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testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
Nel 1947 viene fondata l’associazione “Gli Amici della Cineteca Italiana” e nello stesso anno prende vita
la Cineteca Italiana: la struttura si occupa innanzitutto della conservazione delle pellicole e di materiale in vario modo connesso all’attività cinematografica (per informazioni più complete vedi www.cinetecamilano.it). Nei primi anni cinquanta la Cineteca acquista una più
definita connotazione culturale, grazie alla direzione di Walter Alberti e Gianni Comencini: nel febbraio 1953 viene inaugurata la sede nella Villa Reale
in via Palestro al numero 16, dotata di biblioteca, emeroteca e fototeca; la Cineteca avvia una serie di proposte cinematografiche in città, arrivando perfino a promuovere un connubio tra cinema e industria con l’organizzazione di una serie di proiezioni cinematografiche al teatro Litta riservate ai dipendenti della Edison-Volta.
In questo periodo le rassegne cinematografiche promosse dalla Cineteca vengono ospitate in sedi diverse: in particolare, nel periodo 1950-63, viene utilizzata l’Aula Magna dell’imponente Istituto scolastico Carlo
Cattaneo (inaugurato nell’ottobre 1934 alla presenza di Mussolini) di Piazza Vetra n. 9 (vedi programma), adiacente al cinema Alcione. In quest’ultima, ad esempio, dal 6 al 15 novembre 1956 viene proiettata una selezione di
film provenienti dal XVII° Festival di Venezia, iniziativa antesignana dell’annuale rassegna Panoramica di Venezia avviatasi negli anni Ottanta.
Dal 1963 l’istituto si appoggia alla piccola saletta
(210 posti) situata in piazza S. Marco
n. 2. Il locale, privo di galleria, si situa in maniera perpendicolare rispetto all’edificio della chiesa e fa sostanzialmente parte del suo spazio oratoriale. La programmazione è dapprima saltuaria mentre diviene continuativa a partire dall’autunno 1969. Vi si accede pagando una tessera annuale dal costo realmente modesto (nel 1972 si trattava di 9.000 lire).
Negli anni sessanta la Cineteca fa conoscere Buster Keaton al pubblico milanese e ogni sera si registra la coda di spettatori fuori dalla sala di via San Marco. Più in generale la Cineteca ha il merito di proporre film
spesso rari e quasi sempre di notevole valore artistico. Tra le centinaia di titoli ricordiamo Intolerance (Griffith, 1916) nel 1970, Germania anno zero (Rossellini, 1947) e Agnus Dei (Jancso, 1970) nel 1972, Persona (Bergman, 1965) e L’angelo sterminatore (Bunuel,
1963) nel 1974, Come vinsi la guerra (Keaton, 1926) nel 1976, Non toccare la donna bianca (Ferreri, 1975) e Fuoco fatuo (Malle, 1963) nel 1977, un ciclo di film del cinema cubano tra cui Memorias del subdesarrollo (Alea, 1968) nel 1977, La notte (Antonioni, 1961) nel 1978; un ciclo quasi integrale dei film di Fellini nell’ottobre 1981, il ciclo integrale dei lungometraggi di Buster Keaton nel gennaio 1981 e di Werner Herzog nel novembre 1981, 5 bambole per la luna d’agosto (Bava, 1970) e Nashville (Altman, 1975) nel 1981, Occupazioni occasionali di una schiava (Kluge, 1978) sempre nel 1981, Dies irae (Dreyer, 1943) nel 1982, Blade Runner (R. Scott, 1982) nel 1983, Yol (Guney, 1982) e Jules e Jim (Truffaut, 1961) nel 1984 e Il fantasma della libertà (Bunuel, 1974) nel 1985.
L’attività della saletta a San Marco termina nel giugno 1986. Intorno alla metà degli anni novanta la saletta di San Marco viene recuperata dalla parrocchia la quale provvede a una radicale modernizzazione del
locale: in platea si dispongono poltroncine più comode e meglio distanziate e si crea anche una piccola galleria. Il rinnovato locale ospita proiezioni e incontri inerenti le varie attività dell’oratorio.
La Cineteca cerca allora nuovi spazi. Nel periodo 1985-2009 – parallelamente al ricorso a locali più capienti – l’associazione utilizza una saletta interna al secentesco palazzo Dugnani
(via Manin n.2, in prossimità di piazza Cavour) dove, tra l’altro, dal 1985 ha aperto una propria sede espositiva intitolata Museo del cinema (vedi sotto tavola orientativa). La programmazione ha carattere saltuario. Tra i numerosi film ospitati in questa sede – denominata Filmstudio Walter Alberti – ricordiamo Un chien andalou (Bunuel, Dalì, 1928) nel 1987, Una notte sul monte Calvo (Alexeieff, 1933) nel 1990 e La donna di Parigi (Chaplin, 1923) nel 1991, Nosferatu (Murnau, 1922) nel 1992. Il Museo del Cinema
chiude nell’aprile 2009.
Dalla metà degli anni ottanta la Cineteca collabora con il cinema De Amicis dove organizza alcune rassegne di sicuro interesse. In ogni caso, nel lungo periodo 1986-1993 la Cineteca
appare sprovvista di una sala cinematografica di riferimento.
A partire dal 1994 le proiezioni si spostano stabilmente nel cineteatro parrocchiale presso la moderna chiesa di Santa Maria Beltrade
(edificata nel 1927), ubicato in via Oxilia n.10 (prosecuzione verso nord della “cinematografica” via Soperga). Tra i titoli proposti in questa seconda fase ricordiamo Ombre rosse (Ford, 1939) e Ossessione (Visconti, 1943) nel 1994, inoltre vasti cicli dedicati a Fellini e Rohmer sempre nel 1994, Break Up (Ferreri, 1965) nel 1996. La collaborazione con questa realtà s
i interrompe nei primi mesi del 1999. Il cineteatro parrocchiale è tuttora attivo con una programmazione domenicale dedicata a un pubblico giovane.
Nel 1999 l’attività principale della Cineteca italiana
(trasformatasi nel 1996 in Fondazione) si sposta nel nuovissimo Spazio Oberdan
(sorto sulle ceneri del glorioso cinema Giardini; vedi scheda) di proprietà della Provincia di Milano. La ricchissima programmazione di questa sala (193 posti) viene affidata alla Cineteca per cinque giorni su sette (da mercoledì a domenica) e vanta un totale di circa 400 film l’anno.
La scelta dei film rimane incentrata sul cinema d’autore e su rassegne dedicate a far scoprire al pubblico cinematografie poco note, nonché sul recupero di lungometraggi del periodo del muto, spesso con accompagnamento al
pianoforte. Tra questi ultimi ricordiamo: Zero de conduite (Vigo, 1922) nel 2007, La felicità (Medvedkin, 1934) nel 2007, Nanuk l’eschimese (Flaherty, 1922) nel 2009, La piccola fiammiferaia (Renoir, 1928) nel 2010, J’accuse (Gance, 1919) nel 2010
La Cineteca Italiana-Spazio Oberdan aderisce anche alle rassegne annuale “Panoramica di Venezia” e “Cannes e dintorni”, che ogni anno portano in anteprima a Milano una ricca selezione di pellicole provenienti dai due
festival internazionali.
L’istituto scolastico Carlo Cattaneo intorno al 1955 foto*
L’istituto scolastico Carlo Cattaneo intorno al 1970 Basilica di san Lorenzo e piazza vetra dall’alto foto
L’edificio del cinema foto
L’istututo scolastico Carlo Cattaneo intorno al 1980 foto
L’atrio della saletta di San Marco negli anni sessanta foto*
La saletta di San Marco negli anni sessanta (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto*
Medesima saletta nell’aprile 2010 L’ex ingresso, ora sede di Punto No Profit foto
Il muro esterno dell’ex corridoio d’accesso foto
L’edificio verso la chiesa di S. Marco foto 1 – foto 2
L’edificio verso via Porta Nuova foto
L’attuale saletta parrocchiale foto 1 – foto 2
Il muro esterno della saletta verso via San Marco foto
Il muro esterno della saletta verso il cortile del’oratorio foto
Vista aerea dell’ex saletta San Marco
foto
L’ex Museo del Cinema presso palazzo Dugnani nel maggio 2010 L’ingresso foto 1 – foto 2
L’insegna vicino all’ingresso verso p.Cavour foto
L’edificio verso Porta Nuova foto
L’edificio verso i giardini foto
Tavola orientativa del Museo del cinema nel 1987 (per gentile concessione di Willy Salveghi) foto
La saletta presso Santa Maria Beltrade nel maggio 2010 L’ingresso foto 1 – foto 2
L’edificio del cinema verso via Soperga foto 1 – foto 2
L’edificio del cinema verso viale Monza foto
Programma del 1956 tenutosi presso l’Istituto Cattaneo (per gentile concessione di Marco Ferrari) foto 1 – foto 2
Presentazione della stagione 1969-70 Articolo del Corriere della Sera – 20 nov. 1969 immagine
Logo Cineteatro Santa Maria Beltrade foto
Mappa di Milano (sud ovest)
Posizione dell’istituo Cattaneo immagine
Mappa di Milano (centro nord)
Posizione della saletta presso San Marco e di palazzo Dugnani immagine
Mappa di Milano (centro nord)
Posizione della saletta presso San Maria Beltrate immagine
Mappa di Milano (centro nord)
Posizione dello Spazio Oberdan immagine
* l’asterisco segnala foto e materiale di particolare interesse
si ringrazia Luisa Comencini per le preziose notizie fornite
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