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testo scritto in collaborazione con Marco Ferrari
In corrispondenza del civico 11 di via Ciro Menotti (in prossimità di piazza Risorgimento e piazza Tricolore), nel dicembre 1932 iniziano i lavori per la realizzazione
di una sala cinematografica. Il progetto è dell’’ing. Fausto De Dominicis e i lavori sono seguiti dal capomastro Giovanni Paglialunga. La sala viene costruita in tempi molto brevi: l’X Cine
viene inaugurato il 22 novembre 1933, con una serata di gala, presenti le autorità, personaggi del mondo del cinema e un folto pubblico. Il cinema fa parte di un palazzo residenziale di inizio Novecento costruito su un
sito che precedentemente ospitava una pista di pattinaggio a rotelle. L’ampia sala sotterranea ha una capienza tra i 750 e gli 800 posti ed è dotata di comode poltrone, impianto di proiezione Vittorio III di Cinemeccanica,
impianto sonoro costituito da altoparlanti Berta; infine essa è caratterizzata da un completo isolamento della cabina di proiezione, cosa non scontata per l’epoca. Nonostante gli accurati lavori, nel primo mese di attività
il locale riscontra notevoli problemi di acustica: la gestione è costretta a mettere subito in atto uno specifico progetto per risolvere i problemi del sonoro e a fine dicembre 1933 i manifesti della sala recitano “Nuovo e
perfetto impianto sonoro”, per attenuare l’immagine negativa creatasi tra il pubblico del quartiere dopo le prime esperienze negative. All’inizio l’inconsueto nome sembrerebbe dover essere solo provvisorio, ma col tempo
diviene invece definitivo. La collocazione periferica colloca l’X Cine stabilmente tra i locali di seconda visione. Nei manifesti tipografici dell’epoca, per distinguersi dalla concorrenza delle altre sale rionali,
l’attenzione è puntata sulla qualità dell’ambiente, in termini di modernità, comodità ed eleganza (sui manifesti sono presenti slogan del tipo: “Ambiente moderno. Il più elegante e famigliare del rione”). L’orario delle
proiezioni è continuato, con inizio alle ore 14:00 e gli spettatori hanno la possibilità di accedere agli spettacoli senza vincoli di orari o di permanenza di sala.
Tra le pellicole più rilevanti, ospitate nella sala, ricordiamo Il milionario (Myers, 1931; con B. Keaton) nel 1934, Il ponte dei sospiri (Bonnard, 1940), L’ultima giovinezza (J. Musso, 1939) nel 1940, I promessi sposi (Camerini, 1941) nel 1944, L’ultima carrozzella (Mattoli, 1943) nel 1946, Abbasso la miseria (Righelli, 1945) e Vivere in pace (Zampa, 1947) nel 1948, Avanti c’è posto (Bonnard, 1942), Accadde domani (Clair, 1944), L’onorevole Angelina (Zampa, 1947), Anni
difficili (Zampa, 1948) nel 1949, Lettera a tre mogli (Mankiewicz, 1949) nel 1951, Il brigante Musolino (Camerini, 1950) e Giungla d’asfalto (Huston, 1950) nel 1952, Due soldi di speranza (Castellani, 1952) nel 1953, Notorious (Hitchcock, 1946) nel 1956, La finestra sul Luna Park (Comencini, 1956) e I soliti ignoti (Monicelli, 1958) nel 1959,
L’avventura (Antonioni, 1960) nel 1961, La caccia (Penn, 1966), Metti una sera a cena (Patroni Griffi, 1969), Rocco e i suoi fratelli (Visconti, 1960) nel 1969,
Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Petri, 1969) nel 1970, I senza nome (Melville, 1970), Patton generale d’acciaio (Schaffner, 1970), Punto zero (Sarafian, 1970) e Il gatto a nove code (Argento, 1971) nel 1971, Domenica, maledetta domenica (Schlesinger, 1971) nel 1972, Cane di paglia (Peckinpah, 1972), Effetto notte (Truffaut, 1973) nel 1974, L’esorcista (Friedkin, 1973) nel 1976.
L’attività cinematografica termina nel 1978, allorché l’X Cine si trasforma nel Cineteatro Milanese. La programmazione diviene allora essenzialmente teatrale. A partire dal 1979 in questo spazio nasce e si
sviluppa il Teatro dell’Elfo. Vi rimane fino a domenica 28 marzo 2010: in tale data rende definitivo il trasloco nel nuovo Elfo Puccini di corso Buenos Aires.
Il vecchio X Cine attualmente (2011) è la sede del teatro Tieffe Menotti.
L’X Cine negli anni sessanta foto
Dettaglio dell’immagine foto
Il teatro dell’Elfo nel dicembre 2007 Edificio residenziale foto
Ingresso generale foto
Ingresso del teatro foto 1 – foto 2
Discesa alla sala sotterranea foto
Manifesti pubblicitari Il ponte dei sospiri e L’ultima giovinezza - mar 1940 (per gentile concessione di Willy Salveghi) immagine
Annunci pubblicitari su quotidiani La caccia – 3 nov. 1966 immagine I due pompieri (B. Corbucci) – nov.1968 immagine Patton, generale d’acciaio - 1970 immagine
Mappa di Milano (c. XXII marzo)
Posizione del cinema immagine
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