testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Intorno al 1930 al civico 46 di viale Umbria inizia l’attività l’omonimo cinema Umbria. Si tratta
di una sala popolare, aperta nella seconda grande fase di espansione dei cinema al di fuori del centro storico, che si sviluppa intorno alle principali vie di comunicazione: il locale si trova quasi all’angolo con viale Umbria,
quindi in prossimità della circonvallazione esterna. Nei primi anni la programmazione della sala viene pubblicizzata attraverso l’affissione dei manifesti tipografici nella zona e inizia ad apparire sulle pagine degli
spettacoli dei quotidiani milanesi solo a partire dall’autunno 1945. Il locale passa al sonoro dopo l’estate del 1931, in evidente ritardo rispetto alle sale di prima visione situate nel centro storico. Si può notare che
ancora nella primavera 1931 i manifesti parlano di accompagnamento orchestrale per le pellicole mentre nell’autunno dello stesso anno la gestione ricorda agli spettatori che potranno vedere ed ascoltare i documentari sonori
dell’Istituo Luce. Negli ultimi mesi del 1933 il locale - in occasione della proiezione del film americano Perfidia - rende noto alla clientela rionale che è stato istallato un “nuovo impianto sonoro” e che la pellicola è “parlata in italiano”.
Negli anni cinquanta l’Umbria propone, a volte, anche film in doppia programmazione, film di genere storico-avventuroso: la sala si rivolge soprattutto al pubblico del quartiere, tant’è che la presenza di annunci (tamburini
o flani) sui quotidiani è praticamente nulla. E’ probabile che la gestione del cinema sia di tipo familiare, slegata dai mini-circuiti milanesi costituiti da più sale aventi in comune lo stesso gestore oppure la stessa società
che ne cura la programmazione. Tra le pellicole più interessanti proiettate al cinema Umbria ricordiamo: nel 1931 La canzone della mamma (t.o. Mother Machree, J. Ford 1928), La canzone del cuore (t.o. The
Lady of the Pavements, D. Griffith, 1929), I 4 diavoli (t.o. 4 Devils, F. Murnau, 1928) nel 1933 Perfidia (t.o. Shopworn, N. Grinde, 1932), L’agguato dei sottomarini (t.o. Suicide Fleet, A. Rogell, 1932), Rivalità eroica (Hawks, 1933 con Gary Cooper e Joan Crawford)
nel 1934 La canzone dell’amore (Righelli, 1930), Cortigiana (t.o. Susan Lenox: her Fall and Rise, R.Z.Leonard, 1931), Rivalità eroica (t.o. Today We Live, H. Hawks, 1933), Le due orfanelle (t.o. Les deux orphelines, M. Tourneur, 1932), Conoscete mister Smith? o Il compagno B (t.o. Pack
Up Your Troubles, R. McCarey, 1932 con Stanlio e Ollio), Papà cerca moglie (t.o. A Bedtime Story, N. Taurog, 1933) nel 1935 L’usurpatore (t.o. Strangers in Love, L. Mendes, 1932); L’uomo che voglio (t.o. Hold Your Man,
S. Wood 1933); Tragedia americana (t.o. An American Tragedy, J. Sternberg 1931); L’imperatrice Caterina (t.o. The Scarlett Empress, J. Sternberg 1934); La signora di tutti (M. Ophuls 1934)
nel 1936 Signorina Josette mia moglie (t.o. Mademoiselle Josette, ma femme, G. Ravel, 1926); Volga... Volga (t.o. Wolga... Wolga, V. Tourjanski, 1928); L’incrociatore misterioso (t.o. Murder
in the Fleet, E. Sedwick, 1935), Abissinia (t.o. id, W. Mittelholzer, 1934), Nanà (t.o. id, D. Arzner, 1934), Porto (A. Palermi, 1935), Io vivo la mia vita (t.o. I Live my Life, Van Dyke, 1935); Tutta
la città ne parla (t.o. The Whole Town's Talking, J. Ford, 1935); Il circo (t.o. O'Shaughnessy's Boy, R. Boleslawski, 1935); Frutto acerbo (L. Bragaglia, 1934), Re burlone (E. Guazzoni, 1935); Ginevra
degli Almieri (G. Brignone, 1935); Il sultano rosso (t.o. Abdul the Damned, K. Grune, 1935) nel 1941 Golgota (J. Duvivier, 1935), Ali nella bufera (H. Potter, 1937), Condannate (L. Landers, 1938), Armonie di gioventù (A. Mayo, 1939), Rosa del Rio Grande (W. Nigh, 1938); E’
arrivata la felicità (t.o. Mr. Deeds Goes to Town, Capra 1936); Una romantica avventura, (Camerini, 1940); La canzone del deserto (P. Martin, 1939), La prima donna che passa (Neufeld, 1940), Manon
Lescaut (Gallone, 1940) nel 1942 L’esiliato (G. Schneevoigt, 1935), Congo Express (E. Borsody, 1939), La taverna della Giamaica (Hitchcock, 1940), Tosca (C. Koch, 1941) Arcobaleno (Donskoij, 1945), La mia via (Mc Carey, 1944) nel 1946, La famiglia Sullivan (Bacon, 1944) e Gilda (C. Vidor, 1946 con Rita Hayworth) nel 1947, Il fantasna dell’opera (Lubin, 1943) e Jess il bandito (H. King, 1939) nel 1948, Acque del sud (Hawks, 1944 con Humphrey Bogart e Lauren Bacall) e Scarpette rosse (Powell, 1948) nel 1949, Il segreto di una donna (Preminger, 1949) e Sorelle in armi (Sandrich, 1943) nel 1950, La rosa nera (Hathaway, 1950) e Celebre
canaglia (Tuttle, 1946) nel 1951, nel 1952 Ho incontrato l’amore (Reis, 1949), Alì Babà e i 40 ladroni (Lubin, 1944), Lo sai che i papaveri… (Marchesi e Metz, 1952), L’aquila e il falco (Foster, 1950), Il messaggio del rinnegato (Fenton, 1951) e Schiavo della violenza (Stevenson, 1949)
nel 1953 La leggenda dell’arciere di fuoco (Tourneur, 1950 con Burt Lancaster), Il doppio segno di Zorro ovvero II leggendario segno di Zorro (Brannon, 1949), L’avventuriera (Knopf, 1952), Non
si può continuare a uccidere ovvero L’uomo del Colorado (Levin, 1948) e Rodolfo Valentino (Allen, 1951) nel 1954 L’avventuriero della Malesia (Reed, 1951), Il grande Caruso (Thorpe, 1951) e Perfido invito (Reinhardt, 1952), Maria Walewska (Brown, 1937) in doppia programmazione con Odio di sangue ovvero Il terrore dei Sioux (Green, 1941)
nel 1955 Destinazione Terra (Arnold, 1953) in doppia programmazione con Lo spettro del passato (Christian-Jaque, 1946), Camicie rosse (Alessandrini, 1952) in doppia programmazione con Vendetta
sul ring (Mc Donald, 1949), Il forestiero (Neame, 1953), Il mostro della Laguna Nera (Arnold, 1954 ), Gli uomini, che mascalzoni! (Pellegrini, 1953) e Sangaree (Ludwig, 1953) nel 1956 Viale del tramonto
(Wilder, 1950), Giulietta e Romeo (Castellani, 1954), Marcellino pane e vino (L. Vajda, 1955) e L’uomo senza paura (Vidor, 1955) nel 1957 Missione suicidio (Heisler, 1953), Rullo di tamburi (Daves, 1954), Il tesoro sommerso (Sturges, 1955) e Per chi suona la campana (Woods, 1943 con Gary Cooper e Ingrid Bergman)
La rosa tatuata (D. Mann, 1955) e Vacanze ad Ischia (Camerini, 1957) nel 1958, nel 1959 Lassù qualcuno mi ama (Wise, 1956), Il colosso d’argilla (M. Robson, 1956 con Humphrey Bogart), Aria di Parigi (Carné, 1954 con Jean Gabin), I cavalieri del Nord-Ovest (Ford, 1949) e Il
delinquente delicato (McGuire, 1957) Come le foglie al vento (Sirk, 1956) e Un condannato a morte è fuggito (Bresson, 1956) nel 1960, Vento di terre selvagge ovvero Sangue sulla luna (Wise, 1949), La romana (Zampa, 1954) nel 1961, I berberi contro la legione straniera (T. Brooks, 1958) e La strada della vergogna (Mizoguchi, 1956) nel 1962.
Nell’estate del 1962 il cinema Umbria cessa l’attività. Lo stabile viene abbattuto e lascia il posto a un moderno condominio.
Nell’autunno 1965 l’ex-cinema Umbria, inserito nel nuovo stabile, riprende l’attività: la sala - con una
capienza di 1100 posti e dotata di platea e galleria - compie un salto di categoria e viene classificata tra le seconde visioni. Il locale ha cambiato denominazione e ora si fregia del più accattivante nome di
cinema America (negli stessi anni il Meda diventa il Las Vegas e il Volta si trasforma nel Boston): la scelta del nome consente inoltre alla sala di essere la prima nell’elenco delle seconde visioni sulle pagine dei
quotidiani, nell’ambito di una competizione tra i locali cittadini già in essere fin dai primi anni cinquanta. Anche l’ingresso è cambiato, essendosi spostato al civico numero 2 dell’adiacente via Tito Livio, perpendicolare a
viale Umbria. Nel primo anno di attività, la programmazione dell’America è agganciata a quella di Arcobaleno, Roma, Splendor e Zenit e in genere le sale hanno in cartellone lo stesso film in contemporanea. Sul finire del
1966 l’America cambia circuito di programmazione, passando a quello composto da
Augusteo, Cielo, Eden e Orfeo; nello stesso periodo la sala perde il primato di capolista delle seconde visioni, soppiantata dall’Ambrosiano, nel frattempo promosso da terza a seconda visione. Nel 1969 l’abbinamento della programmazione dell’America cambia ancora ed ora il locale si lega a Cielo, Orfeo, Poliziano e Vox.
Nei primi anni settanta la sala viene promossa tra i proseguimenti di prima visione. A partire dal 1977, con la scomparsa della categoria proseguimenti prime visioni, l’America torna ad essere classificato come cinema di
zona, nello specifico “Zona Romana”. Tra le pellicole più interessanti proiettate all’America ricordiamo Casanova ’70 (Monicelli, 1965) nel 1965 nel 1966: Mary Poppins (Stevenson, 1964), Svegliati e uccidi (Lizzani, 1966), Una splendida canaglia (Kershner, 1966), L’arcidiavolo (Scola, 1966), Incompreso (Comencini, 1966)
Un uomo, una donna (Lelouch, 1965) e La Bibbia (J. Huston, 1966) nel 1967, I giorni dell’ira (Valerii, 1967), Il favoloso dottor Dolittle (Fleischer, 1967), Non alzare il ponte, abbassa il fiume (Paris, 1967) nel 1968,
nel 1969: Helga e Michael (Bender, 1968), Quel caldo maledetto giorno di fuoco (Bianchini, 1968), I seicento di Balaklava (Richardson, 1968), La battaglia di El Alamein (Ferroni, 1968) e Barbagia (Lizzani, 1969)
nel 1970: La morte bussa due volte (Philipp, 1968), Cuori solitari (Girali, 1970), Colpo rovente (Zuffi, 1970), L’altra faccia del pianeta delle scimmie (Post, 1969), Chisum (McLaglen 1970 con John Wayne), Germania, sette donne a testa (Nievo e Cavallina, 1970) e Uomini contro (Rosi, 1970)
nel 1971: La cattura (Cavara, 1969), Comma 22 (Nichols, 1970), L’uomo dalle due ombre (Young, 1970), Il prigioniero di Zenda (Thorpe, 1952), Cromwell (Hughes, 1970), L’uomo più velenoso del cobra (Albertini, 1971) e Qualcuno dietro la porta (Gessner, 1971)
nel 1972: Gli scassinatori (Verneuil, 1971, con Jean Paul Belmondo), Viva la muerte… tua! (Tessari, 1971), L’etrusco uccide ancora (Crispino, 1972), Agente 007 Una cascata di diamanti (Hamilton, 1971), Milano calibro 9 (Di Leo, 1972), Il Decamerone probito (Infascelli e Racioppi, 1972), Riusciranno
i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (Scola, 1968 con Alberto Sordi), Roma (Fellini, 1972), Il dio serpente (Vivarelli, 1970 con Nadia Cassini), La corsa della lepre
attraverso i campi (Clement, 1972 con Jean Louis Trintignant), Vado, l’ammazzo e torno (Girolami, 1967) e L’adultera (Bergman, 1970) E’ simpatico ma gli romperei il muso (Sautet, 1972) e Prendi i soldi e scappa (Allen, 1969) nel 1973, Il montone infuriato (Deville, 1974 con Jean Louis Trintignant), Sistemo l’America e torno (N. Loy, 1974), La stangata (G.R. Hill, 1973 con Paul Newman e Robert Redford) nel 1974,
nel 1975 I tre giorni del condor (Pollack, 1975), Scene da un matrimonio (Bergman, 1974), Il braccio violento della legge (Friedkin, 1971), California poker (Altman, 1974), Una
romantica donna inglese (Losey, 1975), Shampoo (Ashby, 1975) nel 1976 Amici miei (Monicelli, 1975), L’innocente (Visconti, 1976), La mia droga si chiama Julie (Truffaut, 1969), Faccia a faccia (Sollima, 1967), Marcia trionfale (Bellocchio, 1976), Novecento Atto I e II (Bertoliucci, 1976)
nel 1977 Conoscenza carnale (Nichols, 1971 con Jack Nicholson), Colpo secco (G.R. Hill, 1977 con Paul Newman), Suspiria (Argento, 1977), Taxi Driver (Scorsese, 1975), Il deserto dei Tartari (Zurlini,
1976) M.A.S.H. (Altman, 1969), Io, Beau Geste e la legione straniera (Feldman, 1977) nel 1978, nel 1979 Due pezzi di pane (Citti, 1979), Un dramma borghese (Vancini, 1979), Cristo si è fermato a Eboli (Rosi, 1979)
Apocalypse Now (Coppola, 1979 con Marlon Brando) nel 1980, Kagemusha – L’ombra del guerriero (Kurosawa, 1980), Sogni d’oro (Moretti, 1981) nel 1981, 2001 Odissea nello spazio
(Kubrick, 1968) nel 1982, The Blues Brothers (Landis, 1980 con John Belushi e Dan Aykroyd) nel 1983, Ufficiale e Gentiluomo (Hackford, 1983 con Richard Gere), Cuore di vetro (Herzog, 1976) nel 1984. Sul
finire degli anni settanta e nei primi anni ottanta l’America cerca di distinguersi nel panorama delle seconde visioni per la qualità della programmazione, ricercando comunque un prodotto di qualità medio-alta, arrivando a
volte a proporre film d’autore. Nonostante ciò il locale non si salva dalla devastante crisi che si abbatte sull’esercizio milanese nella prima metà degli anni ottanta. Già nel 1983 dagli addetti ai lavori milanesi il nome
della sala viene annoverato tra quelle in difficoltà; il cinema America chiude i battenti nell’estate del 1984. Attualmente gli spazi dell’ex-cinema sono occupati da un albergo e da una birreria.
Il cinema Umbria nel 1957 (foto di Franco1937) foto 1 - foto 2*
Manifesti tipografici del cinema Umbria (fonte: Cineteca Italiana www.lombardiabeniculturali.it) 1931 La canzone della mamma; I 4 diavoli - apr immagine La canzone del cuore - dic immagine Borneo selvaggio - dic immagine 1933
L’agguato dei sottomarini - gen immagine Perfidia - set . immagine 1934 La canzone dell’amore; Papà cerca moglie - mag immagine Rivalità eroica . immagine Le due orfanelle . immagine Conoscete mister Smith?o Il compagno B . immagine* 1935 L’usurpatore; L’uomo che voglio; Tragedia americana;
L’imperatrice Caterina; La signora di tutti immagine* 1936 Signorina Josette mia moglie; Volga... Volga; L’incrociatore misterioso - ago immagine Porto; Nanà immagine Io vivo la mia vita, Tutta la città ne parla; Il circo; Frutto acerbo immagine Re burlone; Ginevra degli Almieri; Il sultano rosso - set immagine Cortigiana; Abissinia . immagine 1941 Condannate; Ali nella bufera; Golgotha - apr immagine
La prima donna che passa; Manon Lescaut - apr immagine Armonie di gioventù, Tosca - mag immagine Rosa del Rio Grande; E’ arrivata la felicità;
Una romantica avventura; La canzone del deserto - giu immagine 1942 L’esiliato, Congo Express, La taverna della Giamaica - feb immagine
Medesimo spazio urbano dell’ex cinema Umbria nel gennaio 2012: (per gentile concessione di Willy Salveghi)
La facciata del nuovo stabile foto
Lo stabile verso piazzale Lodi foto
Lo stabile verso corso XXII Marzo foto
L’ex cinema America nel settembre 2008: La facciata foto
Lo stabile verso piazza Salgari foto 1 - foto 2
Lo stabile verso viale Umbria foto
Annunci pubblicitari del cinema America sui quotidiani: Una splendida canaglia -30 ott.1966 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Viaggio allucinante – 26 nov. 1966 immagine Barbagia – 14 nov. 1969 immagine I due invincibili - 29 dic. 1969 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine Il montone infuriato - 18 apr. 1974 immagine L’innocente - ott 1976 immagine
Articoli da giornali “Alla ricerca dei cinema perduti in zona Quattro” di F. Tosi –
Quattro n. 98, mar 2008 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
“Molti locali ora chiusi per ferie rischiano di non riaprire mai più “ di M. Porro – Corriere della sera 14 luglio 1983(per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine “Nell’estate assassina moriranno Capitol, Rivoli, Dal Verme, America, XXII Marzo” di Giorgio Carbone – La Notte, 24 luglio 1984 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Biglietto del cinema America
1982
immagine 1984 (per gentile concessione di Marco Ferrari) immagine
Mappa di Milano (zona Corvetto)
Posizione del cinema immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
Si ringrazia Willy Salveghi per il materiale raccolto
scheda creata nel gen.2012; ultimo aggiornamento: nov.2014
si invitano i numerosi giornalisti e lettori che utilizzano i testi del sito (spesso con semplici copia/incolla) a citare la fonte
|