la moglie è in vacanza (Wilder, 1955) e Inchiesta pericolosa (Douglas, 1967) nel 1968, nel 1969: Tre passi nel delirio (Fellini, Malle, Vadim, 1968), La signora nel cemento (Douglas, 1968), Cuori solitari (Giraldi, 1969), Che! (Fleischer, 1969), Una sull’altra (Fulci, 1969), Una
ragazza piuttosto complicata (Damiani, 1968) nel 1970: La prigioniera (Clouzot, 1968), Sette uomini d’oro (Vicario, 1965), Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova (Comencini, 1970), Queimada (Pontecorvo, 1969), Isadora (Reisz, 1969), Il disprezzo (Godard, 1963) e L’amante (Sautet, 1969),
nel 1971: Voyou (Chabrol, 1970), Le coppie (De Sica, Monicelli, 1970), Il prete sposato (Vicario, 1970), L’assoluto naturale (Bolognini, 1969), La grande fuga (Sturges, 1963; ried.), Dumbo (Disney, 1941),
nel 1972: Senza movente (Labro, 1971), Sentieri selvaggi (Ford, 1956; ried.), Agente 007 una cascata di diamanti (Hamilton, 1971), Il dottor Zivago (Lean, 1965), Il caso Mattei (Rosi, 1972), Fango
sudore e polvere da sparo (D. Richards, 1972), La polizia ringrazia (Steno, 1972), Cabaret (Fosse, 1972), Una squillo per l’ispettore Klute (Pakula, 1971), Cosa avete fatto a Solange (Dallamano, 1972)
nel 1973: Joe Valachi (Young, 1972), Improvvisamente un uomo nella notte (Winner, 1971), Trappola per un lupo (Chabrol, 1973), E’ simpatico ma gli romperei il muso (Sautet, 1972), Gastone (Bonnard, 1960; ried.), Un tranquillo weekend di paura (Boorman, 1972)
La stangata (Roy Hill, 1973) e Paolo il caldo (Vicario, 1973) nel 1974, nel 1975: Bersaglio di notte (Penn, 1975), Borsalino & co. (Deray, 1974), Shampoo (Ashby, 1975), E
Johnny prese il fucile (Trumbo, 1971), La poliziotta (Steno, 1974), Il colpo della metropolitana (Sargent, 1974) nel 1976: Cane di paglia (Peckinpah, 1971), Attenti al buffone (Bevilacqua, 1975), Cadaveri eccellenti (Rosi, 1976), L’uomo venuto dalla pioggia (Clement, 1969), La casa dalle finestre che ridono (Avati, 1976),
Novecento atto I (Bertolucci, 1976) e Pasqualino Settebellezze (Wertmuller, 1975) nel 1977: A Venezia un dicembre rosso shoking (Roeg, 1973), Taxi Driver (Scorsese, 1975), Il prestanome (Ritt, 1976) e Buffalo Bill e gli indiani (Altman, 1976).
nel 1978: Sessomatto (Risi, 1973), Easy Rider (Hopper, 1969; ried.) e Agente 007 vivi e lascia morire (Hamilton, 1973) Occhi di Laura Mars (Kershner, 1978) nel 1979 Nel luglio
1979 il Roxy, che si era distinto per una programmazione di buona qualità, cede al circuito delle luci rosse. Nel corso degli anni ottanta la sala modifica il proprio ingresso: il locale, che prima si affacciava su
corso Lodi (le due vetrine del vecchio locale attualmente fanno parte di un negozio di abbigliamento), sposta il proprio atrio nella piccola galleria del nuovo condominio adiacente, collocandosi di fianco a un supermercato
(vedi foto). Nel luglio 1986 il Roxy chiude per lavori di ristrutturazione e riapre nell’autunno 1987. La sala chiude definitivamente nel 2001.
Manifesti del cinema XXVIII Ottobre (fonte: Cineteca Italiana
– www.lombardiabeniculturali.it) 1933 Cercasi modella immagine Una notte con te; Disinganno – mag immagine Disinganno; La peccatrice– mag immagine Volga... Volga; Manolescu - giu immagine Camicia nera – ott immagine La Madonna di Caravaggio - nov immagine 1934 La mummia - giu immagine I tre moschettieri - giu immagine Un cattivo soggetto – lug immagine La frenesia del cinema - ago immagine La suora bianca - ago immagine 1935 Oceano immagine Casta diva immagine L’invincibile dello Utah- ott immagine L’eredità dello zio buonanima - ott immagine 1936 Paraninfo - gen immagine Lorenzino De Medici– gen immagine Una notte a New York; Bombay Express - ago immagine Volga in fiamme; Avventura in Polonia immagine
Il cinema Trinacria nell’estate 1948 Sul muro che si affaccia su piazzale Corvetto si notano il manifesto de La morte
è discesa a Hiroshima (Taurog, 1947) e i manifesti elettorali del Pci per le recenti consultazioni del 18 aprile.
Immagine generale e dettaglio dell’edificio foto 1 – foto 2* Il manifesto pubblicitario de La morte è discesa ad Hiroshima immagine
Piazzale Corvetto intorno al 1950 A sinistra l’edificio del cinema; il noto cavalcavia non è stato ancora edificato foto
Il cinema Roxi negli anni ottanta (per gentile concessione di Marco Ferrari) foto 1* - foto 2
Il cinema Roxi nei primi anni ottanta (archivio Corsera)
foto 1* - foto 2
Medesimo spazio urbano nell’ott. 2009 (cinema Roxy fino ai primi anni ottanta)
Le due vetrine ora occupate da un negozio di abbigliamento foto
L’edificio verso Porta Romana foto
L’edificio verso piazzale Corvetto foto
La galleria della seconda versione del locale nell’ott. 2009 (nuovo ingresso)
L’ingresso del cinema foto
L’ingresso verso il supermercato foto
L’ingresso verso corso Lodi foto
La galleria su corso Lodi foto
La galleria verso Porta Romana foto
La galleria verso piazzale Corvetto foto
Vista aerea dell’ex cinema nel 2010 foto
L’ex cinema in vendita nell’ottobre 2011 (su gentile segnalazione di Alan Urso) L’ex atrio del cinema foto
L’ex discesa verso la sala e l’ex sala foto 1 - foto 2
Pianta longitudinale e pianta dell’ex sala foto 1 - foto 2
Cartello segnalatore del cinema Roxy (per gentile concessione di Giuseppe Tonna) foto
Annunci pubblicitari su quotidiani Il segreto di Maurizia (F. Simon) - set. 1992 (per gentile concessione di Stefano Petrella) immagine Corpo grosso (M. Bianchi)- set. 1992
(per gentile concessione di Stefano Petrella) immagine
Mappa di Milano (p. Corvetto)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
scheda creata nel mag. 2011; ultimo aggiornamento: mar. 2016
Si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
|